7 modi infallibili per liberarsi dal panico e dal DOC
In questo articolo si prende in considerazione modi diversi, insoliti per uscire dal circuito di un trauma, un DOC o panico.
In questo post scoprirete modalità nuove e originali per minimizzare una ossessione ricorrendo a sistemi di massimizzazione, amplificazione, ridicolizzazione e altro.
Queste procedure aiuteranno a ridurre lo stato di minaccia e il senso di impotenza.
Come vedremo nell’articolo ci sono condizioni che fanno uscire immediatamente da convinzioni, credenze errate, idee sbagliate e preconcetti.
Un esempio.
Una situazione di panico che ci prende allorquando siamo convinti di avere una grave malattia.
In queste situazioni si entra in uno stato di panico e angoscia.
In queste condizioni nella nostra mente si immagina una sciagura. Inizia un film drammatico in cui si vede il peggio di quanto possa capitare. Nella mente passano immagini delle peggiori conseguenze.
Tale stato psicologico è sempre presente nel disturbo di panico, nel disturbo ossessivo e nelle fobie.
Le sensazioni sono quelle di un trauma. Le reazioni del fisico sono di forte stress.
Si creano automatismi del tipo:
-Pensiero fisso sulla situazione e sulle conseguenze;
-Immagini intrusive e continue;
-Paura di perdere il controllo;
-Incapacità a bloccare i pensieri e le immagini;
-Senso di impotenza;
-Ricerca di rassicurazioni, attraverso richieste, test, verifiche e nuovi consulti medici.
C’è un modo per uscire da questo stato di stress?
Ora passeremo in rassegna alcune procedure in grado di far uscire dal problema .
1) Importante rassicurazione da parte di uno specialista.
Il professionista, dall’ alto della sua professionalità, ci comunica che non è una grave malattia, contrariamente a quanto pensavamo . Il disturbo può essere curato e non c’è motivo di preoccuparsi.
2) Una vitale rassicurazione che mette fine al problema acquisita da esperti o persone di fiducia che ci ragguagliano sulla malattia. Costoro mettono in evidenza le nostre convinzioni sbagliate e ci convincono ad avere fiducia.
Queste rassicurazioni riescono a smontare un edificio di paure fondate su ignoranza del problema e credenze sbagliate.
3) Il Problema non mi riguarda.
Si può uscire da un problema se scopri che quel dato problema non è importante per te.
Es.: “Me ne frego”. “La cosa non mi riguarda”. “Non è una cosa importante per me” .“ E anche se lo fosse… so come come fare. Le conseguenze non mi spaventano”.
4) Procedure per uscire dal circolo vizioso delle ossessioni (loop).
Sono interventi mentali fatte sui sintomi che modificano la percezione di pericolo e annullano la minaccia
Le operazioni sono: Massimizzare, amplificare, deformare, ridicolizzare, rendere la cosa buffa e ridicola.
Esempi.
Si può ridicolizzare il DOC blasfemo.
Ad esempio nel momento in cui si vive la paura di bestemmiare in chiesa, cominciate a balbettare. Oppure sei diventato muto e nessuno sente le tue parole.
Puoi immaginare di bestemmiare in un’ altra lingua . Oppure a bestemmiare con le parole al contrario.
Se si ha la paura di blaferare, parlare a spoposito o parlare male di persone care o di rispetto, si può eseguire con le parole dette al contrario, invertite, anagrammate. (Esempio. ‘Puttana’ diventa ‘Anattup’. ‘Zoccola’ diventa ‘Aloccoz’) .
Si può ridicolizzare, amplificare o massimizzare le immagini ossessive irriverenti immaginando te che non riesci a capire perché sei sordo. Rispondi in modo ridicolo.
Puoi immaginare le immagini sacrileghe che incautamente le fai scoppiare come un palloncino.
Nel DOC relazionale si verifica il dubbio dei nostri sentimenti verso il partner.
Si può immaginare un grande punto interrogativo che prende il partner e lo trascina in volo. Il partner diventa come un pupazzo di gomma Michelin. In un certo momento la figura scoppia e fa un botto grandissimo. Lo scoppio fa tremare le case. Dalle case escono le persone incazzatissime .
Nel DOC Aggressivo si può massimizzare il sintomo osservando voi stessi con un pugnale in cima ad una lunga asta di gomma, che impedisce il movimento.
Si può ridicolizzare immaginando l’arma che diventa una gomma, e che non si riesce ad essere aggressivi perché al momento del colpo diventa una piuma, un fiore,ecc.
Si può ridicolizzare il sintomo nel DOC omosessuale se nel momento della visione delle immagini della persona dello stesso sesso, questa scoppia. Era diventato il pupazzo Michelin.
Si può ridicolizzare la tendenza a guardare la zona inguinale, se ogni volta che lo fate escono fuori fiori.
Si può massimizzare e ridicolizzare il DOC da contaminazione.
Esempio valevole per le persone soggette a lavaggi.
Immaginare che anziché tanti lavaggi si può scegliere come lavarsi. Ad esempio, invece di tanti, un solo grande lavaggio. Investiti da una tormenta. Nel momento in cui la tempesta vi colpisce, vi ritrovate su una tavola, sopra le onde, dove avete dimenticato completamente il motivo del lavaggio. Il foglio di carta su cui era scritto il motivo si è disperso in mare e fatto a pezzettini. Ora non ricordate più il movente dei lavaggi.
Date corso alla vostra fantasia per creare altri modi per aumentare, massimizzare, minimizzare la quantità di segnale del vostro loop. Questi sistemi hanno lo stesso effetto di quando si prende una curva a forte velocità e si esce fuori strada.
Per uscire fuori dal ciclo, dal loop, bisogna fare qualcosa al sintomo, all’ impulso nervoso: aumentando, diminuendo, rendendolo ridicolo e incredibile, oppure trovare e chiudere la valvola di alimentazione del carburante dell’ ansia.
Capisco lo scetticismo di voi dockers, però provate .
5) Aumentare la fiducia in se stessi e autostima.
Un altro modo per uscire dal problema e dal senso di impotenza è quello di lavorare su se stessi. La cancellazione delle convinzioni che bloccano, le regole che inibiscono, le memorie traumatiche e i sensi di colpa, faranno guadagnare autostima.
