Consigli e strategie per gestire il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC)
Propongo una serie di consigli da mettere in atto per affrontare le difficoltà quotidiane derivanti da un disturbo altamente invalidante come la sindrome ossessiva-compulsiva.
E’ importante precisare che si tratta di consigli che non risolvono il problema ossessivo, ma possono aiutare ad “alleviare” le sofferenze provocate da questo disturbo, adatti alla persona sofferente di DOC e a dare suggerimenti alla famiglia.
Molte persone hanno credenze strane o”bizzarre”, o piccoli rituali ai quali si affidano nei momenti difficili o quando la realtà appare imprevedibile. Sono azioni che non preoccupano e che si può fare a meno senza soffrirne.
Quando il problema, i pensieri, l’eccessivo perfezionismo, i rituali e le azioni sono compulsivi (ossia costrittivi, cioè che bisogna, eseguire altrimenti si sta male), questi possono finire di compromettere quasi totalmente la vita del malato e le persone che gli vivono accanto.
CONSIGLI PER LA PERSONA
– “Evitare di evitare”
Capita frequentemente che i rituali messi in atto dalla persona con disturbo ossessivo-compulsivo possono arrivare ad essere altamente estenuanti, faticosi e distruttivi.
Molti persone con disturbo ossessivo sono estremamente meticolose e precise. Controllano quello che fanno più di una volta e sono spesso insicuri di aver fatto bene.
Il loro timore è l’ indecisione. Queste persone hanno paura di non aver fatto bene, per questo motivo sono ecccessivamente perfezionisti; spendono tempo ed eccessiva fatica in quello che fanno, portando, non solo se stessi, ma anche altri all’ esasperazione.
In queste condizioni il soggetto è ossessionato nella mente e nelle azioni.Vorrebbe evitare le situazioni che attivano le compulsioni, ma è costretto ad eseguirle.
Il primo consiglio è il seguente:
Nonostante l’ipercontrollo o l’evitamento produce una sensazione di immediato sollievo, è importante iniziare a pensare che evitare, contribuisce ad alimentare il problema stesso.
Inizia a pensare che la compulsione non è il vero problema, ti fa solo diminuire momentaneamente l’ansia. Esegui i controlli e i rituali se ti danno sicurezza, ma il significato è un altro. Voglio dire che se sei costretto a fare controlli, a lavarti compulsivamente, ad evitare una certa azione, o altro, non succede nulla se lo fai o non lo fai, perché questo è solo una comunicazione del tuo inconscio.
Ma ogni qualvolta che ti ritrovi ad immaginare un evento minaccioso, se pensi che devi fare qualcosa per evitarla, a cercare di evitarla o contrastarla, non fai altro che incrementare, a lungo termine, la tua ansia e il tuo problema.
Mi puoi chiedere: ‘Ma allora cosa devo fare, come mi devo comportare?’
Dal momento che il sintomo è un segnale, come risposta puoi accentuarlo, aumentare la compulsione a dismisura, fino a banalizzarla. Ad esempio: prima di uscire controlli più di una volta se hai chiuso il gas, le porte, le finestre? Adesso aumenta l’azione di proposito, 5 volte, 10 volte o quanto ti pare. Non ti preoccupare per le conseguenze. Si sono avuti casi di eliminazione del sintomo, proprio con queste metodologie.
Ricorda, l’ansia fa immaginare sempre le conseguenze più brutte di quello che può accadere. Il problema ossessivo si mantiene proprio perchè si vanno a pensare e ad immaginare le conseguenze più disastrose. Non concentrarti su queste conseguenze: rispondi al tuo inconscio che hai capito il messaggio e cerca qualcuno per farti aiutare.
-Fai un diario
– Metti nero su bianco: se hai dei dubbi rispetto ad un gesto compiuto (per esempio: “ho chiuso la manopola del gas?”; “Ho controllato che a casa sia tutto ordinato?”) o ancora, su un pensiero (“ho fatto del male a qualcuno?”), prendi carta e penna e scrivi quello che ti succede: ‘come con chi,quando e dove’ viene indotta la sintomatologia.
Ricerca e scrivi i tuoi pensieri automatici, ossia quei pensieri subconsci che fai fra te e te e che a volte non sei nemmeno cosciente di averli. Riporta le emozioni e lo stato d’animo e cerca di ricordare e attraverso queste emozioni cerca di risalire a quando li hai avuti in modo simile nel passato.
La scrittura se usata al momento opportuno può dimostrarsi un’utile alleato terapeutico.
