E se appena vedo il mio partner non lo trovo abbastanza attraente?
Questo tipo di disturbo Ossessivo Compulsivo riguarda le relazioni affettive. Si manifesta con dubbi, ansia, insicurezze e gelosie verso la persona con cui dividiamo la vita e l’insicurezza sulla validità della relazione.
E’ normale per le persone, durante un certo periodo del rapporto sentimentale avere perplessità e dubbio sulla relazione e il proprio partner.
Spesso può capitare di avere sentimenti contrastanti rispetto al partner. Fa parte della naturale evoluzione del rapporto.
Può capitare di provare attrazione per altre donne o uomini e di chiedersi se tale sensazione può avere un riflesso sulla propria relazione.
Queste dubbi legittimi e queste preoccupazioni, per alcune persone diventano a poco a poco sempre più forti, costanti e disturbanti e causano un’ansia crescente.
In questi casi può manifestarsi il Doc da Relazione.
Ci sono “indizi” che possono far capire se sono normali dubbi di un rapporto sentimentale o insidie, tranelli del Doc da relazione.
Siamo cresciuti con i film romantici, il mito dell’amore , del principe azzurro, della principessa e del “vissero felici e contenti”.
Il Doc da Relazione si serve di questi condizionamenti facendo confronti tra il mondo ideale (dove gli innamorati sono perfetti, le relazioni sono romantiche e felici e non si hanno mai dubbi sulla relazione) e la realtà, dove invece le cose sono in un modo del tutto diverso.
E’ qui che si scatena la micidiale logica del disturbo ossessivo compulsivo:“se questo fosse vero amore non dovrei sentirmi così”.
Come capire se ci troviamo di fronte ad un Doc da Relazione quindi?
Sintomi del Doc da relazione
1. Insofferenza all’incertezza: uno dei segni del DOC è l’incapacità a sopportare anche il più minimo segno di incertezza.
Chi soffre di Doc da relazione ha bisogno di sapere con certezza cosa pensa l’altro/a, come si sente, cosa prova, cosa ha fatto.Il non saperlo con certezza è fonte di grande ansia.
“Lo amo o non lo amo?”domanda limite del Doc da Relazione:”
Una persona normale che non soffre di Doc, felicemente insieme da molti anni, potrebbe tranquillamente ribattere con un “mah… a giorni alterni”, oppure potrebbe pensare: “Certo che lo amo! Ma a volte lo odio!!”.
Per il docker queste dubbi sono inaccettabili.
2. Pensiero del tipo ‘Tutto / Niente’
Appena nasce il dubbio che la relazione non va bene, arriva il pensiero cardine (“se non penso tutto il meglio di lui, allora vuol dire che non lo amo, voglio lasciarlo”), la certezza che va a rotoli.
3. Pensieri ossessivi
Chi soffre di Doc da relazione si chiede continuamente se quello che prova è vero amore o no.
Si arriva a formulare anche elenchi di pro e contro su svariati aspetti dell’altra persona, quali: aspetto, difetti fisici, moralità, capacità sociali, personalità,gli piacciono o meno. (da notare l’aspetto “logico” e “razionale” anziché vivere in modo spontaneo la relazione !)
4. Paura delle sensazioni
Sopraggiungono pensieri e dubbi : “e se lei non fosse truccata bene? Se non provassi piacere nel vederla? Se sento la fitta dell’ansia?” , domande che suscitano dubbi sulla relazione e creano un’ansia elevata.
5. Comportamenti inspiegabili
Interrogare insistentemente e inquisire il / la partner sulla sua fedeltà, lealtà ed amore, finendo per irritare e prendendo poi questa irritazione come prova a favore della fine della relazione.
6. Estrema attenzione alle cose
Ulteriore differenza tra chi ha questo Disturbo ed una persona normale sta nel fatto che il docker analizza ogni piccolo gesto o difetto fisico che va a collegare alla sua idea di relazione. Questo fa aumentare i dubbi sulla relazione.
7. Senso di colpa
E’ un sentimento molto diffuso con pensieri di auto-rimprovero del tipo: “Non dovrei sentirmi così nei suoi riguardi” o “Non dovrei provare attrazione per quella ragazza, anche se è più bella della mia” o “forse non l’ amo quanto mi ama lui, sono orribile”.
8. Dubbi Ossessivi I dubbi del Doc da Relazione sono continui ed persistenti: “mi attrae o mi lascia indifferente?”, “lo amo o non provo niente?”… Sono tutti dubbi ai quali viene richiesta una risposta, che solitamente non va a spegnere il dubbio.
Comportamenti compulsivi nel Doc da Relazione
Nel Doc da relazione sono presenti compulsioni, atti e rituali messi in atto per diminuire l’ansia, ma che di fatto rinforzano il disturbo, perché non si può estinguere un problema immaginario con una azione reale.
Le compulsioni sono prevalentemente mentali. Eccone alcune:
–Verifica e controllo continuo dei propri sentimenti (“Provo amore?”),
–Monitoraggio dei comportamenti (“sto guardando altri uomini o altre donne?”)
–Esame sui pensieri (“E’ normale avere pensieri critici su di lei?”, “E’ normale avere dubbi?”)
-Confronto della propria relazione con quella degli altri ( amici, colleghi, o anche personaggi di film romantici o programmi televisivi).
-Richiesta di rassicurazioni riguardo al proprio rapporto affettivo ad amici, famiglia, terapeuti, o anche indovini e sensitivi.
-Evitamenti
Il docker cerca di evitare quelle situazioni o persone che innescano i dubbi o ansie (es: la vista di una donna attraente per un uomo è immediatamente collegata alla “paura di tradire”).
Nel Doc da Relazione prevale l’aspetto puramente logico e razionale per paura o incapacità a gestire sensazioni fisiche ed emotive.
Modalità di manifestazione del Doc da Relazione
Il Doc da Relazione si manifesta con due modalità:
Centrato sulla relazione
“ E’l’amore della mia vita o sto facendo un grande errore ? ”.
Le persone con questa caratteristica, con pensieri ossessivi incentrati sulla relazione sono spesso sopraffatte da dubbi e preoccupazioni focalizzate sui loro sentimenti, verso il partner, su ciò che il partner prova per loro e su “cosa và più o meno bene nella relazione”.
In genere pensano ossessivamente a pensieri tipo: “E’ la relazione giusta per me?”, “Questo non è vero amore!” , “Chissà se devo lasciarlo” , “E’ tutto corretto?”, “Il partner mi ama veramente?”, “Mi sto disinnamorando ?”
Centrato sul partner
Questi docker soffrono di ossessioni focalizzate sul partner.
Possono riguardare: – caratteristiche fisiche del proprio partner (ad esempio, “Il suo naso è troppo grande.”, “Il suo seno non è sodo abbastanza”, “lo trovo brutto”),
-qualità sociali (ad esempio, “Non è abbastanza socievole”, “Lei non ha qualità che servono per avere successo nella vita. »),
-attributi della personalità, come la moralità, l’intelligenza, o la stabilità emotiva (come ad esempio,” Lei non è abbastanza intelligente”, ” Non è emotivamente stabile “).
Questi due tipi di Doc da Relazione possono presentarsi contemporaneamente e rinforzarsi l’uno con l’altro.
Conclusione
Anche il Doc da Relazione, come nel doc Omosessuale, Doc aggressivo o altri, la sintomatologia si fonda su sentimenti di dubbio, insicurezza e paura di sbagliare. Gli automatismi del disturbo ossessivo si costruiscono sulla sensazione di perdita del controllo del proprio spazio di vita, una percezione che deriva dalla storia personale, dal primo ambiente di vita e dalle caratteristiche di personalità che sono venute a formarsi,
Come difendersi dal disturbo ossessivo compulsivo da relazione
Salve, mi sono imbattuta per caso in questo articolo e devo dire che sono abbastanza spaesata visto che è la prima volta che chiedo un parere online. Ho circa 20 anni e sto con il mio ragazzo da più di due anni. Inizialmente io e lui andavamo molto d’accordo perché vivevamo nello stesso paese, passavamo molto tempo insieme e ci divertivamo. Poi lui è dovuto partire per l’università e la nostra relazione ne ha iniziato a risentire, a causa della lontananza ma anche a causa della mia “gelosia”. Però siamo comunque riusciti a stare insieme. A causa del covid lui è ritornato nel nostro paese e di conseguenza siamo stati insieme come sempre, se non per il fatto che ha iniziato a darmi un po’ fastidio che lui passasse spesso del tempo con gli amici e mi sentivo esclusa. L’estate è stata un disastro. È stato più il tempo in cui eravamo in lite o non ci parlavamo piuttosto che quello in cui stavamo bene, tanto da arrivare ad una grande lite (causata da un altro elemento) prima che io partissi per il mio primo anno di università. Alla fine, ci siamo riconciliati. Il vero problema è iniziato durante il mio periodo nella città universitaria. Lui inizia ad essere assente, ad essere scontroso e indifferente bei miei confronti. Quindi io inizio a chiedergli spesso il perché di tutto ciò e a ripetergli che non mi dava attenzioni e che non gli importava di me, cosa che alla fine si è rivelata vera. Con il tempo però ho maturato sempre più un senso di inadeguatezza ed insicurezza, in primis in me stessa, che si è riversata anche sulla relazione. Io sono una persona abbastanza chiusa e non riesco ad essere molto socievole, lui è tutto il contrario e questa cosa la sto soffrendo sempre di più. Quando sono ritornata lui mi ha palesato che non provava più le stesse cose, che non mi amava più (a volte, quando io ero via, mi diceva che non mi voleva più e io ci stavo tanto male e poi alla fine mi diceva di star scherzando) e che le cose erano cambiate, soprattutto da quando ero andata via. Alla fine però siamo rimasti “insieme” perché lui dice comunque di volermi bene e che da quando sono tornata le cose vanno meglio. Ora siamo da mesi in una fase instabile. Io ho sempre paura che lui non mi voglia (neanche fisicamente) e questo mi porta a farmi paranoie su tutto. Sto sempre a ricercare e a sospettare che non vado bene, che lui mi prenda in giro e sto sempre a chiedermi se sia il caso di stare con una persona che probabilmente non mi ama, che non prova le stesse cose che provo io. Quando io gli espongo le mie “paranoie” e i miei dubbi, anche su suoi comportamenti passati, lui inizia ad innervosirsi e io ci sto male perché non capisco cosa realmente voglia da me e perché anche lui continua a ritornare da me. La situazione si fa davvero pesante perché io ho sempre questi pensieri per la testa che mi distolgono spesso dallo studio (ad esempio) e mi fanno credere di non essere abbastanza, in qualsiasi ambito. Lui continua a dirmi che vuole solo godersi le cose finché vanno bene ma io allo stesso tempo continuo a non darmi pace e a chiedermi e chiedergli sempre quale sia il senso del nostro rapporto, sperando sempre che mi dica qualcosa di rassicurante. L’incertezza e il non sapere cosa prova o cosa pensa mi fa stare in ansia in questo caso e divento pesante, fino a non godermi anche i giorni “belli”. In più inizio ad avere paura del momento in cui partiremo di nuovo entrambi per l’università, perché non voglio vivere sempre questa incertezza ed insicurezza ma allo stesso tempo, non riesco mai a chiudere definitivamente la relazione perché ci tengo tanto. E la paura sussiste al pensiero che alla fine sarà lui a troncare il nostro rapporto.
Spero davvero possa aiutarmi o comunque darmi il suo punto di vista, perché non so davvero con chi parlarne o come cercare di risolvere questa situazione. Grazie mille!
Salve Sara, rispondo a questo tuo lungo messaggio.
Purtroppo la tua insicurezza non è del tutto fuori luogo.
Il comportamento del tuo ragazzo non è per niente rassicurante: Questo va ad alimentare l’ansia e la paura di perderlo.
Tu fai bene a pretendere più chiarezza nel vostro rapporto. Se lui non accetta e continua a comportarsi come ha sempre fatto,
metti in atto alcune cose. 1) Farlo ingelosire. 2) Non farti sentire per un po’ di tempo. 3) Cominciare tu ora a dirgli
che ‘ è lui che non va bene’.’ Che lui non è abbastanza’.
Però non illuderti. Purtroppo lo hai abituato male; ora fa tutto quello che vuole con te.
Prima che sia lui a rompere il rapporto, prendi tu questa decisione. E’ difficile, vero?
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Buonasera dottore.
Sono una ragazza di 24 anni.
Tra due righe non è possibile spiegare quello che provo. Cercherò di essere più chiara possibile.
Ho sempre pensato di avere il DOC da relazione, anche nelle mie due storie precedenti.
Premetto che Prima di esse, ho avuto un’adolescenza turbolenta, riguardo l’aspettò sanitario. Decine di operazioni che mi hanno isolata dal mondo esterno dall’età di 13 anni, fino ai 17.
Tutto ciò ha conseguito la poca autostima verso me stessa, riguardo cicatrici ecc..
Sono stata anche bulimica nel periodo più buio… ma ne sono uscita solo con le mie forze.
Riguardo alle mie relazioni…
Sono quel tipo di persona che crede che “il primo sia l’ultimo”. Ma ovviamente non è stato così.
Relazione dopo relazione , diciamo che ho completato tutti i sintomi da DOC da relazione. Sono sempre stata attenta e fiduciosa che le cose cambiassero e invece, nella relazione attuale, mi ritrovo peggio di quelle precedenti.
Questo mio malessere da DOC è stato graduale, sempre crescente, mese dopo mese, nonostante le mie autocritiche e i miei sensi di colpa verso di lui.
Dopo quasi due anni di relazione: paranoie, mancanza di fiducia, insicurezze, comportamenti inspiegabili che ho io, magari quando affrontiamo una discussione (caratteri contrastanti apparte).
Tutto ciò che è sopra elencato nel suo articolo, io l’ho vissuto.
Provai, dopo circa 8 mesi, ad andare da uno psicologo. Volevo cambiare questo mio modo di essere sempre “allerta” verso di lui. Ma non andò come mi aspettavo, sopratutto con lo psicologo.
(Non che io ne abbia conosciuti pochi).
Detto questo, volevo precisare che io amo immensamente questo ragazzo e viceversa.
Lui, nel suo passato, ne ha combinate tante. Sia per cose che vanno contro ogni mio ideale, sia per quanto riguarda le relazioni.
Ma si tratta del passato.
Ho conosciuto una persona completamente diversa da come lui era prima.
Una parte di me sa con certezza che certe cose non le farebbe mai più. E poi mi assale tutta la DOC da relazione.
Ci sarebbero tantissimi esempi, cose da spiegare.
Ma spero che con questa breve lettura, lei riesca a darmi dei consigli.
La ringrazio in anticipo e complimenti per l’articolo, sembrava che lei stesse vivendo la mia relazione in terza persona.
Saluti.
Salve Giada, non è facile dare dei consigli.
Nella tua personalità c’è insicurezza, mancanza di fiducia, perfezionismo, sensi di colpa e intolleranza al dubbio.
Pare che ci sono le condizioni per essere un Doc. Però ti consiglio di stare attenta a non idealizzare le persone.
Hai scritto :” Dopo quasi due anni di relazione: paranoie, mancanza di fiducia, insicurezze, comportamenti inspiegabili che ho io,
magari quando affrontiamo una discussione (caratteri contrastanti apparte)“.
Ma il tuo ragazzo ” …nel suo passato, ne ha combinate tante. Sia per cose che vanno contro ogni mio ideale,
sia per quanto riguarda le relazioni” rassicura negli affetti nei tuoi confronti?
Il mio consiglio è stare maggiormente con i piedi a terra.
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Salve dottor Nunzio,
Innanzitutto mi complimento…
è una fortuna per me aver letto questo articolo che in un momento di panico mi ha tranquillizzata.
Ho vent’anni e sono sempre stata una ragazza ansiosa, vittima della timidezza e dei pensieri intrusivi e ossessivi di cui soffro da almeno l’età di 9 anni. Nel periodo in cui ho frequentato il liceo, però, non son mai caduta in un pensiero ossessivo, in quanto la mia più grande ossessione era la scuola, tutto passava in secondo piano e non avevo neanche il tempo di pensare ad altro. Da quando ho terminato il liceo, 1 anno e mezzo fa, ho fatto un cambio di facoltà, quindi è a ottobre 2020 che ho iniziato di nuovo il primo anno di università. La mia mente rispetto a quando frequentavo le superiori non è sempre impegnata, e infatti son diventata vittima di nuovo di pensieri ossessivi ma di tipo relazionale.
Posso definire la mia storia un colpo di fulmine: entrambi sapevamo fin dal nostro primo incontro che eravamo destinati a stare insieme, era come se ci conoscessimo da sempre. Ho sempre visto il mio ragazzo bello, ma la gente che mi sta intorno mi diceva che non era granché, a me non importava, ho sempre voluto star con lui. Dopo qualche mese di frequentazione inizio a farmi le prime paranoie…inizio a pensare “e se ci lasciassimo?” “E se i miei sentimenti o i suoi cambieranno da un momento all’altro?” Però col tempo lasciai perdere questo tipo di pensieri, arrivai finalmente alla consapevolezza che la nostra relazione era abbastanza solida. Fin quando non iinizia chiedermi se lo amo davvero o no. Questa storia va avanti da troppi mesi e procede di alti e bassi: quando non ho ansia lo amo tantissimo, ma quando ho l’ansia ci rimugino insistentemente. All’inizio non mi pesava ma ora mi faccio prendere dal panico, ho le compulsioni. Io so che se lo lasciassi, dicendolo che non l’amo più, mi pentirei dopo un secondo, perché io so che in fondo non è così!. Quando sto con lui sto benissimo, ma ultimamente capita che anche quando sto con lui metto sotto esame i miei sentimenti, chiedendomi cosa provo, se mi attrae. Quando invece sono lontana da lui…mi sento distante, in colpa, sto male se gli altri pensano che il mio fidanzato non è il massimo e io di conseguenza mi domando se lo vedo davvero bello oppure no (l’ho sempre visto bello nonostante il fatto che sapessi non fosse un dio greco) e questo alimenta solamente la mia paura di non amare, mi dico che è impossibile che io pensi questo…non mi dovrebbe importare dell’opinione degli altri tanto da mettere in discussione anche me stessa. Quando non riesco a dormire provo a pensare a lui che mi abbraccia e se il pensiero non mi fa sollevare allora mi dico “non lo ami, dovresti provare subito serenità a pensarlo”. Con tutti questi pensieri io ho paura di rovinare tutto! Non voglio, perché io per lui farei di tutto. È un ragazzo d’oro e non voglio che soffri. Ho sempre immaginato una vita solo con lui (ma quando sono in ansia metto in dubbio anche questo).
Mi dispiace per questo commento lunghissimo, ne leggerà mille di questi casi, spero davvero che possa aiutarmi. Inoltre, le chiedo un consiglio. Dovrei parlare di questa situazione col mio ragazzo?
La ringrazio anticipatamente.
Saluti
Salve Pia, sono contento che questo mio articolo è riuscito a tranquillizzarti.
Come hai potuto constatare la distrazione è una delle modalità per vincere un Doc.
Visto che con te già ha funzionato perchè non la applichi anche con il tuo ragazzo?
Un altro tuo problema è la tua insicurezza. Questa insieme all’ ansia alimentano il Doc.
Posso consigliarti un ciclo di sedute con un terapeuta esperto? Ti aiuterà senz’ altro.
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Salve dottore, mi scuso se la disturbo ancora, ma vorrei porgerle un’ultima domanda. Può un doc nascere già dopo i primi due mesi di relazione? Come posso sapere se si tratta davvero di un disturbo?
Salve Pia, un Doc può nascere in qualsiasi momento, quello che importa è come rispondi a quei pensieri. Se a quel pensiero
non hai dato importanza, il cervello non registra emotività, ansia o turbamento, non ti manderà più quel genere di pensieri.
Come puoi sapere se si tratta di un disturbo? Può essere un Doc se già ne hai sofferto in passato, se sei predisposta e hai un
certo tipo di personalità, cosiddetta ossessiva.
In solo due mesi una relazione è ancora in via di costruzione. Ci può anche stare ansia e insicurezza.
Va bene? Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Salve premetto che ho solo 17 anni… sono fidanzata con il mio ragazzo da 5 mesi e in questi 5 mesi è andato tutto bene,con lui sto benissimo ci amiamo… sento di amarlo ma è da qualche giorno nonostante questo, ho paura che i miei sentimenti per lui stiano cambiando (lo amo ma non lo amo?!) ho cercato un po su internet è mi dice di cacciare questi brutti pensieri ma non so come…questa situazione di covid non ci permette di uscire e quindi di svagare un po la mente. Cosa posso fare?
Salve Deborah,
l’emotività e l’affettività hanno alti e bassi. Tutto questo è normale, alla tua età non ancora è possibile
avere una maggiore stabilità. Cosa fare? Vivere la vita così come viene. Imparare a convivere con gli sbalzi d’umore e le insicurezze
affettive.
E’ inutile cercare su Internet, non calmerai la tua ansia e sentirai più insicurezza.
Un saluto
Dott. M. Di Nunzio
Buonasera dottore, volevo raccontare la mia storia, una situazione che non mi sta facendo vivere serena.
Sono fidanzata da 1 anno ed io e il mio lui viviamo una relazione a distanza, abbiamo entrambi 20 anni. Premetto che abbiam fin da subito “corso” ma siamo contenti di averlo fatto, di conoscere le rispettive famiglie e quindi vivere la quotidianità di entrambi quando ci vediamo. Ho sempre vissuto con molta sofferenza questa distanza, molto più di lui, ma pian piano avevo trovato un mio equilibrio… Fino a quando trascorro 3 mesi di lockdown a casa sua, sono stata bene e mi trovo sempre bene con la sua famiglia. Torno a casa per fare gli esami di scuola e caso in una profonda depressione, non riesco a mangiare, vuoto incolmabile, piagnistei e avevo una paura ossessiva che mi lasciasse da un giorno all’altro. Inizio ad avere molti attacchi di panico… A casa mia non sto e non sono mai stata bene ma anzi, ho sempre desiderato altro, anche se sono la prima che dovrebbe attuare un cambiamento in sé stessa. Dopo gli esami, inizio a lavorare tutta l’estate, mi riprendo un po’, il mio ragazzo mi è stato vicino ed io torno ad una apparente normalità, con qualche che alto e basso. Noi ci vediamo molto poco, ossia 2 giorni a luglio, passati divinamente, ma pian piano il mio fidanzato, anche stressato dal lavoro, inizia a palesare un malessere profondo e la paura di sentirmi distante emotivamente ed effettivamente si esprimeva molto meno in quel periodo, ma io non volevo essere ancora pesante e pressante con lui… Quando mi dice di non stare bene, è stato come un fulmine a ciel sereno, l’ho vissuta come un lutto, un tradimento, vomitavo spesso e non riuscire a capire che lui voleva essere solo sincero e rimediare a tutto, tant’è vero che solo dopo una settimana si risente più attivo e torna in sé. Io da inizio agosto (cioè da quando lui ha esternato il problema che aveva con la distanza) io inizio costantemente a mettere in discussione il mio amore, i miei sentimenti, i suoi, invidio le altre coppie, penso e ripenso ossessivamente 24 ore su 24 al nostro futuro, ai suoi difetti, oppure ai miei, un continuo mettere in discussione la nostra bella e sincera storia. Molleremo tutto l’uno per l’altra… Sto male perché non riesco più a sentire le emozioni, non capisco se sta svanendo ilmio sentimento, non potendo neanche vederlo, sono solo più confusa… Prima ero ansiosa da morire, con tachicardia, affanno, pianto isterico, vuoto allo stomaco.. Ora noj si manifesta più così questo dubbio persistente. Ho così paura che sia proprio il fatto di non amarlo più e che io mi sia resa conto di aver finto tutto questo tempo.
Perdoni la mia disperazione e la lunghezza, non so piu che fare, negli ultimi mesi non sono più io. Grazie mille per l’ascolto.
Salve Aurora, ti ho letto con piacere e attenzione.
Non so che dirti. Stai soffrendo per questo tuo rapporto affettivo. La distanza è per voi fonte di sofferenza.
HHai scritto:“Premetto che abbiam fin da subito “corso” ma siamo contenti di averlo fatto, di conoscere le rispettive famiglie e quindi vivere la quotidianità di entrambi quando ci vediamo.”
Non è mai una cosa saggia fare le cose in fretta, i sentimenti e i rapporti hanno bisogno di tempo per costruirsi. Solo allora
l’ affettività è stabile e siamo sicuri di noi e i sentimenti del partner.
L’ altra persona non deve servire come ansiolitico, ma come un compagno che ci fa stare bene anche quando non è presente.
La stabilità e la maturità è qualcosa che riguarda solo noi stessi. Dobbiamo trovarla in noi stessi, gli altri non possono darcela.
Calma la tua ansia e la tua irruenza. Il tempo e la distanza migliora le cose, fa vedere meglio in noi stessi e fa rimanere solo i rapporti validi e duraturi.
Spero di averti dato un piccolo aiuto.
Ti saluto.
Dott. M. DiNunzio
Salve dottore, ho letto perfettamente ciò che ha riportato qui. Io sto avendo da 3 giorni dei pensieri ossessivi sul mio ragazzo, o meglio, mai avuti prima, perché sicura di ciò che proviamo l’uno per l’altra. È nato tutto così, da un momento all’altro. Lo guardavo e mi “fissavo” pensando “e se al posto suo, ci fosse un altro, l’avrei amato allo stesso modo?” oppure “Perché gli occhi sono così?” – cose che prima non avevo perché mi è sempre piaciuto tutto. Mi sento in una bolla, come se stessi perdendo lui, come se non riuscissi più a tenergli la mano da qui ad un futuro. Ma non è successo nulla tra noi. È normale? Ho sempre sensazione di vomito e piango ogni due minuti. Come fare per rimediare?
Salve Giorgia. Hai avuto il problema da solo 3 giorni e subito ti sei spaventata?
Hai scritto che hai letto quello che ho riportato quì, vero?
Se hai letto sai bene che non ti devi lasciar prendere dall’ ansia per quello che ti è passato in mente:
(“ È nato tutto così, da un momento all’altro. Lo guardavo e mi “fissavo” pensando “e se al posto suo, ci fosse un altro, l’avrei amato allo stesso modo?” oppure “Perché gli occhi sono così?” – cose che prima non avevo perché mi è sempre piaciuto tutto).
Il problema è iniziato da poco, non ancora sei stata catturata dal Doc, ti è più facile distrarti e non rispondere al Doc.
Stai attenta e non lasciarti prendere dalle spire delle ossessioni.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Salve dottore, vorrei complimentarmi con lei, soprattutto per la sua disponibilità nel rispondere, è ammirevole.
Mi presento, sono Laura, ho 23, e dall’età dell’adolescenza soffro di DOC. Sono fidanzata da appena 3 mesi con un ragazzo, (24) il quale è meraviglioso, non credevo esistessero persone così! Sono consapevole di amarlo, di voler stare con lui, stiamo benissimo! Mi sento protetta, amata, corteggiata in ogni piccolo gesto. Probabilmente è tutto ciò ciò che vorrebbe una donna. Quando ci siamo conosciuti non mi piaceva esteticamente, non era il mio prototipo..ma sono andata oltre la bellezza, e poi ovviamente è nato il sentimento. L’ossessione di questo momento/periodo, è quella di voler stare con un altro ragazzo, non parlo fisicamente, ma proprio come fidanzata. Con quest ultimo anni fa ho avuto un approccio fisico, ci saremmo visti in tutto 2/3 volte, nemmeno ricordo bene, non ci siamo mai sentiti assiduamente. Gli ultimi messaggi risalgono ai primi giorni in cui parlavo con il mio attuale ragazzo. Sono ossessionata da questa cosa perché io ho la VOGLIA/SENSAZIONE di voler stare con questo ragazzo, avendo di conseguenza dubbi ossessivi sulla mia relazione e sul mio ragazzo.
Un altro esempio? Dormo con il mio ragazzo, e mi viene da sostituirlo, nella mia mente, facendo finta di stare con l’altro, idem se andiamo a pranzo, o altro..
Razionalmente dico: per voler stare con una persona bisogna conoscerla, frequentarla, vederla, sentirla, gliel’ho spiegato già prima , le volte in cui ci siamo sentiti, e comunque non ci vediamo da una vita, e non ci siamo mai frequentato per conoscerci. Mi è sempre piaciuto troppo esteticamente e speravo, quando ci vedevamo che una volta single (lui) potessi starci insieme.
Razionalmente sono consapevole che non può essere possibile, ma LA VOGLIA/SENSAZIONE Di voler stare con questo ragazzo supera la razionalità, facendomi stare malissimo, ma male davvero. In questo periodo la mia vita è davvero scesa di qualità per colpa di queste ansie che ostacolano la felicità col mio ragazzo da parte mia.
Credo non bastino 3/4 volte per conoscere una persona o sentirla ogni tanto. Conoscerla al punto di dire :’ VOGLIO FIDANZARMI CON LUI’
Il doc mi fa pensare: no Laura invece lo conosci abbastanza bene per dire che tu vuoi stare con lui’, anche perché questa voglia la sento! Perché? È possibile che io possa voler stare con lui? Se no, perché questa voglia la sento vera? È possibile che io abbia sempre avuto l’interesse per questo ragazzo e lo stia esternando in questo modo così forte solo ora? Comunque se questo ragazzo mi avesse mai chiesto di frequentarci io gli avrei risposto di sì, questo interesse da parte sua non c’è mai stato invece.
Spero che lei possa tranquillizzarmi in qualche modo, MI SCUSO PER LA LUNGHEZZA MA SAREBBE STATO DIFFICILE SPIEGARE ALTRIMENTI.
La ringrazio.
Salve Laura, grazie per gli apprezzamenti.
Hai scritto che soffri di Doc fin dall’ adolescenza? Questo potrebbe spiegare la presenza del disturbo ossessivo che vivi
attualmente.
Quello che ti succede è un Doc relazionale. Tutto è frutto di un meccanismo mentale che poi genera il Doc.
Questo meccanismo è spiegato in due articoli del mio Blog, pubblicati a luglio e novembre u.s.
Se vuoi leggerlo questo è il Link:
https://www.psicologodinunzio.com/vuoi-realmente-vincere-il-doc-comprendi-il-meccanismo/
Il meccanismo funziona in questo modo.
Nella mente di tutti passano ogni genere di pensieri: belli e brutti. Quando passa un pensiero inaccettabile, che non ci piace, le persone
NON-Doc lo lasciano facilmente andare via. Non ci fanno caso e non si mettono ad analizzarlo.
Chi ha tendenza a soffrire di Doc, quando arriva un pensiero disturbante, come nel tuo caso, riguardo il tuo ex ragazzo o le caratteristiche del tuo fidanzato,
anzichè scacciare via il pensiero e non pensarci più, hai cominciato a preoccuparti, ad analizzarlo e a porti tanti interrogativi.
In questo modo sei stata accalappiata dal disturbo ossessivo compulsivo (DOC).
La natura del Doc è quella di metterti tanti dubbi, insicurezze,sensi di colpa, ansie e paure.
Il tuo ex ragazzo non centra nulla.
Laura poniti una domanda: ” Se non soffrissi di Doc, sarei tranquilla col mio fidanzato?”.
Cosa fare? Non dare più importanza al Doc. Non rispondere alle sue richieste, alle sue verifiche e ai suoi dubbi. E’ solo un meccanismo mentale.
Non ce la fai da sola? Richiedi un consulto. Ok ?
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Buongiorno dottore, la ringrazio vivamente della sua risposta! Mi è stata molto d’aiuto, troppo. Non vorrei sembrare insistente ma vorrei farle qualche altra domanda perché mi stanno tormentando.
Come faccio a capire che non è reale e che è frutto del disturbo?
Come mai questa voglia di voler stare con questo ragazzo, e tutto ciò che faccio con il mio sembrerebbe migliore se lo facessi con l’altro?
Secondo lei lo conosco abbastanza bene per poter dire che voglio stare con lui? Per
Fare questo ragionamento non avrei dovuto frequentarlo tutti i giorni, vederlo tutti i giorni?
P.s se non avessi il doc con il mio starei da favola, ma ora, metto in dubbio anche questo. Mi scusi davvero per l’insistenza, le auguro una buona domenica
Buongiorno Laura, sono contento che la risposta è stata di aiuto.
Hai scritto: “Come mai questa voglia di voler stare con questo ragazzo, e tutto ciò che faccio con il mio sembrerebbe migliore se lo facessi con l’altro?
Come faccio a capire che non è reale e che è frutto del disturbo?”
Questo è proprio il pensiero e il dubbio del disturbo Doc.
Non devi ascoltarlo, non crederlo e nè cercare rassicurazioni. Se ti lasci prendere dai dubbi ogni cosa appare incerta e insicura.
Ok ? E’ difficile?
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Salve dottore,mi chiamo Aurora,sono una ragazza di 19 anni che da sei soffre di ansia e depressione. Le scrivo per un motivo ben preciso,infatti dopo la fine di alcune sentimentali traumatiche e violente dal punto di vista psicologico,ho sviluppato una sorta di “ansia da relazione” ,in quanto considero quest’ultime come dei vincoli,che finiranno prima o poi per annullarmi e non farmi riconoscere più nella persona che sono. Il problema sorge ora,tuttavia,in quanto ho incontrato questo ragazzo che è veramente dolcissimo con me,premuroso,simpatico,intelligente,non necessariamente il mio tipo fisicamente parlando,ma mi ha colpito la sua persona interiore…tuttavia da un paio di settimane,ho iniziato ad analizzare tutti i suoi comportamenti,a pensare che magari nella relazione con lui non sto bene perché non è proprio bellissimo,che magari i nostri caratteri non sono compatibili e che magari starei meglio con un altro…mi sto sempre di più allontanando da lui e non so che fare e che risposta dare a questi pensieri ossessivi che mi mangiano il cervello. Lei che mi consiglia? Si tratta di Doc o sono insicura?
Salve Aurora, scusa il ritardo della risposta.
Rispondo subito alle tue ultime domande. Sei una ragazza insicura. Soffri di ansia e di incertezze.
Hai subìto relazioni difficili e poco soddisfacenti. Hai permesso relazioni traumatiche e violente. Queste senz’ altro hanno
lasciato il segno. I tuoi dubbi su questa relazione sono una conferma.
Stai vivendo con ansia questa tua relazione, vero? Purtroppo questo sentimento alimenta un automatismo che attiva il Doc.
Praticamente succede questo. Hai incontrato questo ragazzo e ti sei trovata bene. Nella mente di ognuno di noi passano pensieri di ogni specie:
pensieri insignificanti, pensieri belli e pensieri brutti. Per caso ti è passato nella mente il pensiero: “Mi piace realmente questo ragazzo?,
E’ realmente il mio tipo fisicamente? E’ bello?” ecc. ecc.