La convinzione di essere capaci, di avere le abilità, cancellano le insicurezze e abbattono i dubbi.
6) Sesto metodo: Approvazione alla crescita e al distacco.
Uno stile educativo ricevuto nel passato, basato sulla sfiducia, sull’ansia, sulla scarsa accettazione, su rimproveri e ricatti affettivi non hanno permesso una costruzione di stima di noi stessi, fiducia sui propri mezzi e un sereno distacco.
Il segreto per sciogliersi dai vincoli del passato sono le tecniche immaginative.
Attraverso particolari modalità si può creare ‘un cambiamento di storia’.
Le persone significative che ‘hanno fatto più danno ’ vengono immaginate diverse .
Nel corso della procedura si immagina queste persone nell’ atto di chiedere scusa per gli errori fatti. Per ottenere il perdono daranno incoraggiamenti ed esortazione a crescere, a svincolarsi dal passato e a rendersi autonomi.
6) Accettare il cambiamento.
Nel corso della vita ci sono momenti di passaggio di ruolo in cui si è più insicuri. Le fasi sono: adolescenza, ingresso nella vita adulta, matrimonio, nascita dei figli, i figli che crescono e vanno via, cambiamenti di lavoro e assunzione di nuove responsabilità, pensionamento.
Sono momenti di cambiamento che richiedono nuove capacità, abilità e responsabilità.
La paura di non essere capaci a svolgere serenamente il nuovo ruolo può dare ansia e paura di non riuscire. L’ adattamento richiesto sarà quello che anche se va tutto male, ricomincio daccapo. Sicuramente le cose andranno meglio.
7) Cercare e trovare una voce amica all’ interno di noi stessi.
Una figura amica che, anziché criticarci, incoraggia, accetta, sprona e rassicura.
“ Certo che ce la fai”; “ Non ho mai avuti dubbi sulle tue capacità”; “ E’ normale sbagliare. Non è la fine del mondo. Va Bene.”
La figura amica puoi essere te stesso e dirti: “ Nonostante questi difetti, mi amo e mi accetto completamente e profondamente”.
Perchè mi ammalo di ossessioni
Sto saltando di gioia per questo nuovo modo di vincere sul disturbo ossessivo compulsivo
Francesca dice
Salve Dottore,
Le scrivo perché sono stanca e disperata.
Ho 28 anni e soffro di Tricotillomania.
Sono stanca e affranta perché credo che non riuscirò mai a guarire. Mi ritrovo in una fase del disturbo molto attiva, se prima riuscivo a gestirla, ora mi ritrovo a farlo dappertutto. Prima un po’ per vergogna, un po’ per la paura del giudizio riuscivo a fermarmi quando me ne rendevo conto. Adesso è come se la situazione mi stesse sfuggendo di mano, lo faccio appena sveglia, mentre decido cosa mettere, mentre cammino, in metropolitana, a lavoro, sempre. Di conseguenza mi sto ritrovando sempre meno capelli, e la situazione sta diventando chiaramente visibile a tutti. Nessuno però sa di questo disturbo se non la mia famiglia è il mio compagno, anche se non capiscono fino in fondo cosa sia, né tanto meno ho mai chiesto aiuto, il mio compagno invece cerca sempre di fermarmi e farmi prendere coscienza di quello che sto facendo, ma nell’attimo che metto giù la mano, la sto già rimettendo li. È incredibile, per quanto io mi ripeta di smetterla, tenermi occupata con le mani magari scrivendo i miei pensieri suo telefono mentre sono in metro, finisco irrimediabilmente e inevitabilmente per farlo, ancora e ancora. Ed è un loop continuo di io che lo faccio, di me che dice di smetterla, me che si tocca le zone vuote per capire la gravità del danno. Il mio stato d’animo ne esce ovviamente leso da tutto questo, che si aggiunge già ai miei stati depressivi di questi ultimi anni. Tendo a precisare che soffro di questo disturbo da quando ne ho memoria e non sono sempre stata depressa. Ma ho capito che posso essere felice o meno, a cada o al mare la tricotillomania non mi lascerà mai.
Spero legga questo messaggio,
Grazie mille.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Francesca, ho letto il tuo messaggio.
Capisco il disagio che ti provoca questa mania e dell’ incapacità a fermarla.
Ti sei chiesta cosa accadrebbe se tu non facessi più questo comportamento? La prima risposta che viene in mente
è ” Starei meglio”, ma se rifletti più a lungo potresti arrivare ad altre risposte. Prova.
Se non non riesci a venirne a capo cerca una consulenza specializzata. D’altronde ne hai bisogno, non hai detto che ti senti depressa?
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Teresa dice
Salve dottore io soffri di doc da un po , penso che qualche sfumatura c’era già in età giovane. Soffro principalmente di DOC aggressivo verso me stessa. È un loop continuo , sempre la stessa immagine. Ho fatto terapia cognitivo comportamentale per 4 anni conosco bene il problema e ne sono cosciente , ma principalmente la mia è “la paura della paura” ho vissuto quasi 1 anno abbastanza serena riuscendo a gestire abbastanza bene la problematica ma quando sono in periodi molto pesanti e come se il mio cervello usasse un problem solving sbagliato cioè eliminare me stessa. Quando ho picchi di ansia molto forti perdo il controllo e vado in stato di panico totale, con l’aiuto di mio marito e mia madre cerco di stare più serena ma come lei ha giustamente detto le rassicurazioni durano molto poco. Sento ancora la mia psicologa telefonicamente causa trasferimento, ma con la paura che potesse tornare il doc è realmente tornato. Non racconto molto alle persone che conosco a causa delle mie credenze e soprattutto ansia di giudizio. Vorrei tanto un suo parere. La ringrazio anticipatamente. Cordiali saluti.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Teresa,
capisco la sofferenza che il tuo Doc ti fa provare. Le nuove scoperte neurofisiologiche hanno osservato che
per certe problematiche (Disturbo Post-traumatico, Disturbo ossessivo, ecc.) la terapia della parola non è di molto aiuto.
Dovresti continuare la terapia con un altro orientamento ( es. Terapia della Coerenza).