Quasi sempre i comportamenti, le emozioni, le regole e i copioni che si ripetono sono sepolti nell’ inconscio, provenienti da un’infanzia infelice, che ha causato paura di perdere il controllo e bassa autostima
CONSIGLI PER LA FAMIGLIA
– Evitare spiegazioni
Vivere con una persona con disturbo ossessivo-Compulsivo non è facile.
Il loro perfezionismo e la necessità dei rituali è esasperante e difficile. Ma è’ inutile tentare di spiegare al proprio familiare l’infondatezza e l’irrazionalità delle ossessioni e delle compulsioni. Fare questo contribuisce ad incrementare il disturbo della persona, anzichè creare un generale clima di sfiducia.
E’ consigliabile, evitare di cercare di spiegare, far capire o convincere “razionalmente” la persona.
– Evitare di accusare e colpevolizzare
Capita frequentemente per i familiari di trovarsi coinvolti nell’esecuzione dei rituali di comportamento della persona con DOC.
E’ molto più utile, dunque, sospendere ed evitare qualsiasi tipo di aiuto nella esecuzione dei rituali ma rassicurare dicendo che non cadrà nulla di terribile.
Nel contempo, non colpevolizzare e non accusare di mancanza di volontà il familiare, facendolo sentire, in questo modo, “diverso”,
– Valorizzare ogni piccolo cambiamento
Le Ossessioni e le compulsioni rappresentano due caratteristiche che molto spesso finiscono col radicarsi profondamente nella vita della persona. La conseguenza è uno stato consistente di scoraggiamento e depressione.
Il tentativo di cambiare, eliminare e risolvere il problema può risultare difficile e lento. Per questo motivo è fondamentale che i familiari sostengano la persona, rassicurando, evidenziando e valorizzando ogni cambiamento positivi.
E’ molto utile incoraggiare la persona a cercare aiuto di uno specialista del disturbo ossessivo e sostenerla nei “normali” periodi di ricaduta.
Leggi anche:
Come vincere il disturbo ossessivo
Antonella dice
Buongiorno, le scrivo in quanto da giorni mi preoccupa tantissimo un disagio del mio ragazzo, perché ci tengo tantissimo e vorrei aiutarlo. Sono più preoccupata io che lui che non ne vede preoccupazione ma ho paura che lui non ingigantisca il problema in quanto è una persona che sostanzialmente tende a portarsi i problemi sulle sue spalle, prendersi molte responsabilità ( anche quelle degli altri) e non pesare sulle persone che ama, anzi.
Ho sempre notato che avesse delle fissazioni ma pensavo fossero normali e niente di più, non mi ci focalizzavo più di tanto. L’altro giorno abbiamo avuto una discussione che è partita da degli atteggiamenti strani che vedevo e non capivo ( nel registro chiamate ha sempre un numero di un amico che chiama più volte ma staccando la chiamata subito tanto è vero che a lui non arriva) abbiamo avuto discussione perché giustamente non capivo, pensavo ci fossero segreti o altro. A seguito di questo dopo mi ha rivelato di una cosa di cui non ne aveva mai parlato con nessuno perché pensava che parlandone finisse l’effetto di ciò che pensava: fa dei rituali che si sente obbligato a farli perché sennò le cose non gli vanno bene. Mi ha detto che è capitato che lo ha fatto in passato con altri amici maschi, che lo faceva inizialmente con me quando mi aveva conosciuta e mi ha rivelato molte altre ossessioni ( tipo che quando riavvia il telefono la prima persona a cui deve scrivere sono io, che la mattina non può inviare messaggi se non lava prima faccia e denti, insomma molti rituali “scaramantici”). Quindi io gli ho chiesto per capire se lo faceva stare bene e lui mi disse insomma perché si sente obbligato a farli però non intaccano la sua vita, nel senso sa che sono cose senza senso e quelle rimangono, non ha pensieri quando le fa, non ripercuotono sulla sua vita..almeno così mi dice..ho paura che lo faccia per non pesare su di me. Giorni dopo gli ho chiesto se il fatto di avermelo detto lo ha fatto stare bene o male e mi ha detto che sinceramente nemmeno ci aveva pensato, però sicuramente si era tolto un peso perché spesso pensava se riuscisse a dirlo a qualcuno, e mi ha detto che non si è pentito di avermelo detto.
Però io sono preoccupata perché mi sono documentata e ho paura che può essere un disturbo ossessivo compulsivo ( mi ha detto anche di molti altri rituali che magari non scrivo per non dilungarmi più di quanto gia sto facendo ). Ho paura perché ho visto che se è trascurato aggrava e lui mi ha riportato che già fa queste cose da quando era al liceo e ha 27 anni attualmente. Il problema è che non so come affrontare questa situazione anche io perché riprendo discorso per aiutarlo a parlare per capire se c’è dell altro e lui mi dice che sto ingrandendo la cosa innervosendosi un po’ , che è importante ma è una piccola cosa che non ripercuote sulla sua vita. Quindi ho paura di prendere il discorso perché magari si possa sentire diverso, pazzo ( anche perché me lo ripeteva più volte quando me lo confidò di non prenderlo per pazzo perché sono cose che fa senza alcun senso per lui ). Non so che cosa fare è una situazione nuova per me e difficile da gestire ma ci tengo tanto. Gli ho consigliato di andare dallo psicologo e lui mi ha detto inizialmente che ci avrebbe pensato. Ma visto che mi dice che non è una cosa grave per lui ho i miei dubbi che ci vada, non so se lo fa per farmi contenta o perché ci pensa davvero.. ovviamente non lo posso costringere. Poi gli ho solo detto che evitando la cosa e assecondando queste abitudini non fa altro che alimentarle e invece li deve affrontare e mi ha dato ragione ma mi ha anche confermato che probabilmente non ne vuole fare a meno di questi rituali ( forse ha paura delle conseguenze secondo me).
Insomma non so come gestire la situazione d’ora in avanti.. È una persona molto buona, rara e speciale..vorrei tanto aiutarlo qualora ce ne fosse bisogno . Io avverto che ha bisogno ultimamente.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Antonella, per mancanza di tempo di lettura non sono graditi messaggi lunghi.
Rispondo brevemente.
Può darsi che il tuo ragazzo soffra di disturbo ossessivo compulsivo e quei gesti sono dei rituali scaramantici per alleviare l’ ansia.
Tu non puoi fare nulla. Puoi solo suggerirgli che facendo la terapia poi starà meglio.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Giulia dice
Buongiorno Dottore sono una donna di 39 sposata con due figli e lavoratrice. Come molti conduco una vita molto stressante, ho sempre avuto il problema di controllare più volte se ho chiuso la macchina ma essendo un piccolo momento della mia giornata non l’ho mai accusato come un disturbo. In questi ultimi mesi però si sta accentuando comprendendo anche la chiusura delle porte di casa o finestre o altro.. mi sono resa conto imbattendomi in vari articoli che potrei soffrire del Doc. Mi crea molta sofferenza soprattutto nel momento in cui torno indietro a controllare e trovo chiusa la porta in questione mi sento inadeguata stupida per aver fatto una cosa del genere.. generalmente sono una persona sempre solare nessuno si rende conto di queste mie vicissitudini salvo la mia famiglia ovviamente è anche questo mi provoca dolore . A questo livello potrebbero esserci esercizi che mi possono aiutare? O bisognerebbe intraprendere un percorso con Psicoterapeuta? La ringrazio in anticipo
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Giulia, da queste poche cose è difficile capire il grado di disagio e
quanto questo disagio influisce sulla tua vita e quella dei tuoi familiari.
Se questi controlli creano molta sofferenza, fatica e sensi di vergogna allora
è opportuno un percorso di psicoterapia.
Prova a fare un po’ di mindfulness, sicuramente ti aiuteranno a distrarti e a spostare
la tua attenzione su altre cose.
Ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Luca dice
Salve, sono un ragazzo di 23 anni, ad agosto dopo la morte di un mio parente un giorno in cui stavo tranquillamente preparando la cena ho avuto un pensiero in cui ho avuto paura del coltello che avevo in mano, questo pensiero mi ha bloccato e fatto reagire buttando nel lavandino il coltello, da quel giorno ho avuto continuamente una sensazione di non controllo in cui controllavo l area intorno a me per assicurarmi che non ci fossero oggetti o cose potenzialmente pericolose, qualche giorno fa questi pensieri si sono concentrati sul respiro, da domenica scorsa ho il bisogno di controllare la mia respirazione, questo problema ha oscurato l altro ma è ovviamente più fastidioso, cosa devo fare? Può consigliarmi delle strategie?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Luca, purtroppo stai soffrendo un Doc.
Questo può avere avuto inizio come evento traumatico, dalla perdita del tuo parente. Bisogna anche vedere se hai sofferto di doc in passato.
In te è scattata la paura di perdere il controllo. Questa paura è presente in ogni tipo di disturbo ossessivo, infatti prima avevi paura dei coltelli, ora
il controllo si è spostato sulla respirazione.
Un semplice consiglio che posso darti è quello di distrarti. Non hai bisogno di controllare la respirazione, il tuo corpo e la tua mente
lo sanno fare meglio di te, anche a tua insaputa.
Se necessario fai qualche seduta con un terapeuta esperto nella cura del Doc. Io lavorerei con la tecnica EMDR sul trauma e poi con altre tecniche, adatte alla cura del disturbo ossessivo.