Di fronte a queste domande, che la mente ti ha mandato casualmente, tu hai risposto con ansia. Il tuo cervello ha captato la tua risposta
emotiva di ansia, l’ ha segnalata e memorizzata. Ha deciso: ” Da approfondire!”. A questo punto ha cominciato ad inviarti tanti pensieri e tanti dubbi.
Questo continuerà a farlo fin quando non smetti di rispondere con l’ansia.
Come fare? Non preoccuparsi di questi dubbi sulla relazione, non rispondere e non cercare di trovare risposte. Vivi questo rapporto serenamente.
Se non riesci perchè sei caratterialmente insicura, richiedi un aiuto. Ok?
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Buongiorno, in un rapporto di amicizia frasi come “se sei davvero mia amica, come dici, fai così”, “se mi vuoi bene, fai così/torna la persona che mi piace tanto”, “mi stai deludendo, pensavo mi volessi più bene di così”, “io non ho mai detto di esser perfetta, però”, “pensa come vuoi, visto che non mi credi” e dopo che tu rispondi “posso anche crederti, ma vedo i fatti, che non sono molto diversi da come ho scritto” sentir dire “non meriti altre risposte” … e simili come possono considerati?
Precisando che questo avveniva sempre quando cercavo di dire cosa non mi andava, mentre l’altra persona diceva sempre cosa non le andava di me, e asseriva di voler io facessi altrettanto.
Salve Alessandra, purtroppo non riesco a capire queste stoccate di affermazioni. Provengono da amiche? Da una relazione affettiva?
Posso dirti semplicemente che gli altri non hanno il diritto di criticarci o di lamentarsi come noi siamo.
‘Io sono cosi’, se vi va, bene. Altrimenti cerco altre’.
Un punto basilare della nostra autostima è accettarsi così come siamo. Dobbiamo pretendere anche da altri che ‘io vado bene così e sono contento/a’.
Non so se ho capito bene il problema.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Buonasera dottore, intanto mi complimento per il suo sito, Per la sua gentilezza, e per la spiegazione illustrata benissimo sul DOC, qualche volta le ho scritto e lei con premura mi ha sempre risposto (non le specifico quando e il messaggio per motivi di privacy)
Sin dall’età infantile ho sempre avuto pensieri ossessivi, ovviamente da bambina non sulla relazione, ma su altre cose. Ora sono fidanzata e amo tantissimo il mio fidanzato, ci tengo da morire, e premetto che con lui purtroppo ho questi ‘doc’ e mi ci vedo in tutti, in mille sfumature, ogni giorno, e in mille domande diverse e inoltre premetto che ho avuto una relazione precedente la quale ho avuto i Doc ma questa persona non mi piaceva poi veramente. Ho paura che questa cosa si ripercuote ancora su questa mia attuale relazione, che questi doc che mi fanno dubitare sul mio fidanzato che mi piace da morire e bello e con lui sto bene ,che però magari non considero bello come un divo, mi possa far pensare che non mi piace del tutto il mio fidanzato. Ovviamente non esiste un ragazzo perfetto e una relazione perfetta, però al tempo stesso le domande me le pongo in modo ossessivo: “lo amo? O non lo amo poi davvero?” “Mi sono innamorata perché non avevo altra scelta?” “Preferirei un altro?” “Cado anche con lui nella dipendenza affettiva?” Ecc.. e molte altre domande ancora a non finire!!! Non è che queste domande infine hanno ragione e c’è davvero un problema di fondo? Che se le penso allora in parte è vero? Non è che devo credere che i doc abbiano ragione? E pensi che ho addirittura paura per un eventuale gravidanza, “e se perdessi il bambino?” “E se perdessi il controllo e rischio di farlo morire dentro di me?” Il doc Come dice lei, è come un folletto, uno spiritello che si intrufola nella nostra mente, però a volte è difficile, vado in ansia totale, da star male e mollare tutto, anche me stessa..
una sua risposta mi mette già serenità, e mi complimento per come si pone, il modo garbato e delicato in cui risponde alle persone. Grazie mille!
Grazie Violetta per le tue parole di apprezzamento.
Sono contento che hai trovato giovamento nelle risposte che ho dato.
Ora stai soffrendo di Doc relazionale. Hai inoltre tanta ansia e insicurezza che ti fa pensare che non sarai una buona madre,
quando sarà il momento. Non credere al Doc e alle stupidaggini che ci vuole rifilare.
Ora ti consiglio di leggere un mio articolo, pubblicato qualche mese fa, che parla proprio del doc relazionale, perchè si verifica
e cosa fare. l’ articolo è il seguente:
https://www.psicologodinunzio.com/come-difendersi-dal-disturbo-ossessivo-compulsivo-da-relazione/
Grazie ancora e ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Buongiorno dottore, ho letto il suo articolo sul doc da relazione e per alcuni motivi ci rivedo me stessa. Sono una ragazza di 27 anni, da un mese circa mi frequento con un ragazzo di 5 anni più piccolo di me che dopo alcune incertezze iniziali mi ha dimostrato poi di tenerci davvero a me. Quando ancora la situazione era incerta ero più presa emotivamente dalla frequentazione, cosa che non mi sta succedendo più in questi giorni, analizzo i suoi comportamenti, il suo carattere, vedo le sue debolezze, immagino le sue possibili esperienze sentimentali pregresse e mi chiedo se può essere il ragazzo per me, questa situazione mi preoccupa molto perché ho paura che lo sto prendendo in giro, al tempo stesso mi rendo conto che non riesco a lasciarmi andare, che ho paura di innamorarmi di lui, e se per qualche motivo qualche giorno mi sento più coinvolta di altri ho paura che andrà male e che prima o poi mi lascerà. Razionalizzando il tutto mi tengo al sicuro ma analizzo ogni cosa e perdo in sentimento. Non riesco a vivere serenamente questa relazione. Secondo lei potrebbe trattarsi di un doc da relazione? Grazie.
Salve Benedetta, scusa il ritardo della risposta.
Da queste poche cose non posso dirti se le angustie che vivi sia un Doc o un normale senso di insicurezza.
Da quello che scrivi manifesti insicurezza e dubbi. Non sai nemmeno tu se puoi lasciarti andare completamente.
Questo tuo controllo ossessivo sulle caratteristiche fisiche, caratteriali ed esperienze passate del tuo ragazzo non ti fanno
certo godere il rapporto. Un valutazione così rigida esprime insicurezza in te stessa e nel rapporto stesso.
Quali sono i tuoi dubbi reali? Pensaci bene. Cerca una risposta se sei tu, il tuo carattere, il tuo perfezionismo, se è la differenza di età, se Lui non è proprio
il tuo ragazzo ideale, ecc. Nelle tue precedenti relazioni affettive eri insicura come ora?
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Buongiorno dottore, innanzitutto la ringrazio in anticipo per l’attenzione. Sono una ragazza di 23 anni che a partire dai 17 ha cominciato a soffrire di pensieri ossessivi. In questi anni riguardavano temi legati al cibo, blasfemi e altro (adesso li ho superati da quando mi è arrivata la nuova ossessione quella che mi fa più male di tutte). Sto con il mio ragazzo da 1 anno e 3 mesi. I primi mesi andava benissimo, non avevo dubbi, innamoratissimi eravamo.. purtroppo ho rovinato tutto una sera che sono andata in discoteca e mi sono baciata a stampo con un altro ragazzo. In quel momento non ho provato niente, sono sempre stata insicura di me e mi piace attirare attenzioni e piacere agli altri. Inoltre volevo far ingelosire il mio ragazzo. Ma ho sbagliato tantissimo! Lui ha sofferto e pure io da quel momento ho ossessioni. Amo o no il mio ragazzo? Quando sono tranquilla risolvo il mio dubbio ( lo amo tantissimo) ma ho ossessioni per l’altro ragazzo.. ho paura che mi piaccia di più del mio ragazzo, che sia più bello, che magari è la mia anima gemella, che sarei più felice e non avrei pensieri ossessivi (prima dell’episodio per il ragazzo in questione non ci sono stati pensieri di nessun tipo, indifferenza). Vorrei una relazione perfetta, un ragazzo perfetto, una vita perfetta. Tutto ciò mi porta ad avere dubbi riguardo al mio ragazzo che so di amare tanto. Stiamo benissimo insieme, non ci sono problemi nella relazione. Quando l’ho conosciuto ho sempre pensato che è il ragazzo che ho sempre desiderato sia fisicamente che caratterialmente. Ma voglio essere sicura che lui sia quello giusto, che veramente mi attrae così tanto e non mi perdo niente con altri ragazzi. Questi pensieri li ho da mattina a sera.. vado da uno psicoterapeuta da alcuni mesi ma non ci sono miglioramenti.
Salve Giovanna, scusa il ritardo della risposta.
Vedo che sei stata accalappiate nuovamente dal Doc, dopo averlo avuto a 17 anni, vero?
Come sai il Doc mette in dubbio ogni cosa a cui noi teniamo molto. Nel tuo caso ora ti dà un sacco di insicurezze,
ti fa ricercare il perfezionismo nella tua relazione affettiva. Sei insicura se questo ragazzo è la tua anima gemella, se ti piace veramente e
se è proprio il ragazzo adatto.
Giovanna, il Doc è frutto di un meccanismo, come ho descritto nel mio ultimo articolo. Non rischiare
di mettere in pericolo i tuoi affetti.
La relazione perfetta non esiste. L’anima gemella che va bene al 100% non l’ ha trovato ancora nessuno.
Hai scritto:” Ma voglio essere sicura che lui sia quello giusto, che veramente mi attrae così tanto e non mi perdo niente con altri ragazzi. Questi pensieri li ho da mattina a sera..”
Se aspetti di essere sicura non lo sarai mai perchè il Doc è incontentabile.
Se non ti trovi bene con quel terapeuta perche non lo cambi?
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Buongiorno dottore,
sono Emanuela una ragazza di 32 anni sposata da cinque con due bambini di 4 e 3 anni.
Appena finito il lockdown avevo una paura assurda di uscire di casa e stare in mezzo alla gente.
Poi ho iniziato a farmi varie domande sulla mia vita, sulla mia famiglia, su mio marito, ed ecco che un pensiero è diventata un’ossessione.
Ho iniziato a guardarlo e a chiedermi se mi piaceva ancora, se un suo bacio mi piaceva, cosa provavo.
Mi è venuta la paura di perdere mio marito e i miei figli e più ci pensavo e più andavo in ansia, fino a quando il giorno del mio compleanno siamo usciti da soli per festeggiare e in pizzeria ho pensato di non essere più innamorata di lui e mi è venuto il panico. Mi sentivo impazzire volevo uccidermi, sentivo che avevo perso il controllo.
Poi mi sono tranquillizzata e da allora i pensieri si sono intensificati. Avevo paura di restare da sola con lui. Poi i giorni successivi sono stata malissimo.
Una voce dentro di me diceva tu non lo ami lo devi lasciare è così ho fatto. Gliel’ho detto non ti amo più ma dopo averglielo detto mi è salito il panico, ero incontrollabile, piangevo e gli chiedevo di non lasciarmi. Non voglio perdere mio marito.
Da allora lui ha deciso di aiutarmi, abbiamo iniziato ad informarci su internet e i sintomi del doc da relazione erano identici ai miei.
Siamo andati in vacanza e mi sono sentita meglio ma appena succede qualcosa che rompe il mio equilibrio mentale mi sale di nuovo l’ansia e inizio a pensare di nuovo che non amo mio marito.
Ho paura di uscire perché ho paura che mi possa piacere qualcun’altro oppure non voglio vedere amici perché li vedo innamorati felici e penso che io forse nn lo sono oppure non posso vedere film perché penso che io e mio marito ci lasceremo un giorno e io soffrirò.
Adesso sto meglio riesco a gestire l’ansia e so che i pensieri sono pensieri falsi ma qualche volta ancora lo metto in dubbio e penso e se tutto fosse vero?.
Voglio guarire. Ho il doc o no?
Voglio sapere se sono sulla giusta strada o se sono ancora in alto mare.
Ce la farò ad uscire da questo tunnel?
Grazie mille
Emanuela, stai vivendo una brutta situazione. Il Doc ti sta attaccando verso le cose che tieni di più.
Non credere al pensiero inaccettabile di lasciare tuo marito. Tutto questo è solo opera del Disturbo Ossessivo.
Ti consiglio vivamente di leggere l’ articolo:
https://www.psicologodinunzio.com/disturbo-ossessivo-compulsivo-automatismi-e-funzionamento/
Capirai tutto sull’ automatismo della mente. Ti aiuterà a rassenerarti un po’, a capire cosa devi fare quando sei assediata da quei pensieri e
a chiedere un aiuto professionale.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Buongiorno gentile dottore. Le scrivo in merito ad una questione. Ho 22 anni e Soffro da anni di ansia , inoltre ho sofferto in passato di depressione, da cui ho preso anche psicofarmaci, Inoltre ho scarsa autostima. Sono insieme ad un ragazzo Da 6 mesi, Michele 22 anni anche lui, Un bel ragazzo, buono, con poca pazienza purtroppo, un lavoratore Con i suoi problemi alle spalle, una bella conoscenza, abbiamo affrontato anche COVID senza vederci per due mesi e senza smettere di sentirci provando sempre intense emozioni, ci scrivevamo cose bellissime. Una storia sembrare bellissima, tutta rose e fiori, ma Una volta che ci siamo visti, non so cosa mi sia successo, mi sono sorte un sacco di paranoie, con la premessa che la prime volte che ci uscivo non era il mio prototipo, Ma pur sempre bello e per me non è stato un ripiego, e in fin dei conti mi ci son trovata bene con lui e ho proceduto con la nostra conoscenza in quanto anche molto affini mentalmente, però poi come dicevo, una volta che ci siamo rivisti dopo il covid dicevo, che non so cosa mi è preso, mi son cadute un sacco di paranoie “ma lo voglio o non lo voglio?” “Se conoscessi un altro come mi comporterei?” “Lo amo davvero o no?” “È bisogno?” “È dipendenza affettiva?” Ponendomi tutte le domande possibili da “Doc RELAZIONALE” , ritrovandomi spesso confusa, tanto che ne ho parlato con lui solo che non so quanto possa sempre essere una buona idea. Sta di fatto che questa storia è andata un pò a scemare, nel senso che è calata, è andata di male in peggio, litigi su litigi burrascosi , incomprensioni, anche quando uscivamo non riuscivamo a fare una serata completa, perché magari stanco per il lavoro quindi poi lui perdeva sempre la pazienza, io sempre a piangere, una volta ha urlato e spesso da lui mi sono sentita umiliata. Abbiamo fatto un weekend al mare, anche li, spiacevole, sempre a litigare
E devo anche aggiungere che mi ha lasciato tante volte, tira e molla per questi continui litigi. Aggiungo inoltre che lui ha instaurato un bellissimo rapporto con la mia famiglia, per di più con mia mamma, che purtroppo è diventata per me una cosa morbosa, perché quando litighiamo mia mamma spesso ci ha messo “la pezza”, spesso mia mamma interviene tra noi e questo a me ha dato fastidio.
Premetto che con lui ci sto bene, l’amore c’è, la sua mancanza la sento sempre solo che ultimamente in sta relazione ci sto più male che bene… Fino a quando, pochi giorni fa son stata in vacanza con una mia amica (due gg) e ho ritrovato un pò “me stessa” ho avuto modo di riflettere. Non cerco altri ragazzi, non voglio nessuno, ma da sola in vacanza con un’amica ho ritrovato un pò la vera me. E ho capito che una relazione così non la voglio. Una volta al mio ritorno, ci siamo rivisti io e lui, io felice, perché mi ha fatto una sorpresina, siamo stato bene insieme, dopodiché ho svolto un colloquio di lavoro di cui non è andato bene e mi sono demoralizzata (non ho un lavoro appagante) e questa cosa ha interferito molto sul rapporto di me e lui, sinceramente non so il perché, ma continuo a farmi delle domande, mi sento come se fossi arrivata ad un capolinea di questa relazione purtroppo tossica (lo dico con il cuore in mano) e quindi non so piu cosa fare, vorrei prendere in mano la mia vita e poterla cambiare, andare a vivere al mare, trovare la mia tranquillità, come se in lui avessi proprio perso le speranze oltre che le energie in questa relazione, sento di non avere gli stimoli di una ragazza innamorata, 😞😞 non so se è una cosa passeggera o veramente un capolinea, la fine della storia, sono confusa e disperata, ho passato tutto il tempo a piangere in questi giorni, non so davvero cosa fare….
Questo è un sunto della mia relazione.
MI SCUSO PER LA LUNGHEZZA, ma so che posso contare su un suo appoggio, grazie di cuore.
Salve Melissa, rispondo con qualche giorno di ritardo.
Non è facile darti consigli. La tua è una relazione un po’ burrascosa.
Tu hai scritto:” …ho capito che una relazione così non la voglio.”, “…mi sento come se fossi arrivata ad un capolinea di questa relazione purtroppo tossica…”,
“vorrei prendere in mano la mia vita e poterla cambiare, andare a vivere al mare, trovare la mia tranquillità, come se in lui avessi proprio perso le speranze oltre che le energie in questa relazione, sento di non avere gli stimoli di una ragazza innamorata, 😞😞”
Melissa, prendi tempo, cerca di scoprire cosa realmente vuoi nel tuo rapporto e cerca di non far decidere altri al tuo posto ( tua madre).
Non avere fretta.
Ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Buongiorno dottore ,
Mi scusi se la disturbo e mi intrometto, me anche io ho sofferto di DOC DA RELAZIONE.
Ho avuto un unica storia ove appunto è stata travolta dal
doc .
Ora mai per svariati motivi è finita ma ancora ad oggi , nonostante siano passati 4 anni è una ferita aperta.
Molto spesso mi ritengo “ artefice “ della rottura perché non ho saputo gestire i miei pensieri nonostante ho preso antidepressivi è fatto un ricovero in psichiatria.
Secondo lei è normale che non riesca a perdonarmi questa cosa e ciò mi porta tutt’ ora a soffrire per questa relazione finita male ??
Grazie mille, buona serata
Salve Kikko, hai chiesto se è normale che ti stai facendo ancora una colpa per un fatto di 4 anni fa?
Insomma stai ancora rimuginando e te ne stai facendo una colpa. Non riesci a staccare la tua mente da quei pensieri?
Sei ancora in pieno DOC. Sei entrato nel circolo vizioso, nel loop, delle ossessioni e non riesci ad uscirne fuori.
Di tutto questo non è colpa tua. Se non riesci da solo, devi farti aiutare da chi sa darti una spinta forte e buttarti fuori
dal giro vizioso dei pensieri.
E’ inutile arrovellarti il cervello. Non ti serve perdonarti o cercare colpevoli della relazione andata male.
Cerca un aiuto professionale. Ok?
Ti saluto.
Dott. M.Di Nunzio
Volevo aggiungere che poco fa piangevo all’ idea il mio ragazzo conquistasse una come ha fatto con me con la sua ironia.. Ma può essere possesso no? Leggo tutte le ragazze con il doc invidiandole
Che loro saranno felici con il loro uomo io invece è come se volessi cose nuove e ho rifiuto di tornare con lui ma mi arrabbio perché non vorrei sentire questo ma il contrario… HO SEMPRE lottato contro la mia testa i miei controlli sperando un giorno sarei stata felice senza ossessionarmi su quanto è bello brutto simpatico adatto antipatico.
Con l’altro ragazzo con cui parlo solo online cerco di capire quanto è importante questa cosa, gli faccio test per vedere se la peraonalita combacia con la mia… mi chiedo ma mi piace davvero lui o le attenzioni ? Lo osservo non sono convinta mi ossessiono sul definire anche cosa provo per lui. Per ora sono arrivata alla conclusione che è una cotta e ci sono arrivata con molta fatica negando dubitando ma poi ormai ho accettato che mi è capitato. In realtà fisicamente non mi prende così tanto. Vorrei solo capire se per il mio ragazzo esiste speranza.. per 8 anni ho avuto maledette ossessioni su di lui con tutte le diagnosi e mi sento presa in giro dal mondo. Penso dovrei sentire mancanza assoluta come leggo provano le altre… Io invece non lo vedo da 5 mesi e ho preso una pausa dal 14. Non riuscivo più a sentire strana la sua voce, le cose dette giudicavo tutto scemo, infantile. È solo fine dell’ amore ? Ero arrivata al limite. Convinta non esistesse più nulla e dovessi riflettere capire se mi mancava o no almeno… distaccarmi da quel malessere e disagio.
In passato e anzi in mezzo a queste rimuginazioni continue ho avuto/ ho paura di perdere il controllo e fare male ai miei cari una volta durata due anni lossesisone di poter uccidere. Anche da piccola semore avuto periodo di ossessioni.
Era doc da relazione con amore e poi è andato via nel tempo l’amore rimanendo ossessiva ?
So che ho sempre e solo desiderato fare silenzio nella mia testa e stare bene con lui.
Mi sento assurda ma continuo a chiedere rassicurazione ovunque. Non so cosa succede. Ho paura che se ci riprovo con il mio ragazzo staro sempre male per quello o l’altro ormai mi sento come se non potessi starci più bene ma conservo in fondo la speranza.
Cara TroppoConfusa, sei proprio in uno stato di confusione e di Doc.
Hai sofferto in passato di disturbo ossessivo e ce l’ hai ancora.
Il tuo ragazzo non c’entra nulla,le insicurezze i dubbi sono dentro la tua mente.
Hai ragione quando dici: ” So che ho sempre e solo desiderato fare silenzio nella mia testa e stare bene con lui…”
Questo che devi ricercare, con una psicoterapia con uno specialista nella cura del Doc, anche on line.
Ok? Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Buonasera,da circa un mese o poco più,ho una costante paura di perdere il mio ragazzo e di annoiarlo.ogni volta che sono insieme a lui mi blocco e non riesco a essere me stessa solamente perché mi auto convinco che poi ci si lascerà oppure che lui si stancherà di me..penso che questo mio stato d’ansia sia legato ad una mia grande insicurezza o è una vera e propria ossessione. Sono fidanzata da 9 mesi, e prima d’ora non mi era mai successa una cosa del genere.
Buonasera Ginevra, scusa il ritardo della risposta.
Non hai scritto niente di te, quanti anni hai.
Non posso dirti di cosa si tratta, perchè ti sono passati in mente certi pensieri.
Il fatto che hai detto che non hai mai avuto cose del genere, non fa pensare ad un disturbo ossessivo.
Una cosa è certa: sei una ragazza insicura. Cerchi di mettere ‘il carro davanti ai buoi’, nel senso che ti preoccupi di cose del futuro.
Come fai a sapere del tuo futuro? Ti preoccupa la tua insicurezza? Fai qualche seduta.
Un saluto
Dott. M. Di Nunzio
Buonasera. Provo a scrivere da un po’ ma non capisco perché i miei commenti non compaiano. Sono una ragazza di 28 anni e vivo una relazione con la persona che, fino a qualche anno fa, era il mio migliore amico da una decina di anni. Sto con lui da 10 mesi e tutto iniziò da circa 2 anni, quando io vivevo una storia turbolenta, caratterizzata da continui litigi e tira e molla da 4 anni. Abbiamo iniziato a guardarci in maniera diversa e iniziammo piano piano una relazione di sesso. Quando poi chiusi definitivamente con il mio ex, poiché ritornai da lui, non essendo sicura del sentimento che provavo per il mio amico e non essendo sicuro nemmeno lui, iniziammo a frequentarci più come una coppia. Io ho tentennato per un bel po’, perché non avevo ancora bene metabolizzato la perdita del mio e poi quando fui sicura ci mettemmo insieme. Abbiamo vissuto, fino a circa fine aprile, una storia tutta “rosa e fiori”, piena di felicità, nessun ripensamento e rarissimi litigi. Non ho mai avuto dubbi, anzi ho sempre pensato di sentirmi completa e realizzata, che non mi mancasse più nulla e di voler trascorrere il mio futuro con lui. Durante la quarantena, non essendo abituati a stare molto lontano, di punto in bianco ho iniziato ad avere dubbi, a quantificare il nostro amore, ritenendo che il suo fosse maggiore del mio. Questo l’ho pensato anche prima, dato che mi dimostra e mi dà cose che non ho mai avuto e che ho sempre cercato in un ragazzo, ma non ci davo peso. Poi questi pensieri sono diventati ossessioni, chiedendomi se fosse vero amore. Cosi ho iniziato a vivere nell’ansia, a stare male, sentendo una morsa allo stomaco che mi faceva sprofondare in un baratro. Piangevo, mi addormentavo con l’ansia e, puntualmente la mattina mi svegliavo con quest’ansia che sfociò, una mattina in una vera e propria crisi di panico. Premetto che quello stesso periodo, non vivevo una situazione limpida familiare e forse questo mi ha portato anche un’ansia generale. Ne ho parlato con lui e ha sempre ritenuto che fosse la distanza, ma che, quando ci saremmo visti, sarebbe passato tutto. Non fu propriamente così; pensavo che non mi attraesse nemmeno più e quando lo vedevo avevo già un po’ di ansia, perché poi avevo paura di tornare a casa e stare male e puntualmente era così. Lui aveva pensato anche di lasciarmi, ma al pensiero di perderlo, io sprofondavo in lacrime. Le cose mano mano, però, dato che adesso ci stiamo vedendo spesso, stanno ritornando alla normalità. Sto riacquistando, la felicità di prima quando sono con lui e l’ansia non la sento quasi più. Quando lo vedo mi capita di sentire una piccola ansia e di pensare che non mi piaccia, ma poi capisco, guardandolo più a fondo, che l’attrazione per lui la provo ancora. Purtroppo ho ancora timore di non essere innamorata, ma sono timori, seppur minimo adesso,che ho quando non sono con lui, perché in sua presenza sento di dover esprimere tutto ciò che provo e che mi rende felice. Vorrei solo vivermi la storia con la tranquillità di prima. Mi scuso per il lungo messaggio, ma mi sono molto ritrovata nel doc da relazione e ritenendo che il mio sia un problema più psicologico. Spero che Lei possa darmi delucidazioni in merito. La ringrazio in anticipo.
Lia, Ho già risposto a questa tua lettera identica a quella che hai inviato il 17 u.s.
Forse non l’ hai vista perchè l’ hai inviato ad un altro articolo del blog (Il Doc e la metafora del pozzo).
Un saluto.
Mi scusi Dottore. Ho sbagliato. Vado a leggere la risposta e mi scuso. La ringrazio
Di niente.
Un amore con i dubbi..
salve gentile dottore, sono Sabrina.
Ho 22 anni le faccio un riassunto (mi scuso per la lunghezza) di ciò che mi sta accadendo.
Sono fidanzata da poco ma ogni tanto riscontro dei problemi, ora racconto.
Premetto che Non ho scheletri nell’armadio, sono una donna che forse non ha fatto pace con il passato, ma ovviamente me lo lascio alle spalle, quello che è stato è stato. Da piccola dai miei famigliari venivo sempre umiliata effettivamente sin da piccola son sempre stata fragile e insicura, forse fa anche parte del mio carattere e da grande appunto, mi hanno portato ad avere delle insicurezze, come la dipendenza affettiva, bassa autostima ecc.
Con i ragazzi tendevo a correre spesso ad innamorarmi subito oppure a non avere relazioni durature, con uno ci son stata due anni e mezzo tra incomprensioni, litigi burrascosi (ogni giorno) nonostante sapevo che con questa persona non ci stavo bene, e al momento che sapevo di perderla andavo in crisi totale. Questa la chiamo dipendenza affettiva, mi accontentavo delle briciole con lui, effettivamente fisicamente nemmeno mi piaceva, era una mascotte, un amico, non un grande amore.
Successivamente dopo quest’ultimo ho sempre conosciuto ragazzi di cui magari mi sono innamorata, di cui alcuni narcisisti, come dicevo, tendevo sempre a correre dietro a questi soggetti forse per paura di rimanere sola anche se in parte, li volevo veramente.
Nella mia vita ho sempre desiderato avere un ragazzo al mio fianco, la classica storia d’amore come nei film.. una vera e propria sognatrice. Poi Son sincera, non vorrei invecchiare da sola, io vorrei un uomo vicino a me. Mi son resa conto che con alcuni ragazzi con la quale son stata insieme non ero soddisfatta appieno, infatti poi finiva subito, oppure finiva perché loro erano dei grandissimi stronzi, narcisisti (come detto prima) o persone che non si volevano impegnare. Ho incominciato a pensare che il problema ero io, son caduta in depressione anche per il male che tutti questi soggetti mi hanno fatto.
(Inoltre premetto che non ho neanche una soddisfazione a livello di lavoro e poi non lavoro nemmeno)in passato litigavo con le amiche, ero sempre insoddisfatta…
però poi con il tempo, dopodichè poi le acque si sono calmate un pò, ho smesso gli psicofarmaci (li ho presi per un anno), ho sempre fatto conoscenze con i ragazzi e mi son promessa di non accontentarmi più nemmeno se non mi piace nemmeno, proprio zero, che se dovevo vivermi una relazione soffocante come quella che ho avuto in precedenza, o relazioni malate cose del genere, avrei preferito stare da sola.
È arrivato “Nicola“, sono quattro mesi poco più che ci conosciamo(con Covid19 senza vedersi compreso), frequentiamo e ci siamo fidanzati (non ufficialmente ancora) Lui mi piace nonostante non sia il mio prototipo con lui ci sto benissimo, sia in intimità che in tutto, sembra l’uomo adatto a me, all’inizio tra me e lui non c’è stata questa sorta di desiderio, ma il nostro rapporto è andato a crescere sempre di più, fino a creare qualcosa di bello e profondo.
Solo che sono incominciate a sorgermi domande e sono caduta nella paura (quindi andando in ansia) ponendomi “lo amo o non lo amo?” “Soffrirò anche con lui di dipendenza affettiva?” “Ma so cos’è l’amore?” “Lo voglio per bisogno o per amore?” Incominciandomi a sentirmi in colpa, una persona che non vale niente e che non sa quello che vuole quindi son caduta in depressione e con lui ci ho anche litigato (premetto che il dubbio fa parte sempre di me) Che dire, al tempo stesso con lui vorrei vivermela e lascio fare al destino. perché non voglio buttare via una cosa così bella, un amore (tra l’altro corrisposto da parte sua) che poi magari risulta bellissimo.
Forse devo fare ordine nella mia vita, ma Che cos’è? Un principio di un eventuale dipendenza affettiva? Paura di stare da sola? Non lo amo in realtà? È paura di amare? O in realtà lo amo ma ci vuole del tempo per capirlo? Devo vivermelo? Un parere
Grazie infinite 💙💙💙
Buonasera Sabrina, hai fatto un bel resoconto.
Riguardo alle diagnosi (dipendenza affettiva, bassa autostima, et al.) può darsi che hai ragione. Non ti conosco, non posso emettere verdetti.
Dovresti apprezzarti e valorizzarti di più. In questo modo risolvi la tua fragilità personale.Le tue insicurezze sono causa anche dei dubbi
verso la relazione affettiva che ora stai vivendo. Non sei la sola ad avere certi dubbi. Passano in mente anche a coppie che convivono da molto tempo.
Però loro quando hanno certi pensieri non si preoccupano. Fanno parte degli alti e bassi dell’ affettività.
Altrettanto dovresti fare tu.