Un saluto. Dott. M. Di Nunzio
Marta dice
Salve dottore. Premetto che sono sempre stata una persona molto ansiosa fin dall’adolescenza; da un paio d’anni ho iniziato a credere di soffrire di DOC. Il primo episodio si è manifestato all’età di 20 anni, avevo delle voci in testa che mi ripetevano in continuazione che potevo fare del male ai miei cari, e da lì ogni volta che si ripetevano iniziava l’ansia e gli attacchi di panico e non riuscivo in nessun modo a spegnerle; fortunatamente sono scomparse dopo circa una settimana ripetendo a me stessa che non sarebbe mai potuto succedere e che era tutto surreale. Dopo circa un mese queste “voci” si sono ripresentate in forma diversa, facendomi porre il quesito sulla mia eterosessualità, cosa che io sapevo essere non vera, e sempre dopo circa una settimana sono svanite. A questo si sono alternati periodi di tranquillità e serenità a periodi in cui avevo queste “voci” fisse in mente, che a volte facevano riferimento anche alla mia relazione come del tipo farmi pensare di piacermi altri ragazzi che conosco o avere dubbi sul mio partner, cose che realmente non erano vere ma queste “voci” tornavano e tornano spesso e di continuo e mi fanno vivere forti situazioni d’ansia e di “colpa”. Cosa ne pensa e mi consiglia di fare a riguardo?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Marta, lei è sofferente di un disturbo ossessivo compulsivo, che spesso cambia modalità di manifestazione.
Queste variazioni non devono preoccupare, derivano tutte dalla sua personalità ossessiva.
Purtroppo il Doc non va via da solo, ma occorre una psicoterapia specialistica. La terapia della coerenza riesce a curare
perchè non si interessa al contenuto, ma si interessa del meccanismo. Il mio consiglio è quello di iniziare una psicoterapia con un terapeuta
esperto nella cura di questo disturbo.
Un saluto.
Dott. M. DI Nunzio
vedrà che
Marco dice
Salve soffro di doc da quando avevo 20 anni;ne ho 42 e beh..;il problema si sarebbe risolto in sua re ma tra separazione dei miei genitori traumatica,psicosi materna e ora demenza mi sno trovato da solo ad affrontare cose inaudite;in manicomio forse si vedono scene simili;ad ogni modo credo che ma patologia sia svanendo ;sno stato esposto ad una terapia durissima e posso dire questo che dentro io sento la reazione di paura a quella che credo si chiami crisi isterica di angoscia;il Doc almeno il mio sorge dal contatto cn persone che credo siano borderline cioe questo splitting molto forte sostenuto da una crisi isterica d’ansia;la paura almeno la mia e’ legata a questa improvvisa inversione dicotomica che vivi realmente o ti immagini possa ripresentarsi da un momento all’altro;ho compreso che la cura sta non nel controllare questa crisi isterica altrui ma nel lasciarla correre spostando sul senso delle cose;il mio problema viene dal contatto con persone che usano meccanismi basati su un modo di parlare curioso cioe’ una sorta di presa diretta come una logorrea entusiastica di Se’ intervallata da una caterva di domande retoriche o nn so interrogazioni dopo aver ricevuto irruzioni improvvise: SAI DIRMI..DOMANDE SU DOMANDE ma nn sno domande ma accuse ;Hai aperto la porta?Per dirne una..Ora ka questione e’ nn rispondere don l’emozione interna di dolore di chi si aspetta una crisi isterica di collera o di angoscia;l’esito è questo terrore di essere visti dagli altri con quella emozione se esponi rabbia rispetto a qualcosa di sensato e contestuale,dai colpe, responsabilita’ agli altri ,sei autorevole , dai ordini;queste parti di me sno state interrotte da reazioni isteriche o da interruzioni cognitive con irruzione di concetti che nulla c’entrano con cosa stavo affermando;il Doc mi pare sia l’esito di contatto con persone che si innervosiscono con una collera abnorme minacciandoti che se continuerai cosi’ ti ritroverai esposto a serie minacce ma sempre cn questo strano modo di parlare in presa diretta come se nn ti minacciassero direttamente ma indirettamente ;cambiando.stato d’animo diciamo che il Doc sparisce;la sensazione e’ di grosso dolore mentale quando il ciclo finisce;secondo me c’entra molto il problema di reagire con un dolore isterico nell’immedesimarsi nelle persone minacciate o esposte a malattie terminali o a esperienze tragiche;l’emozione di fondo e’la paura di essere visti con le emozioni che generavano attacchi isterici d’angoscia nei genitori quando pensavamo di agire in un certo modo o raccontavamo di noi stessi;borderline e narcisisti fanno le stesse cose secondo me solo che le prime strillano per interromperti mentre i secondi ti fanno sentire come i borderline se li segui mentre dialogano autovalorizsandosi in questi monologhi alternati a forte collera verso terzi o Te verso cui tratteggiato e descrivono comportamenti che sno precisi quelli che descrivono loro;la vittima come me si trova interrotto perché esposto a questa collera immediata rivolta contro di Te parlando di Terzi che a te ricordano proprio le loro caratteristiche ed e’ qua che la persona vive il crollo e inizia a cercare la spiegazione ossessiva di qualcosa ogni volta che nella quotidianita” e sotto stress ci sno trigger.Credo che il Doc sia anche una patologia ambientale
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Marco,
rispondo con poche parole alla tua lunga lettera.
Hai bisogno di una buona psicoterapia che vada a disinnescare le tue paure e il tuo senso di fragilità.
So che non ti aiutano molto queste poche righe, ma è una cosa buona da suggerirti.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Marco dice
No nn direi anzi molto gentile;ho fatto tantissima terapia ma il punto dove mi porta e’ lo scioglimento della nevrosi come se si dissolvesse; a me colpisce questa patologia molto su studio e lavoro e sul terrore di essere autonomo ,con questa immagine molto intrusiva di Robertino;sinceramente il disturbo mi ha portato al genitore narcisista e borderline;non aiuta curare una mamma che dopo una psicosi paranoide e oggi una demenza devo curare;e’ molto pesante perché si oppone alla mia autorita’ e alla mia gestione della casa;sono rimasto intrappolato tra partner della mamma e badante agendo di tutto per evitare la separazione da me;se diventi adulto mi dispero perché vado in frantumi(mamma);se diventi un professionista migliore di me Papa’ ti toglie tutto;e’ infantile ,banale ma e’ il dare il dolore e accettare la propria aggressivita’ e autorita’;poi ho il problema della demenza di mia mamma che acuisce la sua ossessione/compulsione e mi creda e’ insopportabile perché alterna depressione pensiero delirante paranoide e volti mostruosi alternati ad una violenza verbale abnorme;tutti i coping del narcisismo patologico/mitomane vanno in combinato disposto con la mia patologia ;quello che noto e’ che e’ il ricevere dolore quando qualcuno si infollerisce cn me senza una ratio o ancora la triangolazione insomma nn me la sento di dire che sno solo io il problema;spero di nn produrre anche io una demenza perché questa patologia da quel che ho compreso puo’ generare Alzheimer e Demenza
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Marco, posso aiutare poco per questa problematica.
