Il “Mito” del Capo
Questo saggio indica i requisiti richiesti a chi vuole assurgere a “Capo” e ‘traghettatore dei popoli’.
Il fascino e l’attrazione esercitata da un capo carismatico risale alle tribù primitive.
La grandezza di questa figura affonda le sue radici dall’ uomo primitivo, nella notte dei tempi, nella mitologia.
Un leader o un politico, per scalare le vette del potere e aspirare ad essere riconosciuto “capo indiscusso”, deve possedere particolare requisiti e un fascino particolare.
Nell’ immaginario collettivo è ancora importante il ‘mito’ del Capo.
La tribù della gente e gli elettori hanno costantemente bisogno di proiettare in un leader compiti particolari.
Un tempo il capo assicurava la sopravvivenza. Nell’ epoca presente, il leader o un capo politico deve essere in grado di alimentare aspettative, benefici collettivi, mentre l’ emotività del popolo ha bisogno di qualcuno che funzioni come capro espiatorio.
Il capo deve saper parlare all’ inconscio collettivo della gente. Deve conoscere il linguaggio inconscio della sua gente, alimentare illusioni e speranze, potenziarle, ma soprattutto rassicurare.
Il “Capo dei Capi” se vuole essere riconosciuto come leader indiscusso, deve largamente primeggiare sulla tribù dei capi, in peculiarità o importante particolarità come:
- il più ricco
- il più forte
- il più potente
- il più malvagio
- il più generoso
- il più capace, l’unico, l’ assoluto, uno con capacità non comuni.
Un uomo capace di primeggiare, controllare, dirigere l’irruenza, le beghe e la conflittualità dei suoi ‘prìncipi’.
Capace di premiare i più fedeli, tenere a freno, sopprimere e, se necessario,distruggere le ambizioni di potere dei ‘prìncipi’ della sua corte.
Avere capacità non comuni di dominare gli avversari interni al suo gruppo e avversari esterni.
Possedere capacità di dominio, di controllo e di influenza anche fra le fila nemiche.
L’esercito nemico e i suoi comandanti devono subìre il suo fascino, il suo potere e la sua forza.
E’temuto perché ritenuto invincibile, grazie alle sue capacità e ai suoi mezzi.
La sua influenza giunge perfino nell’ accampamento nemico causando conflitti, beghe e divisioni fra capi, per via di un senso di impotenza diffuso.
I richiami alla legalità e alla giustizia, richiesti ed emanati da avversari, organi e istituzioni non hanno presa su di lui. Non lo toccano e non scalfiscono il suo potere. Il suo lamentarsi paranoico, che tutti ce l’ hanno con lui, non fa altro che rafforzare il suo potere.
Il messaggio inconscio che trasmette all’ inconscio collettivo della gente è quello di forza, di potere indiscusso, di leader carismatico e assoluto, al di sopra di tutto e di tutti.
Un messaggio di indistruttibilità derivante dalla sua forza, dalla sua capacità di non sottrarsi mai dalla battaglia politica, in confronto alla incapacità,divisioni e debolezza avversaria. Una debolezza che deriva anche dall’effetto boomerang delle critiche e dalle battaglie iniziate e perse.
Un fascino che deriva dalla capacità di incarnare il boss, il leader, il conduttore e il traghettatore delle masse.
Sa simbolizzare l’idea del duce, del potente, del salvatore, del ‘capo dei capi’.
Un fascino che deriva dalla ricchezza, dal potere, dalla potenza, intesa anche in senso sessuale e un modo di fare fascinoso che influenza e attrae irresistibilmente schiere di donne di ogni età, ipnotizzate e disponibili, perfino alla partecipazione del voto elettorale.
Il messaggio e il carisma del‘capo’ appare irresistibile perché ipnotico e inconscio.
Sa parlare all’inconscio collettivo con un linguaggio magico.
La magia esercita un forte influsso sulla gente, perché fa credere che tutto è possibile senza sforzo, senza lavorare e aspettare.
La magia è opposta alla razionalità.
Gli avversari, a differenza del ‘capo’, sono molto razionali e hanno poca presa sulle passioni e desideri della gente.
Sono con i piedi costantemente sulla realtà: non fanno sognare e non fanno sperare. Praticamente non regalano niente, ma fanno aprire ancora di più gli occhi su una difficile realtà. Una realtà dura, senza sogni e senza speranze.
Il messaggio inconscio che ne deriva è duro e difficile da sopportare. ‘Questa è la tua realtà. La tua vita sarà quella di sempre. Non posso fare niente per te. Non mi prendo impegni. Arrangiati, ma dammi il tuo voto’.
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