Va bene? Ti saluto,
Dott.M. Di Nunzio
Salve Dottore, ho 19 anni e mezzo, sono sempre stata insicura, perfezionista e ho sempre voluto avere il controllo su tutto, perché questo mi trasmette sicurezza. Sin da piccola ho avuto pensieri intrusivi e disturbanti, ricordo che il primo lo ebbi a 10 anni e mi duró per quasi 3 giorni. Il primo forte l’ho avuto all’etá di 16 anni, con la paura di potermi innamorare del mio insegnante, e da quel momento avevo anche paura di andare a scuola, per quasi 2 settimane; pensieri che mi facevano aver paura di far del male ai miei cari, a tal punto che avevo paura di prendere i coltelli, oppure la sera prima di andare a dormire chiedevo a mia madre di chiudere la porta e nascondere la chiave, per evitare che io potessi avere accesso in cucina e prendere appunto i coltelli, e in quel periodo ricordo non guardavo nemmeno il tg, per non sentire notizie di omicidi, non guardavo film d’azione perché mi procurava ansia la cosa. In un certo periodo della mia vita ho avuto paura di morire, e ciò mi portava a svolgere ogni sera le stesse medesime azioni, in sequenza, per cercare di scacciare l’ansia, dormire sempre nello stesso posto, recitare le stesse preghiere, indossare gli stessi oggetti ogni giorno, per paura che se non lo avessi fatto, non mi sarei svegliata il giorno dopo. Ho sempre avuto difficoltà nel sedermi o toccare oggetti a casa di persone estranee, perché dico la verità, a volte provavo ribrezzo dato che non sapevo lì prima chi ci era passato, cose del genere; controllo documenti milioni di volte prima di spedirli per paura che ci possano essere errori, e ciò mi capita anche con le verifiche universitarie. Scrivo perché quest’ansia si sta riversando sulla mia relazione che va avanti da quasi 8 mesi, una relazione che sono stata io a volere con tutta me stessa, io ho fatto sempre il primo passo; è una relazione perfetta, se non fosse per qualche piccola gelosia di base, ma tutto perfetto, il mio partner è tutto ciò che ho sempre desiderato, ed forse proprio questo mi fa paura. All’inizio la nostra storia è stata molto turbolenta, lui non mi dava molte certezze, e quindi io avevo una costante paura di perderlo, paura che si potesse innamorare di un’altra e lasciarmi, cose del genere… poi una sera, mi fece una dichiarazione positivissima, e in quel momento per la prima volta ho provato piacere senza avere l’ansia di poterlo perdere, e ho cominciato a pensare “ e se non ci tenessi più?” “ e se mi stessi disamorando?” “Se fossi innamorata non mi farei queste domande”, da lì il calvario più totale; ho iniziato a controllarmi, a controllare il mio batticuore che in quel momento non riuscivo a percepire, e quindi ulteriore ansia, poi fu nel periodo che stavamo per fare 1 mese di fidanzamento (dopo 3 mesi di conoscenza) e quindi avevo ancora più l’ansia perché tempo fa ho avuto una relazione, e il mio ex mi lasció dopo un mese, e quindi mi venne l’ansia perché pensavo che mi stessi per comportare come lui. Poi riuscì a comprendere che i miei pensieri erano solo pensieri, e quindi continuai. Poi ebbi una ricaduta circa una settimana dopo, in seguito ad una serata nella quale il mio ragazzo fu un po’ distaccato nei miei confronti, quindi io tornai a casa e quando mi scrisse provai rabbia; da qui le domande “se fossi innamorata non proverei rabbia”, “quindi non lo sono”… panico, lacrime, pianti, dovuti al fatto che la mia testa mi diceva di non amarlo, ma il mio cuore lo desiderava in ogni istante, e non riesce a stargli lontano nemmeno 1 giorno. Allora poiché era la seconda volta che mi assalivano i dubbi, decisi di prendere una pausa, che finì dopo 4 giorni dato che mi mancava da morire, piangevo e volevo solo stare di nuovo con lui, nonostante le mie paure ( e poi durante questa pausa continuavo a parlargli per giunta, perché mi mancava troppo). Passano due settimane e i dubbi poi ritornano, allora io ritorno ad essere confusa al massimo, non capisco più che sento, però dentro di me ho sempre sentito di dover stare con lui, perché ho sempre pensato che sin dall’inizio c’è stata un’attrazione immediata, che non può morire da un momento all’altro. Ora sono passati quasi 3 mesi da quell’evento, ma i miei dubbi sono ancora qui, non riesco a frenarli, in nessun modo, una settimana fa lui stava per lasciarmi e io sono andata nel panico più totale, a tal punto che stavo per avere un’attacco di panico, sono scoppiata in lacrime e malgrado avessi le paure più varie come quella di tradirlo (a tal punto da non guardare più nessun ragazzo e eliminare i contatti sui social network per non avere tentazioni), quella di stancarmi di lui, la paura di poterlo lasciare all’improvviso ( che è quella che mi spaventa di più, il poter perdere il controllo a causa dell’ansia) io quando stava per lasciarmi, mi sono sentita persa, sono uscita fuori di casa, ho camminato per non so quanti chilometri finché non mi dava una risposta, avevo paura che mi lasciasse, paura di vederlo con un’altra, paura che la nostra storia diventasse solo un ricordo. Poi però lui è rimasto con me, perché dice che mi ama tanto e vuole stare con me. Dopo di ciò io ho trascorso 3 giorni stupendi, spensierati, solo però con la paura di poterlo perdere. Ora i miei dubbi sono tornati, sono persistenti, e non vanno via, io vorrei solo vivermi la mia relazione, nonostante i miei dubbi, io voglio stare con il mio ragazzo, perché mi rende felice, e così io mi sto perdendo una felicità che io stesso ho voluto fino in fondo. Ho paura a dirgli ti amo, a dirgli cose dolci, perché ho paura che all’improvviso io possa scocciarmi, ho paura del pensiero persistente di lasciarlo, perché io so che lo amo e che senza di lui io mi sentirei incompleta, e potrei stare con altri milioni di persone, ma amerei sempre lui. Mi chiedo se la mia non è solo paura di avere una storia seria, dato che nelle relazioni ho sempre sofferto, e ne ho bloccate due sul nascere proprio perché avevo questi pensieri che mi attanagliano adesso, però in quel caso è stato semplice perché ancora non ero legata, e poi c’erano caratteristiche che non mi piacevano, forse perché ho sempre avuto l’idea di una relazione perfetta, ho sempre ragionato in assoluto. Ora al mio ragazzo mi sono legata, provo un forte sentimento, lo amo tanto, e non voglio mandare tutto all’aria, vorrei risolvere il mio problema piuttosto, dato che è la 3 volta che si presenta. Il mio psicologo dice che io ho una forte paura di perderlo, e quindi mi allontano per questo, noto miglioramenti, riesco a gestirli meglio i miei dubbi, ma a volte mi sento stanca di non riuscirmi a concentrare in nulla, e cercare sempre di tranquillizzarmi leggendo testimonianze. Non voglio perderlo, non voglio perdere anche lui, voglio stare con lui. Forse se qualcuno mi dicesse che starò con lui in eterno mi tranquillizzerei; tra l’altro sento l’esigenza di vederlo ogni giorno, per paura di potermi dimenticare di lui, e disamorarmi… non so più cosa mi succede, sento che l’ansia sta offuscando il mio sentimento, il quale sono sicura che è ancora lì ed anche molto forte. Mi scuso per la lunghezza del commento. Lei cosa crede? Grazie mille in anticipo.
Salve Rosemary, hai scritto una lettera lunghissima. Meno male che c’è stato un po’ di tempo per leggerla.
Hai scritto che tu già sei in cura. Sicuramente ti avranno detto che soffri di un Disturbo Ossessivo Compulsivo. Questo lo si deduce dalle varie forme ossessive
che hai sofferto in passato. Molte volte il Doc si presenta in maniera diversa nella stessa persona.
Ora stai soffrendo il Doc relazionale. I dubbi, le incertezze e la paura di perdere il controllo sono la base di ogni forma di Doc.
Bisogna lavorare su queste evitando di fare test e verifiche per cercare rassicurazioni.
Continua la cura, poi mi fai sapere. Va bene?
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Salve, ho 19 anni e mezzo e nella mia vita ho sempre avuto pensieri che mi ossessionavano e mi procuravano la stessa medesima sensazione di ansia. Ho sempre avuto la necessità di avere il controllo su tutto per colmare la mia insicurezza, ho sempre fatto delle azioni per lenire quell’ansia che saliva spesso, dal controllare milioni di volte un compito prima di consegnarlo, a fare determinate azioni ogni sera prima di andare a dormire per avere la certezza di svegliarmi la mattina dopo, alla paura di far del male fisico ai miei cari, la paura di poter provocare del male a me stessa, insomma cose del genere. La cosa strana è che sono pensieri i quali mi tormentano tutto il giorno, non mi danno tregua, e compromettono le mie attività quotidiane impedendomi anche di concentrarmi nello studio. C’è stato un periodo in cui non riuscivo a toccare i coltelli perché avevo il pensiero di far del male ai miei cari, e sembrava così reale che mi spaventava tanto, evitavo di guardare il tg per evitare di ascoltare notizie catastrofiche di omicidi, film aggressivi. Ora le mie sono spostati sulla mia relazione, che va avanti da 7 mesi circa, so che è poco, però mi sto spaventando perché tali dubbi in passato mi hanno spinta ad allontanarmi dalla persona che stavo conoscendo pochi giorni dopo, dato che costantemente mi assillava l’idea di dover trovare il partner perfetto, una perfezione che non riuscivo mai a trovare. Se mi allarmo è perché con il partner con cui sto attualmente, sto una meraviglia, sono stata io stessa a volere questa relazione, con tutta me stessa, è stato un vero e proprio colpo di fulmine, non ho mai visto difetti, nulla, volevo solo vivermi questa storia e basta. L’unica mia paura è sempre stata quella di perderlo, dato che inizialmente mi diceva che le cose potevano cambiare e sarebbe potuto andar via da me. Poi le cose sono migliorate e io ricordo che una sera lessi un suo messaggio in cui mi diceva delle cose carine e non ebbi la reazione forte che immaginavo, da lì sono cominciati i dubbi “e se non lo amassi?” “ e se lo stessi prendendo in giro” “ e se fossi finta?” “ se lo amassi dovrei sentire sempre delle forti sensazioni, soprattutto quando mi fa delle dichiarazioni”… dubbi su dubbi, avevo paura di guardare altre persone per l’ansia che potessero intrigarmi, avevo paura di non amarlo più, avevo paura di riascoltare le nostre canzoni perché temevo di non provare le stesse sensazioni iniziali, guardavo le nostre foto e sentivo un peso sul cuore, iniziai ad osservarlo dalla testa ai piedi, e stranamente vedevo solo difetti, quando poi mi è sempre piaciuto tantissimo fisicamente. Mi svegliavo la notte piangendo, poiché sentivo che quei pensieri erano contrastanti con la realtà, dato che avevo al contempo una forte voglia di vederlo e di stare con lui, mi mancava e quando stavo con lui stavo così bene, e i pensieri scomparivano, o meglio c’erano ma non li consideravo dato che solo a guardarlo negli occhi io provavo sollievo, e desideravo che quel tempo fosse infinito. I dubbi però continuavano, e io presa dalla disperazione, decisi di prendermi una pausa; inutile dire che dopo 2 giorni tornai da lui, perché mi mancava troppo, sentivo di esser tornata lucida, di esser ritornata in me, qualche piccolo dubbio c’era sempre, ma non gli davo tanto peso perché avevo appena fatto i conti con la sofferenza avuta nei giorni passati lontana da lui, e ciò mi rassicurava. Poi i dubbi sono tornati, delle volte ho paura di non voler accettare la realtà, ovvero che forse la mia storia è giunta al capolinea, ma al contempo se non lo vedo per un giorno mi sento o se immagino di avere una vita separata e diversa da lui, mi sento male; quando sto con lui sto una meraviglia, sento di amarlo e l’ho compreso ancor di più qualche giorno fa quando in seguito ad un litigio voleva lasciarmi e io sono andata nel panico, a tal punto da vomitare, improvvisamente la paura di tradirlo, di lasciarlo, o di non provare nulla, non c’era più, volevo solo avere la certezza di continuare la mia storia con lui. Sono in cura da uno psicologo e mi dice che la mia è paura di perderlo e inoltre paura che questa storia vada come una che ho avuto a 15 anni, poiché il mio ex mi lascio all’improvviso, senza motivo dopo un mese di relazione, e quindi è come se fossi rimasta scottata da quell’evento. Forse sapere che il mio è un doc, mi farebbe stare più tranquilla, vorrei solo imparare a valorizzare ciò che ho piuttosto che desiderare sempre di più, dato che se ci penso non mi manca nulla, il mio partner mi rende così felice, e sto bene. Forse se qualcuno mi dicesse che passerò tutta la mia vita con lui mi tranquillizzerei, poiché avrei la certezza che i miei sono solo pensieri. La prego, non voglio perderlo, ci starei male, lo so, dato che solo al pensiero di separarmi da lui mi sento male.
Salve Lily, grazie per avere scritto.
Una lunga lettera di sofferenza la tua. I dubbi e le insicurezze dettano legge e ti fanno pensare molte cose brutte.
Da quel poco che so della tua storia, ma dal modo come si sta svolgendo posso dirti che il tuo è un disturbo ossessivo.
Ha avuto vari svolgimenti: dal doc aggressivo, ora si è trasformato in doc relazionale.
Il fondo è sempre quello: personalità insicura, perfezionista, paura di perdere il controllo e intollerante al dubbio.
La storia col tuo ragazzo, a 15 anni, non centra nulla, già c’erano le premesse per il doc.
Cosa dirti? Devi fare qualcosa per non essere vittima del dubbio. Devi resistere alla continua insicurezza e ricerca di assenza di difetti
nel partner. Questo è il linguaggio del doc. Tu non sei tenuta ad accontentarlo. Anche alle coppie normali (senza doc) passano pensieri
negativi sui difetti del / della partner, ma non danno troppo peso. Nessuno è perfetto. Nessuna relazione è perfetta. Si sta bene lo stesso.
Per te no, perchè non sei tu a decidere, ma le pretese del tuo doc.
Cosa fare? Io ti consiglio una terapia con un terapeuta esperto nella cura del disturbo ossessivo. Anche on line.
Questi sono i miei consigli. Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Salve mi chiamo melissa ho 20 anni e sono fidanzata da 3 anni con il mio ragazzo 35 anni.
La nostra relazione Ha avuto alti e bassi perché lui era sposato e quindi ha dovuto lasciarmi per un periodo perché ci fu un lutto nella loro famiglia e decise di non farsi sentire per un po’. Io stetti molto male, non dormivo più non mangiavo più..però piano piano stavo riuscendo a riprendermi con L aiuto dei miei amici, poi lui dopo un po’ torno e io da innamorata e anche perché mi sono sempre fidata di lui ci sono tornata. Mi ha spiegato tutto con calma e io ho capito quindi ci abbiamo messo una pietra sopra, ora viviamo assieme e stiamo da dio o meglio siamo sempre stati da dio perché anche prima che mi lasciasse la nostra relazione era perfetta. Io e lui non litighiamo mai se non per sciocchezze,lavoriamo anche insieme e mi rende molto felice questa cosa. Poi ci fu la quarantena non lo vidi per 2 mesi ma nulla di rilevante perché mi basta sentirlo per stare bene..poi finito tutto ciò ci siamo rivisti e mi ero fatta un piccolo pensiero “ e se nel vederlo non mi piacesse più?” Ma non mi tocco più tanto perché era un pensiero che sorvolava, e infatti così fu siamo stati bene per 2 giorni..poi dopo fui costretta ad andare via a causa della sua ex moglie che ha chiamato i genitori e i suoi fratelli facendo un casino.. io li per li mi sono arrabbiata ero fuori di me, ma poi ho visto che non era colpa sua e quindi mi sono calmata lo vidi piangere e da lì mi sono infreddolita. Ho iniziato a farmi paranoie “ forse non lo amo abbastanza”, “forse non mi piace più” e via così dicendo..sono tornata da lui qualche giorno dopo e ora siamo sempre assieme come appunto dicevo sono andata a convivere, però le ansie iniziano a diventare più forti e mi creano delle vere e proprie crisi di panico focalizzate su questi pensieri, mi viene L ansia solo al pensiero di non stare più con lui o che io possa lasciarlo. Sono consapevole che dopo 3 anni non si provano più le emozioni che provavo magari i primi giorni che lo visto..ma questa cosa mi da ansia mi fa impazzire non riesco più a vivere la mia vita felice e serena con lui come prima, piango sempre..non so più come fare io so di amarlo io voglio passare tutta la mia vita con lui..non so come togliermi dalla testa questi brutti pensieri voglio solo tornare a stare bene con lui come prima lui è l’uomo che amo e che voglio per tutta la mia vita.😓😓
Melissa, stai vivendo una relazione che non ti fa stare tranquilla, vero?
Ai problemi familiari del tuo uomo, ora si sono aggiunti i tuoi dubbi.
Ti vedi diversa, hai delle incertezze su di lui e sul vostro rapporto.Queste insicurezze ti danno fastidio, vorresti che tutto torni come prima, vero?
Melissa, chiedi una cosa impossibile. Certi dubbi vengono anche a persone sposate da molti anni, però non danno loro importanza. Questi
sono gli alti e bassi della vita affettiva. Impara a conviverci anche tu. Tutto cambia nella vita. Anche i sentimenti hanno alti e bassi.
Conviviamo con l’ incertezza. Come dice il proverbio:”Se son rose fioriranno”.
Un saluto.
Dott. M.Di Nunzio
Buongiorno, la mia ragazza ultimamente sta soffrendo molto per quanto riguarda il lavoro e i genitori tra l’altro le mettono anche tanta ansia per il futuro. Tutte queste ansie e paura hanno portato il suo umore ad essere molto altalenante fino ad avere dubbi sulla relazione. tutti questi problemi la stanno allontanando, non si rende conto che sta allontanando me l’unica persona con cui comunque stava bene.. e quindi pensa sia la relazione il problema ma io lo vedo che sono altri fattori i problemi
Francesco, purtroppo non posso dirti nulla perchè non sei la persona interessata.
Come puoi tu risolvere i problemi della tua ragazza? Deve essere lei a richiedere aiuto.
Ne hai parlato con lei? Cosa dice?
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Salve le scrivo perché leggendo questo articolo ho capito che forse in questo momento della mia vita mi sento molto dentro questa situazione.
Da settembre il mio ragazzo doveva partire per studiare fuori e da quando è partito io ho da subito iniziato a sentire un senso di vuoto e depressione che mi sono portata dentro per davvero molto mesi, sentendomi abbandonata, vorrei precisare che lui non mi ha mai davvero abbandonata e che mi ha sempre supportata e sopportata anche quando vedevo tutto nero, veniva a trovarmi, passava le notti a rassicurarmi.
In quei mesi ammetto di averlo limitato in ogni cosa, tutti i suoi amici uscivano ed io ero restia, oppure gli altri facevano viaggi ed io anche se non dicevo sul serio di no, lui sapeva che ne avrei sofferto.
Ero totalmente paralizzata ma quando ho capito che questo comportamento lo danneggiava tanto ho fatto un passo indietro e da Dicembre ho cercato di migliorarmi e far si che le cose andassero meglio e dargli quindi più “libertà”, le cose quindi per lui andavano meglio ma io ammetto che non sono mai uscita da quegli schemi mentali ed anche se in silenzio continuavo a soffrirne e vedere il marcio ovunque.
Abbiamo avuto anche litigi molto importanti.
Tutto quello che sto raccontando mi fa sentire terribilmente in colpa e nonostante adesso lui sia qui, io non riesco a “staccarmi” il pensiero di dover passare l’estate separati, visto che lui andrà sicuramente nella sua casa al mare e nonostante mi abbia invitata, io non credo sia giusto star lí un intero mese, quindi andrò per poco, il fatto che lui resti lí e che lí tra l’altro oltre che amici ci sono vecchie fiamme con cui si ritrova ad uscire la sera mi manda in crisi.
Vorrei che lui stesse con me, ma non posso vietargli di star lí con la famiglia e allo stesso tempo non voglio rivivere tutto quello che ho vissuto quest’anno che mi ha provocato attacchi di panico ansia ed insicurezza.
Ci tengo a precisare che prima non ero così, stiamo insieme da due anni e prima di quest’anno, prima di questo mio sentirmi abbandonata, ero una persona molto più libera, non avevo problemi nel vederlo lontano, perché tutto questo non fa parte di me.
A volte penso sia meglio lasciarlo visto che credo di non potergli dare felicità e libertà che credo siano la base di tutto.
Salve Ely, non è facile rispondere alla tua lettera, perchè hai dato poche informazioni di te stessa.
Hai paura di essere abbandonata, però dici che è meglio lasciare il tuo ragazzo “Visto che credo di non potergli dare felicità e libertà che credo siano la base di tutto.”
Non riesci a staccarti, dici che l’ hai limitato, sei gelosa e hai paura delle sue vecchie fiamme, vero?
Ely, il tuo è un problema di depressione. Stai attraversando questo brutto periodo, che ti fa essere diversa da come eri ‘prima di quest’anno’.
Ora provi senso di vuoto, depressione, vedere tutto marcio, non avere fiducia in te stessa.
Cosa ha potuto causare tutto questo?
Se vedi che non riesci ad essere più serena e più fiduciosa è bene ricorrere ad un aiuto professionale.
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Buongiorno Dottore. Sono una ragazza di 28 anni e vivo una relazione da 10 mesi con colui che fu il mio migliore amico per più di 10 anni. Premetto che, prima di iniziare la relazione con lui, ho avuto un’ulteriore relazione, di 4 anni, turbolenta, caratterizzata da continui litigi e tira e molla. Durante un ennesimo tira e molla con il mio ex, mi avvicino sempre di più al mio amico e iniziamo entrambi a guardarci con occhi diversi, fino a iniziare un vero e proprio ” gioco di seduzione”, caratterizzato da sguardi, sorrisi, baci e sesso. Quando chiudo definitivamente la storia con il mio ex, inizio una frequentazione con il mio amico, ma ero insicura perché non avevo dimenticato del tutto il mio ragazzo precedente. Poi, continuando la frequentazione, mi rendo conto di non essere mai stata bene come con lui e mi decido a iniziare una vera e propria storia d’amore. Da agosto fino al periodo della quarantena, non ho mai avuto dubbi; sentivo di amarlo, di non essere mai stata felice con nessuno come con lui, ho iniziato a progettare il mio futuro con lui e a pensare a una convivenza. Passavamo, prima della quarantena, quasi tutti i giorni insieme, ma poi siamo stati lontani 2 mesi. Da aprile, di punto in bianco, forse dovuto anche ad altri problemi, inizio ad avere un forte senso di ansia, un “buco” o senso di colpa che mi prende tutta la pancia (non so spiegarlo bene) e inizio a interrogarmi se il mio sia vero amore e pensare che il mio amore fosse inferiore al suo. Più pensavo e più stavo male, piangevo, mi interrogava come sarebbe senza di lui e questo mi faceva piangere. Gliene parlai e lui pensa, tuttora, che sia una cosa del periodo. Più passavano i giorni e più stavo male. Lo vedevo in videochiamata e pensavo che non mi attraesse più fisicamente. Poi ci siamo visti, ma le cose non andavano bene; anzi una volta che ci siamo visti ho iniziato a vederlo in maniera diversa, come se non mi piacesse più e questo mi fece sprofondare in una profonda crisi, con veri e propri attacchi di ansia. Poi, man mano che ci vedevamo e che ci vediamo, le cose hanno iniziato a migliorare e fisicamente è ritornato a piacermi, anche se ho dubbi su tutto, anche sul fatto che non mi piaccia, quando poi invece ci sto insieme e penso a quanto sia bello. Quindi vivo pensieri contrastanti. Non riuscivo nemmeno a dirgli ti amo, mentre adesso riesco a pronunciarlo, soprattutto in quei pochi momenti in cui parlo con lui e l’ansia per poco scompare. Nonostante continui a stare con questo senso di ansia, infatti quando lo sento inizio a calmarmi e quando lo vedo sto bene ma ho comunque una leggera ansia o il timore che poi, quando torno a casa, stia di nuovo male. Leggendo su internet e il suo articolo, ho pensato che si tratti di doc da relazione. Mi scuso per il lungo messaggio e spero che Lei possa darmi una mano a risolvere questo problema che non mi fa più essere felice. Premetto un’altra cosa: qualche giorno fa il senso di ansia per lui mi era passato e ho iniziato ad avere anche problemi di ansia non legati a qualcosa in particolare. Ora invece, dopo averlo visto venerdì ed essere stata comunque bene ma con l’ansietta o timore, è ritornato il problema. La ringrazio in anticipo.
Salve Ly ( o Giulia),
questi sono gli scherzi che ci succedono quando cerchiamo a tutti i costi di fugare i dubbi e cercare certezze assolute.
Anche le coppie navigate, che stanno insieme da anni hanno certi pensieri, o certi dubbi, ma non danno loro importanza.
Non si chiedono: “Mi piace/non mi piace?”, ” E’ bello abbastanza?”, ” e se non sono perdutamente innamorata?”, ecc. ecc.
Le persone come te, vivono e soffrono per questi pensieri contrastanti. Non li accettano, non sanno accettare il dubbio.
Cercando a tutti i costi le certezze e non trovandole, si diventa ansiosi e si rimandano decisioni importanti.
Giulia, non so se il tuo è un Doc relazionale, bisognerebbe approfondire. Quello che posso dire è che quando vengono in mente
certi dubbi, è meglio non preoccuparsi. E’ meglio distrarsi.Se invece ti accorgi che l’ intolleranza al dubbio è allargato anche ad altri settori della vita,
allora è il caso di iniziare un trattamento con uno specialista.
Va bene?
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Salve dottore sono Alessia 24 anni e sono fidanzata da 6 anni con Alessio 23 …. anni …8 anni fa ci siamo lasciati 2
Volte ma devo dire che è come se non ci fossimo mai persi… poiché ci vedevamo ci sentivamo ecc .. qualche anno fa ho sofferto di ho ossessione sulle malattie e sulla paura della morte ( ho perso il mio papà all età da 8 anni )… con momenti di forte panico ansie e anche un mese di piena depressione …!
Ad pggi questa cosa non mi sfiora più la mente … ma il mio problema è un altro sono i sentimenti verso il mio amore sono innamorata persa di lui sono sempre stata felice di questa relazione basata su rispetto reciproco fiducia passione per entrambi su tutto … tanto che la mattina a volte mi alzavo e piangevo di Gioia per quanto fossi grata e felice di avere lui al mio fianco … non dico che è perfetto ansi litighiamo spesso e non lo è non lo siamo … ma nessuno è perfetto …ma sono litigi futili stupidì sempre del tutto risolvibili ne abbiamo passate tante insieme nonostante tutto non ho mai avuto minimo dubbio su di noi … ! Abbiamo progettato molto spesso una convivenza che purtroppo per ora però non possiamo permetterci non nascondo che questo mi fa molto male ma forse è giusto così ora non è il giusto momento per tante cose …. tutto cominciò una sera del 26 dicembre quando lui mi scrisse amore com eri strana stasera sembravi diversa … non più innamorata e da lì il panico scesi dalle nuvole in quanto per me non era cambiato nulla … ma ricordo che passai una notte bruttissima senza chiudere occhio solo panico e ansia … e da lì sono iniziati i miei dubbi …. lo amo non lo amo?e se mi fossi scocciata? E allora perché a volte lo vedo e non sento niente ? Quando poi ci sono volte in cui sono più tranquilla e sento di amarlo più di me stessa a volte mi viene anche da piangere e piango xké penso che se mi lasciasse morirei dentro chiedo rassicurazioni a famigliari ma soprattutto purtroppo sono ricorda spesso alla cartomanzia …. … ne ho parlato con lui e mi è stato e mi sta vicino come non mai ha subito capito. Non voglio perderlo sono in cura da 2 mesi per la prima volta da una psicologa ma ad oggi alterno momenti in cui lo amo tantissimo e altri che quando lo vedo e come se mi sentissi vuota … e
Come se io dal quel 26
Dicembre non sentissi più le mie emozioni ….ho il terrore di perderlo non riesco a non vedere un futuro con lui … sono così entusiasta all idea di vivere con lui e costruire famiglia ho il terrore di non riuscire più a sentire e provare la stessa felicità prima di quella maledetta sera dove era tutto così bello sereno ma soprattutto dove ero persa di lui … ed ora ? ma allora ? Xké sto così cosa mi succede ? Passerà ?
La ringrazio in anticipo spero di rivedere un suo parere !
Salve Alessia, bastava una sola email, invece ne hai inviate 4.
Questo dipende dall’ ansia che sprona un senso di urgenza a risolvere il problema.
Questo è un Doc relazionale. Purtroppo il doc si alimenta della nostra insicurezza e bassa stima di noi stessi.
Inoltre nel tuo caso hai sofferto un lutto, della perdita di una persona cara in età precoce. Questo può essere la causa della tua
intolleranza al dubbio e bisogno di certezze.
Devi stare calma, la tua relazione affettiva non è in pericolo. Ora stai facendo anche terapia. Questa non ti aiuta?
Nel tuo caso andrebbe bene una terapia EMDR per la perdita che hai subìto e per farti acquistare più fiducia.
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
In più ecco per completare il quadro questi momenti di up and down sono accompagnati o meglio vanno di pari passo con un “amore ed odio” nei confronti di questa persona.
Ely, mi pare di averti dato una risposta.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Salve , sono una ragazza di 20 anni e premetto di aver avuto solo due relazioni “serie”, se così possono definirsi, durate quasi un anno quando avevo 15 e 17 anni. Nel 2017, dopo aver appena scoperto che il mio ex mi aveva tradito, ho conosciuto questo ragazzo in vacanza, molto intrigante che mi ha fatta sentire come non mai. Sono riuscita io a rovinare tutto in un attimo di “debolezza” baciandomi di nuovo con il mio ex. Quando questo ragazzo è venuto a saperlo, ha voluto “chiudere” con me perché non poteva fidarsi. Aveva detto che stava iniziando ad amarmi ma che con ciò che era successo non poteva più fidarsi di me. Io ci sono stata male per tanto tempo e ci ho messo davvero tanto tempo a dimenticarlo anche perché durante il corso di questi anni ci siamo visti ogni tanto, nonostante ora lui sia fidanzato. Dopo di lui ho avuto diverse frequentazioni, tutte accumunate dal fatto che di questi ragazzi, fin dall’inizio della frequentazione, non ero mai sicura. Magari partivo anche bene e avevo questi momenti in cui mi sentivo anche “presa” nonostante questi non mi piacessero veramente sia dal lato fisico o dal lato caratteriale, ma dopo qualche mese finivo per stufarmi e non volerne più sapere. L’unico ragazzo che mi aveva preso un Po’ di più l’anno scorso, mi ha scaricato dopo qualche uscita dicendo di non volersi impegnare facendomi stare molto male. Verso fine febbraio mi ha scritto questo ragazzo di due anni in più di me. Sono partita senza aspettative ma già dai primi momenti, parlavamo un sacco via whatsapp, anche fino alle 5 di mattina senza mai stancarci. Prima che iniziasse la quarantena siamo riusciti a vederci poche volte e principalmente la nostra conoscenza si è svolta via messaggio. Inizialmente ero assalita dai dubbi che lui si stufasse per il fatto che non potessimo vederci, ma con il tempo lui mi ha tranquillizzato facendomi capire che lui nutrisse gli stessi dubbi. Il periodo della quarantena l’ho fatto pensando a lui e aspettando sempre il suo messaggio, abbiamo parlato tanto e ci siamo conosciuti molto bene nonostante, per via dei caratteri che si sono rivelati molto diversi, spesso abbiamo avuto tante discussioni. Il mio unico pensiero era voler stare con lui, volerci stare insieme. Finalmente è arrivato il giorno in cui abbiamo ufficializzato la cosa, ma dopo una settimana sono cominciati a venirmi i dubbi, dapprima su ciò che provasse lui, avevo paura che da un giorno con l’altro si stufasse, poi su cosa lui potesse darmi, cosa provassi io. Saranno due settimane che sono assalita da questi dubbi che mi tormentano tutto il giorno. L’altra sera, in seguito a una discussione lui ha accennato al fatto che così non potesse andare avanti più di tanto e all’idea sono scoppiata a piangere. Io ho tanta voglia di prendermi cura di lui ma sono piena di dubbi, dubbi che lui non sia quello giusto e di non di ricadere negli errori passati.
Mi scuso per la lunghezza e spero che sia chiaro ciò che ho scritto, ma volevo sapere se questi dubbi sono dati da un doc da relazione (visto che spesso li ho avuti nelle relazioni passate) o se semplicemente anche questa volta ho tutti questi dubbi perché lui non è quello giusto per me
Grazie mille!
Buongiorno Francesca, questi dubbi sono normali. Non si può essere sicuri di un rapporto completamente.
I dubbi possono essere presente anche in persone che hanno una relazione affettiva da tempo, solo che non ci fanno caso più.
Non danno molta importanza perchè non stanno continuamente a chiedersi sul rapporto, sul partner e sul futuro.
Si può anche convivere con i dubbi, basta non dare loro importanza. Come vanno le cose ce le prendiamo.
Non si può mettere il carro davanti ai buoi, non possiamo sapere il futuro. Questa vale anche per le relazioni affettive.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Salve, sono sempre Francesca e dopo un mese dall’ultima volta che ho scritto volevo aggiornare sulla mia situazione parecchio altalenante. In seguito a ciò che scrissi, dopo qualche giorno ho avuto dei momenti di tranquillità (precisamente 3 giorni) in cui mi sentivo bene, nonostante litigassimo non avevo più alcun dubbio ed ero sicura di ciò che volevo. Ma la calma è finita subito perché una mattina mi sono svegliata male, senza alcuna voglia di litigare e da lì ho pensato “ma se non ho piu voglia di litigare, vuol dire che mi sono stufata?” E da lì sono ricaduta nel vortice delle ossessioni. Ogni giorno andava sempre peggio, mi fissavo sempre più su ogni singolo particolare, ogni singolo difetto, era un continuo discutere e non capirci. E in un momento di crisi è subentrato anche il mio “ex”. Sono entrata nel panico totale, ho fatto giorni a piangere come se la relazione fosse già finita, pensando a tutti i bei momenti passati insieme. Settimana scorsa lui ha accennato al fatto che così non potesse andare avanti e per un attimo mi sono sentita come sollevata. Il giorno dopo l’ho passato piangendo, percorrendo a flashback tutti i ricordi insieme e a piangere. Nel momento in cui ero pronta a lasciarlo andare, lui si è avvicinato a me e ho sentito i brividi così non ce l’ho fatta. Da lì avevo deciso di darmi tempo, di rallentare un attimo, di vedere come sarebbero andate le cose. Sabato siamo andati al mare e abbiamo passato una giornata bellissima, in cui mi sentivo al posto giusto con la persona giusta, ero sempre più covinta di volerlo. Ma il fatto che io stessi cominciando ad accettare i suoi difetti, a non aver paura di perderlo e a non esser più gelosa ha fatto scattare in me altre ossessioni. Inoltre adesso è subentrato un altro problema di cui prima non ci facevo caso: manca un po’ di intesa sessuale tra di noi. Ieri sera parlavo con le mie amiche di un mio “ex” con la quale il sesso era grandioso è da lì sono risprofondata nei dubbi. È da ieri sera che sono letteralmente ossessionata da questa cosa. Leggo tutto il giorno internet, sono agitata, la notte non dormo e mi si chiude lo stomaco. Sono spaventata dall’idea di essere dentro una relazione sbagliata ma allo stesso tempo vorrei tanto che non lo fosse, perché quando stiamo bene, io sto davvero bene. Però spesso mi ritrovo a fissare le sue foto e a capire cosa provo, se lo vedo bello, oppure mi metto ad ascoltare tutte le canzoni che mi ricordano lui per cercare di capire se mi risuscitano le stesse emozioni. Ora ho il terrore di farlo con lui per paura che mi faccia schifo (come lo era con il mio ex quando mi ero stufata). Quando non sono con lui mi prende l’ansia, l’ansia a mille. L’ansia che le cose possano andare male, l’ansia che in realtà questo non sia amore ma solamente affetto. Poi però quando sto bene penso ai momenti insieme e quasi mi emoziono, mi vengono i brividi ogni volta che lui mi tocca.. non so davvero cosa fare per eliminare questi pensieri ossessivi, ogni tanto mi sembrano proprio così reali. Nelle relazioni precedenti non mi sono mai fatta così tanti problemi, se sentivo di doverli lasciare lo facevo senza troppi problemi. Non stavo tutto il giorno su internet a cercare queste cose.. e questo da una parte mi rassicura perché mi fa pensare che ci sia davvero un sentimento.. inoltre ho l’ansia che io mi stia aggrappando a lui per questo brutto periodo e continuo a sentirmi in colpa perché lui non se lo merita, lui si merita la ragazza di cui si era tanto preso un tempo. Ho paura che da parte mia non verrà mai fuori un sentimento, che non capirò mai se lo amo o meno, se arriverò mai ad amarlo. Mi interrogo tutto il tempo su cosa voglia dire effettivamente amare qualcuno.
Buonasera Francesca, scusa il ritardo della risposta.
in quello che ha i scritto si può vedere bene come il Doc ci fa girare nel suo vortice.
Domande continue, dubbi, insicurezze. Poi una volta preso una certa decisione scatta il dubbio contrario: ” Faccio bene?”
Hai scritto: “Sono spaventata dall’idea di essere dentro una relazione sbagliata…, poi continui:
“ quando sto bene penso ai momenti insieme e quasi mi emoziono, mi vengono i brividi ogni volta che lui mi tocca.. non so davvero cosa fare…“.
Perchè succede tutto questo? Perchè non sai convivere con un tuo normale dubbio: ” Sto bene con lui?”.
Chi non ce l’ha queste insicurezze! Anche le coppie sposate da tanti anni. Solo che queste non si mettono a pensare continuamente: “Faccio bene?- Sto sbagliando?”
Francesca, continuando a cercare rassicurazioni trasmetti alla tua mente che sei in uno stato di pericolo. Il cervello in queste situazioni continua ad inviarti
pensieri brutti, e tu gli rimandi dubbi, ansie e paura. Questo è il circolo vizioso.