Sono necessari interventi farmacologico e sociali.
Mi dispiace.
Un saluto
Daniela dice
Caro dottore, ormai ho 60 anni e soffro di doc da quando ne avevo 18 ! I miei sono sempre stati di tipo relazionali, questa volta invece di è manifestato quello aggressivo, paura di far del male alla mio compagno, alla mia gattina ed ora verso di me! Ma la cosa che mi spaventa è che provo ad avvicinarmi oggetti che potrebbero farmi ad esempio battermi un bicchiere sulla testa e tanto altro ! Il brutto che se nn lo faccio mi dico che devo farlo! Forse al doc si è assocciata una nuova patologia mentale? Premetto che ho ricominciato a riprendere i farmaci da tre giorni! Nn faccio psicoterapia perché nn ho soldi! Mi vergogno tanto a fare queste cose e nn sopporto che il mio compagno stia male x me! La ringrazio
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Daniela, mi scuso del ritardo della risposta.
Tu soffri da tempo di disturbo ossessivo. Questi disturbi possono anche cambiare la modalità di espressione. E’ sempre
un Doc, anche se è cambiato oppure si è aggiunto un altro.
Avresti dovuto fare da tempo un trattamento terapeutico, perchè il Doc è fonte di molta sofferenza.
Non c’è da vergognarsi avere certi brutti pensieri perchè non è colpa tua, ma dall’ automatismo del Doc.
Un saluto
Dott. M. Di Nunzio
Carlo castelli dice
Buona sera dottore,ho quasi 50 anni,Sofro di doc aggressivo da quando ormai avevo si e no vent’anni.ormai mi sono fatto una cultura su depressione e doc.andando indietro negli anni mi accorgo che il doc aggressivo è quello che più mi angoscia,ma già da bambino avevo già sintomi e sfumature che ora riconosco in altre doc che però non mi angoscia vano così.sembra che ci sia stata una evoluzione del problema fini ad arrivare al doc più terrorífico.ho un adolescenza difficile,conoscendo droghe pesanti in”tenera età”,ne sono uscito anche se mi è sempre rimasto il vizio della canna.sono diventato poi un culturista agonista,con dopping,e anche da questa ne sono uscito pur tenendo la passione da Natural,mi sono sposato e sono crollato in depressione pur avendo amici,una buona professine,e in fondo una brava ragazza dalla quale mi separati senza troppi traumi.la depressione,nei due anni di vergogna prima di rivolgermi ad uno specialista,mi ha fatto arrivare a pesare 56 kg.si figuri,un fisico da fare invidia trasformato in una larva.mi chiedevano addirittura se avevo qualche tumore.con la paroxetina piano piano ne sono uscito ma senza mai confessare questi orribili pensieri per vergogna,quindi risultavo “solo “come depresso.mi sono separato e per assurdo non ho avuto botte dure.ora vivo in un posto meraviglioso,le Canarie,faccio lo stesso lavoro che ho sempre fatto il falegname e qui sono artigiano.ho una compagna che è partita con me 10 anni fa quasi per gioco,e ora ho un bellissimo figlio di 4 anni che adoro,e anche se a periodi ho sempre continuato ad allenarmi e senza farmaci ho un fisico invidiabile.il tutto sempre con questi alti e bassi che non mi bloccano,anche per consapevolezza di quello che ho,ma che mi angoscia o ancora e non mi fanno godere AA pieno delle cose meravigliose che ho.ormai credo che si è diventato cronico.sono geneticamente portato visto le depressioni di mia madre.insomma so di cosa si tratta ma questo mi aiuta solo in parte.che bello sarebbe se una mattina mi sveglassi una con il cuore e la mente sgombri da questo fardello.sono sensibile e le brutture del mondo mi feriscono ma la gente attorno mi vede forte e realizzato.l’esperienza mi ha reso bravo a mascherare il mio inferno.ad essere sincero sono un po’ stanco di sopportare e ora ho la responsabilità di un bimbo.mi scusi se mi sono dilungato ma è forse il mio primo sfogo sincero in 25 anni di malattia.non so perché lei,forse a pelle,bo’.in fondo non ho niente dachiederle, è uno sfogo che forse mi serviva,non so.un saluto
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Carlo, ha fatto bene a scrivere.
Buona permanenza alle Canarie.
Un cordiale saluto
Dott. M. Di Nunzio
Elisa dice
Buonasera!
Sono una ragazza di 32 anni, diabetica dall’ eta’ di 3 anni sempre stata ansiosa da bambina e all’eta’ di 20 anni mi è stata diagnosticata sindrome ansiosa da specialisti!
Dopo un periodo di forte stress prolungato, l’ ansia era abbastanza peggiorata mi si sono sviluppati i pensieri ossessivi!
Che riguardano soprattutto l’esistenza ovvero mi domando : vivo? Esisto? Sono viva? Quello che vedo e’ vero? Dubbi che riguardano in linea di massima l’esistenza! Occasionalmente ho avuto paura di fare male i miei o di fare del male a me! Pensieri totalmente involontari! E da lì inizio a pensare in loop!
Non ho compulsi, quindi non so se si tratta di doc!
Sono seguita da una psicologa, per ora ho fatto solo 5 sedute!
Non ha valutato la situazione così grave perché per fortuna svolgo la mia vita normalmente, però il disturbo c’è ed è molto disturbante!
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Elisa,
sei una ragazza ansiosa, che si manifesta anche con un disturbo ossessivo.
Le varie modalità di espressione del Doc non conta, in quanto sappiamo che esso si manifesta in tanti modi
e va a colpire le aree che teniamo di più. Il fatto che non fai compulsioni vuol dire che è un Doc ‘puro’, ossia solo pensieri.
Il Doc non è da sottovalutare, non perchè pericoloso per gli altri, ma per la sofferenza che procura.
Continua il trattamento e leggi i miei articoli. Ok?
Un Saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Paola dice
Buongiorno dottore cercavo un consiglio da lei e dalla sua esperienza.
In un periodo di ansia generale mi capita di avere spiacevoli pensieri, stupidi e senza senso, che poi passano in fretta ma mi lasciano una spiacevole sensazione di un po’ d ansia sul perché.
Leggendo del doc mi sono un po’ spaventata, perché non mi rifletto completamente su questo disturbo. Vivo tranquillamente la mia vita, senza compulsioni o cose varie, ma la possibilità che si possa trattare di doc mi mette in ansia e mi fa scaturire questi pensieri.
Mi può dare il suo parere ? Forse sentendo un professionista posso far un po’ di luce. Grazie
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Paola, rispondo subito ai tuoi dubbi.
Perchè devi pensare che le tue insicurezze sono per forza derivanti da un Doc?
Come hai detto: “Vivo tranquillamente la mia vita, senza compulsioni o cose varie …“, allora perchè avere certe preoccupazioni?
Può essere semplice ansia derivante da momenti difficili della vita.
“Non fasciamoci la testa prima di cadere”. Vivi la tua vita normale, anche con questi momenti.
Poi se non ce la fai da sola, si può sempre ricorrere ad un aiuto. Va bene?
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Cristina dice
Buongiorno dottore, sono Cristina mio marito soffre di un DOC molto fastidioso: teme sempre di offendere gli altri o di averli danneggiati (se vede una macchina con un graffio accanto alla sua si chiede se l’abbia fatto lui, anche se è evidente che non è possibile; se andiamo al bar è preso dal panico di non aver pagato finchè non torna a chiedere o trova lo scontrino ecc..). Teme che le persone da lui eventualmente danneggiate lo possano denunciare. E’ in cura da una terapeuta. Io le scrivo per me, però: sono disperata, non so cosa fare, ogni volta che mi vede mi assilla con le sue domande e i suoi racconti assurdi ricchi di dettagli insignificanti. A volte mi arrabbio tantissimo, perchè non ne posso più. Cosa devo fare? Compatirlo? dargli ragione come a un matto? non parlargli? continuare a rassicurarlo all’infinito? sono molto giù di morale e a lui non interessa nulla, gli servo per le sue stupidaggini e basta.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Cristina, capisco quanto è difficile convivere con una persona sofferente di quelle problematiche che tu riferisci.
Tuo marito ha un disturbo ossessivo compulsivo, che gli fa temere di commettere cose per lui inaccettabili.
Ha bisogno di continue rassicurazioni, ma poi queste durano poco, poi ricomincia a chiedere di nuovo.
E’ difficile stargli vicino e ti fa sentire impotente, perchè è lui stesso a sentirsi impotente a bloccare quell’ inferno.
Cristina, non tutti i terapeuti sono specializzati nella cura del disturbo ossessivo compulsivo.
La terapia della coerenza aiuta realmente a vincere sul Doc, come puoi vedere dai casi clinici che sto pubblicando.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Biagio dice
Salve Dottore, ho 35 anni e soffro di doc aggressivo verso una persona che ho stimato in vita e che continuo a stimare anche ora che purtroppo non c’è più. Mi vengono in mente brutti pensieri volti a poter far del male a questa persona anche se ora non c’è più e che possono succedere cose a me sia nella vita terrene che quando non ci sarò più nemmeno io. Mentre faccio una cosa, lavoro, studio, pratico hobby ecc ecc mi viene in testa che la faccio contro questa persona. Ma è un ossessione tremenda aggressiva che non riesco a divincolarmi in nessun modo ogni giorno a ribattere che faccio le cose solamente per me e semmai le faccio contro i brutti pensieri. E’ una lotta continua che non riesco a sconfiggere. Mi affligge e mi tiene giu con il morale. Come devo fare??
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Biagio, mi scuso per il ritardo della risposta.
Il Disturbo ossessivo è strano e irrazionale, ma si accanisce anche verso persone che non ci sono più, ma a cui teniamo.
Le consiglio di fare terapia. Purtroppo il Doc non va via da solo, tende a rimanere a lungo nel tempo e a dare sofferenza.
Legga i casi clinici su questo blog, risolti con la terapia della Coerenza. Fra poco verrà pubblicato anche un
caso clinico della guarigione da un Doc aggressivo.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Salvatore dice
Salve Dottore ho dei problemi con i pensieri ossessivi riguardanti i soldi che continuano da parecchio tempo, provo a spiegare : quando lavoro al mercato e vendo qualcosa ho il dubbio che dia il resto sbagliato o magari che non abbia preso i soldi della persona che acquista e quando vado a contare l’incasso ho la sensazione di aver venduto più merce e quindi mi ritrovi con un incasso più basso, così mi rimetto a ricordare la merce che ho venduto durante la mattinata per cercare di rassicurarmi che mi ritrovi con i conti. Molto spesso anche durante il pomeriggio quando sono a riposo mi ricompaiono questi pensieri e cerco di rassicurarmi che mi ritrovi con l ‘ incasso e che non abbia sbagliato niente. Sono 3 – 4 mesi che mi sta succedendo questo prima non avevo mai sofferto di questa mania dei soldi. È un problema che può aggravarsi? Grazie
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salvatore, rispondo con molto ritardo. Me ne scuso. Spero che leggi questa risposta.
Hai scritto che questo tuo problema è iniziato da 3- 4 mesi. E’ successo qualcosa che ha potuto dare l’ avvio
a questo? In passato hai sofferto di qualche forma di Doc?
Alla base del tuo problema c’è una grande insicurezza. Questa ti procura ansia che va a disturbare la tua capacità
di ricordare le azioni fatte. La paura di commettere errori costringono a compulsioni, ovvero ad azioni forzate di controllo.
Il tuo problema, per certi versi, è simile a quelle persone affette da Doc di controllo, costrette a continui e ripetuti controlli,
per accertarsi se hanno chiuso porte, finestre, il gas, le porte della propria auto, ecc.
Per la tua serenità sarebbe opportuno qualche colloquio con un terapeuta,
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Alessio dice
Salve dottore sono un paio di anni che soffro del doc omosessuale ma io non lo sono affatto più cerco di pensare che non è vero e più mi vengono ho capito che è i lavoro che faccio che a me non piace farlo e mi vengono questi pensieri perché quando sono a casa non mi vengono anzi io lo so che non lo sono e ne sono convinto ma perché mi continuano a venire le donne a me mi fanno tanto effetto e lo so bene ma perché mi vengono questi pensieri non riesco a capirlo mi sta distruggendo la vita sono sempre nervoso che ansioso come mi puoi aiutare grazie
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Alessio. L’ aiuto che posso darti è quello di non fare una battaglia frontale con questo Doc.
Non bisogna dargli ascolto. Fregarsene. Lo so che è difficile. E’ meglio non rispondere alle sue accuse.
La migliore cosa è la distrazione, il non-combattimento-
Se non riesci da solo, cerca un aiuto professionale.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Valentina dice
Buongiorno dottore,
mi dà molto fastidio essere circondata dal disordine.
Spesso mi capita di spostare i mobili (tavolo e divano) del mio studio dove lavoro.
Sono un architetto e spesso mi perdo nel disegnare cose assolutamente inutili. Molti altri miei colleghi lavorano più liberamente concentrandosi sull’essenziale. Io perdo molto tempo a volte cercando di tenere sotto controllo il mio tavolo da lavoro spostando le penne e nel caso dello studio di casa ho sempre la sensazione di essere sommersa dal disordine.
Disordine dovuto all’accumulo di documenti che dovrei buttare o archiviare.
Cosa posso fare?
Penso sia un disturbo dovuto all’ansia che a volte si traduce anche in abboffate assurde. Quando invece mi sento tranquilla, posso anche vivere nel disordine e mangiare solo se ho realmente fame.
In conclusione, prima di iniziare a lavorare devo avere la scrivania completamente libera, così butto tutto alle mie spalle e il disordine è apparentemente scomparso, ma in realtà dietro nel mio archivio c’è una confusione estrema.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Valentina, il disordine ti dà fastidio? Ti sei chiesta il motivo di questa tua ansia e del tuo disagio?
Anche il fatto che spesso ricorri alle abbuffate è un modo per lenire l’ ansia.
Perchè non cerchi un aiuto professionale?
Un cordiale saluto
Dott. M. Di Nunzio
Michele dice
Salve dottore, sono Michele, ho 25 anni e credo di soffrire di DOC omosessuale.
Premetto che ho sempre avuto sempre relazioni etero, molte, tra l’altro, sebbene molto timido. Inoltre ho sempre manifestato una forte attrazione verso le donne al punto che provavo mille emozioni verso di loro prima di incontrarle.
Il problema e’ che da circa 2 anni e mezzo, non ho avuto alcun tipo di relazione, neanche un bacio. Tutto cio’ e’ iniziato quando ero in vacanza e una donna di circa 20 anni si avvicina a me toccandomi il membro e iniziandomi a praticare fellatio e non riuscivo ad avere un’erezione…il fatto e’ che avevo bevuto molto e mi sentivo molto a disagio perche’ avevo capito che era probabilmente una prostituta che voleva soldi…mi sono sentito pietrificato e stordito, non riuscivo piu’ ad uscirmene da quella situazione…morale della favola e’ che dopo che i miei amici mi hanno “salvato” mi e’ rimasta una paura e un’ ansia orribile, dovuta al fatto che non ho avuto un’erezione in quel nomento. Ho iniziato a farmi mille domande “e se non mi piacessero piu’ le donne? Come mai non ho avuto un’erezione?”
Anche se sapevo bene le risposte quest’ansia e queste paure mi sono rimaste e ad oggi ci penso tutti i giorni…da allora ho sempre avuto molta paura di provarci con una ragazza, ho anche un calo di desiderio sessuale ultimanente…non so come fare.
La ringrazio in anticipo per il suo tempo, buona giornata.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Michele, una cattiva esperienza ha influenzato negativamente il tuo percorso di vita giovanile,
al punto di rinchiuderti, evitare la frequentazione con le ragazze e rafforzare una falsa credenza. Non è vero?
In quella situazione le cose non potevano andare diversamente. Eri quasi ubriaco, stavi in mezzo a tante persone, si è
avvicinata una donna (forse una prostituta-donna molto esperta) ed ha preteso una fellatio. Ha preteso una erezione
in una situazione molto imbarazzante, dove tu non stavi nemmeno bene. Michele, a tutti sarebbe successo la stessa cosa!
Tu, anzichè dimenticare quell’ esperienza, ti sei chiuso in casa e hai cominciato a pensare cose strane
(Non è che sono gay?). Hai creduto a questo, ti sono venute le ansie e la paura di non avere erezione nell’ intimità
con una normale ragazza.
Ora però devi recuperare la tua sicurezza. Basta stare chiuso in casa. Ad un paracadutista non passa la paura se evita
di lanciarsi col paracadute.
Altrimenti devi richiedere un aiuto e fare una psicoterapia.
Va bene? Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Andrea dice
Salve dottore, sono un ragazzo di 22 anni e credo di soffrire di doc omosessuale da qualche anno.
In questo periodo sto iniziando una relazione con una ragazza e la domanda “mi piace davvero?” mi ha molto destabilizzato facendomi avere dubbi sui miei sentimenti e accrescendo ancora di più l’ansia di essere omosessuale. (Non ho nulla contro le persone gay).
Tutto credo abbia avuto inizio anni fa quando il mio migliore amico cercava di sfottermi con frasi del tipo “secondo me sei gay”. A distanza di anni lui ha fatto coming out e ho pensato che la cosa era collegata. Nonostante ciò ho iniziato ad avere molta paura e grave insicurezza. Mi chiedo anche costantemente se le persone attorno a me pensano che io possa essere gay.
In più mi metto alla prova costantemente, nei momenti di maggiore stress per cercare risposte ma la cosa è controproducente. (Pseudo eccitazione)
La cosa che più mi dispiace è che in questi anni ho fatto dei passi in avanti ma mi capita spesso di tornare al punto di partenza. Le chiedo, secondo lei è doc?
Grazie per l’attenzione
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Andrea, sei alla ricerca della tua vera identità sessuale.
Durante questo percorso, si è insinuato in te il dubbio e la paura di essere attratto da persone del tuo stesso sesso.
Non ha importanza quel ricordo passato di quello che ti ha detto quel tuo amico. Purtroppo la tua insicurezza ha ripreso
questo ricordo, in più fai compulsioni e verifiche (pseudo eccitazioni), che anzichè aiutarti fanno aumentare
le tue incertezze.
Cosa fare? Smetterla di pensare a quello che pensano gli altri di te. Smettila di fare verifiche.
Spesso è difficile riuscire da solo; trova un aiuto professionale.
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Andrea dice
Mi faccia solo capire se per lei, in base a ciò che le ho detto, potrebbe essere doc o meno.
Per me questo sarebbe molto importante. (Ovviamente so che per una diagnosi seria e veritiera c’è bisogno di un percorso specifico)
Dott. Mario Di Nunzio dice
Andrea, scusa il ritardo della risposta.
Per fare una diagnosi è opportuno rivolgersi ad un terapeuta. Oltre alla diagnosi, poi bisogna fare il trattamento appropriato.
Sapere soltanto se è un Doc è semplicemente una ricerca di rassicurazione. Purtroppo le rassicurazioni hanno una durata limitata, poi
il Doc riprende il sopravvento.
Va bene? Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Manuel dice
Salve dottore.
Sono un ragazzo di 28 anni e convivo con il Doc da 8 anni! Alcune ossessioni sono sparite. (forse per motivo del covid, quindi stando sempre a casa e non uscendo mai) Adesso è da 2 settimane che sono ricaduto nel loop ma in maniera poco aggressiva e quindi per mia fortuna riesco a controllare. Inoltre ho un tic e volevo sapere se ci sono rimedi e cure definitive.
Grazie mille!
Dott. Mario Di Nunzio dice
Manuel, non ho capito l’ entità del problema. Se le manifestazioni sono chiare o fanno solo capolino nella tua
testa e sono gestibili. Riguardo al tic, non saprei cosa dirti.
Un saluto
Dott. M. Di Nunzio
Francesca dice
Salve dott sono Francesca, soffro di doc aggressivo verso me e gli altri… ciò mi incide ansia e panico … ho fatto un percorso di terapia sia farmacologia che psicologia… pensavo di aver arginato il problema ma adesso è tornato più forte di prima adesso con la paura è L ‘ ossessione delle malattie mentali … credo di non riuscire più a gestirlo sono esausta … cerco sempre rassicurazioni che mi giovano per un po’ poi di nuovo peggio di prima … riuscirò mai ad avere una vita normale ??? …
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Francesca, una lettera accorata la tua. Capisco quello che provi.
Il Doc aggressivo verso se stessi e gli altri crea molta ansia e paura, ma non è pericoloso.
Spesso arriva anche l’ ossessione delle malattie mentali. Questa si crea perchè si ha paura di perdere il controllo e
per via dei brutti pensieri che passano per la mente. Le immagini creano come una televisione mentale, perchè fa
vedere ‘quello che potrebbe succedere se…’.
Francesca, non tutti i colleghi sono specializzati a questo genere di disturbo.
Non pensi che sarebbe opportuno riprendere la terapia? Le continue rassicurazioni, purtroppo, sono poco valide
perchè il loro effetto durano poco tempo.
Fammi sapere. Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Vincenzina dice
Salve dottore, mio figlio per vari anni si sentiva perseguitato dai pedofili. Ho scoperto che aveva fatto delle denunce
Da due anni ha cambiato ambiente e sembrava stesse bene,ma di recente ha aggredito la vicina di casa perche secondo lui era una spia. Siamo riusciti a portarlo da una psichiatra della asl.
Lo curano con paliperidone. Sembrava stesse meglio ma da circa 1 mese ha forte ansia e ripete che vuole vivere da solo perche noi lo facciamo stare male. Come mai gli e’ venuta l” ansia dopo aver preso il pariperidone? Per calmare l’ ansia gli diamo le gocve di delorapezan
A suo parere e’ la cura giusta?
Grazie
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Vincenzina,
da quello che hai scritto tuo figlio ha realmente bisogno di prendere psicofarmaci.
Fate sempre riferimento alla psichiatra. Se non va bene un farmaco, si cambia e si utilizza un altro.
In casi come questi i consigli servono poco, bisogna sempre fare riferimento agli specialisti locali.
Per il tipo di farmaco, non posso darti nessun parere, lo psicologo /psicoterapeuta non può prescriverli.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Fernando dice
Sono Fernando e soffro di doc da più di 20 anni, soffro di pensieri continui e compulsioni, più paura che non finisca mai, ho girato decine di medici e ho fatto psicoterapia ma è sempre la stessa cosa vivo di alti e bassi attualmente mi segue uno psichiatra e poi faccio psicoterapia ma una volta al mese perché econicamente e pesante essendo malato da più di 20 anni ho una vita normale lavoro e una famiglia ma avvolte e pesante e sto male mi può fare un consiglio?, grazie.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Fernando, non hai dato molte informazioni sul tuo tipo di Doc.
Capisco il disagio che il disturbo di causa ogni giorno, ma non devi scoraggiarti. La scienza va avanti e
le terapie sono molto migliorate.
Vuoi un consiglio? Purtroppo i consigli servono poco con un disturbo come questo. Specie quando ci sono anche compulsioni.
Fernando, va bene l’ aiuto farmacologico. Fare una psicoterapia al mese non serve a nulla. Occorre maggiore lavoro,
ma fatto con strumenti buoni. Il migliore indirizzo terapeutico è la Terapia delle Parti, ma in modo particolare
la terapia della Coerenza.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Davide dice
Salve dottoressa non so se può essere definito doc ho dei pensieri fissi su persone che uscivo quando ero giovane e penso che se qualcuno passa in macchina sono loro che dicono qualcosa su di me cosa può essere mi mette agitazione e ansia questa cosa
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve, forse ti aspettavi una dottoressa, purtroppo sono solo un dottore.
Penso che sei una persona diffidente, insofferente alle critiche e timoroso di essere giudicato male.
Non pensi che non si vive bene in questa maniera?
Un saluto.
Dott. Di Nunzio
Martina B. dice
Gentile Dottore,
soffro da 9 anni di DOC relazionale.. ogni qualvolta incontro una persona che mi offre la possibilità di essere felice, passati pochi giorni la mia mente comincia a porsi ininterrottamente domande sul partner “lo amo davvero?” “cosa provo esattamente?” “non è che solo attrazione?” “quel difetto non l’avevo notato ma se lo noto allora non mi piace davvero” ecc. inutile che mi soffermi su dettagli che immagino Lei conosca alla perfezione.
L’ansia terribile è accompagnata da profonda apatia, voglia di fuggire, per poi ricadervi immediatamente con il partner successivo. Non ho i mezzi economici per permettermi un terapeuta (la salute psicologica a quanto pare, almeno in Italia è ancora un lusso per pochi).
Sono realmente disperata.
La ringrazio per l’articolo e i preziosi consigli
Martina
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Martina, il tuo commento finale sui costi delle terapie non è sbagliato. Ma una terapia per il Doc
non può essere fatta alla leggera. Occorrono terapeuti specializzati in questa tematica e il tempo che i
colleghi delle ASL non hanno. Purtroppo il Doc tenta a ripresentarsi in tutte le future relazioni, per questo
è necessario curarlo. Non saprei cosa consigliarti.
Un cordiale saluto,
Dott. M. Di Nunzio
Mario dice
Salve Dottore, ho 24 anni e credo di soffrire di doc aggressivo verso le persone che amo. Mi vengono in mente brutti pensieri volti a poter far del male a qualcuno che amo.
Oltre a questi anche pensieri di natura omosessuale che so di non essere o di perdere il controllo e impazzire. Per questo motivo tendo ad allentare le persone e a stare bene solo ed esclusivamente lontano da tutti e ad autosabotare ogni situazione positiva relazionale o lavorativa che sia. Provocandomi ansie paure e derealizzazione, causando rotture di rapporti e abbandono di situazioni.
Ho iniziato in questi due terapie, una psicoterapeutica e una psichiatrica. Sarei molto felice se potessi entrare in contatto con lei per qualsiasi consiglio o per un eventuale colloquio.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Ciao Mario,
stai passando brutti momenti, vero? Hai un doc aggressivo e doc omosessuale che ti tolgono la forza di reagire e voglia di isolarti.
Il fatto che hai due Doc è abbastanza frequente nei dockers. Quando lo stress è elevato è facile che questo succede.
Però il dockers non è pericoloso. Non devi credere a quei pensieri e immagini, anche se sono continue e intrusive.
Mario, quando vuole mi può chiamare.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Maria dice
Salve dottore io ormai da due anni soffro di un doc legato alla sezione tabù…. Non mi lascia davvero vivere e purtroppo cerco sempre la certezza massima che ciò che penso non sia reale… Vorrei una vita normale
Grazie
Dott. Mario Di Nunzio dice
Ok.Ci siamo sentiti.
Francesca dice
Salve dottore, io ho il doc da superstizione e pensiero magico, pensavo di averlo superato ma ecco che ritorna, con tanto di attacchi di panico, e più chiedo rassicurazioni più dopo un po’ sto male, mi chiedo come posso riuscire a farmi scivolare i pensieri e non chiedere più rassicurazioni? Grazie in anticipo
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Francesca, mi scuso del ritardo della mia risposta.
Da quello che scrivi capisco la tua sofferenza. Francesca, come hai fatto a superarlo la prima volta? Da sola? Hai fatto una terapia?
Comunque questa è una ricaduta, cosa che capita spesso nel disturbo ossessivo. Ma non bisogna preoccuparsi.
Francesca ti invito a leggere i miei articoli su questo blog, dove spiego il meccanismo e automatismo delle ossessioni.
Lì trovi anche il motivo per cui non sono utili le rassicurazioni.
Le nuove terapie parlano di curare le ossessioni come fosse un trauma nella mente. Io ti consiglio di fare una terapia con un terapeuta esperto.
Mi fai sapere? Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
S
Vittoria dice
Salve dottore mi chiamo Vittoria ho 26 anni , non so se soffro di doc, il mio doc si presenta sotto forma di frase ed è sempre la stessa , non ho compulsioni può essere effettivamente doc ? Grazie .
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Vittoria, rispondo al tuo quesito.
A molte persone capita di avere unna canzone ricorrente nella mente, parole e frasi intrusive. Tante volte non sono cose cattive,
ma sono ripetitive. A volte è molto fastidioso. Nonostante tutti gli sforzi non riusciamo ad allontanarle.
E’ come un meccanismo inceppato. Quando capita bisogna conviverci. Non è un Doc.
Diventa disturbo se cominciamo a preoccuparci, ad lottargli contro, a volerle eliminare a tutti i costi. A quel punto la mente
osserva la nostra reazione, le memorizza ‘ IMPORTANTE’ e comincia ad ossessionarci ripetutamente.
Vittoria, immagina se quelle tue frasi fossero importanti, cattive e inaccettabili?! Allora comincia il Doc.
Un saluto.
Dott.M. Di Nunzio
angelo dice
salve dottore, vorrei chiedere una cosa a riguardo.
avendo un doc di paura di avere qualche demenza, psicosi, di impazzire, ecc..
ieri sera ho avuto un doc praticamente religioso (specifico che sono ateo, e fino a qualche mese fa contestavo i credenti in maniera quasi spropositata, ma il contorno è lungo da spiegare), pensando che se mi fossero passati i doc, avrei cominciato a credere, come se avessi recitato un rituale.
sono caduto nell’ennesimo loop,.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Angelo, capisco quello che stai provando. Con un disturbo ossessivo compulsivo spesso passa per la mente la paura di impazzire,
paura delle malattie mentali e paura della demenza. Tutto questo avviene perchè si ha l’ impressione di non avere più il controllo di se stessi.
Voglio dire che siccome non riesci a controllare o a fermare tutte quei brutti pensieri e immagini, allora si pensa di avere una psicosi, una demenza, ecc.
Il nuovo doc che si è affacciato alla tua mente, il doc religioso o blasfemo, fa parte sempre del disturbo ossessivo. Solo che ora, per effetto
dello stress si è allargato anche ad un altro settore.
Bisogna abbassare il livello dell’ emotività generale. Purtroppo il loop si auto alimenta e fa aumentare l’ansia a livello esponenziale.
Stai facendo qualcosa?
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio