• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina

Come Vincere le Ossessioni, il Panico, l'Ansia e Vivere al meglio la tua Vita.

Studio di Psicologia specializzato nel Disturbo Ossessivo-Compulsivo, Attacchi di Panico, Giochi d'azzardo.

  • Chi Sono
    • Psicologo Vasto-Termoli-San Salvo-Lanciano
    • Curriculum Vitae del dott. Mario Di Nunzio
    • Comunicazione importante ai visitatori
    • Lo psicologo e aggiornamento di nuove tecniche di psicoterapia
  • Contatti
  • Ansia, Depressione
    • Esercizi e consigli Per Vincere La Depressione
    • Esercizi per l’ansia
    • Come guarire la depressione
    • Come vincere le fobie
    • Il disturbo di impotenza sessuale
    • Come scamparsi da un Esaurimento Nervoso
    • Ipocondria, ovvero la paura di ammalarsi
  • Ossessioni
    • Articoli utili per vincere sul Disturbo Ossessivo (DOC) pubblicati su questo sito
    • Vuoi Realmente Vincere il Doc? Comprendi il Meccanismo
    • Perchè non riesco a vincere un Doc
    • Come nasce un DOC – Caso Clinico
    • Disturbo Ossessivo Compulsivo da Relazione
    • Paura e ossessione di essere omosessuale
    • Pensieri Cattivi nel Disturbo Ossessivo-Compulsivo e nella Depressione Post-Partum
    • Dubbi e incertezze nel Disturbo Ossessivo Compulsivo
    • Cosa origina il disturbo ossessivo
    • Nuovi sviluppi nella cura del disturbo ossessivo
    • Come vincere il disturbo ossessivo
  • Panico
    • Il metodo infallibile per disattivare la paura degli attacchi di panico
    • Articoli su come vincere gli Attacchi di Panico
    • Come calmarsi in caso di attacco di panico-Aggiornamento
    • Come affrontare un attacco di panico
    • La paura di perdere il controllo
    • Ansia e Panico-Una tecnica per calmarti
    • Attacchi di panico, come guarire
  • Timidezza, Ansia Sociale
    • La timidezza
    • Come Eliminare la Timidezza e la Vergogna
    • Come guarire dalla timidezza
    • Come vincere la vergogna
    • Come dar sicurezza ai vostri bambini
  • Video
  • Crescita Personale
    • Vincere l’ insicurezza
    • La paura del giudizio degli altri
    • Il senso di Autoefficacia
    • Siamo più forti di quel che crediamo
    • Quanto conta l’aspetto fisico
    • La mente può conservarvi in salute
    • Come sfruttare la gelosia
    • Insoddisfatto della tua personalità? Tre rimedi per Potenziarla
    • Come fermare il tempo e rimanere giovani
  • Articoli divulgativi
    • Il potere della mente
    • Come vincere la paura di sbagliare e avere prestazioni rilevanti
    • La terapia EMDR-ambiti applicativi
    • L’EMDR per guarire da un lutto (Caso clinico)
    • Come farsi scegliere dalla Fortuna
    • Come ottenere il posto desiderato
    • I motivi più ricorrenti di rottura dei matrimoni
    • Prendi un Appuntamento
  • Smettere di Fumare & Giochi d’Azzardo
    • La mania dei giochi d’azzardo-Come smettere
    • L’Ossessione dei Giochi d’Azzardo
    • Come smettere con le Slot Machine e ‘Gratta e Vinci’
    • Smettere di fumare facile. Un Impedimento
    • Singolari comportamenti dei fumatori
    • Terapie psicologiche per smettere di fumare
    • Mangio e Fumo per calmare l’ansia
  • Psicoterapeuta Online Esperto nella cura del DOC
  • Recensioni dei Pazienti del Dott. Mario Di Nunzio
Home » Benefici della pratica di Mindfulness per i pazienti ossessivi

Benefici della pratica di Mindfulness per i pazienti ossessivi

10 Maggio 2018 di Dott. Mario Di Nunzio 22 commenti

Loading

Benefici della pratica di Mindfulness per i pazienti ossessivi

Innumerevoli ricerche e studi hanno accertato che i training e le tecniche basate sulla mindfulness possono essere un efficace e salutare intervento per i soggetti affetti da DOC.

Con l’ applicazione delle tecniche mindfulness i pazienti apprendono la capacità di vedere i pensieri come semplici fatti mentali, indipendentemente dal loro contenuto e imparano ad esporsi alle cognizioni intrusive sviluppando un modo nuovo di relazionarsi ad esse.

La mindfulness è uno stato mentale in cui gli individui prestano attenzione in un modo particolare al momento presente, intenzionalmente e in modo non giudicante.

E’ una pratica nella quale gli individui apprendono come dirigere l’ attenzione al respiro, al corpo,all’ ambiente esterno, nella dimensione ‘ qui e ora’.

Portando consapevolezza all’ esperienza attuale, la mindfulness può contrastare la tendenza dei pazienti ossessivi a rimuginare.

La pratica mindfulness permette di acquisire e sviluppare la capacità di riconoscere e accettare consapevolmente i pensieri e le emozioni indesiderati.

Incoraggia i pazienti a sospendere la ‘lotta’ con i loro pensieri ed emozioni e a rinunciare agli inutili e inefficaci metodi di fronteggiamento, che i pazienti mettono in atto per difendersi dal contenuto della loro minaccia interna.

Nel disturbo ossessivo si osserva che all’ aumentare della sintomatologia ossessiva, aumenta la tendenza a giudicare l’ esperienza interna.

La mindfulness insegna ad osservare l’ esperienza che si prova, senza fare auto-valutazioni.

Le cognizioni disturbanti del DOC, accompagnate da giudizi e valutazioni negative e disturbanti, sensazione che i propri sintomi sono eccessivi, inappropriati o irrealistici, rendono tale disturbo particolarmente adatto ai metodi basati sulla mindfulness.

Con la pratica di questa tecnica i sintomi diventano naturali soggetti di osservazione. Il paziente può iniziare a vederli con maggiore chiarezza e consapevolezza e a iniziare un processo di allontanamento e disidentificazione dagli stati interni.

-Ruminazione e mindfulness

Per gli individui affetti da DOC il rimuginare esprime un tentativo di passare da una sensazione di disagio o ansia a uno stato di controllo e calma, e da una sensazione elevata di responsabilità al sentirsi liberi da essa.

Diversi stati d’animo sono associati alla ruminazione e al pensiero ripetitivo: deflessione del tono dell’ umore, perfezionismo e senso di responsabilità esagerato.

Gli interventi basati sulla mindfulness sono una forma di addestramento mentale finalizzato a ridurre la fragilità e la sensibilità cognitiva.

Le tecniche mindfulness costituiscono un intervento anti-ruminativo, poiché addestrano i pazienti a favorire un’ allontanamento dell’ attenzione rivolta in maniera continua ai sintomi.

Durante gli esercizi di mindfulness i pazienti sono invitati a mantenere intenzionalmente la consapevolezza su un particolare oggetto dell’ attenzione, come le sensazioni fisiche provate durante il respiro.

Con la pratica Mindfulnes si dà istruzione ai pazienti di osservare il contenuto dei pensieri mentre compaiono e di lasciarli poi andare, ritornando all’esercizio di mindfulness che si sta svolgendo.

Questo aiuta a sviluppare una prospettiva decentrata e distaccata, in relazione a qualsiasi tipo di cognizione.

Gli interventi basati sulla mindfulness determinano un decremento nel rimuginare; tale diminuzione è associata anche ad una riduzione dei sintomi depressivi e ansiosi .

Per questo motivo i training di mindfulness possono essere un intervento efficace per prevenire o neutralizzare la tendenza a rimuginare,permettendo di stare a contatto con i pensieri intrusivi senza reagire ad essi in maniera disfunzionale e controproducente.

Senso di responsabilità ipertrofico e Mindfulness

I soggetti sofferenti di DOC presentano un senso di responsabilità esagerato ed estremizzato.

La mindfulness-based therapy provvede a dare ai pazienti che soffrono di problemi ossessivi un significato più funzionale e realistico del senso di responsabilità, così gravemente distorto in queste persone.

Bias attentivi e mindfulness

I pazienti ossessivi mostrano verso una specifica minaccia un’ attenzione accentuata ed esagerata.

In loro si realizza una generale incapacità ad inibire certi pensieri, come pure una incapacità a distrarsi dagli stimoli minacciosi.

A causa di queste inabilità i pazienti non riescono a prestare attenzione ad altri stimoli che disconfermerebbero le loro paure.

Le persone con DOC hanno una carenza nella capacità di spostamento dell’ attenzione verso stimoli neutri e meno minacciosi.

Queste persone presentano una insufficienza nella capacità di scelta di pensieri meno pericolosi e scarsità nelle abilità di spostamento.

La pratica mindfulness produce il beneficio di un miglioramento sia dell’ attenzione selettiva che dello spostamento attentivo.

Questo tipo di addestramento può determinare significativi cambiamenti cognitivi, in particolare quelli associati a stati di allerta, l’ orientamento, l’ attenzione e lo spostamento attentivo.

Fusione pensiero-azione

 Il fenomeno fusione-azione è un’ operazione della mente, riscontrato nel DOC, consistente in una confusione tra pensiero e azione.

L’ individuo crede che avere un pensiero indesiderato, riguardante un possibile danno, il solo pensarci fa aumentare il rischio che tale danno accada realmente (pregiudizio di probabilità).

Questo fenomeno fa credere alla persona, che avere un pensiero intrusivo indesiderato è moralmente equivalente a metterlo in atto (pregiudizio di moralità).

In queste condizioni è come se il soggetto dicesse:”Io sono questo pensiero.”, “questo pensiero è qualcosa di reale, quindi mi devo difendere”.

Nella pratica mindfulness i pensieri negativi vengono presi come stimoli cognitivi transitori, che compaiono nella mente in un particolare momento.

Semplici pensieri.

In questo modo questi pensieri non vengono personalizzati (io sono questi pensieri), non assumono un ruolo di ‘ dittatori’,per cui la persona è costretta a difendersi con rituali, iper-controlli, neutralizzazioni ed evitamenti.

La pratica di mindfulness addestra la persona ad identificarsi sempre meno con la propria esperienza interna, non importa quanto sconvolgente possa essere quel pensiero.

Le credenze vengono accettate come il normale comportamento della mente e non come qualcosa di minaccioso e tragico.

Attraverso la meditazione gli individui possono imparare a sviluppare un senso di imparzialità e serenità, senza essere assorbiti dallo stato mentale .

I training di mindfulness determinano un significativo cambiamento nella prospettiva di osservazione degli stati interni.

I pazienti possono distanziarsi, diventare osservatori non reattivi dei propri stati interni.

Con la mindfulness si ottengono benefici di tipo: decentramento, de-automatizzazione, distaccamento e non-attaccamento.

Accettazione e DOC

Uno dei problemi centrali nei pazienti ossessivi è l’impossibilità di accettazione del proprio disturbo.

Per queste persone è estremamente difficile, se non impossibile, accettare il loro problema.

Per questo gli individui affetti da DOC non riescono ad accettare pensieri intrusivi o ossessivi, per paura delle conseguenze, temute e immaginate. Loro si sentono in obbligo di prevenire un danno anche per via per via della presenza di sentimenti di colpa, vergogna, disgusto ecc.

L’accettazione è uno degli approcci basati sulla mindfulness e viene definito come “un processo continuo attraverso il quale la persona esce dalla prospettiva dell’ esigenza del cambiamento assoluto ed inizia ad accogliere i propri pensieri come eventi interni che non hanno bisogno di alcuna modifica”.

Attraverso l’ accettazione gli individui possono convivere con gli eventi mentali interni, mentre simultaneamente rinunciano a qualsiasi tentativo di evitare o modificare questi eventi.

Dubbio ossessivo e annullamento della dimensione percettiva

 Le persone con DOC di autocontrollo (checkers) manifestano sfiducia nella loro memoria. Per questo sono portati a ripetere innumerevoli volte i loro controlli.

Questi deficit percettivi di memoria si riferiscono solo agli stimoli associati al DOC e alle situazioni soggettivamente minacciose.

Questo pregiudizio può essere concettualizzato come un auto annullamento della fiducia dell’ esperienza percepita dai sensi.

Non hanno più fiducia nel controllo fatto, per via dei dubbi patologici e sul timore delle conseguenze.

Questi pazienti esperiscono una significativa difficoltà nel ricordare volontariamente il gesto, a non fidarsi ad avallare il controllo fatto, a non credere di averlo fatto bene.

A causa di queste paure pensano di “non essere sicuri” rispetto all’ esperienza percettiva, attivando perciò il dubbio. Il grande timore e la loro grande paura è ciò che può accadere, la colpa e responsabilità della conseguenza catastrofica di quello che può succedere.

Un trattamento basato sulla mindfulness ha un’influenza significativa sulla capacità dei pazienti ossessivi di confermare in modo continuo il ricordo e la consapevolezza della loro esperienza percettiva.

La mindfulness diventa come un antidoto all’ attivazione dell’ ideazione ossessiva, poiché tramite essa i pazienti imparano a prevenire o neutralizzare i dubbi patologici.

Per tutte queste ragioni, per stabilizzare e normalizzare i propri stati mentali i pazienti possono trarre enorme beneficio da una pratica di mindfulness .

Home

Condividi sui canali sociali

10 shares
  • Facebook10
  • Twitter
  • LinkedIn

Archiviato in:Cura e Trattamento, Ossessioni, Vincere le ossessioni e le compulsioni

Interazioni del lettore

Commenti

  1. Gett dice

    12 Marzo 2021 alle 19:17

    Complimenti, bellissimo articolo. Per renderlo semplice e pratico, un’esempio tipico di meditazione mindfulness è quello di sdraiarsi e portare l’attenzione al respiro, riportandolo li qualora i pensieri e i rumori distraessero. L’importante è che non ci si blocchi a giudicare quei pensieri e rumori. È corretto?

    Rispondi
    • Dott. Mario Di Nunzio dice

      12 Marzo 2021 alle 20:09

      Gett,grazie dell’ apprezzamento del’ articolo.
      Brava, questo è il modo giusto per una esatta applicazione della meditazione Mindfulness.
      Corretto,
      Un cordiale saluto. Dott. M. Di Nunzio

      Rispondi
  2. Antonella dice

    19 Giugno 2018 alle 19:05

    Salve Dottore, ho sofferto e spudoraticamente soffro ancora di ansia e di ossessioni aggressive, oggi riesco a gestirle e riesco a gestire anche l’ansia ci sono giorni in cui sto benissimo e quelle ossessioni sembrano così cretine che ci rido su, e giorni in cui penso a come sn stata mesi fa e mi prende l’angoscia. Secondo lei sono “guarita” o c’è qualcosa che non va ancora ? Non sento di soffrire di ansia generalizzata perche ci sono periodi in cui non so nemmeno cosa significa l ansia .. però quando ritorna sembra sempre la prima volta

    Rispondi
  3. Diamante dice

    13 Giugno 2018 alle 17:20

    Dottore penso che volesse intendere che io negli anni ho inibito un aggressività come se intendesse ostilità per i miei genitori .. ma io non penso sia così !!

    Rispondi
    • Dott. Mario Di Nunzio dice

      14 Giugno 2018 alle 12:57

      No, Diamante, so bene che non c’è da inibire alcuna ostilità. Il DOC aggressivo si basa sulla paura, perchè l’ ansia fa vedere
      le cose peggiori che possono accadere. Ma la realtà non è così. Noi non faremmo male a nessuno.
      Un saluto cordiale.
      Dott. M. di Nunzio

      Rispondi
  4. Diamante dice

    13 Giugno 2018 alle 9:38

    Dottore , cosa significa “inibizione dell’aggressività”?! Soffro di doc aggressivo, e quando sono stata in psicoterapia la psicologa usó questo termine che oggi mi frulla continuamente per la testa

    Rispondi
    • Dott. Mario Di Nunzio dice

      13 Giugno 2018 alle 16:59

      Diamante, inibire significa bloccare, fermare.
      Bisogna vedere perchè la psicologa ha adoperato il termine “inibizione dell’ aggressività”. Cosa voleva intendere in quel momento?
      Perchè ti spaventa?
      Chi soffre di DOC aggressivo ha paura che se non tiene il controllo può venir fuori un impulso aggressivo. Allora fa di tutto
      per inibire l’ aggressività. Questo è il DOC: paura delle estreme conseguenze. L’ ansia ci fa immaginare le conseguenze più brutte possibili.
      Ma non è la realtà.
      Con gli esercizi di mindfulness possiamo interrompere il continuo rimuginare, uscire da quella realtà virtuale in cui si immagina cose brutte e tornare al ‘qui e ora’. Alcuni esercizi si possono trovare anche in alcuni siti internet.
      Un cordiale saluto.
      Dott. M. Di Nunzio

      Rispondi
  5. Simona dice

    12 Giugno 2018 alle 12:44

    Dottore 23, si ma forse è la mia mente “ossessiva” che mi fa fare un processo mentale dove vedo me essere arrabbiata con mia mamma per delle cose passate e quindi il doc si appoggia li. Appena iniziai a soffrirne il mio doc si appoggiava ad una litigata sciocca che io avevo avuto un paio di ore prima con mia mamma ,poi ho razionalizzato ed ora si appoggia a quegli eventi passati dove effettivamente io so di essere ancora arrabbiata (probabilmente) ma non ho mai pensato cose simili. Risiedo ad Arzano, provincia di Napoli

    Rispondi
    • Dott. Mario Di Nunzio dice

      13 Giugno 2018 alle 9:18

      Simona, detto in questa maniera, come lo hai descritto, sembra che il DOC sia una inevitabile conclusione obbligatoria.
      Non è così. Ci vuole ben altro che una litigata e arrabbiatura per far nascere un DOC.
      Chi è che non ha mai avuto arrabbiature e litigate con i propri genitori? Allora dovremmo essere tutti malati di disturbo ossessivo?
      Non avere sensi di colpa. Rassicurati. Tu ti chiederai il perchè di questi pensieri ossessivi?
      Bisogna rivolgere l’attenzione al tuo senso di fiducia e senso di insicurezza, come e perchè si è costruito.
      Stile educativo e vicende del tuo passato.
      Un cordiale saluto.
      Dott. M. Di Nunzio

      Rispondi
  6. Simona dice

    11 Giugno 2018 alle 18:00

    Anche perché in psicoterapia è uscito “fuori” che serbo rancore per mia mamma , perché quando ero piccola mi sono sentita spesso messa da parte rispetto a mia sorella più grande , anche se oggi so che mia mamma ci ama uguale ed io amo lei perché sono cresciuta e so che lo faceva perché lei vedeva mia sorella più fragile di me …!! Quindi oltre a quelle paure un sltra ossessione sono quegli episodi che mi sono ritornati in mente dopo che ho avuto quei pensieri perché ho voluto scavare dentro di me e questo non ha fatto altro che peggiorare le cose

    Rispondi
    • Dott. Mario Di Nunzio dice

      12 Giugno 2018 alle 11:59

      Buongiorno Simona. Quello che hai scoperto in psicoterapia non è una cosa eccezionale da giustificare
      quello che soffri ora.
      Tutti i bambini da piccoli soffrono se si sentono messi da parte. Sono gelosi, sono dispiaciuti e un po’ arrabbiati verso
      la mamma e il papà. Non sono episodi tanto traumatici da provocare disturbi quando si è grandi. Specie poi
      un Disturbo come un DOC. No, Simona, la psicoterapia non ha provocato danni di questo tipo. La terapia, però, non ha scalfito
      altri motivi, come alcune credenze erronee, il senso di vergogna, sensi di colpa e una certa personalità ossessiva.
      Questo tipo di personalità è responsabile di certi pensieri. Comunque la cosa ragionevole da fare è tornare
      a fare dei colloqui con un terapeuta esperto e desensibilizzare questa problematica ossessiva.
      A proposito, quanti anni hai? Dove risiedi?
      Un cordiale saluto.
      Dott. M. Di Nunzio

      Rispondi
  7. Simona dice

    11 Giugno 2018 alle 17:56

    Salve Dottore, si sono andata in psicoterapia perché tempo fa mi spaventano al tal punto che avevo paura di restare anche da solo a casa con qualcuno della mia famiglia, oggi no.. questo riesco a farlo e quelle paure non sono forti come allora perché oggi so cos’è ..ma a volte sento la vergogna di guardare ad esempio mia mamma e sapere che io ho ed ho avuto quei pensieri su di lei !! E questo accade nei momenti in cui ci litigo che ho ancora più paura ..oppure quando penso a cose del passato e dico non è che penso ste cose perché sono arrabbiata con lei ?!?!

    Rispondi
  8. Simona dice

    9 Giugno 2018 alle 17:38

    Salve Dottore. Anche io sono caduta nella trappola dei pensieri ossessivi … ma di quelli aggressivi ?. Ho la perenne paura di far del male ai miei cari, quando litigo con mia mamma anche per sciocchezze dico “oddio e se io la uccido”?! Chiaramente non lo farei mai .. anche se il doc mi fa credere il contrario. Se non capitano litigi p altro sto abbastanza bene anche se in testa mi formulo continuamente il pensiero “io voglio bene mia mamma” oppure “io non la uccideró mai” a volte mi sento di uscire ad impazzire. Ho fatto psicoterapia e credevo di esserne totalmente uscita …

    Rispondi
    • Dott. Mario Di Nunzio dice

      9 Giugno 2018 alle 20:38

      Salve Simona, immagino lo spavento che provi di fronte a certi pensieri, Non è vero?
      Forse già sai che certi ‘folletti della malvagità’ sono presenti in ogni persona. Certi pensieri passano nella mente di tutti,
      ma non diamo loro importanza, oppure vengono scacciati subito. Ci sono persone che a causa di un periodo di stress, in quel momento non hanno una sicurezza tale
      di fregarsene di certi pensieri, cominciano a spaventarsi e a dare loro credito. Insomma finiscono di credere che dentro di loro c’è qualcosa che
      li può spingere a commettere certe azioni. Da quel momento cadono vittima del DOC, cominciano a combatterlo, a tentare di scacciare quei pensieri,
      a temerli, e credere che c’è un pericolo dentro di loro. Da quel momento entrano in una bolgia da cui si esce con molta difficoltà.
      Simona le ossessioni sono uno strano messaggio della mente che ci comunica che siamo persone insicure, con poca fiducia in noi stessi,
      fragili, perfezionisti e dalla mentalità ‘Tutto o niente’, 0 – 100 ,ecc. Insomma con una personalità ossessiva.
      Scusa la lunga spiegazione Simona. Però voglio dire che il fatto di avere nella mente certi pensieri,
      non si arriva ai fatti, perchè il pensiero è solo pensiero. Non c’è motivazione.
      Simona, per questo motivo hai fatto psicoterapia?
      Un cordiale saluto.
      Dott. M. Di Nunzio

      Rispondi
  9. Sara dice

    30 Maggio 2018 alle 16:49

    Capisco Dottore, la ringrazio. Per quanto riguarda esami clinici , mi è stata diagnosticata una maloclussione dentale che mi porta a soffrire di cervicale e giramenti di testa dato che mi capita di stringere i denti e quindi mi causa dolori muscolari. Quindi non so se quella testa “strana” che a volte mi. Capita di percepire sia ansia o causata da cervicale … mi sento confusa e non so cosa pensare

    Rispondi
    • Dott. Mario Di Nunzio dice

      31 Maggio 2018 alle 11:52

      Sara, bisogna approfondire dal punto di vista medico specialistico. Solo risolvendo la mala occlusione dentale e cervicale si può arrivare
      ad una diagnosi definitiva. Vedi un po’.
      Un saluto.
      Dott. M. Di Nunzio

      Rispondi
  10. Sara dice

    30 Maggio 2018 alle 15:40

    Grazie dottore, quindi la Derealizzazione dipende da un attacco di panico? E poi può durare un anno?!

    Rispondi
    • Dott. Mario Di Nunzio dice

      30 Maggio 2018 alle 15:51

      Sara, i problemi possono durare per anni. Possono continuare fin quando non cambiano certi stati personali(acquisizione di maturità, crescita ed autonomia) , situazioni ambientali o trattamenti di psicoterapia.
      Dott. M. Di Nunzio

      Rispondi
  11. Sara dice

    29 Maggio 2018 alle 12:32

    salve Dottore , all’età di 17 anni ero in giro con una mia amica e all’improvviso venni colta da un giramento di testa , che mi è durato per tantissimi giorni insieme ad un senso di confusione mentale. Poi si è attenuato , anche se mi sentivo sempre “strana”, il mio dottore di base mi disse che era la cervicale dato che soffro di una maloclussione dentale e di bruxismo e mi venne detto che era la cervicale a portarmi questi pseudo giramenti di testa e di testa ovattata. L’altro giorno una mia amica mi raccontó un episodio di Derealizzazione e da lì mi partì un ansia esagerata perché penso che magari inconsapevolmente ho sofferto anche io di questo disturbo , e stesso ieri leggendo quelle sensazioni me le sento tutte da ieri sera. Penso di aver vissuto un paio di anni con questo disturbo senza nemmeno saperlo, però ricordo che spesso dicevo “mi sento un vegetale” mi sentivo e mi sento stamattina stordita, strana , e mi viene sempre da piangere. ho sempre pensato che fossero quei sintomi di una forte cervicale ( che comunque so per certo di avere ) ho tantissima paura di rivivere quei momenti e quegli episodi. Lei cosa crede?

    Rispondi
    • Dott. Mario Di Nunzio dice

      30 Maggio 2018 alle 14:46

      Salve Sara, se hai fatto tutti gli accertamenti medici e questi sono risultati negativi, può trattarsi di
      disturbo di panico. Tu stessa hai usato termini come: ‘derealizzazione’, ‘paura di rivivere quei sintomi’, ecc. che sono sintomi tipici degli attacchi di panico.
      Comunque per una diagnosi corretta bisogna approfondire il tuo caso.
      Un saluto cordiale.
      Dott. M. Di Nunzio

      Rispondi
  12. Milena dice

    22 Maggio 2018 alle 12:30

    Buongiorno dottore, sono Milena ed ho 22 anni. Un anno fa più o meno, ho iniziato a soffrire di pensieri aggressivi verso mia mamma, sono stata 7-8 mesi in cui questi pensieri mi lasciavano stare o almeno quando mi venivano non li calcolavo , poi succede che ieri , le dico una piccola bugia su un regalo che ho ricevuto ed ecco che : “gli hai detto la bugia perché la vuoi uccidere” e poi “e se non gli dici la verità e ti uccido”? ( quindi anche su me stessa a volte ci sono quei pensieri) ect ect .. ora pur di far stare zitte queste maledette voci volevo andare a dirle questa piccolissima verità che sono certa che quando gli andrò a dire mia madre mi dirà (sei una scema) ora la mia domanda è andare a dire a mia madre che quel regalo non l ho comprato io ma l ho ricevuto è una compulsione ? Perché io vorrei resistere a non dirle niente anche perché ripeto è una cosa innocua ..ma non le sopporto ste voci. Mi scuso se mi sono dilungata ..

    Rispondi
    • Dott. Mario Di Nunzio dice

      23 Maggio 2018 alle 15:58

      Ciao Milena, capisco cosa provi. Tu ora vorresti una rassicurazione da tua madre, anche per far tacere vergogna per certi pensieri
      e senso di colpa. Ma mica è colpa tua? Certi pensieri brutti, a chi in un modo, a chi in un altro, passano nella mente di tante persone.
      C’è chi riesce a liberarsene facilmente (perchè non danno loro importanza) e chi invece no e ne diventano succubi.
      Per quale motivo alcuni non riescono? Ci sono momenti della vita in cui siamo più deboli, più fragili e insicuri. Se capitano certi pensieri
      in queste fasi della vita, in momenti di stress o di ansie, non abbiamo sufficiente forza e capacità di rimanere indifferenti.
      Milena, se cerchi rassicurazioni è difficile ottenerle da altri. Tutto questo è solo paura. Se non ce la fai da sola, cerca un aiuto.
      Cordialmente.
      Dott. M. Di Nunzio

      Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

Chiamami al telefono

Chatta con me adesso

Mandami una email adesso

Articoli recenti

  • Superare il DOC Relazionale in 7 Sedute.Caso clinico
  • Guarigione da Ansia, DOC e Panico con la Terapia della Coerenza
  • Remissione da un DOC Omosessuale. Caso clinico
  • 7 Modi Infallibili per Liberarsi dalle grinfie di un DOC
  • Vincere Il Doc Aggressivo con un Metodo innovativo ed Efficace

Archivi

Disturbo Ossessivo Compulsivo 2

https://youtu.be/YjX3FTQ_Cv8

Meta

  • Accedi
  • Feed dei contenuti
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org

Mappa

Guarda questo

Da GuidaPsicologi.it

Footer

Chiamami al telefono

Chatta con me adesso

Mandami un’email adesso

©2024 by dott. Mario Di Nunzio - Tutti i diritti sono riservati - Partita IVA IT02635670694 - Informativa sulla Privacy

Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
{title} {title} {title}