Ti saluto cordialmente
Martina dice
Salve dottore, sono anni che combatto con le ossessioni di avere le malattie, ma sopratutto quella che mi sta invalidando molto e le ossessioni sulle relazioni amorose. Ho sofferto con il mio ex fidanzato, mi chiedevo tutto il giorno se lo amavo, se dovevo lasciarlo… Se lo amavo abbastanza. Una condanna. La nostra storia dopo 7 anni si è conclusa, a causa di una forte ricaduta. E poi mi sono ritrovata e mi ritrovo tutt ora a combatterci. Dapprima con una frequentazione che appena si è fatta più importante…. Sono fuggita in quanto alle prime avvisaglie delle fatitixhe domande che sento? Che provo? Non sento…. Ansia e fuga. E ora con il mio nuovo compagno, inizio traumatico poi 3 mesi di pace e serenità dove mi dicevo ma come è possibile pensare c ho, dalla voglia di avere un futuro con lui. A passare di nuovo da un gg all altro a mettere tutto di nuovo Nell incertezza delle domande ossessive…… Amo non amo? Sento non sento? È straziante.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Martina,
purtroppo questo è il DOC: dubbi e insicurezze sulle cose che teniamo di più.
Però non dovevi scappare. Sei fuggita alle prime avvisaglie, invece conoscendo il tuo sabotatore, dovevi restare senza ingaggiare alcuna lotta.
Il problema principale è che quando la tua mente scopre ansia, tu entri in allarme. In questo modo cominci a cercare risposte
sul tuo rapporto affettivo: ‘Lo amo veramente? Sono veramente innamorata? E’ veramente Lui il mio uomo?…ecc.
Il problema del disturbo ossessivo è che qualsiasi risposta non va bene, non rassicura, perchè il Doc fa domande ma non ascolta le risposte.
E’ come un sordo.
Martina, se vuoi saperne di più guardo questo mio video.
Vincere il Disturbo Ossessivo Compulsivo con un grafico
https://youtu.be/T7RZrh6ytW0
Ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Fatia dice
Salve dottore.io soffro dal disturbo ossissivo relegioso da quasi 3 mesi e non riesco a liberarmi da questi pensieri che mi vengono spesso e in modo continuo.voglio sapere si c’è una cura o farmaci da utilizzare per liberarmi da questo disturbo .grazie
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Fatia, grazie per avere scritto. Comprendo la tua sofferenza.
Il disturbo ossessivo colpisce nelle cose che teniamo di più. Ci assedia la mente con pensieri brutti e inaccettabili, esattamente l’ opposto di quello
che siamo realmente.
Ho scritto un articolo sulla modalità di scelta delle ossessioni nelle persone e perchè è così difficile controllare la mente:
https://www.psicologodinunzio.com/sto-saltando-di-gioia-per-questo-nuovo-modo-di-vincere-sul-disturbo-ossessivo-compulsivo/
Hai chiesto se c’è la cura per liberarti del DOC? Certo.
Devi rivolgerti ad uno psicologo specialista nella cura delle ossessioni.
Molto spesso si unisce psicoterapia e trattamento farmacologico.
Vai con fiducia.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Giovanna Meo dice
Buonasera , le scrivo per raccontarle il mio problema. Sono Giovanna e ho 20 anni . Da circa una settimana sto davvero molto male poichè ho pensieri aggressivi contro mia sorella gemella. Premetto che non sono mai stata una persona aggressiva e non ho mai fatto del male a nessuno . Era sabato e stavo vedendo la TV insieme a mia sorella e lei inizia a commentare il film . Non sopporto questa cosa e inizio a rimurginarci sopra . Da li inizia tutto .. Penso constantemente : e se odiassi mia sorella ? E se non la sopportassi ? Tutte queste cose mi fanno stare malissimo perchè sembra davvero che a volte non la sopporti . Infine vorrei dirle che quando non ho questi pensieri per un poco , non ho queste sensazioni spiacevoli contro mia sorella. Secondo lei è normale che una persona non sopporti alcuni atteggiamenti di sua sorella ? O sono una persona cattiva ? La prego mi aiuti non so più come uscirne , non ne ho mai parlato con nessuno .
Finisco col dirle che ho avuto la stessa esperienza con mia mamma verso Aprile ma fortunatamente tutto è passato. La mia paura più grande è che io penso davvero di non sopportare mia sorella , è l’ansia che amplifica le sensazioni o sono davvero una persona cattiva ?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Risposta privata
Valentina dice
Buonasera, ho 26 anni, soffro di tricotillomania da quando ero bambina, negli anni il disturbo è peggiorato, soprattutto nei momenti di stress non riesco a smettere di toccare e strappare i capelli, una volta che ho cominciato non riesco ad interrompere l’azione. Mi vergogno moltissimo a parlarne, lo sa solo mia madre, ho fatto diverse terapie psicologiche ma non ho mai avuto il coraggio di dirlo neanche agli psicologi. Negli anni ho avuto anche altri disturbi compulsivi che però sono svaniti da soli. Volevo sapere, ci sono reali possibilità di poter “guarire” da un disturbo ossessivo che si ha da tutta la vita? Grazie
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buongiorno Valentina. Certo ti fa veramente soffrire questo disturbo, non è vero?
Oltre al disagio della forzatura a fare una cosa che vorresti limitare, c’è la paura di essere scoperti,
il senso di vergogna e senso di colpa. Addirittura ti sei vergognata anche riferirlo ai colleghi delle diverse
terapie che hai fatto. Perchè ti vergogni? Che c’è da vergognarsi? Ti fai una colpa perchè non riesci a smettere?
Mica è colpa tua? Poi in terapia bisogna dire tutto. Come si fa ad aiutarti?
Io non ti avrei giudicata e criticata assolutamente. Avrei cercato di trovare il modo di aiutarti.
Valentina, tu stessa hai detto che nei momenti di stress il problema si acuisce. Allora bisogna trovare e risolvere le cause dello
stress. Non serve a sforzarsi ad evitare la compulsione, ma bisogna andare a chiudere i rubinetti del carburante che la alimenta.
Valentina, bisogna sapere di più sul problema. Ma devi fare qualcosa. Senza timori e vergogna.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Mary dice
Salve dottore, vorrei esporre il mio problema. In seguito a un attacco di panico qualche mese fa dopo un po’ ho iniziato ad avere dei pensieri ossessivi inizialmente di paura dei coltelli e di poter fare del male ( cosa assurda) in seguito dopo poco questo pensiero è passato e mi è venuto uno che rappresenta un evento passato di quando ero piccolina tipo 13 anni che raccontai una bugia a una mia amica inventando una storia non vera che li per li fa fece stare male ma non lo feci con consapevolezza ero piccola! Come mai questo pensiero cosi assurdo e vecchio mi fa venire senso di colpa? Non riesco a farlo scorrere perché penso che è una cosa che ho fatto davvero…grazie per la risposta
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Mary,piacere di conoscerla.
Un disturbo ossessivo si installa nella mente se ci sono certi requisiti.
Innanzitutto una storia familiare e personale che porta alla costruzione della cosiddetta ‘ personalità ossessiva’.
Le ossessioni possono rimanere inattive tanto tempo. Vengono fuori se ci sono condizioni di insicurezze personali, particolari fasi della vita
e momenti di vita in cui siamo stressati e più fragili. Può prendere a pretesto anche certi eventi o vecchi ricordi.
La soluzione del senso di colpa già è una terapia delle ossessioni.
Un cordiale saluto
Dott. M. Di Nunzio
Mary dice
Grazie per la risposta! Qualche consiglio per questa mia situazione? Che sembra davvero sciocca…però effettivamente in questo periodo mi sento insicura ..
Anna dice
Credo di avere un disturbo ossessivo compulsivo. Ho il terrore di mettermi a pensare ad alta voce di fronte ad altre persone. All’inizio era un’inezia. Il problema è nato dal fatto che qualche volta mi è capitato davvero di farlo: per es. in treno per ingannare la noia pensavo a qualche telefonata che avrei dovuto fare per lavoro programmando quel che avrei dovuto dire (non sentivo voci o cose del genere, semplicemente immaginavo la conversazione essendo conscia di immaginarla) ma senza accorgermene mi mettevo a parlare davvero, con ovvia reazione di ilarità degli altri passeggeri. Solo che adesso ho questa fobia: penso sempre “e se nel silenzio generale mi sfugge qualche pensiero ad alta voce?” e così la mia vita è sempre più limitata. Non riesco più a prendere i mezzi pubblici, non vado più nei negozi etc. etc. A volte ho paura di camminare anche per strada: dico e se magari mi metto a parlare o addirittura a urlare? Non so come ho potuto ridurmi così. Fino a pochi anni fa ero una persona diversa, scherzavo con tutti, parlavo in pubblico per lavoro anche di fronte a decine di persone, ho tenuto anche dei seminari in Università. Adesso ho paura della mia ombra. Ci sono periodi in cui passa, soprattutto se ho occasione di passare del tempo con persone con cui sono a mio agio. Per es. una volta dopo essere stata un mese all’estero sono tornata come nuova e per un anno non ci ho più pensato, poi ho avuto una “ricaduta”. Una volta mi ero rivolta a uno psicologo ma l’ho vissuta come un’esperienza umiliante. Mi ha detto che gli sembrava tutto “strano”, si è messo a ridere. Forse non era il suo campo, non lo so. Ma adesso sono restia a rivolgermi a uno psicoterapeuta. A volte vorrei, per poter aprirmi con qualcuno. Ma d’altro canto ho paura di non trovare la persona giusta, di essere presa per folle o comunque giudicata. Scusi la prolissità. Avevo bisogno di sfogarmi. Grazie.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buongiorno Anna, ma chi era questo collega tanto cretino da mettersi a ridere e criticare una paziente?
A parte la cattiva educazione, ma è anche contro la deontologia professionale. In questo modo discredita
tutta la nostra categoria.
Non preoccuparti, Anna, psicologi e psicoterapeuti non giudicano, non criticano e accettano incondizionatamente i pazienti.
Riguardo al tuo problema, devi fare qualcosa: ormai si è creata una fobia.
Vedi di tornare ad affrontarla da sola, senza pensare alle conseguenze. Il fatto che è capitato una volta non significa che capiterà ancora.
Non auto giudicarti. Se continui a scappare e ad evitare il problema non andrà via. Tu ne avrai sempre paura.
Se hai bisogno di un aiuto, vedi nella tua zona. Altrimenti si può lavorare anche online.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Anonimo dice
Salve Dottore, le scrivo perché è un po’ di tempo che mostro i primi sintomi di Disturbo ossessivo-compulsivo. Io non ho molte paure, anzi quasi nessuna, l’unica che veramente mi terrorizza è la paura di perdere i miei cari o di morire io stesso a causa di malattie o incidenti e questa mia paura mi spinge a compiere determinati rituali che negli ultimi tempi non sopporto più, mi convinco a compiere tali passaggi pensando che, se non lo facessi, le mie paure si realizzerebbero. Mi dica per favore, cosa posso fare?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Caro anonimo, scusi per il ritardo della risposta.
Come fa a dire che è un disturbo ossessivo? Solo per il fatto che esegue delle azioni scaramantiche?
Possono essere più sintomi da attacchi di panico, ma bisogna approfondire.
Per dare dei consigli bisogna sapere di più, sia riguardo ai sintomi che soffre, che su se stesso.
Cosa può fare? Deve affrontare le ansie e vincere le paure. Se non ce la fa da solo, bisogna rivolgersi ad un aiuto esterno.
Un saluto.
Dott.M. Di Nunzio
Stella dice
Io tendo a sentirmi sporca se solo entro in un luogo che è un portico chiuso tipo box, di proprietà della mia famiglia….non so perchè mi sento a posto solo dopo essermi lavata. Quando entro lì dentro devo controllare se ho chiuso le porte se tutto è a posto…poi sento il bisogno di fare una doccia…cosa rende i luoghi così particolarmente ossessionanti?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Stella, il Suo potrebbe essere una forma fobica, visto che riguarda un posto ben preciso. Provi a fare delle
sedute per capire meglio di cosa si tratta.
Un saluto.
Dott.M. Di Nunzio
Giuseppe dice
Mi piacerebbe parlare, pagando, del mio problema ossessivo, tramite e mail. E’ possibile?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Giuseppe,
mi può chiamare al numero di telefono indicato nel sito.
Resto in attesa
Dott. M. Di Nunzio
Maria dice
Buonasera dottore mi chiamo Maria e sono la mamma di un ragazzo di 21 anni con doc. Oltre alla incontenibile mania di lavarsi le mani e docce di non meno di due ore la cosa che più mi affligge e mi addolora è il suo ripudio nei miei confronti un vero e proprio senso di schifo verso la mia persona. Non mi posso avvicinare a lui respirare vicino a lui o parlare . Non posso entrare in camera sua . Non posso toccare la sua roba . Dentro casa Tocca tutto con i piedi o con tovaglioli e prima di entrare in un ambiente dove sono stata io deve areare il locale per almeno mezz’ora . Non vuole andare da uno psicologo. Sta sempre in casa e difficilmente esce . Non ha amici e non ne vuole . Sta sempre sul PC. Dice di avere una comunity su fb con cui si relaziona . È spento e demotivato. Io non accetto questa situazione è spesso perdo la pazienza e ci litigo aumentando il suo odio nei miei confronti. Non so che fare . Vorrei aiutarlo ma ste terapie cognitivo comportamentali purtroppo hanno un costo elevato ed io non me lo posso permettere . Inoltre non so neanche se riuscirebbe a guarire da questa condizione di grave disagio.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Maria, comprendo bene la sua situazione con Suo figlio.
Non è facile convivere con un ragazzo che ha una tale sintomatologia. Chi ha fatto questa diagnosi di DOC?
Il ragazzo non è di facile trattamento, infatti è molto rigido nelle sue cose, è incatenato nelle compulsioni (forzature),
con Lei non ha un buon rapporto e non vuole sentire di farsi aiutare da uno psicologo. Come si fa?
Purtroppo Lei dice anche che le terapie costano molto. Sembra che anche Lei, Maria, si sente in una situazione senza vie d’uscita.
Qualcosa bisogna fare. Non servono forzature, però è bene contattare qualche psichiatra/psicologo della sua ASL di appartenenza e riferire
questa situazione.
Suo figlio potrebbe anche fare delle sedute di psicoterapia OnLine, però anche queste hanno un costo.
Non so se sono stato di qualche aiuto, intanto La saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Cloe dice
Dottore, mi chiamo Cloe ho 22 anni e le scrivo per un parere. Voglio immensamente bene ai miei genitori, ed in particolare modo a mia mamma , ma non posso non ammettere che è la stessa persona alla quale ho portato e porto rancore! Per cose futili, ma che mi hanno in un certo senso segnata. Le spiego, sono l’ultima di tre figli , mia sorella ha 27 anni mio fratello 24 e poi ci sono io .. io che mi sono sentita messa un po’ da parte da mia madre, forse perché piccola, Forse perché mi sono costruita una corazza negli anni e mi sono fatta considerare forte da tutti al tal punto di convincerli che non avevo bisogno di nessuno. Oggi però, mi è mancato quel passaggio di essere capita ,magari ! Mi sono sentita terza sempre, ma non ho mai voluto pensare che mia mamma l’abbia fatto con cattiveria. Il motivo principale per la quale le scrivo è perché ho iniziato improvvisamente ad aver paura di poter fare male mia mamma , questo mi successe dopo aver ascoltato brutte notizie in televisione. Ho avuto tanta paura , mai in vita mia ho pensato di poterle far del male .. mi è stato diagnosticato disturbo ossessivo di tipo aggressivo non grave , nonostante oggi la mia psicologa sostiene che io ne stia uscendo e mi vuole far andare una volta solo al mese da lei io continuo ad avere tanta paura. Quando mi capita di pensare a queste cose passate, continuo a provare rabbia per mia mamma ed ho paura che un giorno io perda il controllo di tutto
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Cloe, benvenuta. Grazie per aver scritto e per la fiducia.
A tante persone passano per la mente cose spiacevoli, cose strane e pensieri che poi ci fanno vergognare.
Questi pensieri transitano per un attimo in mente, ma poi vanno via senza colpo ferire. Se stiamo attraversando un momento di affaticamento,
di stress o un periodo difficile, il passaggio di questi pensieri non passano inosservati, ma ci colpiscono e perchè li trattiamo
come se fossero cose vere. E’ da questo momento che può attecchire un pensiero ossessivo e un DOC (Disturbo Ossessivo Compulsivo).
Cloe, mi sembra strano questa diagnosi e dimissioni della collega: “Hai pensieri di tipo aggressivo, ne stai uscendo. Sei dimessa.
Non hai più bisogno di me”. ” Quindi arrangiati. “. Non è una bella cosa. ” Vieni da solo una volta al mese…” Per fare che? Il Disturbo ossessivo deve essere non solo capito, ma desensibilizzato perchè sta ancora lì e sta dando una certa sofferenza.
Cloe, questo non per dirti che il caso è grave o pericoloso. Assolutamente. Puoi stare tranquilla. Lo dico solo perchè
una ossessione provoca paura e sofferenza se non viene completamente disinnescata.
Un cordiale saluto
Dott. M. Di Nunzio
Anonima dice
Grazie per le Sue indicazioni. Da un lato preferisco le terapie del profondo, come la junghiana, però chissà quanto tempo ci vuole e se serve. Inoltre, anche se si identificasse il nodo del problema, chissà se poi si riuscirebbe a sciogliere. Cordiali saluti anche a Lei.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Anonima,sono d’accordo con Lei per le terapie del profondo. Ma l’inconscio è immenso,
non si può ripercorrere tutta la nostra storia personale quando si ha
un DOC alle calcagne. Bisogna rivedere e rielaborare quello che serve. Quando stiamo bene
è abbastanza piacevole allungarsi sul lettino dell’analista.
Questo è quello che penso.
Anonima se le piace, e se vuole, può darmi qualche Sua indicazione? Servono
per fini statistici. Nome, età provenienza e tipo di DOC. Se non lo desidera,
va bene lo stesso.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Anonima dice
Avevo scritto il 3/11/16, La ringrazio della cortese risposta. Sto andando da una terapeuta junghiana,anche se so che non è la terapia generalmente consigliata.Ma c’è chi sostiene il contrario.Vorrei però avere benefici in tempi brevi,oltre alle soluzioni da Lei indicate, credo possa essermi utile la Mindfulness,anche se è probabilmente compresa nella TCC di terza generazione.Grazie.Buona serata.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Cara Anonima, con i DOC non sono indicate terapie lunghe.
Vanno bene terapie del profondo (purchè si sa cosa andare a cercare nel passato), terapie energetiche (EMDR, RQI) e TCC di terza generazione. Si ottengono benefici in tempi veramente brevi.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Martina dice
Vorrei con tutta me stessa aiutare il mio fidanzato ad uscire da questa malattia, ma non so davvero come fare.. i rituali che svolge partono quasi sempre dai suoi ricordi, principalmente riguardati la persona che era prima ( non si apprezzava affatto )
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Martina, è ammirevole la tua voglia di aiutare il tuo ragazzo.
Dici molto poco sul suo tipo di disturbo ossessivo.Purtroppo puoi fare ben poco.
Con le parole e i consigli si fa ben poco. Perchè non gli consigli ad iniziare una psicoterapia?
Un saluto cordiale.
Dott. M. Di Nunzio
Cinzia dice
Salve mi chiamo Cinzia, ho 33 anni volevo sapere se pure gli scrupoli ovvero la paura continua di peccare sia un disturbo ossessivo-compulsivo…
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Cinzia,buona giornata.
Sì, anche gli scrupoli e la paura continua di peccare fanno parte dei disturbi ossessivi-compulsivi.
Si chiama DOC blasfemo.
Però bisogna approfondire per fare una diagnosi di DOC. Può essere anche una senso di insicurezza caratteriale, perfezionismo,
disturbo ossessivo compulsivo di personalità, ecc. Bisogna vedere se hai rituali o compulsioni, ossia comportamenti particolari che sei costretta a fare, altrimenti ti viene l’ansia. Insomma bisogna parlarne un po’ più a fondo. Ok?
Se vuoi, scrivimi ancora.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Cinzia dice
Al limite mi può dare la sua mail per parlare in privato?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Cinzia, mi può scrivere al mio indirizzo di posta eletronica:
mdinunzio51@gmail.com
Oppure chiamare al numero di telefono 373 7246563.
Cinzia dice
Forse le continue confessioni religiose e richieste di rassicurazioni a chi ne sa più di me possono essere una compulsione nn lo so, so sl che nn desidero né diminuire, né eliminare la pratica religiosa dalla mia vita voglio sl tentare di ricominciare a riviverla con tranquillità come mi accadeva una volta….
Dott. Mario Di Nunzio dice
Cinzia, non capisco quello che scrivi. Sembra che stai cercando delle rassicurazioni in tema di DOC blasfemo. Come se ti avessero vietato
la pratica religiosa. Bisognerebbe approfondire. Penso che hai bisogno di un aiuto terapeutico, almeno per avere rassicurazioni e vivere
meglio.
Un cordiale saluto
Dott. M. Di Nunzio
Anonima dice
Buongiorno. Il mio problema è soprattutto la doccia al mattino dopo essere andata di corpo. Ci metto troppo tempo (e consumo troppa acqua), ho l’ansia di sbagliare qualcosa e non essere pulita. Sono gesti automatici per tutti ma forse se si fosse veramente presenti all’azione, consapevoli, si risolverebbero questi problemi. Potrei chiederLe gentilmente dei consigli pratici, oltre alla Tcc e a quella strategica? Quest’ultima non la farei mai. Non aumenterei mai a dismisura il numero già alto dei rituali. La ringrazio molto.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Cara Anonima,
il Suo è un Disturbo Ossessivo Compulsivo da controllo e contaminazione.
L’esigenza di essere perfetta e pulita è una compulsione (forzatura) che dà rassicurazione solo nel breve periodo.
Dovrebbe resistere a non fare queste compulsioni, anche se inizialmente sente ansia.
La cosa migliore è rivolgersi ad un terapeuta esperto nella cura del disturbo ossessivo.
Fra le forme di terapie efficaci c’è la Terapia Cognitiva Comportamentale di terza generazione (ACT) e
tecniche di Psicologia energetiche (EMDR, RQI ed EFT).
Le provi.
Un saluto cordiale.
Dott. M. Di Nunzio
Bruno dice
Sono ossessivo grave da 8 anni non riesco ad uscirne
Dott. Mario Di Nunzio dice
Bruno, ha fatto qualcosa per curare le sue ossessioni?