Cosa fare? Non rispondere più al doc. Non cercare più rassicurazioni.Resisti. Devi solo chiederti: “Se non avessi il Doc questo ragazzo mi va bene?
Sono veramente innamorata di Lui?”.
Va bene? Ti ho risposto?
Ti saluto.
Dott.M.Di Nunzio
Ciao Silvia…ti capisco molto bene. Sto da due anni con il mio fidanzato. Mi sono trasferita nella sua città per iniziare la nostra storia d’amore. All’inizio mi sentivo amata…poi la sua indipendenza totale mi ha iniziato a fare soffrire. Ho provato tante volte a fargli capire che sono una persona insicura…che ho bisogno di attenzioni…ma lui fa esattamente il contrario di ciò che vorrei. Discutiamo e si comporta ancora peggio…nel senso che sparisce per ore. E invece di dimostrare che sono la cosa più importante …mi trascura… è felice solo quando sta con gli amici. E in quel momento si dimentica anche che esisto. Dice che lui non sente l’esigenza di cercarmi. Che per lui è normale così. Sarebbe bastato veramente poco. Un messaggio. Una carezza. Un attenzione. E cosa che mi manda ancora più in crisi è il fatto che se mi lamento dei suoi comportamenti dice che non sa se possiamo stare bene insieme. Questo viene alternato a momenti in cui dice che sono la donna con cui vuole stare e che vede solo me. Questa continua alternanza mi fa molto male e mi genera ancora più insicurezza. Ho provato ad attirare l’attenzione…dicendo che l’avrei lasciato se continuava a farmi sentire così …e lui è rimasto apatico. Come se non fosse un grosso problema. Questo logicamente mi ha creato ancora più insicurezza su ciò che prova realmente per me. Io non mi ci vedo senza di lui. Invece lui sembra che possa stare anche senza di me. Ma se tu ami una persona …come fai a dire queste cose un giorno sì e un giorno no…?scusami il papiro …ma ti capisco!
Salve Marzia,il tuo non è un Doc da relazione, ma una tua reale necessità.
Non è corretto il suo comportamento, dopo tutto tu ti sei trasferita ed hai iniziato una convivenza per stare con lui.
Tu pensi:” faccio bene a richiamarlo? Faccio bene a fargli capire che ho queste esigenze?” Certo che nei hai diritto.
Marzia, dovresti imparare a trascurarlo, a farlo ingelosire. Tu hai detto che l’ hai fatto ed è rimasto apatico? Behh,
Può darsi che si sente troppo sicuro verso di te e così può fare quello che vuole.
Tu ti senti troppo insicura e cerchi rassicurazioni dagli altri.
Perchè non fai un lavoro psicologico su di te, per avere più autostima e fiducia in te stessa? Cambiando noi stessi, automaticamente
cambiano pure gli altri.
Ti saluto.
Dott. M.Di Nunzio
Gentile dottore
Come posso accrescere la mia autostima?cosa mi consiglia?…penso che dipenda tutto da questo e dal fatto che non ho altri punti di riferimento in questa nuova città…
La ringrazio.
Buongiorno Marzia, hai scritto e già mi hai esposto il problema, anzi i problemi. Mi dispiace.
Ti sei trasferita in un’ altra città, per amore. Ora ne soffri perchè non ti senti supportata e amata come vorresti.
Il tuo ragazzo antepone gli amici a te, mentre tu vorresti un rapporto più maturo da parte sua.
Sei ansiosa anche per la salute di tua madre. Ti ripeto: il tuo non è un Doc, ma un desiderio legittimo.
Ti senti insicura, ma non c’è bisogno di avere queste incertezze. E’ bene che parli chiaro col tuo ragazzo e gli dici quello che senti giusto dirgli,
senza paura dei suoi ricatti. Lui ti dice che è fatto così? Gli dici che anche tu sei fatta così: Poco tempo con gli amici, maggiori attenzioni nei tuoi riguardi.
Senza paura.Vedrai che acquisterai sicurezza.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Sono una ragazza di 18 anni e sono fidanzata da 2 anni. É sempre andato tutto bene e ci siamo amati tantissimo nonostante le difficoltà, ci siamo sempre stati l’uno per l’altro. Ultimamente lui ha avuto dei problemi familiari che lo hanno fatto stare molto male e lo hanno “allontanato” da me, non sapeva più se fosse in grado di portare avanti una relazione in quanto stava molto male e inoltre a causa della quarantena siamo stati lontani. Lui era molto freddo con me e io sono stata molto male perché ogni giorno avevo paura mi lasciasse. Questa cosa io non me la sarei mai aspettata e mi è crollato il mondo addosso. Piano piano lui ha cominciato a stare meglio e a tornare felice anche con me è tornato ad essere come prima, forse anche meglio. Io però dopo questa cosa ho iniziato ad avere troppa paura della fine della relazione, se non ora, tra qualche anno. Ho iniziato a pensare a tutte le cose che sarebbero potute succedere, tutte le cose per cui andiamo meno d’accordo che un giorno sarebbero potute diventare un problema. Poi però ho pensato che il nostro amore era forte e che ci avrebbe aiutato a superare anche i momenti più difficili. Ho continuato per giorni a pensare a questa cosa fino a domandarmi “ma se non lo amassi così tanto?” “se incontrassi nuove persone più interessanti di lui?” ho lasciato stare questi pensieri ma ogni giorno tornavano e più ci pensavo più mi convincevo, fino a un giorno in cui ho iniziato a guardare tutte le nostre foto vecchie, a ricordarmi i momenti belli per vedere cosa provavo, ma non sentivo le emozioni forti come qualche giorno prima(quando ero ancora più felice di essere tornata al nostro rapporto e avevo capito di amarlo ancora di più). Quando mi mandava un messaggio dolce era come se non mi importasse più, quando lo vedevo in videochiamata non riuscivo a capire cosa provassi. Ho iniziato a vedere i suoi difetti sia fisici che comportamentali, pensavo se fosse davvero quello giusto. Mi sentivo in colpa a pensare tutte queste cose, perché se lo amassi non dovrei farlo…Questi però erano solamente dei momenti dove piangevo e mi disperavo che si alternavano ad altri dove ero sicura di amarlo. Tuttora sono sicura di amarlo ma spesso ci sono dei dubbi tipo “è quello giusto?” “sono davvero felice con lui?” “É lo stesso bel rapporto di prima?” “se mi da fastidio questa cosa è perché non lo amo?” queste domande me le faccio anche quando sto con lui e mi impediscono di godermi ogni momento. A volte ho paura che sia cambiato cosa provo per lui a causa della delusione che c’è stata, però poi ci sono quei momenti dove sento di amarlo, che va tutto bene e sto bene con lui. Ho paura perché a volte non ho neanche l’ansia e mi sembra come se mi importasse meno di lui, ma non capisco come sia possibile visto che anche dopo quello che è successo io ero sicura di amarlo ed avevo capito ancora di più quanto fosse importante e tutte le cose che mi piacciono di lui. Vorrei capire se si tratta di doc o no. All’inizio ero sicura fosse doc perché i sintomi sono quelli ma ultimamente ho paura perché mi fa strano a volte parlare con lui e non voglio che finisca così…
Salve Giovanna, il doc è una brutta bestia. Quando entra nella nostra mente combina un macello.
Dentro di noi iniziano dubbi e insicurezze su cose che fino a poco fa erano certe,sicure e chiare.
La persona non ha nulla a che fare con questi nostri sentimenti mutevoli, ma il problema è dentro di noi:”lo amo, o non lo amo?”, “Mi piace o non mi piace?”. Quello che prima era una certezza, ora non lo è più, perchè viviamo un dubbio che ci appare terribile. “Che faccio con questi sentimenti così variabili nei suoi confronti?”
La cosa che bisogna imparare fare è non dare ascolto al Doc. Stare calmi e far calmare la tempesta, senza preoccuparsi di voler trovare immediatamente una risposta.Bisogna imparare a convivere con i dubbi, senza entrare in ansia.Quando sarà il momento saprai prendere la migliore decisione.
E’ difficile? Prova.
Un saluto.
Dott. M.Di Nunzio
Buongiorno credo di essere in crisi sono sposata da poco , Ho conosciuto mio marito quattro anni fa, il primo anno è andato tutto bene spensieratezza gioia eccetera eccetera però lui mi ha nascosto una cosa molto importante, mentre eravamo assieme che nel primo anno siamo andati anche a convivere mi ha nascosto una storia che aveva con un’altra donna di cinque anni E ha fatto anche due bimbi. Io sapevo che era già separato con un’altra donna e aveva due bimbi, insomma questa storia mi è stato un colpo al cuore quando l’ho saputa ma sono andata avanti e l’ho sposato lo stesso perché lo amavo. Ad oggi che sono passati già tre anni dell’accaduto e io non riesco più andare avanti perché mi hai riemergono tutte le cose che sono successi anni fa che mi ha nascosto un sacco di cose e nella mia testa gira sempre tutto, questo mi dà tanta insicurezza mi sta dando tanti problemi perché non riesco a dormire sono sempre nervosa e mi sono allontanata un po’ anche io da lui comincio a provare rabbia e odio, stanno mancando anche le risorse economiche sto facendo sacrifici la mia vita, La vedo finita Assieme a lui e non vedo cose positive e vedo solo negativo e sto cadendo in una depressione totale, sto trascurando anche la mia persona i rapporti sociali il lavoro sono sempre di pessimo umore e io non mi riconosco
Salve Laura, una storia triste la tua.
Ti sei fidata, ma sei nascosta di fronte alla realtà, senza chiarire certe cose.
Hai scritto: “insomma questa storia mi è stato un colpo al cuore quando l’ho saputa ma
sono andata avanti e l’ho sposato lo stesso perché lo amavo.”
Adesso stai facendo male a te stessa tornare a pensare a cose passate. Il nastro della vita va avanti, non si può tirarlo indietro.
E’ vero. Ha tenuto nascosto tante cose. Lui come si giustifica?
Laura, pensando continuamente a queste cose ti fai tanto male. Continuare ad arrovellarti ti crea rabbia e depressione.
Ti sta ancora ingannando? E’ sincero? Se te la senti devi completamente perdonare. Buttare tutto dietro, senza continuare a pensarci su,
Se non è sincero, lo lasci.
Ricorda, se ti becchi una depressione ci vuole tempo per uscirne. Non serve a nulla trascurarti, vedere tutto nero, trascurare i rapporti sociali, ecc.
Una bella chiarificazione. Se per te non serve, allora bisogna cambiare aria.
Se hai ancora bisogno scrivi pure. Ok?
Un cordiale saluto.
Dott. M.Di Nunzio
Buongiorno dottore.
Ho 22 anni e sono fidanzato da 3 anni con il mio ragazzo! Premetto che ci ho messo tanti anni per ammettere la mia omosessualità, pensavo di deludere la mia famiglia, non è stato facile! Ricordo nei minimi dettagli il primo incontro con il mio fidanzato, se potessi affermare la sua veridicità, direi che è stato un vero e proprio colpo di fulmine! Rimasi colpito dal suo sorriso, i suoi capelli, dalla sua bellezza, e soprattutto la sua estrema gentilezza, è una persona fuori dal comune, bello, intelligente, carismatico, ironico, divertente, e attento ai valori della famiglia! C’è stato un feeling molto intenso e velocissimo, sia fisico che mentale. È ancora oggi questo feeling non è mai sparito, i suoi baci sono la fonte a cui mi rivolgo per combattere qualsiasi mio dubbio su di lui, perché sono davvero spettacolari, dove mi lascio andare senza dover pensare ad altre cose! Il mio doc, che già in passato si è manifestato con l’ossessione di non deludere la mia famiglia nel fallire a scuola, non superare esami e così via, con i relativi rituali comportamentali, si è presentato con il mio fidanzato subitissimo, quando pochi mesi dopo che ci siamo fidanzati, è stato fuori per due mesi per lavoro! Da allora non ho mai smesso di avere dubbi! Inizialmente credevo di essere attratto da una mia amica molto stretta della quale non mi capacitavo del motivo, l’impatto è stato disastroso, sono caduto in depressione per la tutta la durata dei 2 mesi in cui il mio fidanzato è stato fuori! Da allora paragonavo la mia storia con qualsiasi persona, ragazzo attraente, immaginando come sarebbe al suo posto, evidenziando quindi i suoi difetti che prima mai avevo riscontrato! Iniziai ad essere pesante, a cercare rassicurazioni da amici cari, a dirgli quanto mi mancasse e quanto stessi male della sua partenza! Quando tornò ero davvero al settimo cielo, ma lui tornò deluso, da come ero stato pesante, da quanto lo avessi stressato a lavoro! Iniziò a trattarmi con freddezza, a respingermi fin quando non mi lasciò! Nel frattempo rivelai alla mia famiglia della mia omosessualità perché volevo che loro sapessero di me, e del mio fidanzato! Non la presero molto bene, e tra la perdita di lui e i giudizi familiari ritornai a tornare in depressione! Dopo un po’ ho cercato di farmi forza, mi documentai su questo disturbo, mi rassicurai che le mie ossessioni erano delle frottole, presi in mano la mia vita e riconquistai il mio fidanzato! Da allora sono 2 anni che non ci siamo più lasciati, ma i miei dubbi persistono ancora, non mancano i famosi rituali, tocco oggetti ripetutamente che hanno per me un significato associato a lui perchè ho paura che se non lo facessi il destino potrebbe farmi lasciare con lui, i numeri sono forse la cosa peggiore, associo la conta a numeri che riguardano la sua età, data di nascita, il nostro anniversario! Insomma ho una grandissima paura di perderlo! Con il tempo ho imparato a conviverci, ho fatto esperienza con lui, viaggi, lauree, cose che non ho mai fatto con nessuno in vita mia, inoltre la mia famiglia mi ha accettato ed è stata anche pronta a farlo entrare in casa accogliendolo come un figlio! In questa quarantena, sto soffrendo quasi come i due mesi di depressione all’inizio raccontato, faccio paragone continuo con un ragazzo con cui ebbi una breve esperienza sessuale ma nessuna relazione amorosa tanto che non posso definirlo un ex, prima di fidanzarmi con il mio ragazzo, e questo paragone sta durando da sempre dopo quello che feci con una mia cara amica, mi chiedo se ne sono attratto, se sto tradendo con il pensiero il mio fidanzato, evito luoghi dove posso incontrare questa persona o anche altre persone che mi possono alimentare il dubbio, tutto questo mi distrugge, non riesco a concentrarmi bene sulla mia relazione, o meglio sono forse fin troppo ossessionato, troppo attento ai minimi dettagli, troppo attento a fare paragoni, sono un perfezionista e vorrei che le cose fossero sempre e tutte al loro posto, non sopporto l’idea di una cosa fuori posto! Nonostante i dubbi, non ho mai smesso di pensare che io non ama il mio fidanzato, che quello che io penso sia irreale, che è il doc che mi costringe a pensare a tutto ciò, e a volte ho paura che non sia neanche doc e questo mi fa stare ancora peggio! Nonostante abbia imparato a conviverci, e sto bene con il mio fidanzato perché mi rende felice, non vorrei più avere questi dubbi, non vorrei più pensare a determinate cose, non vorrei più conviverci, vorrei che tutto fosse normale, come alla fine la nostra relazione è, fatta di litigi, momenti belli, viaggi, uscire con i nostri amici, cene con le nostre famiglie! Queste sono cose che mi fanno stare molto bene e che mi permettono di continuare senza cadere in depressione! A volte ho pensato di raggiungere la vera felicità, mi ha fatto provare emozioni che onestamente non saprei descriverle, spettacolari. Tuttavia ho addirittura paura che tutto quello che ho scritto, non sia vero, ma che sono condizionato dalla mente! Mi dispiace essermi dilungato, ma è la prima volta che ne parlo con un professionista! Attendo una sua risposta!
Salve Christian, scusa se rispondo con ritardo.
Christian, il doc si manifesta in tante modalità diverse, però la sofferenza è identica per tutti.
Hai scritto:”…tutto questo mi distrugge, non riesco a concentrarmi bene sulla mia relazione, o meglio sono forse fin troppo ossessionato, troppo attento ai minimi dettagli, troppo attento a fare paragoni, sono un perfezionista e vorrei che le cose fossero sempre e tutte al loro posto, non sopporto l’idea di una cosa fuori posto!…”.
Questa è la personalità ossessiva, oltre alla paura delle insicurezze, intolleranza al dubbio,ricerca del controllo e compulsioni per far calmare l’ ansia.
Cosa fare? Nel doc si formano molti automatismi, questi sembrano dei comandi assoluti. Hai l’ impressione che non sei più padrone della tua vita: devi obbedire e basta, altrimenti
ti fa temere cose brutte. Tutte cavolate. Si può vivere anche con i dubbi. l’ importante è sapersene fregare e distrarsi il più possibile. E’ difficile?
Provaci.
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Salve dottore ho letto il suo articolo e rispecchia completamente il profilo del mio compagno. Dopo quattro anni di fidanzamento intensi, appena vi é stato un periodo in cui ci siamo entrambi trascurati per questioni lavorative e di tempo, gli é sorto il dubbio sui nostri sentimenti. Purtroppo ha il Doc anche se non lo ammette, ma io noto ogni sua insicurezza in tutto ció che fa, ed ora lui essendo a limiti psicologicamente, mi ha detto che con me non riesce a confrontarsi perché ho unncarattere forte, si sente sempre insicuro, giudicato e cose del genere. Io invece, purtroppo non ho mai capito, nel senso ci ho provato ad aiutarlo ma lui non si eprime dice sempre che va tutto bene, anche se nella maggior parte dei discorsi o asseconda o non ascolta neanche ció che si dice, questo lo fa con me ma anche con i suoi genitori ed altre persone intorno. La situazione é molto lunga da spiegare, ma io vivo questa situazione molto male, perché all’improvviso mi ha detto dei suoi dubbi e dice che aveva questa idea da un paio di mesi. Io sento che mi ama, ma lui ha voluto del tempo per capire, anche se il giormo dopo questa decisione mi ha scritta dicendo che ha forti sentimenti per me e che glj mancavo. Dopo un po mi ha detto che ha dei sentimenti e che avrá le risposte dopo la psicoterapia che fará tra qualche giormo. Io vorrei sapere, come dovrei comportarmi, e se la psicoterapia davvero gli dara subito le risposte che vorrá, perché il mio dubbio é, ma se si trova in questo stato dove fino a due giorni fa mi ha detto di amarmi e poi all’improvviso mi ha detto di avere dubbi,per poi di nuovo fare ilncontrario, io cosa dovrei aspettarmi da lui? La storia é al termine? Come posso comportarmi?
Buongiorno Jenny, grazie per avere scritto.
Mi dispiace contraddirti, ma tu non puoi parlare, decidere e sapere cosa ha bisogno il tuo ragazzo. Questo tuo modo di fare purtroppo
trasmette un messaggio distorto. Tu lo fai per il suo bene, però indirettamente gli stai comunicando: ‘non ti accetto così come sei’, ‘non mi vai bene’,’ noto insicurezza in tutto ciò che fai’, ‘devi fare come dico io, altrimenti…’. Insomma tu puoi parlare per te, ma non per il tuo ragazzo. Jenny, hai visto che ti ha detto che con te ha difficoltà a confrontarsi
perchè hai un carattere forte?
Jenny, i matrimoni e le relazioni di lunga data funzionano perchè non si cerca di cambiare l’altro/a, ma ci si adatta al carattere e la personalità del/la partner.
Tu hai chiesto se la storia è al termine o meno. Non lo so, devi vedere tu se riesci a vivere con un ragazzo che ha questo carattere. Non pensare che la psicoterapia cambia
le persone e li costruisce a nostra immagine, la terapia aiuta ad eliminare le sofferenze, ma agisce poco sulle personalità profonde.
Ti ho deluso con questa risposta? Mi dispiace.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Salve Dottore, mi chiamo Beatrice e ho 17 anni. Ad Agosto del 2019 mi sono fidanzata con una ragazza (primo rapporto con una persona del mio stesso sesso) e abbiamo vissuto una relazione a distanza dato che io sono partita per un intercambio di alcuni mesi in un altro stato. Ora sono tornata nella mia città e purtroppo non ho ancora potuto vederla per questa situazione del coronavirus e in più la situazione con la sua famiglia è un po’ complicata. Leggendo il suo articolo mi ritrovo perfettamente in quasi tutte le caratteristiche e ho capito che molto probabilmente anche io ho questo disturbo, dato che la nostra relazione è praticamente perfetta (ovviamente ci sono le solite discussioni su cose stupide), ci intendiamo a meraviglia e lei è perfetta per me, davvero. Io la amo e provo sensazioni davvero forti ma continuo ad avere dubbi, incertezze di qualsiasi tipo, come ‘sono veramente innamorata?’ ‘mi sto prendendo in giro?’ e lei mi dice sempre che penso troppo ma mi aiuta ogni volta a stare tranquilla e a passare la mia crisi. Ho problemi di autostima, più che per il mio fisico riguarda ciò che penso, penso di essere stupida o a volte cattiva, anche se le mie amiche mi dicono che non lo sono. Sono molto paranoica e lunatica, e soprattutto sono molto insicura ma con lei riesco ad espormi totalmente.
Io ogni volta sono sicura di amarla dentro di me, ma mi sommergono dubbi e domande a cui ho bisogno di avere una risposta anche se non c’è, e la maggior parte delle volte dal nulla mi chiudo e con queste incertezze faccio male a me e anche lei, che nonostante tutto non mi abbandona. Ho paura di essere un peso, anche se lei mi dice sempre che non lo sono. Ho paura delle domande importanti (anche se comunque siamo giovani), come quella ‘vuoi veramente stare con me’ o ‘mi ami davvero’ a cui risponderei un si, ma insieme mi sorgono una marea di ‘e se…?’ La lontananza e il fatto che poi non ci vediamo da tanto non aiuta. Vorrei cercare di capire come abbattere queste insicurezze, e come evitare ogni volta questa sofferenza.
Grazie per la disponibilità
Salve Beatrice, stai vivendo una fase della vita particolare. Alla tua età le insicurezze sono normali, non ancora è arrivato il momento della
completa maturità. Le indecisioni e insicurezze riguardano molti aspetti della vita, ma non ci devono preoccupare.
Come abbatterle? Vivendo serenamente, accettandoti anche quando sei insicura.
Ti sluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Salve dottore, ho 36 anni e sono fidanzata da 12 anni con un uomo di 35. Premetto che sono sempre stata una persona insicura e timorosa dell’abbandono anche per situazioni familiari che mi hanno influenzata sin dall’infanzia. All’inizio della storia ero io la più coinvolta e matura tra i due, lui quello più incentrato su se stesso. Ho sofferto per alcune delusioni ma le ho attribuite alla giovane età. Con gli anni lui è maturato molto ma io sono rimasta sempre sulla difensiva, come se non fossi mai riuscita ad abbandonarmi al 100%. Ci sono stati alti e bassi e dopo ogni litigio io mi sono srm6pre chiesta se lo amassi, se mi amasse, se fosse adatto a me..poi il tutto rientrava. Lui da un po’ preme per fare il grande passo ma io ho il terrore di essere economicamente dipendente da lui e di spegnermi. Sono in uno stato di depressione a causa della mia situazione lavorativa incerta e insoddisfacente, sento che manca un tassello alla mia identità e vorrei tanto realizzarmi anche se il tempo ormai è passato. Da quando lui preme per sposarci e avere un figlio le mie ansie sono aumentate, ho ancora più dubbi su cosa provo e sono sempre più infelice per non essere riuscita a trovare un lavoro che mi faccia sentire realizzata. Mi sento una persona irrisolta e per questo non riesco a fare progetti. Questo mi porta a tormentarmi sui miei sentimenti per lui. Sto sbagliando a voler aspettare nonostante ormai sono “vecchia” per questa società? Mi sento sotto pressione da lui, dai suoi, dai conoscenti.. e sono in uno stato di ansia perenne.
Mi scusi per essermi dilungata troppo. Paola
Buongiorno Paola, grazie per avere scritto.
Non capisco perchè ti senti vecchia e perchè ti fai tanti scrupoli solo perchè non sei autonoma economicamente. Mica sei la sola donna che ha un lavoro incerto.
La insicurezza che provi è un fatto tuo, della tua personalità. Soffri un po’ di depressione e questa ti fa vedere in modo pessimistico tutto il resto.
Io capisco che vuoi realizzarti, essere più autonoma, però,a volte, se non è possibile bisogna scendere a compromessi.
Questa tua incertezza mette ansia anche al tuo uomo, perchè vede passare il tempo per la genitorialità.
Paola, visto le tue ansie, io ti consiglio qualche colloquio psicologico, per ricevere un aiuto, vedere meglio in te stessa e sentirti più tranquilla.
Non so se ho risposto alle tue aspettative. Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Salve dottore, sono una ragazza di 19 anni, da circa un anno sto con un ragazzo con lui sto benissimo, c’è intesa su praticamente qualsiasi cosa anche a livello sessuale stiamo benissimo. Tutto perfetto se non fosse che da qualche tempo sono ossessionata dai miei sentimenti per lui, mi chiedo se lo amo ancora se è vero amore, mi sento come se dovessimo lasciarci a breve e non riesco ad essere tranquilla. Non si cosa fare perché razionalmente mi rendo conto che vada tutto bene e che siamo felice. Ma io ho questi momenti di panico che non mi fanno andare avanti. Cosa posso fare? Grazie mille.
Ciao Lu, questo è il modo di manifestarsi di un Doc relazionale. Stiamo bene con il partner ma d’un tratto scatta un dubbio:
“Sono realmente innamorata? E’ vero amore? Se non l’amo a sufficienza devo lasciarlo?”
Questo succede perchè viviamo una convinzione: ‘ 0 – 100, Tutto bianco o tutto nero senza gradazioni di grigio, tutto o niente,
se è vero amore non dovrei avere questi dubbi, ecc. ecc’
Il dubbio fa parte della vita. Tante cose non ci danno sicurezza assoluta, ma non ci facciamo caso e andiamo avanti. Quando vai in macchina
non sei sicura al 100% di evitare un incidente, però prendi ugualmente la macchina. Insomma voglio dirti che si vive ugualmente col dubbio,
lo stesso può essere anche nel tuo rapporto affettivo. Ti vengono dubbi? Non ci fai caso e vai avanti. Non è la fine del mondo!
Ok? Ti saluto.
Dott. M. Di Nunnzio
Salve dottore, sono una ragazza di 19 anni fidanzata da quasi due anni, definirei il mio ragazzo come la prima vera storia d’amore che io abbia mai avuto. All’inizio tutto perfetto, una vera e propria favola, poi negli ultime Mesi ci sono stati solo alti e bassi, litigate continue e pianti, il tutto però si concludeva sempre con una riappacificazione perché senza di lui non riesco più a vedermi ormai. Il vero problema è però che da mesi mi sono accorta che la cosa non funziona e tutto parte da un mio fattore mentale, sento proprio il bisogno di controllarlo, come fosse solo mio, all’inizio pensavo alla gelosia, data la mia bassa autostima e continue insicurezze, però non sono mai stata una ragazza molto gelosa… poi ho capito che anche altri mie comportamenti in generale portavano ai classici sintomi della mania dell’ordine e del controllo, e questa cosa ho capito che può influire anche sulla relazione, infatti leggendo l’articolo mi sono proprio ritrovata. Non mi sento più amata da lui anche se all’inizio ha sempre fatto di tutto per farmelo capire e darmi sicurezze e si è sempre meritato la mia fiducia, io invece penso sempre che non sia quello giusto, provo a cercare i difetti, penso più a tutto quello che ho sacrificato per lui che al sentimento, e soprattutto nonostante io esca più di lui e abbia amici dell’altro sesso a differenza sua, mi disturba proprio il fatto che lui esca anche se con amici e in tutta tranquillità, non riesco proprio a capire il perché dato anche il fatto che mi ha sempre provato a dare sicurezze, anche se in questo periodo ci siamo molto allontanati per riflettere meglio sulla nostra relazione. Scusi il messaggio lungo, ma questa situazione mi sta sfuggendo di mano, io frequento anche l’università in un altro paese ma sento sempre il bisogno di tornare più per stare con lui e averlo sempre con me quasi “sotto controllo” che per la vera mancanza. Sono sempre stata molto insicura nella mia vita e con poca autostima anche se non riesco a trovare un perché, ma arrivata a questi punto ho capito che c’è un alteo problema e leggendo libri e informandomi ho capito proprio che si tratta di Doc. Per quanto riguarda gli altri comportamenti ossessivi informandomi ho capito come sconfiggerli e sono positiva, ma sul doc da relazione mi sento persa e non so come fare, ma so che sono pronta a fare di tutto per sentirmi meglio e godermi la vita.
Grazie mille per l’aiuto
Salve Silvia, capisco la tua necessità di risolvere questi problemi.
L’ insicurezza , l’ intolleranza al dubbio e la paura di perdere il controllo sono tutti elementi di un Doc.
La bassa autostima è fonte di gelosia,ecc. Insomma, Silvia, hai capito bene che per sentirti bene e goderti questa (o altre ) relazione sentimentale
è opportuno risolvere il disturbo ossessivo.
Non aspettare. Un cordiale saluto.
Dott. M.Di Nunzio
Salve Dottore,
Sono una donna di 43 anni separata con una figlia, da un po’ ho una relazione con un altro uomo anche lui separato. Abbiamo appena comprato casa per andare a convivere nell’anno nuovo,a durante questa quarantena, che quindi non ci vediamo, mi stanno venendo tantissimi dubbi. Lui è diventato ossessivo, vorrebbe essere sempre in videochiamata o comunque al telefono, ogni ora mi manda messaggini carinissimi… Ma diventano pesanti… Sempre le stesse cose che gli manco, ecc… Anche a me lui manca tanto ma forse non quanto io a lui…. Cosa devo fare???
Salve Serena, grazie per avere scritto.
Non è contenta di queste attenzioni? Vivete separati e avete reazioni diverse.
Serena, i dubbi possono essere sempre presenti. Questo succede anche alle coppie che vivono stabilmente insieme.
Se i messaggini sono assillanti, perchè non lo glie lo dice? Sempre le stesse cose …., ogni ora, non si sa cosa rispondere.
Perchè si dovrebbe offendere? Lui farebbe bene a farsi desiderare di più, accenderebbe maggiore interesse.
Serena, se prova fastidio è bene pretendere qualche regola nel rapporto, naturalmente rassicurando il partner.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Salve dottore,sono una ragazza di 21 anni, è iniziato tutto un’anno fa quando una notte sognai il mio ex ragazzo che mi diceva che io avevo amato lui ,ma non amo il mio attuale ragazzo con cui sto insieme da due anni. Da questo sogno,sono iniziate le mie domande inizialmente normali ma poi pian piano sempre più assillanti. Le domande si basano sulla veridicità dei miei sentimenti . Successivamente sono andata da una psicologa che mi ha spiegato che sono molto insicura e che magari non ho superato del tutto il mio trauma passato . (La storia con il mio ex è durata sei mesi ma è stata molto sofferta poiché lui mi manipolava e mi metteva contro la mia famiglia,un giorno arrivò anche a darmi uno schiaffo,io non ero più io tanto che per due mesi andavi a vivere con lui, facendo soffrire i miei genitori e questa cosa ancora oggi, dopo tre anni,non me la posso perdonare.) Il mio attuale ragazzo è la persona che mi ha fatto conoscere l’amore vero ed è tutto ciò che ho sempre desiderato,non vorrei mai perderlo. Successivamente grazie all’aiuto psicologico ,sono stata benissimo per mesi ,ma in questa quarantena sono ricominciati i pensieri ed è lì che ho capito che c’è qualcosa che non va perché ho dei periodi anche mesi in cui io sento di amare fortemente il mio ragazzo ,in cui
sento che il cuore c’è, che è l’uomo della mia vita e non ho pensieri ossessivi,in cui vedo anche un futuro prosperoso con lui e non ci sono ragionamenti ,ma poi magari succede che in un nostro momento intimo,io sono un po’ spenta o comunque non come le altre volte e allora iniziano di nuovo i miei pensieri ossessivi che poi durano un po’ e torna di nuovo tutto bellissimo come prima. Io sono certa di amare il mio ragazzo perché altrimenti non riuscirei più a provare emozioni nei suoi confronti., questi pensieri ossessivi mi fanno credere il contrario,mi lacerano dentro e ho paura che comunque un giorno questi miei pensieri si possano avverare e paura del futuro con lui. Il mio ragazzo sa tutto e lui dice che io ho molti complessi dovuti anche al mio passato e al fatto che non ho grandi amicizie e non riesco a trovare un lavoro( per me è una sofferenza) e al fatto che sono sempre stata una personalità molto insicura tanto che mi sono sempre sentita inferiore agli altri. Magari io rigetto tutte le mie insicurezze,paure e frustrazioni sull’unica cosa bella della mia vita , cioè il mio ragazzo. Mi scusi se mi sono dilungata così tanto. Come mi consiglia di agire?
Ciao Alessia, un Doc può avere inizio anche con un sogno, proprio come è successo a te.
L’ inizio è quasi sempre lo stesso: ” E se…?
Quando diamo credito a quel dubbio, in quel momento si casca nella rete del disturbo ossessivo, si viene catturati e costretti ad obbedire
nella ricerca di affannose rassicurazioni.
La verità è che si sta realmente bene con la persona che ci sta a fianco, ma il Doc comincia a metterlo in dubbio e noi crediamo a quelle insicurezze.
Tutto questo deriva dalla nostra personalità insicura, perfezionista e desiderosi di avere tutto sotto controllo (anche il futuro).
Invece si deve imparare a convivere con i dubbi, le incertezze e la possibilità di sbagliare.
La terapia aiuta proprio in questo.
Spero di averti risposto. Un saluto.
Dott. M.Di Nunzio
Salve dottore, ho 29 anni e sto con un ragazzo di 34 da 2 anni e mezzo.
La nostra relazione è sempre stata molto tormentata a causa di continui litigi dovuti al mio controllo su di lui. Più volte in passato ha tradito la mia fiducia e io non l’ho mai perdonato del tutto. lo amo e voglio stare con lui ma sento il bisogno di controllarlo sempre perché ho paura che lui possa ferirmi ancora in qualche modo.
Il problema è che ogni volta che violo la sua privacy mi imbatto in conversazioni ambigue con altre donne che confermano i miei dubbi . Lui si giustifica dicendo che ultimamente il nostro rapporto è maturato, lui è cambiato,che sono cose che riguardano il passato e che adesso pensa a qualcosa di concreto con me, cosa a cui prima non ci pensava troppo in maniera seria. Però adesso è lui a non fidarsi più di me per il fatto di aver messo il messo il naso nelle sue cose. In pratica non ci fidiamo più l’uno dell’altro ma ci amiamo. Io non riesco a pensare di stare con lui senza controllarlo, sono molto gelosa e ho bisogno di continue conferme, lui invece dice che dobbiamo guardare il presente al futuro tralasciando il passato e che devo dare pervscontato l’amore che lui prova per me perché è con me che sta nonostante gli stia rendendo la vita impossibile. Ora siamo arrivati al punto che, dopo l’ennesima sbirciata al suo cellulare, lui mi ha lasciata perché non si fida più di me.
Io sto molto male e non so come fare anche perché lo amo e mi manca ma non credo riuscirò a smettere di controllarlo perché anche io non mi fido e ho ancora molta rabbia dentro. Grazie in anticipo per la risposta
Francesca, scusa il ritardo della risposta. Grazie per avere scritto.
La tua relazione è fonte di sofferenza, vero Francesca? Hai avuto motivo di non fidarti del tuo fidanzato e hai dato una sbirciatina al cellulare.
A parte che non si fa, ma per una donna insicura come te vai ad alimentare sospetti che ti fanno stare solo male.
Le coppie di lunga data, non vanno a sbirciare, ma si fidano. Non vanno ad riprendere vecchi conflitti, perchè le cose chiarite vanno messe nel dimenticatoio.
Se ti senti insicura, la tua insicurezza non devi scaricarla nella relazione affettiva, e se hai un bisogno forte di controllare sai che rischi
di rovinare i rapporti.
Francesca, perchè non fai qualche colloquio? Ti aiuterà ad acquisire più fiducia in te stessa. Per il resto vai bene come sei.
Ti saluto.
Dott. M.Di Nunzio
Salve ho proprio bisogno di un aiuto sono fidanzata da quasi 12 anni da quando avevo 13 anni oggi ne ho 25 … tutto è iniziato nel 2018 quando il mio ragazzo dopo una crisi sua e continui litigi mi lascia stiamo un mese separati dove lui sta con un altra … dopo però torniamo insieme e lì inziamo bene poi però ogni tanto mi vengono in mente le cose passate e iniziamo a litigare quasi spesso … poi però ad agosto del 2019 mi fa la proposta di matrimonio dove io ero felicissima entusista tutto .. dopo qualche settimana mi vengono in mente sempre cose del passato e mi chiedo se sono convinta se sono pronta ad affrontare una vita di continuii litigi ?e mi chiedo addirittura se lo voglio se lo amo ?perché per andare sempre nel passato mi sono chiesta ancge questo e da lì dai questi pensieri il putiferio mi sono fissata al tal punto di avere un ansia a stare con lui allucinante … il mio problema è che quando sto con lui che non penso a niente sto bene provo tutto e va bene poi capita una giornata no dove sono stanca ecc.. e non provo quello che vorrei provare ecco che lì si scatenano migliaia di dubbi allora non lo voglio non lo amo ecc… perché penso ste cose ?e mi fisso ? Perché mi faccip tutte queste pippe mentali dopo tutto quello che ho passato e ho capito tanto quanto per me sia importante e quanto io lo amassi per perdonarlo aiutooooo
Salve Nadia, perchè ti stai rovinando la vita in questa maniera? Appena stai sola cominci a farti tante pippe mentali:
‘Lo amo? Non lo amo? E’ proprio lui il mio uomo? E se lo sposo e poi iniziano litigi? …’.
Come prima cosa devi dimenticarti il passato. Questo è il segreto per un matrimonio duraturo.Durante la vita matrimoniale i conflitti sono inevitabili, così anche gli
alti e bassi del sentimento. I litigi sono nella norma perchè i punti di vista sono diversi, ma si chiariscono e non ci si torna più sopra.
I dubbi, prima di un passo importante come il matrimonio, sono presenti in tutte le coppie.
Se i dubbi sono persistenti fai qualche incontro di psicoterapia. Ok? Vedi un po’.
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Salve dottore , ho 18 anni ho una relazione di 4 anni , una relazione che non riesco a capire , non so se sbaglio io se sbaglia lui io con le mie insicurezze con la paura , lui e un ragazzo che mi ha già alzato le mani in passato , io sento che lui riesce a manipolarmi mentalmente come quando lui ti fa sentire male senza trattarti male , lui e la persona che quando io dico non voglio piu stare con te diventa matto viene sotto casa mia fino che non scendo non va mai via , per toglierselo sempre do addosso devo perdonarlo ancbe se non voglio non so più cosa fare sto diventando matta dottore mi può aiutare
Buongiorno Vanessa, sono rimasto molto colpito dalla tua lettera.
Sei molto giovane (18 anni) e già una relazione di 4 anni.
Il tuo non è un Doc ma un grido di aiuto. Hai una relazione con una persona violenta, che ti fa male fisicamente e psicologicamente.
Ti manipola e ti fa fare tutto quello che vuole lui, senza che tu puoi fare niente per uscire da questa situazione.
Questo ragazzo ha gravi problemi ( quando io dico: non voglio piu stare con te, diventa matto viene sotto casa mia fino che non scendo non va mai via,
per toglierselo sempre di addosso devo perdonarlo), devi cercare il modo di farti aiutare per allontanarlo. I tuoi genitori sanno di questa situazione?
Io non so come aiutarti, se non farti prendere coscienza che devi ribellarti.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Salve dottore, ho 17 anni e sono fidanzata da 4 mesi. Mi rendo conto che é poco tempo, ma io avverto già forti dubbi che mi portano non solo a non vivermi bene la relazione, ma anche tutti i giorni in generale! Sono divorata dalle incertezze e leggendo questo articolo mi sono rispecchiata in tutto, sul serio. Il mio problema é questo : questa é la mia prima relazione seria e se l’ho iniziata vuol già dire tanto, quando ero single volevo disperatamente avere un ragazzo e adesso penso che mi sento soffocare; mi viene il dubbio che tutti i miei Giorni fossero rosei quando stavo da sola, quando so perfettamente che non é così (anzi )!Lui mi lascia i miei spazi e non mi assilla, é innamoratissimo di me, si tratta di me. Una volta che la relazione si é fatta seria i miei dubbi erano: “é normale che io non senta sempre le farfalle nello stomaco? É normale che se guardo un altro ragazzo lui diventi la mia nuova forma di ossessione? É come se volessi in ogni modo boicottare la mia relazione, trovo un altro ragazzo carino (su cui normalmente non mi ci sarei neanche ossessionata ) e inizio a pensare : allora non amo il mio ragazzo, allora un altro é quello giusto per me? Eppure si da il caso che a me piace qualcuno fin quando non é interessato a me. Il mio ragazzo mi piaceva e mi piace ancora ma da quando sono iniziata a piacergli sul serio é come se avessi la costante paura di poter trovare di meglio, di non amarlo, di aver raggiunto quel che volevo e aver perso l’interesse, se invece lo stesso ragazzo non mi calcolerebbe io sarei presissima! mi chiedo se io abbia problemi proprio nell’instaurare una relazione seria, se abbia problemi con il concetto di “fidanzata, stop al divertimento” . Io quando sto con lui sto da Dio e mi piace un sacco, poi torno a casa e puffff! Insicurezze che mi evitano di pensare a qualsiasi altra cosa e che non vivo in modo sano, come se avessi bisogno di sentirmi dire, sta tranquilla lui ti piace sono solo pippe mentali quelle che ti fai . Io ho paura di potermi perdere “di meglio”, di potermi perdere l’amore della mia vita, ho paura di poter cambiare quella che sono a causa di una relazione, ho paura di tenere entrambi i piedi in una scarpa perché é come se avessi paura che questo mi limitasse, dal momento che ho sempre avuto complimenti per la mia bellezza . Io giurerei che se uno dei ragazzi con cui mi fisso e che sono veicolo con cui alimento i miei dubbi mi rivelasse improvvisamente il suo amore io affermerei, dopo l’entusiasmo iniziale : no, non mi piace più, io amavo il mio ragazzo! Come esco da questo turbine ? Mi fa male la testa tanto che penso . Scusi per la lunghezza, ma ho davvero bisogno di rassicurazioni e dare possibilità alla mia storia di diventare tutto ciò che ho sempre desiderato. Come ne esco? Sapere che ho il doc da relazione stranamente mi rassicurerebbe, perché avrei risolto la fonte di tanta incertezza.
Salve Clara, condivido con te questi dubbi e incertezze.
A 17 anni è un’età di scoperte e un’età di relazioni affettive libere. Mi sembra che ti senti chiusa, come imprigionata in questo rapporto.
Una relazione affettiva definitiva e senza vie d’uscita. Per questo hai l’ impressione che questo rapporto non va bene, che forse non è quello giusto,
che hai dubbi, hai paura che ti possono piacere altri ragazzi, ecc. Tu non devi sentirti prigioniera e senza controllo della tua vita.
Sei tu che decidi. Puoi anche decidere di continuare o non continuare questo rapporto, se tu lo ritieni opportuno.
Non si può formulare la diagnosi di doc relazionale perchè non hai avuto la stessa reazione sintomatologica in altre relazioni.
Va bene? Se non riesci a risolvere chiedi un aiuto.
Ti saluto. Dott.M. Di Nunzio
Salve dottore mi chiamo Annalisa e ho 27 anni,sono fidanzata da 1anno e 3mesi,sto bene con lui e la mia vita ma provo una forte insicurezza e paura e questo fa provare tantissimo disagio non sono mai stata, così e credo che questo mi a portata da quando lui mi ha delusa lasciandomi dp un mese x la sua ex che la conosceva più tempo rispetto me, ma dp un anno lui si pente della scelta fatta e ritorna da me io decido di perdonarlo, e adesso stiamo insieme da 1 anno e tre mesi devo dire che da allora nn e più accaduto quel errore fatto mi da fiducia in tanti modi e in tanti modi mi fa capire quanto mi ama però nonostante tutto io provi questa forte insicurezza e nn so come uscirne comincio a controllare il cell cose che prima nn facevo comincio a fare pensieri negativi su di lui, di questa cosa lui se ne accorto e mi richiama spesso dicendo che devo finire di essere così ma io nn ci riesco cosa devo fare?
Salve Annalisa, dopo qualche giorno rispondo.
E’ normale la tua reazione di insicurezza e sfiducia verso il tuo ragazzo.
E’ normale che non ti fidi e ti passano per la mente queste insicurezze. Però, Annalisa, non si può vivere così.
Devi tornare a rilassarti, avere fiducia e smetterla di fare controlli. Il tuo ragazzo deve sapere che se sbaglia ancora è finita con te.
Un bel discorso chiaro. Però ora il problema è più tuo che non ti fidi. Devi avere fiducia.
Un saluto. Dott. M. Di Nunzio
Dottore, sono una ragazza di 18 anni e sono fidanzata da 3 anni con un ragazzo di 20. Il nostro rapporto è molto amichevole, ci diciamo se una ragazza è bella, ci raccontiamo tutto. Però a me da troppo fastidio se inizia a seguire una tipa su instagram, se si scrive con la ragazza dell università per chiederle appunti, ma la cosa che più di dispiace è essere felice della quarantena così lui non può conoscere e vedere le altre ragazze ma soprattutto così non vede quella ragazza che mi da fastidio. Il fastidio è aumentato quando lei ha inviato una foto al mio ragazzo dov’era sdraiata e a pancia in giù.. Cosa posso fare? Per non essere così apocalittica?
Cecilia, scusa il ritardo della risposta.
Sei una ragazza gelosa perchè sei insicura e hai poca stima di te stessa.
Non si può vivere nella paura di essere lasciata. Ma perchè il tuo ragazzo dovrebbe lasciarti e preferire le altre, se sta bene con te? Cosa puoi fare per non essere così? Devi avere fiducia nel tuo ragazzo e negli altri. Per avere fiducia degli altri dobbiamo avere prima fiducia in noi stessi.
Abbi fede.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Salve dottore.. sono fidanzata da 5 mesi con un ragazzo, e ho l’ansia nei suoi confronti.
Con il mio ex ragazzo, con il quale sono stata fidanzata in casa per 2 anni, ci siamo lasciati in modi non ottimi, ma pur sempre per l’ansia.. dopo un anno, ho conosciuto il mio attuale ragazzo, e nonostante io ci stia bene, ho paura di tutti quindi miei pensieri costanti! “Lo amo, non lo amo, mi piace, è la persona giusta, sono felice con lui”? E molti altri pensieri scritti sopra nel post. Mi sento in colpa, perché quando siamo insieme, io sto da Dio! Però quando siamo separati, mi sento così giù, sempre ansia e paura.. non voglio fare la scelta sbagliata. E non voglio neanche lasciarlo! Però ho paura che tutta questa insicurezza mi porta a fare scelte che non vorrei, perché l’ansia prende il sopravvento! Soprattutto se penso queste cose, se mi capita di sognare il mio ex, o di pensarlo, o mettere in paragone la mia vecchia storia con questa…! Mi sento davvero incolpa..
Salve Roberta, non hai comunicato la tua età. Per questo tipo di problema è un fattore importante.
Sembra che il tuo sia un Doc da relazione, ma può essere anche una insicurezza del tuo carattere. Con i pochi elementi riportati non si può
fare una diagnosi. Hai scritto:”quando siamo separati, mi sento così giù, sempre ansia e paura.. non voglio fare la scelta sbagliata. E non voglio neanche lasciarlo! Però ho paura che tutta questa insicurezza mi porta a fare scelte che non vorrei, perché l’ansia prende il sopravvento…”
Sei un po’ perfezionista. Vuoi delle sicurezze che nessuno può darti. Perchè non cerchi di vincere la tua insicurezza? Si può vivere bene anche con un
un po’ di ansia e incertezza. Se ti rendi conto che c’è troppa sofferenza, allora chiedi un aiuto esterno.
Un cordiale saluto
Dott. M.Di Nunzio
Buongiorno dottore,
Mi chiamo Marta, ho 21 anni e da 7 mesi ho una relazione con un ragazzo più piccolo di me di 3 anni. È nato tutto in amicizia, io uscivo da una storia lunga (finita per causa del doc da relazione), una sera ci siamo baciati e dopo una settimana gli ho chiesto di frequentarci seriamente.
Purtroppo il doc é partito subito, portandomi a ossessionarmi sul mio sentimento e sulla “bontà” di questo ragazzo (non sento le farfalle nello stomaco, quindi non sono innamorata, oppure lui é troppo dolce, non é il tipo di ragazzo che va bene per me): ogni volta però che mi rassicuravo tornavo a stare bene e a desiderare di stare con lui.
Con il passare dei mesi però, la situazione é cambiata: verso novembre/dicembre i dubbi sono cominciati a calare, pensavo di essere attratta da lui ma che il sentimento non fosse abbastanza forte da descrivermi come “innamorata”, facevo paragoni con le ossessioni che avevo nella mia vecchia storia (dove mi ossessionavo per i più piccoli difetti, arrivando quasi a non sopportarlo).
Attualmente, non so neanche come presentare la mia situazione: non sono più presenti i vecchi dubbi o pensieri, quando lo vedo riesco a baciarlo e ad avere rapporti molto tranquillamente, in tutto questo però sento che qualcosa non va… e non credo che si possa ricondurre al doc questa sensazione. Dal punto di vista fisico mi sento molto attratta da lui, ma il lato mentale attualmente lascia molto a desiderare… e non so tutto questo sia causato dal doc e c’entri ancora nella mia situazione oppure se é cambiato tutto e, oltre al mio ragionamento ossessivo, é subentrato un reale problema e disinteresse.
Ho parlato più volte online con una psicoterapeuta che vede in me i tratti tipici del doc, ma l’ultima volta quando le ho scritto (sabato) mi sembrava di non riuscire ad esprimermi in modo chiaro e che di conseguenza lei non potesse capire il problema.
Mi scusi se mi sono dilungata troppo, spero mi possa aiutare
Buona serata
Marta
Salve Marta, scusa il ritardo della risposta.
Marta, non si può dire che questi dubbi sono per forza un disturbo ossessivo relazionale.
E’ vero che un doc comincia ad ossessionare sul sentimento e sulla “bontà” del partner (‘non sento le farfalle nello stomaco, quindi non sono innamorata, oppure lui é troppo dolce, non é il tipo di ragazzo che va bene per me…’, ma come tu stesso hai osservata è successo che oltre al tuo ragionamento ossessivo,
può subentrare un reale disinteresse.
I dubbi e le incertezze possono manifestarsi in queste forme di insicurezze.
Tu chiedi chiarimenti ai terapeuti, ma se non comprendi bene tu quello che vuoi, come può capire una persona che ti conosce poco?
Lo so che non ti ho chiarito i tuoi dubbi, ma per fare una diagnosi esatta bisogna avere più conoscenza di te e del problema.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Salve,
Sono un ragazzo di 18 anni, sto con la mia ragazza da 1 anno e 2 mesi tra qualche settimana, le dico la verità mi sento un po in imbarazzo a scrivere in un commento i miei problemi perchè sono molto riservato su questo argomento che mi tocca terribilmente.
Lei è la mia prima ragazza è sempre stato un amore stravolgente che mi ha comoletamente capovolto e fatto perdere la testa, credo di amarla tantissimo faccio tutto per lei e dico tutto pur di vederla sorridere e felice eppure sono ricolmo di tristezza e dubbi che mi fanno stare male tutto il giorno ed anche quando sono felice con lei non sto pensando a nulla, penso, “hai visto non stai pensando a nulla” e subito che ritornano i pensieri.
La cosa che mi turba di più è confrontarla con altre ragazze chiedendomi se la ragazza che vedo sia più bella della mia, se io stessi con quella come sarebbe, cosa penserebbero i miei amici e se mi farebbero i complimenti. Penso che di base io sia un ragazzo molto insicuro ma anche molto sveglio che capisce al volo i problemi, ma di questo problema non ci capisco nulla a volte credo sia meglio lasciarsi ma quando ci penso sto male mi viene da piangere non so piu come risolvere, spesso penso ad un altra ragazza che condiziona le mie giornate perchè mi è venuta una sorta di ossessione essendo una delle poche ragazze che conosco alta quanto me mi chiedo spesso come sarebbe stare con lei in quanto la mia ragazza è molto più bassa di me un difetto al quale prima non facevo caso ma che da quando la mia prof e mio padre mi hanno fatto notare non riesco più a smettere di pensare e credo che l’ossessione nel confrontare la mia ragazza e la sua bellazza con quella delle altre sia dovuto a questo perchè ricordo che ho iniziato quando vedevo altre ragazze magari che non rispecchiavano i miei standard però più alte e mi chiedevo se magari con loro sarei stato più felice.
Sono un tipo anche molto ansioso ogni problema lo riconduco alla relazione se sono triste se mi annoio penso sia per via della mia relazione sbagliata e magari potrei anche farla finita adesso perchè per farmi stare tranquillo, siccome la mia ragazza sa tutto e sa come mi sento mi ha oermesso di fare un patto cioè che nel caso ci dovessimo lasciare io e le rimaniamo amici ed in contatto, e mi sono sentito decisamente più tranquillo perchè tengo tantissimo a lei è una ragazza speciale e la amo tantissimo o almeno credo non so vorrei tanto saperlo questi dubbi mi fanno stare malissimo e non so come uscirne ma sopratutto queste ossessioni questi confronti che faccio non mi fanno vivere sereno.
La cosa che mi spinge a resistere e vivere sempre come quelle settimane in cui sto perfettamente lucido sempre controllando l’ansia però sono felice e voglio stare solo con lei e sono sicuro di amarla, vorrei semplicemente stare sempre in quel modo e provare sempre le stesse sensazioni.
Forse mi sono dilungato un po troppo chiedo scusa, quello che volevo sapere dottore se sulla base della mia esperienza lei mi sapesse dire se sono solo ossessioni o è semplicemente che io non accetto la fine del mio rapporto?
Grazie in anticipo.
Ciao Alessandro, scusa il ritardo della risposta.
Alla base di tutti questi problemi c’è il senso di insicurezza, queste che mettono in dubbio parecchie tue scelte.
Il dubbio si manifesta spesso in una sorta di ossessione, ma non si può dire se sia veramente tale.
La tua età non ancora ti rende pronto ad una scelta definitiva, per questo sei anche molto ansioso e ogni problema la riconduci alla relazione.
Vorresti stare sempre tranquillo e provare sempre le stesse sensazioni. Purtroppo la vita va avanti, si matura, si cambia anche opinioni
su quello che prima consideravamo importante. La stessa cosa succede con i rapporti affettivi.
Non so cosa dirti se queste sono solo ossessioni o è semplicemente che tu non accetti la fine del tuo rapporto con questa ragazza. Devi scoprirlo tu da solo.
Una cosa è certa, tante volte un Doc ci manda un messaggio:sei ansioso,insicuro, allora devi crescere e acquistare maturità.
Allora smetterò di angustiarti. Ok?
Un saluto.
Dott. M. DiNunzio
grazie per questo articolo dottore.. mi ritrovo perfettamente nella situazione.
sto da quasi un anno con questo ragazzo stupendo, che mi ama e mi dà tanto, che ha lasciato la sua ragazza storica (8 anni di relazione) per stare insieme a me, però ha messo in chiaro sin da subito che avrebbe voluto comunque starle vicino, sentirla spesso e frequentarla settimanalmente insieme agli amici. io ho provato per tanti mesi ad accettare questa condizione che mi veniva posta, sapendo bene che comportava il dover rimanere nascosta ai suoi amici e fidarmi ciecamente di lui per quanto riguarda ciò che mi riporta riguardo questa donna. Io ho fatto del mio meglio, ma soffro di attacchi di panico e pensieri ossessivi che ogni tanto mi assalgono e mi mandano in uno stato di confusione totale, nel quale non posso nè dirgli che sto male (perchè lo renderei triste e lo farei sentire incompreso, lui con me è sempre stato sincero e trasparente riguardo tutta questa situazione) nè fare finta che vada tutto bene quando dentro di me mi sento distruggere l’autostima. mi sembra di non avere la forza di fare nulla se non di subire, le volte che ho preso coraggio e ho tirato fuori il mio malessere lui non l’ha capito, dicendomi che mi dà tutto e più di così non può venirmi incontro per adesso, ma che dobbiamo aspettare che la situazione si risolva da sola (cioè che la ex superi la separazione). addirittura ora mi dice che ha paura di dirmi le cose o di agire liberamente perchè non vuole farmi soffrire.. io sono dilaniata, mi sento un’ingrata a non apprezzare quello che mi dà senza stare male.. non so cosa fare, mi sembra di aver rovinato tutto, ho paura di perderlo ma al contempo non ce la faccio più a stare così male.
Salve Claudia, vorrei capirti ma non condivido questa strana relazione.
Non lo condividi nemmeno tu, infatti hai scritto:”… fare finta che vada tutto bene quando dentro di me mi sento distruggere l’autostima. mi sembra di non avere la forza di fare nulla se non di subire, le volte che ho preso coraggio e ho tirato fuori il mio malessere lui non l’ha capito…”
Questo è il motivo del tuo disagio, perchè tu vuoi che il tuo ragazzo deve stare solo con te. Si sono lasciati lui è la ‘ragazza storica’, ora basta!
Se vuoi stare con me devi rompere ogni rapporto con lei.
Per questo stai male.
Devi avere più rispetto per te stessa. Più coraggio. Perchè ti senti un’ ingrata? Un’ altra al posto tuo non accetterebbe questa situazione.
Forse tu mi stai dicendo:’E’ più facile da dire che da fare!”, “Voglio bene a questo ragazzo e non sopporto di perderlo…”.
Ma una relazione che inizia con questi presupposti tu pensi che può andare bene? Questa situazione non si risolve da sola.
Ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Salve dottore sono una ragazza di 20 anni. Ho avuto da sempre paura di ammalarmi. Anni fa mi sono sentita ossessionata dalle malattie,mi svegliavo sempre con la paura di sviluppare un tumore. Dopo mille controlli sembravo aver raggiunto una certa serenità. Pochi mesi fa ho iniziato a sviluppare pensieri negativi e ansia in generale. Dopo qualche giorno ho iniziato a guardare il mio ragazzo e pormi la domanda “ma lo voglio davvero?”. Così ,lampo! Da lì un calvario,perché i dubbi si facevano sempre più prepotenti e la paura di non amarlo mi assillava. Ho capito di aver bisogno di aiuto e ho iniziato un percorso di psicoterapia. I pensieri ora si sono un po’ allontanati,anche se non del tutto. Volevo un secondo parere,so che è sbagliato non fidarsi del proprio medico ma l’ansia mi provoca tutte queste domande. Cosa ne pensa lei ? Saluti.
Salve LaBea98, ti chiami così?
il disturbo ossessivo è la malattia del dubbio. Dubbi e insicurezze che possono colpire tanti aspetti della vita.
Nel tuo caso i dubbi sono iniziati con la paura delle malattie, poi sono passati a disturbare la relazione col tuo ragazzo.
Ora stanno disturbando la relazione con la psicoterapia. Dubbi e bisogno di rassicurazioni. Ma rassicurarti servirà a qualcosa?
Ti farà stare meglio solo per poco tempo. Poi il dubbio tornerà ancora.
Bisogna andare avanti con la psicoterapia.
Un cordiale saluto
Dott. M. Di Nunzio
Ha ragione. Infatti evitando di chiedere aiuto e lasciando scorrere i pensieri(questo è ciò che mi consiglia la mia psicologa) va molto meglio. Guardo i pensieri con più distacco,anche se ancora non sono andati via del tutto. Mi chiedevo se secondo lei si potesse trattare di Doc. Ho sempre avuto questi pensieri intrusivi,come ha detto lei in vari aspetti della mia vita. Vorrei ritrovare la serenità,per questo volevo sapere se questi pensieri se ne andranno definitivamente o si impara solo a gestirli. Grazie davvero dell’ascolto.
Salve, se si impara le tecniche adatte gestire questi pensieri non sarà più un problema.
Tanti pensieri brutti passano nella mente di tutti, ma non si dà loro importanza e questi vanno via.
I pensieri diventano problematici solo se ci lasciamo accalappiare da loro, cominciamo a temerli e a volerli allontanare
ad ogni costo. Questa battaglia frontale, questo continuo pensare a come risolvere il problemanon fa altro che fa rafforzare le ossessioni.
Non si tratta di accettare questi pensieri, ma bisogna imparare a come fare non lasciarci accalappiare.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Salve dottore, ho 20 anni e da quasi 3 mesi ho dei dubbi sulla mia relazione. Sto con la mia ragazza da 11 mesi ed è sempre andato tutto bene (chiaramente con quache litigio ma che si è sempre risolto). Prima di metterci insieme c’è stato un “tira e molla” durato quasi 2 anni in cui lei non era pienamente convinta di provare dei sentimenti per me. Quando finalmente ci siamo messi insieme mi spaventava l’idea che potesse durare poco ma nel giro di un paio di mesi i miei dubbi erano spariti e mi sono semplicemente goduto al massimo la mia relazione con lei, che è anche la prima storia seria con una persona. Circa 3 mesi fa ho avuto una disfunzione sessuale e nei giorni successivi mi sentivo “strano” nei suoi confronti (continuavo a cercare di capire se mi piacesse o meno) e ho continuato ad avere problemi di erezione per altre due settimane, dando sempre più peso a questa situazione. Da lì ho avuto centinaia di pensieri per la testa, ho iniziato a paragonarla ad altre ragazze, noto i suoi difetti che prima non mi interessavano minimamente, quando la guardo cerco sempre di capire se la trovo bella o se la trovo brutta in quel momento e sono anche arrivato ad avere dubbi sul mio orientamento sessuale. La cosa che più mi fa paura è quando vedo le sue foto di un paio di anni fa in cui era più magra di una dozzina di chili e allora mi viene il dubbio che magari mi sono fissato su di lei rispetto a com’era quando l’ho conosciuta e che adesso non mi piaccia più e mi da sentire in colpa questo pensiero perché in questi mesi non mi è mai importato del suo peso. Avendo già fatto psicoterapia in passato sto provando a mettere in atto le stesse tecniche e rispetto a prima va leggermente meglio, ma ho paura di non riuscire ad accettare di non vederla sempre bella e che prima o poi la possa lasciare per questo motivo. Per quanto riguarda la parte sessuale ho anche fatto dei test per capire se avessi qualcosa che non andava ma sono stati negativi, dunque so che il problema è solo psicologico (nel frattempo il desiderio sessuale e le erezioni sono ritornate). Sono sempre stato piuttosto ansioso e insicuro e credo che il problema sia nato da quella disfunzione, ma continuo a temere che la uso solo come scusa per non accettare la fine della mia relazione.
La ringrazio molto per un suo parere.
Daniel, forse non hai finito tutto il percorso terapeutico.
Sei ancora abbastanza insicuro e hai una certa intolleranza al dubbio e incertezze.
Devi imparare a non dare importanza a certi dubbi. Devi imparare a non fare troppa riflessione su eventuale imperfezione della tua ragazza.
Ora il tuo disturbo ossessivo, da quello relazionale, si sta spostando al tuo orientamento sessuale.
Stai facendo dei test e delle verifiche.
Non si risolve l’ insicurezza e l’ ansia in questa maniera, anzi i dubbi si possono accentuare.
Riguardo al problema della disfunzione erettile che hai avuto, può capitare. Non ci pensare più. Può capitare a tutti.
L’ importante è di non farne una fobia.
Ti saluto.
Dott. M.Di Nunzio
Salve sono una ragazza di 23 anni e sono fidanzata da 3 anni.. Io penso di avere dei sintomi come il doc da relazione. Allora molto prima del mio attuale fidanzato stavo con un ragazzo che addirittura è stata la mia primissima relazione, con questa persona ci sono stata fidanzata pochissimi mesi, ma lo volevo sin da bambina, diciamo che questo ragazzo mi ha preso in giro, non mi amava.. Mi ha fatta stare troppo male ed io dopo questa relazione non volevo conoscere più nessuno.. Poi dopo un po’ di anni ho conosciuto il mio fidanzato all’inizio non mi piaceva tanto, ma a lui io piacevo.. Quindi io poi gli ho detto di rimanere amici. Dopo qualche mese capì che avevo le farfalline nello stomaco quando lo vedevo e quindi abbiamo iniziato a frequentarci. Fin dall’inizio della relazione ho avuto sempre problemi con lui perché la mia testa cominciava a pensare se lo volevo veramente, Oppure non lo vedevo tanto bello, pensavo di lasciarlo. Un giorno lo lasciai, ma stavo troppo male non riuscivo a stare senza di lui e quindi continua a stare con lui fino a che i pensieri continuarono ad essere sempre negativi.. Andai in un Psichiatra e mi mise in cura e poi per un bel periodo ero tranquilla amavo il mio fidanzato in un modo impressionante. Dopo un anno i pensieri tornarono e presi di nuovo le pillole, ma non ne potevo più di prenderle perché mi stavano distruggendo fisicamente e quindi andai da un psicologo e da lì mi ripresi.. E adesso mi sono tornati non capisco il perché forse mi sono stancata della mia relazione? Perché il mio ragazzo non mi da attenzioni per come desidero io, o perché non è romantico? Non so non lo amo più? Mi sento come se sto uscendo pazza per favore mi dica qualcosa, scusi se mi sono dilungata.
Buongiorno Miriam.
stai brancolando nella tua relazione e non sai nemmeno tu cosa vuoi. Senti molta insicurezza.
Hai bisogno di trovare serenità e maggiore sicurezza in te stessa.
Per questo il mio consiglio è è quello di continuare le sedute,
il trattamento farmacologico,fare un bel lavoro psicologico su te stessa
e acquisire maturità.
Dott. M.Di Nunzio
Buonsera dottore,
sto in depressione per tanti motivi….
sto con il mio ragazzo che amo e che al pensiero che lo potrei perdere morirei..mi sento però poco importante,poche dimostrazioni ecc…prima di mettermi con lui conobbi uno che mi faceva senso e non mi piaceva per niente, però aveva delle.idee sul come trattare una fidanzata e fare determinate cose romantiche,positive e belle ,per carità ma lui era troppo ma troppo e mi metteva ansia anche e ho preferito liquidarlo…con questa depressione però non so perché e da come o cosa mi è venuto in testa e mi sta dando fastidio,mi sento male perché non c’entra niente di niente e poi amo il mio compagno e ci piango se lo.perdo quindi e dispero perché non capisco..all inizio era tutto bellone perfetto ero serena non avevo nulla e poi ci sono stati episodi che mi hanno.fatto.togliere un po’ di fiducia..potrebbe essere che siccome il mio ragazzo non mi fa gesti romantici o altro simile la depressione potrebbe avermi fatto venire in testa questo tizio di perché vorrei che il mio ragazzo facesse lo stesso?io.voglio il mio ragazzo e nessun altro.sto malissimo sto con gocce ansiolitiche .
Salve Nadia, stai attraversando un periodo negativo. Un momento di dubbi e ripensamenti che ti creano ansia e incertezza.
Un senso di insicurezza e una ricerca di perfezionismo anche nella tua relazione affettiva.
Nadia, tu stai male perchè nella tua mente si è creato un processo di fusione con certi pensieri. La fusione è un processo mentale che riguarda certi
pensieri che non vogliamo avere nella mente. Quando succede questo il pensiero è fisso, vuole subito una soluzione e una via d’uscita, vuole
risposte e soluzioni immediate, altrimenti succede qualcosa di catastrofico.
Il processo di defusione, invece, ci fa credere che quel pensiero o quella situazione emotiva, non è un comandamento, possiamo anche non ascoltare quei pensieri,
non succede nulla di brutto se non prendi una decisione immediata riguarda alla tua scelta affettiva. Puoi scegliere serenamente anche di dire al tuo attuale ragazzo
di essere più romantico, ecc.ecc.
Nadia, non so se la mia risposta ti è stata utile e se riesci a trarne beneficio. Ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Buongiorno.
Ho letto tutto quanto, e vorrei porLe la mia situazione, che mi logora ogni giorno sempre di più.
Tutto è iniziato circa 4 mesi fa, sono fidanzato da 8 anni con la mia ragazza che ho sempre amato e sostenuto, ovviamente alla mia maniera (so che il rapporto è cambiato nel corso degli anni, prima erano molte cosa sdolcinate, poi durante gli anni si è creato un nostro equilibrio dove facciamo la nostra vita come da “sposati” cercando di far coincidere amore tra di noi, amici, famiglia, lavoro..insomma c’erano tutte le prerogative per andare a vivere insieme, siamo molto giovani, io 26 anni lei 23. Ho sempre un po’ rimandato la scelta dell’andare a vivere da soli un po’ perché siamo ancora giovani e non abbiamo ancora lavoro fisso, che credo sia la base per vivere insieme. Ma non voglio dilungarmi troppo, arrivo al dunque.
Circa 4 mesi fa ho avuto una disfunzione sessuale, per la prima volta nella mia vita..la mia ragazza la prese molto male mettendosi a piangere e litigammo, mi accusava che non mi piaceva più (che non è così, anche perché prima del problema il sesso andava bene, la mia fame di sesso era tanta e fino a quel giorno era tutto normale..a parte il fatto che avevo un lavoro molto pesante che mi causava rabbia e stress e spesso preferivo magari passare una serata tranquilla piuttosto che fare sesso, ma nel week end che staccavo il sesso andava molto meglio che in settimana).
In ogni caso da quel giorno ho vissuto il rapporto sessuale quasi come prova, testandomi, perché volevo dimostrare alla mia ragazza che il problema non era lei. Mi è successo altre volte il problema, lei dopo un po’ capì che il problema non era lei. Ma la mia situazione è peggiorata…ho iniziato ad abbandonare tutti i miei hobby, passioni, e lavoro per stare solo e sempre con lei. Anche se magari non c’è il bisogno di vederla ogni ora, adesso è come se la mia testa pensasse così. E se provo a fare qualcosa senza pensare a lei, lo vivo come se in realtà non mi importasse di lei. Se usciamo con gli amici non riesco a concentrarmi sugli amici e cerco sempre un suo contatto o di parlare con lei. E io in 8 anni di relazione non sono mai stato così.
Ho avuto una immensa paura di perderla, ho sempre un po’ vissuto con questa paura ma non ha mai compromesso il resto della mia vita.
Dopo tutto quello che è successo ho iniziato a pensare che magari davvero non mi interessava più o che non la amassi più. Da quando ho iniziato a pensare questo sono caduto in una depressione dove spesso mi sento addosso il panico, soprattutto in sua presenza. Avrei voglia di tornare come 3/4 mesi fa dove vederla era sempre un piacere, parlavo di tutto e senza panico, stare con lei era un relax. Ora purtroppo probabilmente a causa di questi pensieri che faccio, il fatto che ri-evoco nella mia testa i bei periodi passati insieme e cerco disperatamente di provare delle sensazioni positive…se vedo che non le provo mi parte il panico e mi sento arrabbiato nei suoi confronti anche se non mi ha fatto nulla. Ho sempre visto in lei il mio tutto, la persona di cui parlare dei miei problemi, il mio amore in tutto diciamo. Ho sempre visto in lei la mia ragazza ma anche una madre e una sorella. Per me è sempre stata la mia vita, perché sa come prendermi. Forse in qualche cosa dovevamo migliorare, tipo ultimamente spesso davamo più importanza agli amici e agli hobby piuttosto che a noi.
Io vorrei tornare sereno con lei, sono venuto a conoscenza del DOC nella relazione e mi ci sono rivisto.
Faccio psicoterapia da due mesi ormai ma non riesco a invertire la spirale di tutto questo, mi ha riconosciuto una lieve depressione con uno spettro ossessivo compulsivo verso la mia fidanzata.
Non riesco ad ascoltare musica, anzi che caricarmi mi mette angoscia, soprattutto quelle sdolcinate, non riesco a svagarmi e ad essere felice. Spesso sono agitato, mi sento i tremori e nervoso appena sveglio, dormo 5 ore a notte da mesi ormai, sogno spesso incubi, insetti il più delle volte o sogno il mio ultimo lavoro dove mi sono licenziato.
Ho attacchi di panico spesso in presenza della mia ragazza. A volte penso di lasciarla, poi la guardo negli occhi, mi viene da piangere e la abbraccio. E magari passo un bel momento con lei e penso “non ti lascerò mai” poi se dal giorno dopo tutto torna con la stessa ansia e panico, ri compaiono i pensieri negativi. Di notte la abbraccio sempre, tutto il giorno non faccio altro che pensare a noi, a come posso farla stare bene, diciamo che iper investo su di lei con grosse aspettative (mai fatto in 8 anni prima d’ora) e poi vedo che non è come voglio e mi arrabbio senza un valido motivo esistente. Non voglio farle vedere che sto così, e anzi se vedo che in qualche occasione si comporta male, fino a 3/4 mesi mi sarei arrabbiato (come è giusto che sia) ora delle due evito il confronto ed evito di fare qualsiasi cosa che possa farle pensare che non mi piace più o che non la amo abbastanza. In questo momento sono in una situazione dove se mi dice di “leccare il pavimento” lo faccio, per fare un esempio. Ho tanta paura di non tornare come prima, a volte piango e le ho anche detto in un momento di pianto e di euforia con lei che appena passa questo momento la porterò ovunque e ci sposeremo, quando invece sto male mi vergogno solo ad aver detto una cosa simile. Vorrei farle mille regali, portarla ovunque, ma stando così male è come se mi passasse la voglia, e mi rendo conto che però così facendo è come se non amassi. Faccio fatica ad essere spontaneo, mi piacerebbe tantissimo essere spontaneo, ridere e scherzare con lei come abbiamo sempre fatto. Con lei sono sempre stato me stesso anche di più che con amici o genitori.
Voglio tornare come prima, chiedo scusa per il poema ma chiedo consiglio urgente per tornare a sorridere insieme.
Grazie dell’attenzione.
Salve Dario, per una singola cattiva performance hai messo su un putiferio.
Stai chiedendo scusa al mondo come se tu avessi fatto un’ azione criminale. Addirittura ti vergogni e ‘stai leccando per terra’
Non pensi che è una esagerazione? A tutti capita di fare cilecca, però se non diamo importanza a questo incidente di percorso,
dimentichi tutto e non ci pensi più. La tua ragazza deve imparare che se qualche volta l’ uomo non ha erezione, non significa che non teniamo
più a lei. In questi casi la donna deve essere comprensiva, non dare importanza e rassicurare. Noi uomini, in fatto di virilità, siamo un po’
perfezionisti. Deve andare sempre bene, altrimenti è una catastrofe.
E’ inutile comportarti da vittima. Basta con i sensi di colpa, accetta quella situazione di defaillance e si volta pagina.
Fatti aiutare dalla terapia che stai facendo.
Un cordiale saluto
Dott. M. Di Nunzio
Salve sono Elisa. Io e mio marito siamo spostati da 4 anni e 10 di convibenza. Purtroppo non siamo riusciti ad avere un figlio e dopo l ultimo tentativo con fecondazione assisitita, andato male, sono sorti una serie di pensieri negativi contro di lui accompagnati da rabbia. Esempio i suoi difetti mi sembrano enormi e continuo a ripensare ogni giorno se è normale dopo quello che abbiamo passato oppure no…a volte lo evito…poi mi manca e quando sono con lui si scatena un forte fastidio. Ho continui dubbi. La prego mi dia una risposta…grazie
Salve Elisa, scusa il ritardo della risposta.
Capisco la delusione e lo scoraggiamento di fronte a queste prove andate male. Quando teniamo molto a qualcosa è veramente difficile accettare l’esito negativo o far finta di niente.
Il senso di frustrazione provato provoca sentimenti di rabbia. In queste situazioni tendiamo a colpire e ad incolpare anche l’ altra persona che, molto probabilmente, prova gli stessi sentimenti di dolore e frustrazione.
Elisa, ammetti i sentimenti che provi, non negarli e ascolta anche l’altra parte. Continuate a provare senza stancarvi.
Questi sentimenti non dipendono da dubbi verso la relazione o da qualche forma di di Doc da relazione, ma dallo stress e dalla delusione.
Vi faccio tanti auguri che le cose possano andare bene.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Buongiorno, mi dispiace disturbarla, sono Martina una ragazza di 21 anni.
Quest’anno a maggio mi sono lasciata con il mio ex ragazzo dopo una relazione di 4 anni e mezzo, di cui l’ultimo anno e mezzo vissuto malissimo a causa di alcune ossessioni che hanno reso la mia relazione un vero inferno: era iniziato tutto da una domanda sorta all’improvviso (lo amo ancora?), proseguendo in ossessioni inizialmente “leggere” (non mi piace vestito così, quella cosa che ha detto lo ha fatto sembrare stupido, ecc.) Fino ad arrivare ad un punto in cui pensavo di non avere più ossessioni e mi controllavo continuamente su questa apparente “banalità”. Litighiamo e ci lasciamo, lui mi dice cose molto pesanti e mi allontano tantissimo.
Dopo circa due mesi inizio ad uscire con un nuovo ragazzo, inizialmente in amicizia e poi una sera scatta un bacio tra noi: io felicissima, per la settimana seguente non faccio altro che scrivergli e pensare a lui, e quando ci vediamo di nuovo, sono io a convincerlo a iniziare una frequentazione (lui era molto reticente perché aveva paura di rovinare tutto, essendo compagni di nuoto). Purtroppo la mia felicità dura poco perché nei giorni seguenti inizio a domandarmi quanto effettivamente io sia presa da lui e se sono presa quanto lo ero con il mio ex ragazzo: da li ricadono in un vortice di domande e dubbi (non sento le farfalle nello stomaco, dovrei vederlo bellissimo invece non lo vedo, non so se mi mancherà questo weekend ecc.). Nonostante tutto però, continuiamo ad uscire insieme, perché quando non ero presa dai dubbi ero la prima a scrivergli e a insistere per vederci.
Tuttavia, col passare dei mesi la situazione è precipitata, fino ad arrivare ad un punto in cui non ho più pensieri intrusivi ed ossessioni, molte volte lo bacio a caso (senza sentimenti sotto, senza pensare che è bellissimo e che mi trovo benissimo con lui) e riesco Anche a parlare normalmente con lui: quando ci vediamo ho in testa però il chiodo fisso che di lui non sono innamorata (e comunque dopo 5 mesi non é normale, soprattutto considerando l euforia dei mesi precedenti), non penso però che sia ancora doc.
Se penso che non è l’uomo della mia vita o altro non provo ansia, anzi ormai l ho accettato molto rapidamente, non mi ossessiono più sul fisico o se mi piaccia o no.
Ogni volta sento sempre meno i momenti di tenerezza, riesco ad abbracciarlo e a baciarlo però non sento nulla mentre lo faccio (col mio ex quando avevo i dubbi non riuscivo neanche a baciarlo, anzi lo insultavo e lo allontanavo e il fatto che questa cosa non succeda ora mi fa pensare che me ne freghi di meno).
Anche al telefono parlo di meno e sono più distaccata… non so se il doc c’entri ancora, più che altro per come sono cambiati i dubbi (prima più lievi ora più pesanti) e per quanto siano diversi da quelli che avevo nella vecchia relazione (nell’altra a volte proprio non lo sopportavo, in questa questo non succede).
Mi scuso della lunghezza e spero voglia rispondermi
Grazie
Martina, scusa il ritardo.
Purtroppo il Doc, in questo caso relazionale, una volta entrato nella mente ci accalappia e colora di dubbi
ogni forma di relazione affettiva.
Non riusciamo a capire più nulla: se siamo con la persona giusta, se ci piace o non ci piace, se i nostri sentimenti sono veri,
se siamo / non siamo innamorati,ecc.
Se col prossimo succede la stessa cosa, ecc.
Questo è il Doc. Un perfido briccone, ci costringe a fare delle cose che noi non vogliamo fare ( a dubitare).
Tiene prigionieri i nostri pensieri e ci fa credere che tutto quello che dice lui è vero.
Ci fa credere che se non l’ ascoltiamo è un grande pericolo.
Invece, non è vero. Noi non siamo suoi prigionieri. Non faccio quello che lui mi ordina di fare.
Me ne infischio delle sue minacce.
E’ una parola, dici tu, Martina, vero?
Provaci. Vivi i tuoi rapporti, senza cercare di trovare risposte ai tuoi dubbi.
Non Ci riesci? Chiedi un aiuto. Ok?
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Buongiorno Dott.
Ho 58anni ed ho avuto delle brutte esperienze nella vita e nell’amore.
Da più di 3 mesi ho una relazione a distanza perché lei è una donna di 46anni ed è cubana, ho già mandato gli documenti per farla venire da me, ci sentiamo tutti i giorni ma da un paio di giorni stranamente quando parliamo a telefono dopo un po lei mi dice ti richiamo fra 10/15 minuti ma non lo fa anzi dopo ore mi manda messaggi dicendo scusami mi dispiace per il ritardo. Prima non era così anzi lei cercava qualsiasi momento per scrivermi. Sarà forse perché ho avuto una brutta esperienza nella vita ma sto avendo delle sensazioni che mi sta nascondendo qualcosa. Devo anche dire che lei già stava in crisi matrimoniale prima di conoscermi. Anche se lei mi dice che mi ama e non lo metto in discussione ma questa incertezza delle mancanze di ore che non si fa sentire perché stacca l’internet o spegne il cellulare questo mi fa venire veramente dei dubbi.
Mi scusi per il tempo che le sto rubando Dottore e le auguro buon anno 2020
Salve Gennaro, in questi giorni di festività, ma soprattutto di stato influenzale rispondo a tutti con molto ritardo.
Capisco che al ‘cuor non si comanda’, ma non ci si può fidare di un amore così distante.
La fiamma dell’ amore non si riesce a tenerla viva con una donna che vive così lontana. Lei può sempre avere ripensamenti, e
preferire di rimanere nella sua terra.
Gennaro, sembra che tu voglia tagliare tutte le tappe e ritrovarti nel più breve tempo possibile con una donna al tuo fianco.
Non ti sembra che così si può rischiare di andare incontro a brutte sorprese?
Non so che dirti. Le delusioni costano care.
Un cordiale saluto.
Dott. Di Nunzio
Buonasera dott, ho letto il Suo articolo e non ero a conoscenza di tale problema. Desidero avere un consiglio da Lei: mi sono accorta che nelle relazioni sentimentali fatico a proseguire serenamente le conoscenze, divento in poco tempo (se mi sento coinvolta) quasi “pesante”, litigo facilmente, sono gelosa delle ex che si fanno sentire in “amicizia”, da tutti coloro che frequento mi sento dire che sono paranoica. Questo perchè ho avuto diverse frequentazoni anni fa, finite sempre male ma non per me ma perchè loro cambiavano idea, o si mettevano con altre o volevano solo sesso. A lungo andare ho sviluppato una grande insicurezza nei rapporti e una sorta di terrore di essere abbandonata anche se la persona in questione è presente, mi telefona e mi fa sentire desiderata. In particolare ho notato che basta un nonnulla per farmi entrare in crisi( un tono meno affettuoso del solito, un commento poco carino, una telefonata in meno al giorno, un non chiedermi di uscire ecc). Vivo nell’ansia perenne di essere presa in giro, ma facendo così porto i ragazzi a stressarsi e ad andarsene. Anni fa ho avuto un ex che mi ha lasciato in pochi giorni senza darmi spiegazioni, dopo avermi chiesto di sposarmi e questo mi ha cambiato totalmente. Da lì ho notato una crescita esponenziale della mia paura, insicurezza, come se tutti i ragazzi fossero li per usarmi (cosa che è tra l’altro capitata spesso). Questo crea in me anche una voglia di fuga, soprattutto quando inizio a sentirmi coinvolta e la persona mi sembra perfetta. Secondo Lei cosa potrei fare per migliorarmi e non pensare subito in negativo?Soffro di questo disturbo?
grazie,
Giada
Salve Giada,scusa il ritardo. Grazie per avere scritto.
Sei una ragazza fragile e molto insicura. Queste insicurezze ti portano a fidarti poco, ad avere bisogno di molte rassicurazioni e
a pensare negativo. Sei portata a pensare di non poterti fidare, a provare gelosia, a temere di essere usata ed essere lasciata.
Non è così. Se acquisti fiducia e stima di te stessa vedrai che le cose cambieranno e avrai più fiducia degli altri.
Ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Buongiorno dottore solo oggi, con mia profonda sopresa, scopro di soffrire indiscutibilmente di questo tipo di DOC. Sono in trattamento da una psicoterapeuta specializzata in EMDR per trattare diversi traumi infantili, tra cui spicca quello di abbandono, senza dubbio su tutti. Ho sempre avuto relazioni affettive di distanza emotiva e anche di distanza geografica. Ricordo benissimo quella che considero la mia relazione più importante (iniziata nel 2005 e finita del 2007. e che mi ha profondamente segnato), che aveva tutte quelle caratteristiche: lei vicina a casa mia ma trovavamo il modo di non vederci troppo. In particolare ho memoria precisa di un giorno (all’epoca non gli avevo dato peso) in cui sentivo lei emotivamente più vicina, in cui per una sciocchezza (un cappotto da lei provato che le andava troppo largo) avevo iniziato a scervellarmi su cosa provassi davvero per lei, con conseguente presa delle distanze. Poi lei a sua volta si era allontanata emotivamente, io me n’ero accorto, e preso dalla sofferenza del percepire chiaramente questa cosa, non ci avevo più pensato. Ma ora a distanza di anni lo vedo come primo campanello di allarme per quello che mi sta succedendo ora: Ho conosciuto a Cipro 2 mesi fa una ragazza russa (semplicemente la donna più bella che abbia mai visto in vita mia, anche molto dolce) con cui sono stato bene nonostante le barriere di linguaggio, poi una volta tornato a casa ho iniziato con questi sintomi da DOC da relazione, tenuti a freno provando ad allontanarla emotivamente e flirtando con altre ragazze online. Pochi giorni fa sono stato in Russia da lei e ho alternato delle fasi relativamente spensierate a fasi in cui mi sono scervellato su ogni possibile cosa presente o futuribile. OGNI singola possibilità, arrivando perfino a osservarla per cercarle ogni difetto. Al di là delle difficoltà oggettive (distanza geografica, che dovrà essere colmata eventualmente.. ma a quel punto mi direi, se facessimo tutto questo casino e poi non siamo compatibili?), se abitasse paradossalente affianco a casa mia credo che la cosa sarebbe non so se peggiore, ma quantomeno uguale. Sono completamente prigioniero di queste ossessioni che non mi fanno più vivere serenamente.
Buongiorno Nicola.
La distanza può anche non contare riguardo allo sviluppo di di un Doc. I sintomi ci sono. La cosa migliore è quella di godersi un rapporto affettivo,
senza aspettarsi rapporti di amore perfetti ed idilliaci. Mettiamo da parte il perfezionismo. E’ difficile? I dubbi sono assillanti?
Però visto che già sta facendo terapia,dica di queste problematiche in modo da lavorare anche sul problema delle ossessioni.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Buonasera dottore,
Le scrivo perché ho letto il suo articolo e confesso che ne ho letti molti altri, per chiarire quello che sto vivendo e dargli un nome. Sono una ragazza di 26 anni. Da quando ne avevo circa 15, cioè dai primi anni del liceo, ho vissuto vari disagi. In particolare, negli anni del liceo, ero molto fissata con lo studio: studiavo cinque, sei ore tutti i giorni, ho smesso lo sport ed avevo molta paura di fallire. Avevo un fidanzato che vedevo solo la sera o il pomeriggio solitamente per studiare, con il quale piangevo e mi disperavo se non ero riuscita a finire tutti i compiti come avrei voluto..un inferno..passata con il massimo dei voti! All’università le cose sono andate meglio anche se i sensi di colpa mi hanno in parte accompagnato anche lì..all’università mi sono concessa però molto di più come un viaggio lungo da sola in un altro continente..una volta laureata sono andata a convivere con il mio ragazzo attuale, diverso dal precedente, con il quale le cose andavano bene nonostante alcuni problemi nella sessualità. Una volta a convivere, cosa da me molto desiderata, scoppia in me la crisi: “Sento che forse non lo amo..o non lo amo più..o non come prima”. Tutto questo perché avevo idealizzato il vivere insieme? Da quel momento entro in crisi: la voglia di non farsi toccare aumenta, non faccio altro che confessargli che non so se lo amo perché confessandolo mi sento meglio, cerco spesso su internet cosa significa una crisi di coppia, quanto dura, quale è il limite massimo dopo il quale ci si lascia…faccio con lui un percorso di coppia cognitivo comportamentale per migliorare la sessualità senza enormi risultati ( una volta finito, peggiora del tutto di nuovo)… al percorso mi dicono che rimugino troppo, che devo “stare” nelle sensazioni…la crisi sembra a momenti passare ma poi torna..un giorno scopro sulle mie ricerche che esiste il doc da relazione. Mi ci rivedo. Voglio sapere se è il mio caso. Ho fatto vari percorsi psicologici da quando ero al liceo ma nessuno mi ha mai diagnosticato niente. Ora ho davvero bisogno di sapere cosa ho. Lo so che un’etichetta non basta, ma caspita, è un piccolo punto di partenza da cui andare oltre. Ormai è un anno e mezzo che mi domando se devo stare col mio ragazzo o no. Prima non riuscivo a vedere film d’amore per paura di confrontare la mia relazione e scoprire che non era uguale, cercavo sempre rassicurazioni in amici e a volte parenti, facevo confronti con tutte le Coppie che vedevo per strada, mi chiedevo cosa provavo ogni volta che lo baciavo..ora meno..ora cerco più o meno tutti i giorni, a volte per mezzora a volte per un’ora..doc, doc da relazione, doc e compulsioni..etc. è internet che mi rilassa… con una psicoterapeuta è emerso che ho un assetto ossessivo della personalità, che probabilmente ho avuto un calo del sentimento e la paura di non amare era talmente dolorosa e inaccettabile che ho sviluppato un sintomo. Ma che vuol dire questo? È questo che si intende per doc da relazione? E se è questo, forse anche quello studio del liceo era uno studio compulsivo dato dall’ossessione di poter fallire a scuola? Ultimamente sento quasi sempre l’impulso di lasciare il mio ragazzo e andarmene di casa..ma poi non lo faccio..Non lo desidero sessualmente..a lavoro sto bene, non penso a queste cose ma quando torno a casa ho l’angoscia..è la paura di non volerlo? E cerco su internet..così mi calmo.. eppure mi è sempre sembrato la mia persona prr al vita….ma ora non so…è tutto angoscia… è un doc da relazione il mio? Quale utile terapia per superarlo se lo è?
La ringrazio moltissimo
Un cordiale saluto
Già fatto. Va bene?
Un cordiale saluto.
Dott. M.Di Nunzio
Salve, è possibile in un Doc incentrato sulla relazione, scaturito da un problema sessuale, che dopo un po’ di tempo che non si risolve se prima avevo sviluppato la dipendenza di stare sempre con lei, ora ho quasi paura al pensiero di stare con lei…è possibile?
Premetto che sta situazione mi logora, e non vedo l’ora di tornare come prima. È un ansia anticipatoria, che è inutile perché spesso poi quando sto con lei sto bene, essendo poi in periodo mezzo depressivo un po’ tutto il resto lo sto evitando, e sto cercando di migliorare. Però è fastidiosa, io continuo a NON evitarla però vedendola solo di sera, ogni giorno senza di lei ho sempre questa paura che mi fa star male, e che magari mi impedisce di fargli un regalo o invitarla a cena…è una sorta di paura che mi fa quasi pensare “hai paura perché non è quello che vuoi veramente”
E questo mi distrugge…
Salve Mattia.
Non è molto chiaro quello che scrivi. Parli di un problema scaturito per una vicenda sessuale.
Poi parli di ansia anticipatoria. Dici che hai paura di fare a Lei un regalo o invitarla a cena, ecc. Molta confusione.
C’è molta insicurezza nel tuo rapporto e in te stesso.
Per stare bene è utile fare affidamento su noi stessi. Avere fiducia in quello che siamo e in quello che facciamo.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Salve dott Di Nunzio e grazie per la risposta.
Purtroppo questa cosa mi ha causato una lieve depressione, attualmente qualsiasi cosa facevo prima ha perso di interesse…sono fidanzato da 8 anni, e non ho mai avuto alcun dubbio sul mio futuro, avevo in Mente tanti progetti.
Da quando sono così ho dubbi su tutto, ho paura di tutto e spesso ho attacchi di panico e vuoti mentali, alle volte sto da dio con la mia ragazza e dal giorno dopo ripartono le mille domande e i mille dubbi sul mio futuro…
Mi è stato diagnosticato un DOC che si è incentrato sulla relazione, prima comunque ho sempre avuto problemi di ipocondria…faccio fatica a godermi qualsiasi momento a causa di questo periodo…
Tutto è scaturito con la paura che a causa del problema sessuale potessimo lasciarci, dopo un po’ ho iniziato a dubitare dei miei sentimenti verso di lei e da quel momento sono entrato in depressione.
La mia intenzione è tornare come prima se non meglio di come ero prima, ma davvero non so da dove iniziare…
Si inizia un po’ per volta, un problema alla volta, Se non ce la facciamo da soli, ci rivolgiamo a chi può aiutarci.
Non serve stare fermi a rimuginare, bisogna cercare sempre vie d’ uscite.Va bene?
Un saluto.Dott. Di Nunzio
Buonasera Dottore spero potrà rispondermi in maniera schietta e che io possa spiegarmi al meglio. Grazie in anticipo! Ho 46 anni. L’ultima vera storia d’amore con una ragazza “normale” la ebbi a 23. Questa storia finì proprio come ha scritto Lei cioè con “dubbi, ansia, insicurezze e gelosie verso la persona con cui dividiamo la vita e l’insicurezza sulla validità della relazione” da parte mia. Da allora non ebbi più una relazione fissa a causa del gioco patologico e altre cose più “lievi”. Solo due anni fa, una volta fuori da questa patologia compulsiva/dipendenza, ho provato a ricominciare a “cercare” una fidanzata tornando a mettermi alla “prova” credendo di essere più sicuro di me. Un anno fa però sono stato dei mesi con una narcisista patologica…ahimè…l’ho capito dopo, quando ho iniziato a studiare i disturbi di personalità. Di sicuro però ora ho più esperienza e sono più maturo. Inoltre ho affrontato forzandomi, in questi 23 anni, 10/12 anni di psicanalisi, a intervalli, e 1 di psicoterapia. La psicoterapia l’ho interrotta perché preso dall’ansia e dalla voglia di guarire. Lo psicologo mi diceva che ero costretto a continuare la terapia altrimenti non guarivo ma ciò peggiorava solamente il mio stato d’animo, mi sentivo represso e rabbioso. Calcoli che i 10/12 anni di psicanalisi (prima della psicoterapia di un anno) li ho passati sforzandomi al massimo nell’intento di non abbandonare la terapia proprio per non farmi dire che se non ero costante non sarei guarito, ma non ce l’ho fatta. Mollai perché mi sentivo soffocare a stare sempre a ricordare.. La repressione che mi davo mi ha portato dei disturbi aggressivi e una sofferenza che non riesco a far passare. Si figuri che non sopporto se qualcuno tossisce, lo ucciderei. Infatti cerco sempre posti chiusi e silenziosissimi isolati, oppure al contrario rumorosissimi, nei quali appunto è impossibile sentire la tosse (discoteca o cuffie…). Quindi ora se riprendessi qualsiasi terapia non riuscirei ad essere costante perché l’ansia l’aggressività l’inquietudine l’insofferenza la rabbia violenta verso la persona che credo mi “costringa” e verso me stesso prendono il sopravvento. Ora, ho affrontato 5 giorni fa una visita psichiatrica e subito mi hanno diagnosticato il DOC in mezzora…ancora non so quali disturbi di personalità mi diagnosticheranno. Ebbene in questi giorni sto riuscendo a frequentarmi con una giovane signora di 35 anni e sono rimasto contento perché sono riuscito a ricominciare “da capo” riprendendo le mie storie “normali” dopo 23 anni. Sta di fatto che 2 giorni fa durante un’uscita con lei io ho iniziato ad arrabbiarmi durante una telefonata a un operatore telefonico in maniera brusca e inaspettata e lei me lo ha fatto notare, perché mi era accanto in macchina e ha sentito tutto; poi ci siamo messi a parlare della mia vita e iniziava a darmi dei suoi pareri personali che a me però innervosivano (non gliel’ho detto fatto sta che piano piano mi disse che iniziava a vedermi agitato e non aveva capito perché!); in ultimo alla fine l’ho salutata, è scesa dalla macchina e il giorno dopo ho notato che lei dopo aver bevuto una bottiglietta di plastica poi l’ha lasciata vuota nella tasca del sedile laterale e questo mi ha fatto arrabbiare tantissimo e credo questo sia esagerato. Fatto sta che ho fatto passare 2 giorni senza sentirla appositamente perché a causa di questi fatti ce l’ho a morte con lei, soprattutto che abbia lasciato la bottiglietta nella tasca laterale. Capisco però che probabilmente questa mia rabbia/cattiveria è esagerata. Sono poco incline all’intimità alla condivisione e all’avere a che fare con gli altri. Purtroppo non ho mai curato a dovere questi disturbi che in realtà credo abbia da quando ero davvero piccolo. Ho tenuto nascosto questi problemi fino a pochi mesi fa, ma ora non vedo più alternative se non accettare le ansie che derivano dal rapporto con gli altri, senza possibilità di cura. Ecco vede, ad esempio, già il pensiero che lei Dottore mi possa rispondere dicendo che devo fare psicoterapia, mi innervosirà. Ciononostante se può attendo lo stesso una Sua gentile risposta anche semplicemente al fine di darmi coraggio, La ringrazierei. Altrimenti va bene lo stesso. Credo che comunque, nonostante a volte sia fragile, molte volte sono abbastanza forte e sicuro di me e non mi fa paura convivere con questi disturbi. L’importante è che rispetto la gente, me stesso, e che cerco di controllarmi, provando a fare una vita normale secondo i miei parametri. Grazie mille Dottore.
Salve Luchino, la tua è una lettera lunga e accorata.
Professionalmente non ho molta stima di terapie lunghissime. Trattamenti che durano anni, che danno molta conoscenza di se stessi,
ma molte volte lasciano irrisolti i problemi.
Trovi difficoltà a gestire sentimenti, emotività e a relazionarti con fiducia con altre persone.
Non sopporti l’intimità, la condivisione e fai fatica a gestire una normale reazione di disappunto.
Sei pronto ad innervosirti su quello che io posso risponderti, senza sapere cosa ti andrò a rispondere.
Sei come una persona suscettibile,insicura e pronto a difendersi. Poco assertivo.
Va bene il rispetto verso la gente e vale molto l’ accettazione e il rispetto di noi stessi.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio.
Grazie mille Dottore la Sua analisi è perfetta, tuttavia Le chiedevo, anche se non l’ho esplicitato, se secondo Lei potrei avere un disturbo di personalità. Grazie ancora per eventuale Sua risposta. Cordialmente
Salve.Scusa il ritardo della risposta.
Come mai questa preoccupazione? Mi dispiace ma non posso dare questa risposta senza un colloquio diagnostico approfondito.
Un cordiale saluto
Dott. M. Di Nunzio
Salve,
Ho 24 anni e penso di avere questo problema descritto nell articolo. In pratica mi sono lasciato con la mia ragazza con la quale stavo da circa un anno poiché ad un certo punto ho cominciato a provare una forte ansia causata da pensieri disturbanti ed ossessivi che mi facevano continuamente domandarmi se lei fosse la ragazza giusta e mettevano in evidenza i suoi difetti. Ora però mi sto frequentando con in altra ragazza a distanza di pochissimo tempo dall essermi lasciato e questa ansia si è ripresentata tale e quale già dal secondo appuntamento!! Un ansia che mi fa vivere male e pensare continuamente a ciò che provo. La ragazza con cui mi vedo è molto attraente e a mio parere anche molto intelligente insomma proprio quello che cercavo!!! Pensai forse il problema è proprio la ragazza con cui stavo forse non faceva per me. Ma il fatto che mi si sia ripresentato subito il problema mi fa pensare che sia un disturbo a livello mentale. Penso che non sia il tipo di persona da relazione. Nel vedere le coppie mi sale l’ansia e anche nel vedere altre donne se mi eccitano provo ansia. Ne ho parlato anche con lei ed è stata molto comprensiva dicendomi che non pretendeva nulla e che stava bene con me e accettava qualsiasi mia decisione a lei bastava vedermi e stare con me e poi con il tempo avremmo valutato sulla base di come sarebbero andate le cose. Ora io con lei non voglio chiudere perché a me piace e nel mio cuore sento che vorrei vivere serenamente la conoscenza è vorrei innamorarmi di lei. Ma con queste ansie credo sarà impossibile vivere serenamente la cosa sto cercando di uscirne. Al momento non riesco però ho notato che accettando i pensieri che me le generano sto meglio cioè gli accetto ma non ne parlo a nessuno. Ho dei pensieri che mi convincono che voglio solo fare sesso con lei e non voglio avere vincoli relazionali. Il li accetto ma non le dico nulla perché a me lei piace e voglio stare meglio io ! E lasciarmi andare! Cosa che al momento è impossibile e come se cercassi di iper controllare i miei pensieri e sentimenti! Come ne esco da questo loop voglio essere felice e conoscerla stare bene e innamorarmi. Il mio cervello però mi dice altro ma non ci credo a quello che mi dice perché non ha senso !!! E come se riflettesse la vecchia relazione in questa nuova ! O almeno credo perché altrimenti non sta né in cielo né in terra di avere queste ansie all inizio di una conoscenza nuova !
Grazie se leggerai e risponderai 🙂
Tommaso, sei in una età che non occorrono per il momento scelte definitive, quindi accetta la tua relazione
senza insicurezze e tentennamenti.
La cosa migliore è vivere la vita senza stare lì continuamente a cercare la relazione perfetta.
Se stai bene con la tua ragazza, vivi questa relazione anche se ti arrivano dubbi e confronti.
Le insicurezze ci sono sempre all’ inizio di ogni nuovo rapporto, ma accettale e non dare loro grande importanza.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
ho lasciato un commento ieri mattina, mi aspettavo risposta e invece e stato cancellato???
Ho risposto nel precedente messaggio. Un cordiale saluto.
Buongiorno dottore, mi rivolgo a lei per un consiglio anche se sto andando da uan psicoterapeuta da qualche mese oramai. Premetto che sto con mio marito dal 1979, avevo 17 anni, ( ora ne ho 57)e dopo 8 anni di fidanzamento ci siamo sposati nel 1987. Per me lui è stato ed è un marito, un padre e tutto quello che ci può essere di bello. Abbiamo vissuto praticamente in simbiosi, abbiamo due splendidi figli che da qualche anno vivono per conto loro e ci siamo ritrovati io e lui soli ( anche il cane), a questo cè da aggiungere che da otto anni abbiamo cambiato città e quindi amicizie zero o quasi. Io in passato avevo avuto un paio di crisi leggere durate qualche gg dove magari solo perchè un collega mi faceva un complimento, a me rimaneva in mente ( premetto che nn mi interessava minimamente), ma poi mi passava. Bene da giugno ho cominiciato ad avere dubbi sulla nostra relazione e cioè da una parte so di amare ancora mio marito e dall’altra mi chiedo e se fosse solo abitudine? Questo mi fa stare male e mi provoca ansia con palpitazioni e sudorazione e primi gg anche conati di vomito. La mia mente praticamente nn è piu libera come prima e ci sono giorni che sto ababstanza bene, ma altri che sto di m… Qualsiasi cosa faccio penso sempre al passato quando l’ho fatta con mio marito e nn stavo così. Cosa pensa sia?
Gentile sig.ra Paola,
è difficile rispondere alla sua domanda da queste poche cose. Una diagnosi accurata può la può espletare la sua terapeuta che la conosce da più
tempo. Non penso sia un doc relazionale, nonostante queste insicurezze nei confronti di suo marito.
Bisogna approfondire meglio la sintomatologia e valutare se non è un disturbo ansioso depressivo.
Questo stato può dipendere da diverse cose: il cambiamento di residenza, la mancanza di rapporti sociali, la noia, la mancanza di stimoli.
Tante cose diverse, che ora hanno trovato una giustificazione nel tipo di relazione familiare.
La saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Salve Dottore, ho 25 anni. Mi ritrovo in una situazione alquanto angosciante. Dico mi ritrovo perché circa 4 anni fa ho attraversato lo stesso incubo, che si è ripresentato adesso.
Sono fidanzata con un ragazzo da 9 anni, un ragazzo splendido, che mi ama, mi rispetta e mi sostiene in tutto. Il mio calvario iniziò 4 anni fa…
Dopo un periodo piuttosto stressante, a causa della separazione dei genitori del mio fidanzato, in condizioni non troppo piacevoli, ho iniziato a chiedermi da una notte all’ altra “e se tutto questo capitasse anche a noi?”, da qui un inferno… Continue domande (lo amo o no? Mi piace o no?), prove per capire se il mio fosse vero amore… Tutto questo mi causó ansie e nient’altro…Credevo di aver superato tutto questo,visto che intrapresi un percorso con una psicologa, che non mi diede una specifica diagnosi del mio problema (mi disse che sono una persona ossessiva), ma riuscii in qualche modo a stare meglio e a continuare la mia storia. Ora dopo 4 anni, mi ritrovo di nuovo intrappolata in questo vortice di domande senza risposta.
Ora, così come 4 anni fa, mi sono fissata sul suo viso, in particolare sul naso e sui capelli e mi domando “mi piace? O no?”.
Ogni ragazzo/uomo che incontro (addirittura pure in TV) mi pongo sempre la domanda “mi piace? O no?” e se la risposta è sì, scatta in me un ansia paurosa, perché non trovo normale che possa pensare questa cosa.
Ora prego ogni giorno che tutto possa ritornare alla normalità, io tengo molto al mio fidanzato e alla nostra storia…Ma non so come fare… Che ne pensa? Come potrei superare tutto questo? La ringrazio per la risposta.
Buongiorno Carla, rispondo alla tua richiesta.
Da quello che descrivi la sintomatologia è un DOC relazionale. E’ iniziato come sempre con un ” E se….?”.
Da questo momento sono arrivati dubbi e insicurezze sulla tua relazione affettiva e sul tuo ragazzo.
Il bisogno di rassicurazioni ti costringe a fare continuamente test e verifiche, rendendo la vita un inferno e la relazione difficile.
Cosa fare?
Carla, nel momento in cui è scattato quel famoso “e se tutto questo capitasse anche a noi?”, sei entrata, meglio dire risucchiata, in un
vortice di dubbi, di insicurezze, di necessità a trovare una risposta ai dubbi, di non-accettazione di certi pensieri nella mente, ecc. ecc..
Il DOC ti ha trasmesso l’ idea che non si può vivere con questi dubbi e incertezze. Tu stai facendo una battaglia con il DOC per convincerlo.
Purtroppo è una battaglia persa, perchè il DOC non ascolta. Tanto più ti sforzi di non pensare, di non avere certi pensieri,
tanto più il DOC si rafforza e ti ossessiona ancora di più.
Col Doc si vince uscendo fuori dalla disputa. Si vince non combattendo, quindi con la distrazione e con l’ accettazione di avere certi pensieri
nella mente, senza sentirsi in colpa o sentirsi meno delle altre.
E’ difficile? Prova.
Ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Gentile dottore,
Le scrivo perché sono arrivata al limite della sopportazione, non vivo più la vita reale, mi sembra di essere chiusa in bolla dentro la mia testa e non so più come uscirne.
Chiedo scusa se mi dilungo ma essendo una consulenza a distanza, penso sia giusto dirle quanto più possibile di me.
Sono sempre stata una persona particolarmente ansiosa e malinconica, sin da piccola. Ho sempre avuto paura, all’asilo per un periodo a causa di una frase detta da una bambina mi sono fissata sul fatto che i miei genitori sarebbero morti ho passato molto mesi a piangere e non volevo più andare all’asilo perché avevo paura che in mia assenza sarebbe successa qualcosa ai miei. Ad ogni nuovo ambito scolastico negli anni successivi ho pianto nei primi mesi e non riuscivo a star bene, soprattutto al liceo, avrei voluto fare una scuola più “semplice” e andare al conservatorio ma i miei avevano paura a mandarmi fuori sede così alla fine mi sono iscritta al liceo classico per far contento mio padre ma ho vissuto in un malessere e in un ansia perenne non perché avessi problemi a scuola ma perché non mi piaceva, non era quello che avrei voluto. Durante il secondo anno mi sono messa con un ragazzo e siamo stati insieme un anno e mezzo, inizialmente mio padre non era convinto perché lui frequentava una scuola professionale e pensava che mi avrebbe distratta dallo studio poi invece il ragazzo stesso si presentó in famiglia e si è creato un bellissimo rapporto, durante quel periodo lui è stato il fidanzato “perfetto”, non mi ha mai fatto mancare nulla, ma ad ogni piccola scaramuccia io facevo un dramma e pretendevo che lui capisse quale fosse stato il suo errore senza spiegarglielo io in prima persona, in estate è andato a Londra con la scuola per un mese e io l’ho presa malissimo perché pensavo che se ne fosse fregato di me, comunque in sua assenza un giorno un mio compagno di classe mi disse “come sei bella stamattina” sul momento mi fece piacere ma mi diede anche una sensazione strana, pochi giorni dopo il mio ex tornò da Londra, inizialmente tutto normale, dopo un po’ ho cominciato a pensare al fatto che mi avesse fatto piacere quel complimento dal mio compagno e visto che fino a quel momento non avevo mai avuto occhi per nessuno allora significava che non lo amavo più, ho passato 3 mesi a rimuginare giorno e notte sui miei sentimenti, facevo delle liste sugli aspetti del mio ex e sugli aspetti del mio compagno di classe per capire se davvero mi potesse piacere di più l’altro, poi ho cominciato a immaginare che chiunque incontrassi potesse essere l’uomo della mia vita al posto del mio ex, alla fine ho cominciato a pensare che non potevamo stare insieme per la differenza di istruzione, diciamo che adesso sto sintetizzando ma furono i mesi peggiori della mia vita (ed è come mi sento anche oggi), comunque dopo un po’ mi sono presa di coraggio e ho cercato di continuare la relazione cercando di cacciare via questi pensieri che in realtà tornavano e non mi facevano dormire la notte, alla fine mi lasciò lui perché nell’ultimo periodo litigavamo spesso e io che pensavo che non avrei provato nulla se mi avesse lasciato perché se avevo quei pensieri voleva dire che non lo amavo davvero, invece sono stata malissimo, io non lo avrei mai lasciato. Per un po’ di tempo mi chiese di continuare a sentirci ma dopo un paio di mesi stava già con un’altra. Io sono stato 9 mesi malissimo, ho perso dei chili perché pensavo di aver perso l’unico uomo possibile della mia vita e che non avrei più trovato nessuno, ad un certo punto ho fatto amicizia con una ragazza che in realtà era la mia compagna di banco ma non eravamo mai uscite assieme perché io uscivo quasi solo con il mio ragazzo, e con lei ho cominciato di nuovo ad uscire di casa, non so come e perché ma un certo punto mi sono convinta di essere lesbica e di essere innamorata di questa mia amica, oggi pensandoci mi vien da ridere ma ai tempi ne ero convintissima ed ero anche convinta che era per questo che mi ero fatta tutte quelle paranoie sul mio ex pur amandolo perché non riuscivo ad accettarlo. Ad un certo punto questo pensiero sull’omosessualità mi è passato e dopo un anno ho capito che non c’era più speranza di ritornare con il mio ex perche lui ormai stava con l’altra ragazza e amen. A quel punto ho cominciato a sentirmi con un ragazzo che abita nel mio palazzo che mi è sempre piaciuto sin da bambina ma avevo una paura terribile di cominciare una nuova storia e ho evitato per molto di accettare un appuntamento anche perché una delle fisse che avevo avuto nel periodo paranoico della precedente storia era la differenza di istruzione e temevo che mi sarebbe ritornata con lui visto che anche lui era in una scuola professionale, era stato bocciato e doveva ancora prendere il diploma, dopo mesi di corteggiamento ho deciso di uscirci e ringrazio Dio per averlo fatto perché è nata quella che io credo sia la storia d’amore della mia vita e che dura da quasi 6 anni. Mi sono trovata benissimo già dalla prima uscita, ero felice di nuovo, poi mia madre ha capito che uscivo con lui e mi ha detto che mi ero messa di nuovo con un immaturo che non aveva ancora finito la scuola, non aveva la patente e lì sono andata in crisi perché io mi ci trovavo bene ma avevo paura di aver sbagliato persona per quelle cose che mi diceva mia mamma, nonostante ciò ho continuato ad uscirci e mi sono trovata sempre meglio da ogni punto di vista, finalmente con lui ho cominciato anche a discutere e litigare se c’era qualcosa che non andava anziché aspettare che ci arrivasse da solo, solo un mese è morto il padre del mio ragazzo e io lì mi sono imposta di conoscerlo a fondo prima di far diventare tutto più serio perché altrimenti poi mi sarebbe venuta la fissa di essere rimasta con lui solo perché mi faceva pena per la morte del padre, la stessa cosa dopo mesi ho detto a lui gli ho chiesto se stesse con me perché gli piacevo o perché aveva trovato conforto in un momento difficile. In tutto ciò mi sono fissata che dovevo controllare se avesse delle cose che somigliavano al mio ex perché allora voleva dire che era la persona sbagliata e allo stesso tempo però controllavo le foto del mio ex per vedere se mi piacesse ancora. Mettevo sempre sotto esame il mio ragazzo finché dopo qualche mese lui non mi disse “guarda io ci tengo tanto come non ho mai tenuto a nessuno e ci sto mettendo il cuore, ma stare sempre sotto esame non è bello” e da lì è come se mi fossi svegliata, gli ho dato fiducia ed è finalmente partita la storia, mi sono innamorata alla follia, con qualche alto e basso dovuto all’insicurezza sul mio aspetto fisico, credevo sempre che lui fosse troppo bello per me e che gli piacessero anche altre. Dopo due anni lui ha fatto una stupidaggine, è andato ad una festa e non me l’ha detto anche se io gli ho sempre permesso di andare ovunque, mi ha chiesto scusa ma io sono andata in paranoia pensavo che non mi potessi fidare, dopo qualche mese ho fatto i test per l’università, durante il test un ragazzo mi ha sorriso, da lì è partito il dilemma, stessa identica cosa della mia relazione precedente “quel ragazzo carino mi ha sorriso, e se adesso che comincio l’università conosco un tizio carino e che in più ha la mia stessa istruzione e mi innamoro o penso di innamorarmi di lui? Soprattutto, ora che lui mi ha mancato di fiducia sicuramente succederà qualcosa del genere” (tutto questo pensiero nell’arco di un secondo), tornata a casa dal test con l’ansia a mille capisco che mi stava risuccedendo la stessa identica cosa e riesco a controllarmi e un po’, dopo comincio l’università e rincontro il tizio del test, non mi suscita nulla se non ansia e paura, vado a cercarlo sui social per vedere dalle foto se mi potesse piacere più del mio ragazzo, dopo un po’ faccio amicizia con un uno del mio corso che non mi piace per niente fisicamente mi stava simpatico e basta ma comincio a pensare “e se quella cosa che mi è successa al test non fosse riferita al tizio del test in sé ma fosse stato un segno per capire che avrei conosciuto un altro, chiunque? “allora comincio a indagare, mi dico se alla prima relazione sono stata così male perché rimuginavo in testa adesso cerco delle prove nella realtà, comincio a sentirmi di continuo con questo ragazzo, specificando che fossi fidanzata ma che avevo dei problemi così lui avrebbe continuato a cercarmi e io avrei potuto fare i miei test e stare serena, mi ci sentivo sempre pure quando non mi andava, alla fine mi son detta che stavo facendo una cosa da pazzi ma dopo un mese ho fatto la stessa cosa con un tizio molto più grande di me conosciuto online era come una droga dovevo capire, ad un certo punto mi sento terribilmente in colpa e credo di dover lasciare il mio ragazzo per essermi comportata così anche se sapevo che non mi ero sentita con questi per interesse ma perché volevo avere a tutti i costi la certezza che non si sarebbe avverta la “profezia mentale” del test universitario. Nel momento in cui provo a lasciare il mio ragazzo mi sento MORIRE come se mi fossi svegliata da un incubo, ho cercato di spiegargli come mi sono sentita che avevo anche avuto delle mancanze da parte sua e abbiamo superato quel momento. Le mie paranoie dopo un po’ riprendono, ma avendo avuto il trauma di averlo quasi perso per film mentali sapevo che era tutto nella mia testa, dopo 8 mesi circa scopro dei messaggi con altre ragazze sul suo cellulare, lui però chiedeva a queste persone di vedersi, ci provava con loro… Io lì torno di nuovo in me, sto malissimo e lo lascio, lui cerca in ogni modo di chiedermi scusa e dopo un po’ lo perdono con tutta la lucidità che non ho mai avuto, ho riflettuto serenamente e mi sono detta che tutti sbagliamo e che semplicemente non è che non potevo vivere senza di lui ma che ad una vita senza di lui solo per orgoglio preferivo una vita con lui, ovviamente con tutta la fatica del caso ma anche con la serenità che non avevo mai avuto prima, con la voglia di vivermi davvero la storia senza paranoie e per un po’ di tempo ci riesco. Una sera di carnevale andiamo ad una festa con degli amici e vedo una ragazza che era fidanzata con un mio amico insieme al suo nuovo ragazzo, attacco di panico immediato, ho chiesto di andare via dalla festa, ho cominciato pensare “si lasciano tutti, pure quelli che hanno più cose in comune, che si somigliano di più, come potremo durare noi che siamo diversi e in più lui mi ha tradita”? Da quel momento le paranoie sono ritornata continuamente a cicli, negli ultimi 3 anni e mezzo. Ci sono stati periodi in cui mi sono fissata che lui avendo sbagliato un volta, un domani mi ritradirà sempre e non posso sposare uno così perché potrebbe farlo da sposati e rimugino su questo giorno e notte per settimane poi mi passa sto bene per un po’, si fa la barba e lo vedo brutto, due secondi dopo lo vedo bellissimo e sono io ad essere bruttissima perché ho il naso storto e mi fisso per settimane sul mio naso stortoo sui miei capelli liscissimi, dopo mi piglia la fissa sempre sull’istruzione questa è quella che torna più spesso, mi dico che anche se mi ci trovo bene, un domani (che sta arrivando, infatti in quest’ultimo periodo l’ansia è peggiorata alle stelle) finisco la triennale faccio la specialistica e conosco un tizio all’università o vado a lavorare e lo conosco lì, lo reputo più simile a me solo perché ha studiato e lascio il mio ragazzo e mi viene la paura e sto malissimo, mi sento come se ci fosse un pericolo imminente e devo risolverlo, ho alternato momenti in cui controllavo che cosa provassi con lui nei minimi particolari, momenti in cui ho rimuginavo dalla mattina alla sera sul fatto che avendo avuto le stesse fisse nella storia precedente e poi è finita allora questo doveva farmi capire che anche lui non è la persona giusta e allora panico, impulso di lasciarlo perché mi sento scorretta verso di lui, ricerche su internet per capire se sentendomi così dovevo lasciarlo per forza, poi torno in me, poi mi dico che è bellissimo e allora ci sto solo per quello, il giorno dopo invece è bruttissimo ma con un bel carattere. Un suo amico che è come un fratello da quando stiamo insieme ha la mia stessa passione per la musica e ci troviamo ogni tanto a parlare quando usciamo tutti insieme anche con la sua ragazza e vado in paranoia che allora lui mi dovrebbe piacere più del mio ragazzo è da lì che sono arrivata al limite dopo 3 anni di questa vita perché ho capito l’assurdità di tutto ciò, le ho sempre chiamate “le mie paranoie”, ho sempre pensato di avere un problema ma non sapevo dargli un nome credevo che fossi io fatta così o che fossi malata, perché non è normale avere periodi in cui si riesce a tenere distanti questi pensieri in qualche modo e vivere la felicità vera con una persona e periodi in cui mi creo tutto questo nella testa e non riesco ad uscirne, più cerco di rispondere alle domande che mi faccio in testa più peggiora l’ansia e ne spuntano altre 20,non riesco a spiegarmi meglio di così è come se ci fossero due me. Così ho finalmente cercato informazioni e ho scoperto il Doc da relazione, e mi sono rivista in ogni singola cosa. Sono scoppiata a piangere e mi ha dato sollievo, sembrava un sogno, altra gente si sente così, ci può essere una spiegazione. Ma dopo un po’ quel sollievo è passato sono ricominciate le paranoie perché anche se so perfettamente come mi sento, metto in dubbio pure il fatto che si la Doc e allora mi fisso che se mi sento così lo devo lasciare per forza perché se ho paura che in futuro possiamo lasciarci significa che non lo amo già ora, ma so che non è così, so come ci sto quando sono in me.
Mi mancano le ultime 5 materie per laurearmi in Beni Culturali e non riesco a studiare perché se non penso mi sento come se non stessi risolvendo qualcosa. Ho passato questi anni così, non so neanche come abbia fatto a dare gli altri esami in queste condizioni. L’intera giornata la passo così o a dormire perché dormo male, la situazione migliora solo quando cerco di lasciar scorrere i pensieri perché mi vedo con lui e sto bene, prima in alcuni momenti avevo paura di vederlo perche temevo di non provare qualcosa o di provare qualcosa di brutto e di rimuginarci su per giorni. Il tutto peggiora con il ciclo e l’ovulazione e quando sono maggiormente in ansia ovvero quando devo preparare un esame.
La prego di aiutarmi, come posso risolvere queste ossessioni? Ho 24 anni, vorrei vivere una vita normale e serena e invece ho solo voglia di non svegliarmi viva domani.
La ringrazio anticipatamente
Ciao Jessica, sei un vulcano. Non ho mai avuto una email così lunga.
Hai spiegato tutto quello che provi. Va bene. Il funzionamento del Doc è sempre lo stesso: insicurezze, dubbi e paura di sbagliare.
Paura se si è o meno sufficientemente innamorate,paura e dubbi se siamo o no con la persona giusta. Ricerca di
sicurezze, di rassicurazioni, ecc.ecc.
Jessica, non troverai mai risposte a questi dubbi. Tu cerchi una rassicurazione. Il DOC fa domande ma non dà risposte.
E’ come parlare ad un sordo che chiede sempre le stesse cose.
Quello che vuole è vedere o meno se siamo persone sicure, senza dubbi e insicurezze, senza traumi dell’ infanzia, ecc.
Come fare? Non rispondere. Continuare la nostra vita.
Se questo non è possibile, accettare il messaggio del Doc e andare in terapia per guarire il passato.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
salve dottore, ho letto tutti gli articoli e penso lei sia l’unica persona in grado di farmi un quadro della mia situazione. il problema principale è la mia ragazza, stiamo insieme da un anno e 8 mesi, fino a poco tempo fa andava tutto bene, eravamo inseparabili fino a qualche mese fa dove lei mentre sta bene mi dice di avere dubbi su di me, non sa se e ancora innamorata di me e non mi guarda più con gli stessi occhi di prima. Lei tra 3 giorni ha l’esame, qualcuno mi ha detto che può essere questo, perché lei con me stava bene e poi improvvisamente gli venivano questi dubbi, penso possa soffrire di Doc da relazione, spero mi risponda quanto prima e spero mi sia d’aiuto perché per me è l’unica, la amo moltissimo
Gaetano, grazie per il tuo interesse e la fiducia.
Purtroppo non puoi fare una diagnosi di Doc sulla tua ragazza. Capisco il tuo amore, ma non puoi forzare.
Continua ad essere te stesso, a darle affetto, a metterti anche da parte, senza entrare in ansia.
Anche lei può avere momenti di stress, di indecisione e problemi vari.Può darsi che è una cosa momentanea.
Ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Salve dottore, sono una ragazza di 21 anni e circa un anno e mezzo fa sono cominciati alcuni pensieri (dal nulla) del tipo “amo il mio ragazzo”, “non soffrirei se morisse” e cose del genere: ovviamente essi mi arrecavano una grande ansia e sofferenza e non desideravo altro che tornare a stare bene con lui come lo ero stata negli ultimi 3 anni. Sono arrivata al punto di lasciarlo, ma puntualmente sono tornata a riprenderlo un giorno dopo (senza però sapere se fosse per amore o per paure mie). Ora è passato un anno e mezzo e la situazione peggiora solamente: se prima mi riconoscevo in tutti i sintomi del doc da relazione, ora l ansia é inesistente, pensieri ne ho pochi e provo solo una grande “rabbia” nei confronti del mio ragazzo, oppure quasi indifferenza. Non so più cosa pensare sinceramente, non so se il doc in cui mi riconoscevo tempo prima era veramente tale oppure non é mai esistito in me… abbiamo fatto anche una pausa di riflessione, ma è servita a ben poco, anche perché non facevo altro che pensare “mi manca/non mi manca”e in ogni caso non l ho mai cercato in quella pausa..
Grazie in anticipo se mi risponderà
Cordiali saluti
Salve Martina,grazie per avere scritto.
Vedo in te una ragazza che brancola nella ricerca di risposte sicure sulla tua relazione affettiva e altre cose della tua vita.
Sono insicurezze abbastanza frequenti in ragazze della tua età. Lo stato psicologico che stai vivendo forse deriva dal desiderio di ricerca
di te stessa e di quello che vuoi dalla vita. Ho scritto ‘forse’ perchè non ti conosco e non so realmente il motivo della tua insicurezza ed emotività
che scarichi sul tuo ragazzo.
E’ un momento delicato della tua crescita. Una fase di transizione.
Se non ci sono stati problemi nel tuo passato, tutto si aggiusterà e potrai raggiungere le cose che desideri nella tua vita.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Buonasera dottore, premetto che sarò un po lunga perché voglio spiegare un po tutto. Spero comunque che legga perché soffro da troppo tempo.
Sono una ragazza di 25 anni che ha sempre sofferto di pensieri ossessivi. Da bambina il primo episodio di paura di suicidarmi ingerendo detersivi o altre sostanze quindi convivevo con l’ossessione evitando l’oggetto della paura terrorizzata.
Da adolescente poi ebbi l’ossessione più brutta e sconvolgente, la paura di poter/voler uccidere mia sorella minore che durò un paio di anni uccidendomi dentro e mettendo in dubbio la mia bontà come persona, il bene per mia sorella, la mia integrità.
è difficile scrivere tutto, ma io sono sempre stata una bambina ansiosa, estremamente timida… e con il passare degli anni le cose si sono cronicizzate e sono diventata una giovane adulta sociofobica. Le scrivo questo perché è importante per capire le ossessioni che ho da ben 6 anni sulla mia relazione. Come scrissi avevo paura di poter uccidere mia sorella ma appena mi fidanzai la mia ansia e pensieri fissi si concentrarono tutti sul mio ragazzo che è quello attuale con la paura di non amarlo e che non mi piacesse fisicamente davvero. Questo ragazzo all’inizio era solo mio amico ma passando tanto tempo insieme ho iniziato a provare sentimenti forti per lui, lo vedevo bellissimo ero elettrizzata e me stessa con lui. Lui non è un adone, è leggermente più basso di me, con qualche chilo in più ma non troppi e me piaceva tantissimo lo stesso. Quando lui mi dichiarò i suoi sentimenti io ne fui felice ma anche terrorizzata perché lui in quanto ‘non bello cononicamente’ poteva attirare giudizi offensivi sia su di lui , su di me e sulla nostra coppia. Così un giorno che tutto si stava ufficializzando e io avevo un ansia tremenda per la paura del giudizio lo vidi brutto in viso, non capivo cosa mi stesse succedendo e iniziai a ossessionarmi sul suo aspetto fisico controllando il suo viso maniacalmente per trovarlo ‘ bello ‘ per sentirmi sicura che mi piacesse. poi domande fisse su cosa fosse l’amore, su cosa dovessi provare ecc un calvario. Ma portai avanti la relazione nonostante tutto perché avevo momenti in cui mi piaceva e sentivo emozioni speciali per lui.
E così sono passati sei anni insieme, non sono mai riuscita a non ossessionarmi su di lui.
Siccome soffrivo molto feci una terapia breve strategica e mi fu diagnosticato un disturbo ossessivo, dubbio patologico. la terapia durò un anno e non risolse le cose.
La seconda terapia fu terapia cognitivo comportamentale durata poco in cui mi venne diagnosticato doc e sociofobia. Durò poco perchè essendo disoccupata non riuscivo a pagare le sedute.
da un anno sono in un altra terapia di orientamento misto e qui la diagnosi è : funzionamento ossessivo, disturbo ossessivo e mi parlò anche di depressione a volte.
in questa terapia ho esaminato tutta la mia storia famigliare, il percorso che mi ha portato a soffrire di ansia e ossessioni. La psicologa cerca di spostarmi dal mio rimuginare continuo sulla mia relazione e portarmi a vedere tutti gli altri problemi : ansia sociale, depressione, contesto famigliare dannoso, bassissima autostima. Quando parliamo di lui e della relazione io ho troppa paura e ogni cosa che dice mi fa rimuginare per settimane e stare peggio. Perché lei non mi rassicura ma anzi sembra che voglia mettermi ancora più in conflitto con le sue parole.
ma neanche con lei sono riuscita a non rimuginare più sulla mia storia e per questo la prossima seduta abbiamo già deciso che dobbiamo capire se interrompere la terapia o continuare.
Da un po di anni sono senza stimoli, senza capacità di lasciarmi andare al piacere nelle attività che provo a fare con dubbi ossessivi anche sulle stesse attività. La psicologa parla di disabitudine al piacere e abitudine al mio funzionamento ossessivo, di emotività che mi causa paura e ossessioni. Non ho risparmiato neanche le amicizie ossessonandomi sull’amicizia perfetta. Ora sono sola, senza lavoro, senza un progetto, che evito di stare fuori casa perché ho paura degli altri, ho difficoltà a fare tutto e paure periodiche per il mio stato di salute anche se non ho nulla che non va. E sempre SEMPRE accompagnata dalle rimuginazioni sulla mia relazione…
Attualmente con il mio ragazzo vivo come al solito ossessionata ma le domande nel tempo si sono attaccate anche al suo carattere e l’intesa o divertimento con lui oltre che l’aspetto fisico ( statura, viso, corpo).
quando siamo insieme ho paura di provare noia, se non ho pensieri simili mi fisso sui difetti fisici e ho paura di non amarlo per quelli, quando mi piace tantissimo fisicamente ho paura che sia solo sesso o che comunque non vada bene il carattere… è tutto un alternarsi di emozioni belle e brutte con lui, un su e giu continuo e angosciante in cui la dicotomia è senza perdono. Perchè se sto bene allora mi sento rassicurata e più fiduciosa che lo amo, se noto un momento di noia, se penso che sia basso, se penso non sia bellissimo messo in quel modo, se non sento benessere sempre a parlarci allora è la fine, se rido meno del solito, se mi eccito meno del solito, allora non lo amo, sono una falsa lo devo lasciare e mi sento in colpa… ho impulsi di lasciarlo a volte ma non l’ho mai fatto perchè poi pensare ai suoi occhi che mi piacciono tanto, la nostra storia e la sua dolcezza non riesco.
(l’ho anche già perso una volta in realtà perchè mi lasciò).
oltre a questo modo ossessionante con lui sono terrorizzata come le dicevo dal giudizio quindi quando esco con lui non so se evitare di sembrare fidanzata o invece far pensare che lo amo standogli vicina. ho paura che tutti pensino male di noi, perchè io magari sono piu carina allora chissa cosa pensano che sarò una sfigata e che dovrei trovarmi uno più carino. blabla alla fine evito di uscire più che posso con lui, e causo discussioni per i miei evitamenti. ma non sopporto l’ansia del giudizio, non riesco a prendergli la mano e sentire nulla di bello con quella paura. e ho anche pensieri intrusivi entrando nei locali o posti con persone ‘ tanto non vivrete mai altre sere così in futuro’ e rimugino come una dannata dopo. Poi magari lui si avvicina mi fa sciogliere con un sorriso e penso sia il bello e allora penso ‘ dai forse lo amo allora’.
Vivo alti e bassi continui appunto. Spesso ho paura di non avere nemmeno ossessioni ma che sia tutto vero… quando sto bene credo un po di più di avere un disturbo se no no.
oltre a ciò a periodi ho paura di uccidere il mio gatto che amo infinitamente, paura di malattie e paura di togliermi la vita perché sto male effettivamente, ma la psico pensa che è sempre ossessione anche se un po di depressione c’è.
spero lei mi dica cosa ne pensa, e qualche consiglio.
grazie.
Scusa il ritardo della risposta.Hai intitolato l’articolo ‘ No-Hope’,ovvero ‘senza speranza’. Non essere così pessimista.
Hai scritto una lettera abbastanza lunga, con tanti problemi per una ragazza di 25 anni. Mi dispiace.
Nel tuo caso c’è un disturbo ossessivo che dura da tanti anni, prendendo forme diverse.
Ma nonostante sintomatologie diverse la modalità di base del Doc è sempre uguale: tanta insicurezza, perfezionismo anche nella tua relazione affettiva
per paura delle critiche,ecc.
Hai fatto diverse psicoterapie che hanno centrato il problema, ossia ansia sociale, bassa autostima, contesto familiare negativo, però
non hai dato tempo alle terapie di darti beneficio.
E’ assolutamente necessario fare terapia, visto il tipo di pensieri ossessivi che passa per la mente, non perchè tu puoi fare qualcosa di male
al tuo gatto, o paura di malattie varie, ma per acquistare serenità, fiducia in te stessa e portare stabilità alla tua vita.
Dai, coraggio, sei giovane. Si può cambiare e migliorare la tua vita.
Cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio.
paura
Mi scuso ma voglio rimuovere il mio commento online.
Grazie
Fatto. Se c’è bisogno di altro sono a disposizione.
Buonasera dottore. Le scrivo perché da 3 mesi sono soggetta a domande strane, dubbi, perplessità, insicurezza e paura per il futuro. L’oggetto principale è la relazione con il mio ragazzo. Ho 17 anni e lui ne ha 21, siamo insieme da un anno e due mesi e le cose sono sempre andate bene. Le cose vanno bene. Ma vanno bene solo apparentemente. Quando siamo insieme le sensazioni e le emozioni sono quelle di un anno fa però dentro di me sento che c’è qualcosa che non va. Sono andata da una psicologa e mi ha detto che probabilmente soffro di mancanze e che dovrei parlarne molto di piu con il mio ragazzo. I successivi tre giorni non ho avuto alcun sintomo negativo e sono stata bene finché il mio fidanato mi ha detto che secondo lui ho questo comportamento perche voglio lasciarlo. E allora é ripartito tutto il ciclo di domande insensate/contradittorie(lo amo o no? Anche se so di amarlo). Sono molto ma molto piu attenta ai dettagli e sono molto piu gelosa. Lo vorrei sempre controllare anche se so che non mi tradirebbe mai.Ho paura del futuro, non riesco a pensare a una cosa a lungo termine con lui ma ci spero vivamente. (Es. Avrei dei dubbi sul fatto di prenotare le vacanze a luglio perché non so se saremo ancora insieme, ma dall’altra parte spero che la nostra sia una storia che non finisca mai anche se questo è puro romanticismo)Ho paura che succeda qualcosa che rompa il nostro bellissimo equilibrio e che mandi tutto in fumo. Leggendo sul web, ho trovato il suo articolo e mi ci sono trovata in ogni singola parola. Credo di essere “affetta” da questo Doc relazionale. Mi può dare dei conisigli? la prego. Grazie mille
Salve Anay, scusa il ritardo della risposta.Come va?
Anche se i sintomi fanno sembrare un Doc relazionale, in realtà è insicurezza.
E’ normale queste forme di dubbi e insicurezze a questa tua età.
Non dare retta alla risposta del tuo ragazzo. Può darsi che ha buttato quelle parole senza pensarci.
Vivi il rapporto giorno per giorno, senza pensare a quello che sarà il futuro ( nessuno può sapere come andranno le cose in futuro).
Il tuo carattere ansioso e insicuro ti fa vedere le cose in negativo. Quando avrai acquistato maggiore fiducia in te stessa e
autostima non ci sarà nessun diavoletto a mettere in dubbio i tuoi sentimenti.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Salve dottore, mi presento: mi chiamo Benedetta e il mio calvario è iniziato quando avevo 14 anni con l’ossessione di essere lesbica. Dopo questa, è subentrata l’ossessione di voler uccidere mia madre e poi quella di voler essere uomo. Con questa ossessione ho lasciato il mio ragazzo dopo 3 anni e me ne sono subito trovato un’altro con il quale ho avuto una storia sino ad adesso (11 anni). Il pensiero e la paura di essere lesbica persisteva ma sono comunque rimasta con lui. Un giorno è tornato quello di essere uomo (transessuale) poi è sfociato in quello da relazione. Ogni volta allontanavo il mio ragazzo e poi però tornavo a cercarlo, forse perchè mi mancava, forse perchè non volevo restare sola. E ora sono di nuovo in questa condizione. Solamente che stavolta è stato più forte e potente, come se non lo tollerassi più. Oggi per la prima volta rilassandomi e non pensandoci sono tornata a stare bene ma se penso a lasciarlo non provo più ansia, anzi leggerezza. Che sia perchè per la prima volta non ho pensato a questa cosa? E allora questo senso di liberazione mi ha aiutato a stare bene e a non avere paura? Non lo so. Secondo lei? La mia terapeuta dice di non pensare a lui o al pensiero ma adesso concentrarmi su di me, poi la decisione la prenderò poi. Ma è come se l’avessi già presa, come se adesso fosse giusto lasciarlo. Che sia una sensazione momentanea? Chi lo sa… La ringrazio per la risposta e buona serata.
Valeria
Salve Benedetta, scusa del ritardo dovuto non a mancanza di rispetto, ma a gravi problemi.Ora sto cercando di recuperare,
scusandomi e cercando di rispondere a tutti.
Benedetta, il tuo è un disturbo ossessivo. Al di là dei vari contenuti e le varie forme con cui si è manifestato, alla base c’è sempre
una personalità insicura, intollerante al dubbio e alle insicurezze.
Benedetta, non serve cercare di ragionare, convincersi di qualcosa o cercare risposte, il DOC funziona in modo automatico, fa domande ma non accetta risposte.
Colpisce proprio dove teniamo di più.
Cosa fare? Il mio primo consiglio è leggere il mio articolo presente su questo sito, dal titolo: ‘Perchè mi ammalo di ossessioni’. Successivamente
evitare di fare una battaglia frontale col DOC, nel senso che non serve a nulla contrastarlo cercando risposte, sforzarsi di NON Pensare, cercare di riprendere il controllo,ecc.
E’ meglio fuggire, distrarci, non credere a quello che vuole farci credere. Lo so che non è facile, però prova.
Benedetta, scusa il ritardo. Se vuoi sono a disposizione.
Un cordiale saluto
Dott. M. Di Nunzio
Buongiorno dottore, sono una donna di 52 anni, sposata con una figlia di 17 anni. Leggendo i suoi articoli mi sto convincendo di soffrire periodicamente di doc da relazione. Premetto che sono sposata da 22 anni. Sono in cura da più di 10 anni con una dose minima di antidepressivi per un episodio di depressione/ansiosa. Nonostante ciò, quando sono in vacanza, se questa dura più di tre giorni, come ora, mi aumenta l’ansia e mi vengono pensieri negativi su mio marito, sul nostro matrimonio, che di solito non ho. Ormai me l’aspetto questa ansia. Anzi i primi giorni di vacanza sono stata bene e mi chiedevo come mai, e puntualmente l’ansia e’ arrivata con il suo carico di dubbi e pensieri ossessivi, rovinandomi le vacanze! Mi piacerebbe un suo parere al riguardo. Grazie.
Buongiorno Chiara, grazie per il tuo interesse.
Il tuo problema di insicurezze e dubbi, anche se assomiglia ad un DOC relazionale, non sembra sia tale.
La depressione e l’ ansia generalizzata possono causare insicurezze, su noi stessi, su chi ci sta vicino e sul nostro futuro.
Dovresti analizzarti e vedere perchè in vacanza o in certi posti e situazioni ti creano turbamento.
Poi ti programmi ad avere ansia, l’aspetti, quasi che la chiami.Una ‘profezia che si auto avvera’.Questa puntualmente arriva.
Come mai non hai pensato alla psicoterapia, anzichè prendere solo farmaci per 10 anni?
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Buona sera dott. Mario,
con estremo piacere leggo il suo articolo.
Avrei piacere a condividere con lei la mia situazione e il mio “problema”.
Sono una donna di 33 anni, ho un lavoro stabile e che mi piace molto, un compagno da 7 anni, una vita normalmente tranquilla. Nel 2014, in una giornata come tante arriva “dal nulla” un attacco di panico. Da lì, tanti altri e nel giro di due settimane io ero paralizzata e letteralmente ko. Mi rivolsi ad una psicologa con la quale intrapresi una terapia che per i primi 6 mesi diede i suoi frutti. Dopo questo periodo, nonostante stessi in terapia, iniziai ad vere nuovamente attacchi di panico, solo la notte, e da quel momento è cominciato un calvario durato un anno. Non dormivo più, ogni notte alla stessa ora il panico veniva a farmi visita, mi paralizzava nel letto, mi impediva di respirare e stavo malissimo. Iniziava il mal di pancia, poi la nausea e la tachicardia. nel frattempo la mia terapista continuava il suo percorso, ma io non trovavo giovamento, tanto meno riuscivo a dormire, che ormai per me era diventata la priorità assoluta. Ero molto stressata e provata, ma riuscivo comunque a portare avanti la mia vita: lavoro, famiglia, vita sociale e compagno. Poi un mio zio carissimo si ammala e nell’arco di 6 mesi ci lascia. Durante la sua malattia, nonostante i miei problemi, sono sempre stata carica e super presente agli altri e a me stessa. A giugno lo zio muore ed io comincio lentamente ad andare sempre più indietro. Sentivo che stavo scivolando ma non ero ben cosciente di cosa stesse avvenendo, fino ad arrivare ad ottobre, quando una mattina, il mio compagno nella sua solita chiamata, mi chiede: amore ma io ti piaccio? era una domanda banale, che mi faceva spesso per una mia parola dolce, ma io non c’ho più capito niente. Quella domanda ha iniziato a pervadere la mia testa e a catena ho iniziato ad ossessionarmi di domande sulla nostra relazione. Non sapevo se lo amavo, se mi piaceva, se stavo bene con lui. Poi cercavo di tranquillizzarmi guardando le foto, ricordando momenti trascorsi insieme, ma l’ossigeno di quei momenti durava pochissimo, il tempo della successiva domanda che mi tormentava. Questo terremoto interiore, perché è così che lo definisco, è durato circa due settimane, in cui ho perso 4 chili, non mangiavo più, ovviamente non dormivo, non riuscivo a lavorare serenamente e appena potevo piangevo. Non riuscivo a condividere con nessuno questo malessere, tranne che con due amiche sposate, di cui una mi diceva che farsi certe domande era normale in una coppia. Ma io ero terrorizzata, sentivo che nella mia testa c’era qualcosa che normale non era. Fino a quando, un pomeriggio, mi recai dalla mia psicoterapeuta, spingendole la situazione ed inizio ad insinuare altri dubbi sulla mia relazione dicendomi che il problema era il mio rapporto con lui, che qualcosa tra noi non funzionava. Io me ne andai perché non stavo bene, tornai a casa e pensai che l’unica soluzione era buttarmi dal balcone. Ci pensai davvero per qualche ora, poi uscii di casa, raggiunsi l’altra mia amica che mi prese per mano e mi fissò un appuntamento da uno psichiatra. In tutto ciò io né al mio compagno né alla mia famiglia avevo detto nulla di ciò che stavo vivendo, Nei confronti di lui provavo profondi sensi di colpa.
Arrivò il giorno dello psichiatra, ero spaventata a morte, mi fece sedere ed io per due ore, in un mare di lacrime gli raccontai tutto. Mi ascoltò e mi disse che la coppia non centrava nulla, che non potevo più permettermi di non dormire perché stavo creando una disfunzione troppo importante per il mio fisico e che il mio problema aveva un nome ben specifico e cioè disturbo ossessivo compulsivo. Ammetto che questo un pò mi tranquillizzo. Mi disse anche che avevo una leggera depressione da ansia e che avrei dovuto fare una cura con antidepressivo, ansiolitico e sonniferi. La stessa sera quando rientrai a casa iniziai questo percorso, non penavo a nulla se non a guarire, abbandonai la terapeuta, per quanto mi riguarda non era stata in grado di capire che in me qualcosa non stava andando per il verso giusto nonostante i mesi di terapia. a distanza di un anno dall’inizio della cura, i sintomi erano passati, ma sentivo che il problema era lì, c’era, anche perché il doc, si era ripresentato un’altra volta, ma poi era passato. Non avevo più voglia di assumere solo farmaci che mi anestetizzavano e mi avevano fatto ingrassare di 10 kg, creandomi un altro disagio. Cercai su google un’altra terapeuta nelle mia zona e contattai quella mi ispirò subito fiducia. La chiamai e fissammo un appuntamento. Beh quella persona è stat il mio angelo custode. Con lei ho fatto un percorso di due anni, in cui ho affrontato tutti i mie disagi e le mie fragilità. ho iniziato anche il percorso di allontanamento dai farmaci e ora non li prendo più. Ho imparato a gestire gli attacchi di panico, a conoscermi nel profondo e a vivere l’ansia con “positività”. Ma il doc, quello ogni tanto torna. Automonitorandomi ho fatto caso al fatto che spesso coincide con la fase premestruale, arriva di punto in bianco, un pensiero si insinua nella mai testa e parte così la danza delle domande ossessive e delle compulsino. Il soggetto sempre la mia relazione. A volte riesco a non lottare contro di lui e quindi d ignorarlo, altre no. Questo è un momento di quelli in cui il mio doc è con me, per questo sono capitata sul suo bellissimo articolo, perché per cercare di calmarlo, leggo qualcosa che mi rassereni, insomma una compulsione vera e propria. Pensi che oggi sono stata tutto il giorno a chiedermi “ma se provo queste cose forse è vero quello che penso, forse mi succede ogni tanto proprio perché vero che non sto bene con lui…” e così via. Ogni tanto guardo le sue foto, poi stacco il telefono e faccio atro. Una volta, un mio collega, mi diede una pacca sulla spalla, io passai una settimana d’inferno, perché nella mia testa inizia a chiedermi se mi piacesse, se provassi qualcosa, se mi attraeva…insomma, come si fa a convivere com questo intruso? A volte passa, altre rimane un po’ troppo e mi debilita. Io e il mio compagno stiamo facendo casa e progettando la nostra vita insieme e ho paura che il doc possa influenzare la mia vita futura di moglie e di mamma (spero!). Ci sono coppie che convivono con questo problema? Perché il doc torna? E quando meno te lo aspetti?
Grazie dottore dell’ascolto e del tempo che mi dedicherà.
Federica, buongiorno.Scusa il ritardo con cui rispondo a questa tua lunghissima lettera.
Sei un fiume in piena.
Il tuo è un DOC che si manifesta in due modalità: paura dell’omosessualità e DOC relazionale.
Alla base di entrambi c’è l’ insicurezza, perfezionismo e la ricerca di certezze assolute.
Il DOC torna perchè vede dentro di noi ansia e insicurezza.
Tutto quello che hai scritto è la sintomatologia di cui il DOC si serve per mandare dei messaggi.
E’ come se ti dicesse: ‘Federica, sarò più tranquilla e ti lascerò in pace quando sarai meno insicura, più matura e
più sicura di te’.
Ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Buonasera Federica e buonasera Dottore. Io sono Luana e ho 21 anni. Ho letto e riletto il tuo post perché le tue parole mi hanno rasserenato. ho deciso di risponderti perché volevo farti sapere quanto i nostri due meccanismi di DOC siano uguali, e mi riferisco soprattutto alla ricorrenza del fenomeno. Anche io, come te, ne sono molto più influenzata nella fase premestruale e, in qualche mese, anche dell’ovulazione purtroppo.. questa infatti è una di quelle giornate in cui i dubbi e le domande filosofiche sul funzionamento delle relazioni e sulle coppie (soprattutto la mia) mi assillano e mi debilitano emotivamente. Il mio doc torna sempre, lasciandomi qualche periodo di pausa… è una sorta di prezzo da pagare per la felicità? Io e il mio ragazzo stiamo insieme da maggio 2017 e lui per me è un qualcosa di indescrivibile, so che, nonostante questi momenti, sceglierò sempre lui. E ne sono felice e confortata. Ma cosa ne sarebbe di noi se una mattina mi svegliassi e decidessi che ne ho abbastanza di questa sofferenza e capissi che da sola questi momenti non si presenterebbero mai? Sono terrorizzata da questo. Il mio doc si manifesta così: penso a lui e dentro di me: angoscia. Senza sapere il perché. La mia terapista mi ha ovviamente spiegato che lui non c’entra nulla e dice che nel mio profondo l’ho vestito di un abito che non appartiene a lui, bensì a mio padre. È molto difficile per me….ora sto bene e mi ritengo fortunata, perchè quest’estate, proprio nel mezzo della sessione estiva all’università, ho passato due mesi di concreto inferno. Non voglio neppure ricordarli, mi viene in mente lo sconforto, le lacrime, il senso di colpa, questa spinta costante a prendere una decisione (devo lasciarlo o no?), le accurate analisi di ogni mia sensazione nei suoi confronti, la ricerca di pro e contro. Un inferno.
Era intuire che il rapporto a lungo andare non funzionerà? Era doc? Sono le domande eterne.
È possibile vivere una relazione anche essendo affetti da questo disturbo? Esiste un punto limite, una sorta di dirittura d’arrivo?
Grazie delle vostre parole, mi aiutano a sentirmi meno sola.
Salve Luana, ti sei rivolta a Federica che ha scritto nel mese di luglio?
Va bene, Luana. Capisco la sofferenza che provi. Il DOC non ti dà tregua nonostante la certezza dei tuoi sentimenti verso il tuo ragazzo.
Sei assediata dal DOC, hai con dubbi e insicurezze sul tuo rapporto affettivo. Non ti fa capire niente.
Ha ragione la tua terapista che il tuo ragazzo non c’entra niente, ma non c’entra nemmeno tuo padre.
Il DOC ha dei meccanismi intrinseci che fa scatenare dubbi e insicurezze. A te è capitato il doc relazionale,
ad altri si può scagliare con un DOC di controllo, di disgusto e contaminazione, doc aggressivo, doc superstizioso e blasfemo, ecc.
Il motivo di fondo è la nostra personalità, cosiddetta ossessiva, ossia con un modo di essere e un carattere insicuro, perfezionisti, ansiosi
paura di sbagliare e fare male le cose della nostra vita.
Un punto d’arrivo? Uscire dalle grinfie del DOC. Non dargli retta. Distrarsi, non preoccuparsi di eventuali errori. La tecnica mindfulness ti può essere d’ aiuto.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Sono sempre stata una ragazza ansiosa piena di dubbi sempre in cerca di continue conferme da tutti per ogni minima cosa.. sempre in colpa per tutto e estremamente fragile
Sto con il mio ragazzo da 5 anni lo amo con tutta me stessa stiamo coronando il nostro sogno di comprare casa… ma io ogni volta che vedo un ragazzo o un uomo anche brutto il mio cervello mi impone di fantasticarci su.. fino a quando 2 settimane fa facendo lo stesso con un ragazzo mi ha mandato completamente in tilt perché il mio cervello da allora mi impone di pensare a lui in tutti i modi anche al posto del mio ragazzo in scene di vita quotidiana quindi ripeto lo stesso pensiero anche 20 volte per 20 minuti tappandomi gli occhi e le orecchie per immaginare bene quella scena e cercare di autoconvindermi che non mi piace.. da allora sono così tutti i giorni H24 non mangio più dormo a malapena non riesco a vivere più.. buio totale che penso non passerà mai..
Buongiorno Serena. Sei nel pieno di una crisi di disturbo ossessivo relazionale.
Stai soffrendo molto, vero?
Dovresti fare uno sforzo a non fare quelle forzature e compulsioni che ti costringe il DOC.
In che modo? Dovresti concentrarci su quello che stai facendo: se stai lavorando ti concentri sui movimenti che stai facendo.
Se stai cucinando, devi rivolgere l’ attenzione a ciò che stai facendo. Se si intrufola il pensiero ossessivo, tutte le volte devi riportare l’ attenzione a ciò che stai svolgendo in quel momento.
Questa si chiama Mindfulness. Sono esercizi che hanno il potere di interrompere il treno di pensieri ripetitivi e ossessivi.
Provali. Non ti scoraggiare. Continua a farli per parecchio tempo.
Fammi sapere.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Si vive malissimo…
Nel corso della mia vita ho avuto piccoli problemi di depressione e lui c’era… Nella vita sono sempre stata una persona indecisa e quando decidevo una determinata cosa mi pentivo di non aver fatto magari in maniera diversa.
Non sono mai stata indecisa sulla persona che voglio al mio fianco perché è sempre stato tutto ciò che volevo e voglio ma ora questa insicurezze mi ha spiazzato. Ho paura di fare una scelta che magari mi sente ora ma che in futuro capisco di aver fatto una cavolata.
Buon giorno dottore.
Le cerco di spiegare in breve la mia situazione…
Sono una ragazza di 22 anni da circa 10 anni sto con un ragazzo, praticamente dalla scuole medie… Tutto è sempre andato bene in questi anni ci sono stati quei litigi ma che alla fine abbiamo sempre superato insieme… Naturalmente siamo anche cambiati come persone non siamo più ragazzini, es lui è riuscito a trovare lavoro fuori mentre io nel nostro paese, abbiamo comunque portato avanti la nostra storia con progetti di andare a vivere assieme e sposarci mettere su famiglia ma se questo era il mio sogno oggi è diventato il mio incubo… Partendo dall’inizio Da circa sei mesi fa tutto è cambiato in maniera graduale all’inizio sentivo l’esigenza di controllarlo di più (non mi ha dato mai modo di avermi tradita o altro)sentivo l’esigenza di trovare delle risposte anche se non sapevo quali erano le domande. gli mettevo sotto sopra il cellulare, quando eravamo con i suoi amici facevo battute per vedere le risposte che potevano darmi, e tirare conclusioni a volte pure sbagliate… Dopo questa fase ho iniziato a pensare a lui H24 non erano sempre pensieri positivi molte volte mi chiedevo se lo amavo ancora ?se sto bene con lui se è la persona che voglio accanto per il resto della mia vita? Se è giusto che continuiamo a stare insieme? Se sono abbastanza per lui?
Per un certo periodo mi davo delle risposte e facevo finta di niente , ma via via le cose sono andate a peggiore.
Quando è partito di nuovo nel mese di marzo ho passato 15 giorni d’inferno non riuscivo a mangiare , lavorare bene a pensare con lucidità. Quando è rientrato sono scoppiata se prima riuscivo a trattenere le lacrime da allora ho iniziato a piangere sempre. Gli ho spiegato quello che mi succede il fatto è che probabilmente non mi sono espressa bene. Sono arrivata addirittura a cercare di lasciarlo ma non ci sono riuscita. Non voglio lasciarlo ma non voglio neanche stare con lui mi sento bloccata. Quando è ripartito mi ha detto chiaramente che ci sarà sempre per me che devo capire cosa sento. Se voglio lasciarlo o meno. Avevamo deciso di non sentirci sino ad un suo rientro ,per vedere se mi mancava o meno, ma è stato più forte di noi stare sempre in contatto. Lui si sta convincendo che magari non voglio stare con lui ma non è cosi. Voglio lui ma queste paure e queste ansie mi stanno talmente logorando dentro che non riesco più a dormire… La prego mi dia qualche Consiglio….
Salve Stefania, si vive male un rapporto sentimentale con tutti questi dubbi, non è vero?
Una situazione che fa stare male.Alti e bassi. Lo voglio, non lo voglio. Sicura di amarlo, non sicura di amarlo.
Non è proprio un modo sereno di vivere.
Sembra che siamo di fronte ad un DOC relazionale, ma bisogna approfondire l’ esame.
L’ insicurezza, la paura di sbagliare, la voglia di avere un rapporto sentimentale perfetto, senza alcun dubbio e scuciture, sono sintomi
che si dovrebbero mettere da parte e cercare di vivere la vita così come viene. Poi se son rose se fioriranno.
Stefania, anche in altri ambiti della vita compaiono queste insicurezze?
Mi faccia sapere.
Cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Salve Dottore, Le voglio scrivere di un mio amico.
Sono un omosessuale e vivo la mia condizione serenamente.
Due anni fa ho conosciuto un ragazzo ( anche lui perfettamente accettato) e man mano che ci si conosceva è iniziato a nascere un sentimento.
Inizialmente tale sentimento è stato ostacolato dalla scoperta che questo ragazzo potesse essere leggermente asperger (le sue sensazioni, la difficoltà a mantenere il contatto visivo distogliendo lo sguardo ) fatto sta che poi la storia, così come è iniziata è subito naufragata. Purtroppo non sono mai riuscito a sviscerare tutti i nodi che questo ragazzo vedesse nella nostra relazione.
Armandomi di santa pazienza mi sono messo ad indagare ( scrivendomi di volta in volta le sue affermazioni riguardo determinate sue constatazioni -tipo “aspetto fisico “, “spiritualità”, ” note caratteriali” ecc…- insomma su tutto ciò che di me non lo convincesse, malgrado poi invece a livello emotivo e sessuale avessimo avuto momenti di grande intesa) e sono venuti fuori tantissimi suoi pensieri contrastanti riguardo il sentimento che ci univa.
Tantissimi pensieri auto limitanti.
Lui, dopo un anno altalenante in cui momenti si momenti no mi era vicino e si interessava a me, dopo aver conosciuto un altro ragazzo asperger ( che per di più è psicoterapeuta e sessuologo) ha deciso di lasciarmi a febbraio.
Si è timidamente rifatto vivo a pasqua (pochi mesi dopo) e ad oggi ancora non se la sente di “reggere un confronto fisico e visivo” col sottoscritto…. ci sentiamo per sms e al telefono. Vorrei aiutarlo e se posso, fare luce sui suoi blocchi emotivi, perché in cuor mio credo che siano stati questi a determinare tale chiusura.
Anche con questo ragazzo le cose spesso non vanno ed i due si sono dati come tempo ultimo fine luglio ( sei mesi se consideriamo da quando è iniziata)
Come prima cosa la volevo ringraziare della sua riposta, che penso calzi con la mia situazione. Infatti in questo periodo analizzando la mia “storia”, mi sono resa conto del fatto che quando cominciai a vivere la relazione con Daniele, ancora non avevo superato alcuni blocchi e pensieri relativi alla relazione precedente, e inoltre rientra in gran parte nel mio modo di vivere la mia vita l’influenza dei miei genitori e familiari in generale. Comunque ho 20 anni, e volevo anche aggiungere che in tutta la relazione con Daniele, ho sempre avuto anche molti pensieri riguardo al mio orientamento sessuale, fino ad arrivare a credere di poter essere lesbica in alcuni momenti. Cosa che non mi sono mai sentita davvero mia, ma che mi metteva moltissima ansia al solo pensiero e paura di poterlo essere, fino a mettere in pratica moltissimi rituali per verificare se potevo esserlo o meno. Anche questa parentesi dell’ultimo periodo della mia vita ha inciso molto nel mio modo di vivere la mia ultima relazione. Non so bene da dove partire per rianalizzare tutto cio e darmi una risposta definitiva riguardo a quello che provo e che voglio dal mio rapporto con Daniele. Mi scusi per il disturbo, e ancora grazie per la risposta. Valeria
Valeria, da quello che dice, sembra proprio un DOC. Le incertezze e i dubbi danno inizio alle ossessioni, che poi dilagano
anche in altri settori. Nel suo caso le ansie e insicurezze di una ragazza adolescente, ha preso la via del dubbio
del suo orientamento sessuale e relazionale.
Valeria, se si accorge che il DOC è troppo invasivo, deve prendere in considerazione dei colloqui con un terapeuta.
Cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Buonasera, mi chiamo Valeria e sono stata fidanzata con Daniele per un anno fino a settembre del 2017, quando ho deciso di lasciarlo quando lui mi propose di fare una vacanza insieme di una settimana in sardegna, spendendo per entrambi circa 2000€. Questa cosa ha provocato in me una serie di reazioni negative, nel senso che non mi sentivo all’altezza di un gesto cosi e avevo paura di non essere abbastamza innamorata di lui per fargli compiere un gesto come quello per me. Avevo un’ansia perenne e cosi decisi di lasciarlo perche non vivevo piu bene la situazione. Poco tempo dopo pero ci siamo rivisti e abbiamo deciso di continuare a vederci senza stare insieme (idea che a me metteva moltissima ansia addosso, sempre per paura di non provare abbastanza per lui), e siamo stati benissimo, mi sentivo al settimo cielo quando ci vedevamo e riuscivo a vivere tutto con molta positivita. Fino a quando a dicembre lui si e stancato di quella situazione e mi ha chiesto di tornare insieme e io gli ho detto che non me la sentivo perche mi sarei fatta prendere nuovamente dall’ansia. In tutto cio ci siamo rivisti altre due volte fino ad oggi senza riuscire a smuovere niente, ma io continuo a chiedermi quanto davvero il nostro rapporto non possa funzionare (visto che so quanto sia speciale) o quanto si tratti esclusivamente delle mie ansie relative a dover capire a che livello o quanto io possa essere innamorata di lui. Anche tutta la nostra relazione di un anno è stata per me intrisa d’ansia poiche mi chiedevo continuamente quanto provassi o meno per lui, nonostante il fatto che quando stavamo insieme non avevo alcun dubbio di provare tanto per lui e di essere molto legata al nostro rapporto e a tutto cio che poteva darmi. In tutto cio c’e stato anche il fatto che quando abbiamo cominciato a frequentarci, io ero appena uscita da una relazione di due anni con un altro ragazzo, il quale mi aveva fatta stare malissimo, tradendomi piu volte e facendomi vivere nell’ansia perenne che potesse capitare nuovamente. Questo fatto di essere da poco uscita da un’altra relazione non mi ha neanche molto permesso di vivermi da subito con serenita e leggerezza d’animo il nuovo rapporto con Daniele. Comunque in sintesi, io continuo a chiedermi se davvero non possa esserci piu niente tra di noi, o se tutta questa negativita appartenga a come io vivo i rapporti, all’idea che io mi faccio di cosa dovrei o non dovrei pensare in una relazione e quindi alle aspettative pregresse. Spero che lei possa darmi anche una minima spiegazione di questo fenomeno, grazie comunque della disponibilita. Valeria
Salve Valeria, non mi ha detto la sua età.
Quello che prova, come prima impressione, sembra un un DOC Relazionale. Però la disavventura avuta con il primo ragazzo che la tradiva, può sembrare
anche ‘cautela’. Bisogna ripercorrere i sentimenti provati nel rapporto precedente, i comportamenti avuti, relazioni precedenti e andare a vedere anche
qualcosa della sua storia familiare passata.
Un saluto cordiale.
Dott. M. Di Nunzio
Buon giorno sono Alessia.
Da circa 3 mesi soffro di ansia,sto andando da una psicologa che ha capito dia dovuta a una fase di crescita dolorosa e a un dpts.
A giugno col mio fidanzato siamo stati “vittime” del falso allarme avvenuto a Torino in durante la finale di champions e ho avuto paura di morire perché travolta dalla folla ma il mio ragazzo è riuscito a salvarmi tirandomi fuori.Dopo circa due mesi,proprio mentre finivo le cure alle ginocchia ho iniziato ad avere ansia.Da li la mia disperara ricerca di una motivazione che è passata da stress lavorarivo,voler smettere di fumare,rapporto freddo da parte mia coi miei genitori e in aggiunta per non farmi mancare nulla dopo aver visto la cuginetta del mio ragazzo toccare per gioco le parti intime del mio ragazzo ho pensato di essere pedofila perché ho provato imbarazzo successivamente paura di essere lesbica(ne son stata convinta per due settimane con prove e test vari che confermavano)e infine paura di non amare più il mio ragazzo.Ora sono ferma qui e non so come uscirne ho paura di crederci di aver perso tutto.Sto facendo un percorso da circa 2 mesi e sto chiarendo un po di cose sulla mia vita ma non mi tolgo questo pallino.Lo vedo brutto cosa che prima non era mai successa lo amavo follemente mai avuto dubbi non si può dimenticare tutto dopo 7 anni di amore.Cos’altro potrei fare?grazi3 dottore
Buongiorno Alessia.In seguito ad eventi traumatici, come quello che Lei ha passato, si creano automatismi, panico, ansie e turbamento dell’ emotività.
Nel suo caso si è sviluppato una forma di disturbo ossessivo, che ora tende a generalizzarsi (paura della pedofilia, paura dell’ omosessualità, disturbo ossessivo relazionale.
Nel suo caso Alessia andrebbe bene Un ciclo di sedute con trattamento di EMDR, Terapia Mindfulness e sensomotoria. Sono forme di psicoterapie che agiscono a livello corporeo ed energetico.
Mi faccia sapere. Un cordiale saluto.
Dott. M. Di NUnzio
Grazie per aver risposto dottore. Sono una persona molto ansiosa, insicura, e indecisa. E quando mi si pone una difficoltà davanti in genere mi abbatto e mi sembra insormontabile.
Non mi era mai capitato prima, però da quel sogno ho iniziato ad analizzare ogni mia azione/sensazione, ogni caratteristica e aspetto mio e del mio ragazzo, e una volta che ho superato una delle questioni, subito mi si pone una nuova. Una sorta di circolo vizioso da cui non riesco ad uscire.
Non sono sicura di ciò che provo, e cerco continue conferme, da me stessa, dalle persone che mi stanno vicine, e indirettamente anche dal mio ragazzo.
Mi sento malissimo, soprattutto perché lui non si meriterebbe una persona così, e sono terrorizzata all’idea che se ho questi dubbi è perché c’è un fondamento di verità.
Buongiorno Franci, i presupposti per essere un DOC relazionale appaiono abbastanza evidenti.
E’ un disturbo abbastanza diffuso, specie fra le coppie giovani.
La personalità ossessiva distingue una persona ansiosa, insicura, incerta in tante cose e perfezionista.
Per timore di sbagliare tende ad essere perfezionista anche nei rapporti affettivi. Vuole certezza in quello
che prova o in quello che riceve dagli altri.
Franci, in ogni rapporto sentimentale c’è una certa insicurezza. Nessuno è sicuro delle scelte fatte, dell’affetto
che si dà e si riceve. Si vive ugualmente bene anche in un rapporto d’amore al 60-70-80 %. Nessuno è perfetto.
Franci, se questa sofferenza tende a mantenersi a lungo, diventa opportuno una psicoterapia. Non crede?
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
sono una ragazza di 22 anni, fidanzata da 2. Fin dall’inizio della mia storia ho pensato di aver trovato l’uomo della mia vita (lo so che sono giovane, ma c’è molta intesa, sintonia, abbiamo gli stessi valori e gli stessi ideali e desideri). Tutto perfetto, come se fosse una favola, fin quando non ho sognato che mi chiedeva di sposarlo. Da quel momento ha avuto inizio il mio calvario, e sono 4 mesi che vivo nell’angoscia di non sapere se lo amo, se mi piace, cosa provo per lui, se lo devo lasciare ecc. continuamente, senza che riesca mai a risolvere questa angoscia. Non so più come fare, so quale sarebbe la mia felicità ma non riesco a riacchiapparla
Salve Franci, grazie per avere scritto.
Vuole sapere di cosa si tratta? Occorrono altre notizie per fare una valutazione esatta.
Da queste prime informazioni potrebbe essere un Disturbo ossessivo compulsivo da relazione.
Da quello che ha scritto ci sono alcuni elementi che fanno sembrare un DOC: insicurezza, dubbi sulla relazione, intolleranza
con il senso di incertezza, perfezionismo, ansia, ecc. Però occorrono altre informazioni : se ha avuto altre situazioni di DOC
in passato, il suo carattere, il modo di affrontare le difficoltà, ecc. Insomma ci sarebbe da approfondire.
Per ora posso dire che la cosa migliore è quella di non sentirsi già legata definitivamente, non sentirsi in trappola.
Non cercare la perfezione e vivere in maniera più rilassata.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Dottore sono un ragazzo di 35 anni.permetto che ho sofferto di ossessioni prima di essere omosessuale poi dopo alcuni anni pedofilo sempre sofferto di ansia sono ho cambiato molte donne arrivava sempre il momento di cambiarle perche non mi davano più emozioni ora sono fidanzato da tre anni all iniziò della relazione facevo di tutto per stare con lei pER conquistsrla stavo male perche non mi voleva inizialmente ora invece sembra che non mi importi più nulla molto spesso mi infastidisce stare con lei perche vuole sposarsi e tutto questo mi provoca ansia dubbi se la amo oppure no la confronto con altre donne e quando mi chiede se la amo mi blocco mi viene da dire no e cado in depressione con ansia ed altre brutte sensazioni pero ho notato una cosa quando jo voglia di lei questi problemi quasi spariscono ritornano forti dopo aver fatto l amore vorrei sapere un suo parere dottore grazie
Salve Michele, un quadro abbastanza complicato il Suo. Un po’ di confusione. Non si capisce il Suo vero problema.
Ha sofferto di DOC omosessuale, poi paura della pedofilia, ora sta passando il disturbo ossessivo relazionale. E’ così?
Michele, perchè non fa qualche colloquio psicoterapeutico? Serve a comprendere meglio se stesso e avere più chiarezza di quello che vuole.
Mi faccia sapere.
Dott. M.Di Nunzio
Ps: sono stata già in cura per questo problema , la mia psicologa riteneva che fosse un lieve disturbo e che io avevo già ben inquadrato che il pericolo non c’era..
Bisogna fare qualcosa, Betta. Soprattutto per riprendere sicurezza e tranquillità.
Salve dottore, un anno fa mi è stato diagnosticato un lieve disturbo ossessivo di tipo aggressivo! Oggi va mooolto meglio ,anche se nei momenti di litigi che sia cn mia sorella con mio padre con mia madre ect io ho sempre paura di poterli far del male , di ucciderli. La verità è che io quando ci litigo non mi sfogo , piango solo ed in quei momenti faccio brutti pensieri. Ad oggi la mia paura è ritornata …
Betta, ho letto il suo messaggio. Chi ha fatto quella diagnosi? E’stata in già in cura per questo problema?
Comunque se il problema si presenta di tanto in tanto non gli dia molta importanza. Certi pensieri brutti
capita a tutti, ma non diamo loro importanza. Il problema arriva quando cominciamo a preoccuparcene.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Buonasera dottore.
Sono una ragazza di 17 anni è sono fidanzata da 3 mesi con un ragazzo. Tempo fa sbagliai nei suoi confronti perché avevo una forte tentazione di commentare le foto altrui anche se dentro di me non volevo per questo secondo me soffro di qualche disturbo ossessivo compulsivo. Ogni tanto quando ci ripenso dentro di me c’è qualcosa che mi dice “non hai sbagliato più nei suoi confronti perché non sbagli?” Ma dentro di me in realtà non voglio, e ho paura che sia una cosa che mi creo da sola. Sinceramente non so più che fare sto impazzendo e non so più come gestire questa cosa. Spero di essere stata più Chiara possibile. Grazie in anticipo se mi risponda.
Ciao Erika, mi dispiace non darti una risposta, ma non ho capito bene la tua lettera.
Ti dispiace essere più chiara? Grazie.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Ciao dottor nunzio..
Credo che dopo 2 anni e mezzo sto attraversando la fase dall’innamoramento all’amore.
Questa fase però mi fa stare male perché sembra che io non ami più, infatti mi hanno fatto venire ossessioni di ogni tipo specialmente quella relazionale.
È possibile superare questa fase e tornare felice con lui… Ed è normale avere anche questa ossessione se la fase è vissuta male?
Premetto che ho sofferto di ossessioni e ansia fin da piccola… Ogni cosa per me diventa ossessione.. Ma questa sembra quella più “grave”!
Sono ormai 2 mesi che sto cosi.. I primi giorni ansia e attacchi di panico ora è come se fossi apatica e anche hn po’ depressa!
Salve Elisa, rispondo con po’ di ritardo.
Elisa, non capisco cosa vuoi intendere quando dici :” sto attraversando la fase dall’innamoramento all’amore.” e poi ” è normale
avere anche questa ossessione se la fase è vissuta male?”
Perchè parli di ‘fase’? C’è differenza fra ‘Innamoramento e amore’? Non è un continuum?
Poi non c’entra nulla con il Doc relazionale. Quest’ultimo è un dubbio, una insicurezza (SENZA MOTIVO) sulla relazione affettiva.
Come tu riporti che hai avuto anche in passato ansia e ossessioni, sai che queste colpiscono proprio nelle cose che teniamo di più.
Come interrompere questa sequela? Capire il meccanismo (vedi i mei articoli!), non preoccuparsene o chiedere aiuto.
Ok.? Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio