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Home » L’EMDR per guarire da un lutto (Caso clinico)

L’EMDR per guarire da un lutto (Caso clinico)

7 Aprile 2014 di Dott. Mario Di Nunzio 12 commenti

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EMDR nella terapia del lutto
L’EMDR nella cura del lutto

L’EMDR   è impiegato con successo  per guarire da un lutto e  per aiutare le persone colpite dalla morte di una persona cara.

L’EMDR per guarire da un lutto è efficace, perché induce disposizione all’accettazione.

La terapia EMDR  è una cura utile per attenuare la sofferenza, perchè riduce i sintomi in maniera significativamente rapida.

La morte di una persona cara è un evento estremamente traumatico.                 Il dolore, lo sconforto e la disperazione vissuto per la morte di una persona cara sono causa di sintomi traumatici che includono tormento, patimento, stress e disperazione.

La sofferenza causa angoscia, strazio e senso di impotenza.  L’ evento è inaccettabile e insuperabile.

Molte volte è accompagnato da un senso di colpa. Il lutto complicato da un senso di colpa è un supplizio ancora più difficile da superare e rielaborare, perché un sentimento di colpa, vero o falso che sia, può esacerbare e complicare il processo del lutto.

Il  dolore del lutto, quando è inaccettato, è insopportabile, dura per tanto tempo, anni e anni, anche tutta una vita.

A poco servono le esortazioni e gli aiuti di familiari e amici, il trauma è fisso nella mente, insieme a depressione, ansia e blocco dell’energia mentale. La persona spesso non è in grado di farsene una ragione ed è incapace a rassegnarsi alla perdita e riprendere ricordi ed esperienze positive del defunto.

La rievocazione e i ricordi positivi del defunto ritornano in modo significativamente maggiore (due volte superiore alla normale frequenza), dopo trattamento EMDR.

L’EMDR per guarire da un lutto aiuta perchè desensibilizza, trasforma le convinzioni errate, rielabora l’evento, modifica le emozioni, rilascia l’energia bloccata dal trauma e produce la ripresa, determinando meno stress per l’accettazione dell’evento luttuoso.

CASO CLINICO

Paola è una ragazza di 22 anni, figlia unica. Ha subìto due lutti in un breve lasso di tempo: a 18 anni ha perso il padre  e  dopo poco tempo perde anche la nonna.

Abitava a  Trieste, insieme ai genitori. La madre è di Trieste , il padre era meridionale.

Paola, tutti gli anni, durante le vacanze, tornava al  paesello del padre, a trascorrere le vacanze estive dalla nonna e dai cugini. Ricorda con nostalgia le vacanze con i cugini e l’ottimo rapporto con la nonna, verso cui era molto legata.

Il rapporto col padre era molto forte, anche se durante l’adolescenza era stato conflittuale.

La morte improvvisa del padre, seguito dalla perdita della nonna, scaraventano la ragazza nella disperazione più profonda. L’ansia e la depressione rendono impraticabile la convivenza con la madre. La situazione si complica quando decide di lasciare la madre sola stabilirsi al Sud.

Trova un lavoro e vi si stabilisce definitivamente, nonostante i richiami e le rimostranze della madre, rimasta sola a Trieste.

EMDR nella terapia del luttoMa Paola non riesce a stare bene in nessuna parte, allora decide di chiedere un aiuto psicologico. Nel frattempo aveva intrapreso anche un trattamento farmacologico.

Il problema di Paola è quello di un lutto complesso. Viene curata con lil metodo EMDR  nella terapia del lutto.

(la procedura EMDR è spiegata in un altro articolo. Vedi.)

Paola corrisponde positivamente ai requisiti richiesti per la procedura EMDR.

Il posto sicuro scelto è una camera di casa sua.

Svolgimento del processo di cura

Domanda: Quale immagine rappresenta la parte peggiore dell’ evento?

Risposta: Mio padre all’ospedale.

D.: Quali parole accompagnano l’ immagine ed esprimono una convinzione negativa su di te in questo momento?   [Cognizione Negativa- C.N.]

R.: Io avrei dovuto fare qualcosa.

D.:Quando pensi all’ evento o all’ immagine che cosa ti piacerebbe pensare di te in questo momento?  [Cognizione Positiva- C.P]

R.: Io posso imparare a proteggermi da sola.

D.: Su una scala da 1 a 7, dove 1 è falso e 7 è vero, quando credi vere le parole che ‘puoi imparare a proteggerti da sola’?          [Validità della Convinzione Positiva  V.O.C.]

R.:  5

D.: Quando pensi all’ evento e alle parole: ‘ Io avrei dovuto fare qualcosa’ quali emozioni senti in questo momento ?             [ Emozioni]

R.: Rabbia, delusione, dolore.

D.: Su una scala da 1 a 10, dove 1 è nessun dolore e 10 è il più alto disturbo immaginabile, qual è il livello di disturbo in questo momento?   [ Grado di disagio = SUD]

R.: 5 – 6

D.: Dove percepisci sul corpo questo disagio ?    [ Localizzazione della sensazione corporea]

R.: Sul petto.

A questo punto Paola viene invitata a pensare all’ immagine, alla sua convinzione negativa (‘Io avrei dovuto fare qualcosa’),

alle emozioni provate ( Rabbia, delusione e dolore),                                                    al livello di disagio e alla sua localizzazione corporea.

Mentre pensa a queste cose deve seguire il movimento delle mia dita che si muovono ‘ a navi che incrociano’, che fanno muovere i suoi occhi verso destra e verso sinistra.

Questi movimenti oculari hanno l’ effetto di stimolazione della parte destra e sinistra del cervello, in modo simile alla fase REM del sonno normale. La stimolazione cerebrale, ottenibile anche con suoni alternati, diretti all’ orecchio destro e a quello sinistro, oppure con ticchettamenti sul palmo o sulle nocche delle mani (tapping), hanno come effetto lo sblocco del trauma, il riavvio  dell’ elaborazione e una desensibilizzazione del disagio fisico.

Siccome non occorre verbalizzazione, di tanto in tanto si fermano i movimenti e si chiedono se ci sono stati cambiamenti nelle immagini, nel disagio, nelle emozioni e nelle convinzioni.

Paola dopo un po’ di movimenti riferisce i seguenti cambiamenti:

Disagio (S.U.D.)= 6-7

Emozioni: Vuoto, malinconia.

Convinzione negativa (C.N.): Sono impotente.

Validità della Convinzione positiva ( V.O.C.): 3, ossia che crede poco che può proteggersi da sola.

Si procede con l’EMDR. Paola preferisce il tapping, sulle nocche delle mani, con gli occhi chiusi, mentre  rivolge attenzione all’ immagine, alla convizione negativa, alle emozioni e al cambiamento del disagio (SUD) sulla scala da 1 a 10.

-Nuova verifica.

Paola riferisce un aumento del disagio ( SUD=7), emozioni di rabbia e delusione e cambiamento della Convinzione positiva ( ‘Io posso gestirlo’             Voc = 4)

Nuova verifica.

Cambia l’ immagine iniziale: ‘Io tengo la mano a papà’,

Cambia la cognizione negativa: ‘= Io sono insignificante’,

Cambia la convinzione positiva: ‘Io sono importante’  Grado di validità (VOC)= 4

Emozioni: Rabbia – Delusione verso me stessa.

Livello di disagio (SUD) = 5

Dopo alcune verifiche il processo si blocca. Alcuni parametri non cambiano.

Chiedo: ‘Paola, cosa ti blocca?’

R.: ‘La rabbia e la delusione’

D.: ‘Se la rabbia potesse parlare cosa direbbe?’

Seguono alcuni minuti di blocco, mentre procedo con il tapping sulle mani. Osservo la sofferenza sul suo volto e calde lacrime che scendono dai suoi occhi.

Cerca di parlare, ma non ci riesce. La invito a farlo, mentre continuo a tamburellare alternativamente sulle nocche delle sue mani.

D’un tratto sfoga in un pianto travolgente. A fatica dice: ‘ Perché mi hai abbandonata? Io avevo ancora bisogno di te…’

Le preciso: ‘ Paola, è il destino. Non possiamo farci niente, è più grande di noi. Ma tuo padre è sempre con te. Puoi rivolgerti a lui quando vuoi!’

Si continua con il tapping a occhi chiusi, alternati ai movimenti  oculari per circa 20’. Ci si ferma per le verifiche ad ogni variazione fisiologica del viso,collo, gola e movimenti del corpo.

Le verifiche finali sono:

Grado di disagio (SUD) = 2

Emozioni: Fiducia e senso di libertà.

Cognizione positiva: ‘Io sono importante’ con grado di validità (VOC) = 6

Finisce positivamente questa seduta di desensibilizzazione sulla figura paterna.

Ora l’immagine paterna non crea più disagio, anzi riferisce di aver interiorizzato il suo ricordo e quando ci pensa prova forza e affetto.

–          SEDUTA  DI DESENSIBILIZZAZIONE DELLA PERDITA DELLA NONNA.

Si parte con un controllo e verifica dei canali emotivi,cognitivi e grado di disagio riguardo alla seduta precedente. Siccome i parametri sono soddisfacenti, si parte verso una nuova procedura.

D.: Posto sicuro?

R.: La mia camera.

D.: Immagine?

R.: Obitorio. Immagine di nonna morta.

D.: Cognizione Negativa (C.N.) ‘Quali parole accompagnano l’immagine ed esprimono una convinzione negativa su di te, in questo momento?’

R.: ‘Ho fatto qualcosa di sbagliato’.

D.: Cognizione positiva ( C.P.) : ‘Quando pensi all’ immagine che cosa ti piacerebbe pensare di te in questo momento?’

R.: ‘Io Posso fare delle scelte’

D.: [ Validità o grado di credenza personale  della cognizione positiva – VOC] ‘Quando pensi all’ immagine, quanto vere senti le parole ‘Io posso fare delle scelte’su una scala da 1 a 7 , dove 1 è falso e 7 è completamente vero?’

R.: ‘4 ‘

D.: ‘Quando pensi all’ evento e alle parole ‘Ho fatto qualcosa di sbagliato’, quali emozioni senti in questo momento?’

R.: ‘Rassegnazione, vuoto’

D.: ‘Su una scala da 1 a 10, dove 1  è nessun disagio e 10 è il più alto disturbo immaginabile, qual è il livello di disturbo in questo momento? [S U D],

R.: ‘ 4 – 5 ‘

D.: ‘Dove è lpcalizzato sul corpo questo disagio?’

R.: ‘ Al Petto’

Invito Paola a rivolgere l’attenzione al disagio, all’ immagine della nonna morta, alla convinzione negativa e alle emozioni negative che sta provando.

Prima verifica dopo i movimenti oculari: Disagio (SUD) = 5.

Cambia la convinzione negativa: ‘ Io sono debole’.

Cambia la convinzione positiva: ‘ Ho fatto del mio meglio’ con una sua credenza (VOC)= 5.

Continua i ticchettamento sulle mani e i movimenti oculari, mentre le varie verifiche riportano un grado di disagio  (SUD) = 4. Passa il tempo della seduta. Si continua nella prossima.

QUARTA SEDUTA- Desensibilizzazione e rielaborazione del lutto della perdita della nonna e trattamento del senso di colpa per aver abbandonato la mamma, per aver scelto di vivere definitivamente nel Meridione.

Durante la procedura EMDR odierna si hanno i seguenti cambiamenti:

L’immagine della nonna morta all’ obitorio cambia.

La convinzione negativa: ‘ Ho fatto qualcosa di sbagliato’ si modifica in ‘Ho fatto del mio meglio’. Le emozioni da quelle di sfiducia, passano a vuoto e apatia, fino a fiducia.

Il grado di disagio (SUD) si ferma a 2.

Paola ora è più serena e soddisfatta. Non ha più il timore di aver fatto male sulla scelta di vivere in questa località e decide che prossimamente si farà scendere sua madre e poi insieme  a trascorrere vacanze serene a Trieste dalla madre.

Emdr per guarire da un lutto
sto bene ora

Le sedute sono continuate  ancora un po’ per acquisire ulteriori abilità e capacità di coping. Ora ha iniziato una relazione affettiva con un ragazzo che in passato le correva dietro.

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E.M.D.R.

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Archiviato in:Articoli divulgativi, Psicologia Contrassegnato con: Guarire da un lutto, Lutto e EMDR

Interazioni del lettore

Commenti

  1. Angelica dice

    21 Aprile 2018 alle 16:09

    Salve. Io ho fatto delle sedute di emdr circa 2 anni fa per elaborare un trauma dovuto alla morte improvvisa e tragica di mia madre avvenuta 20 anni prima quando io ero una ragazzina e non ero mai riuscita a superare il dolore e i sensi di colpa. Ma grazie a queste terapie ora sono serena e vivo la mia vita in tranquillità ricordando i momenti piu belli trascorsi con mia mamma e ora quando la penso sorrido e non piango piu.

    Rispondi
    • Dott. Mario Di Nunzio dice

      21 Aprile 2018 alle 19:29

      Salve Angelica, grazie per questa Sua testimonianza sulla potenza della tecnica dell’ EMDR nell’ elaborazione di un lutto.
      Questa è la cosa giusta da fare quando abbiamo un lutto.
      Sicuramente Sua madre, lassù, è contenta a vederla sorridere e non piangere più.
      Un cordiale saluto.
      Dott. M. Di Nunzio

      Rispondi
  2. piero dice

    6 Aprile 2018 alle 11:34

    no dottore no
    non sono d’accordo con le sue idee

    Rispondi
    • Dott. Mario Di Nunzio dice

      6 Aprile 2018 alle 12:17

      Detto in solo due parole, che non è d’accordo con me è un po’ troppo poco. In che cosa non è d’accordo con me?
      Un saluto
      Dott. M.Di Nunzio

      Rispondi
  3. Angela Monteforte dice

    22 Dicembre 2017 alle 8:10

    Salve le ch di aiuto sono disperata. Mia sorella ha peso sui figlio è 24 anni per un melanoma un 5 mesi. Una tragedia devastante . Non riesci a recuperarla volevo morire. È in Ca’ da psicologa e anche spichiatra ma non va bene ugualmente. Cosa posso fare. Mi aiuti la prego.

    Rispondi
    • Dott. Mario Di Nunzio dice

      22 Dicembre 2017 alle 11:45

      Salve Angela,
      comprendo questa tragedia di Sua sorella. E’ un momento di lutto, una perdita difficile da superare.
      Il dolore è così forte che non si ha e non si vuole avere la forza di fare qualcosa. Ma bisogna insistere con dolcezza
      ad accettare un aiuto psicologico. Il dolore del lutto viene attenuato se si accetta un aiuto psicologico, che con l’ aiuto
      della terapia EMDR può sbloccare la persona. Non tutti gli psicologi conoscono questa tecnica. Bisogna informarsi. Lei Angela dove risiede?
      Un cordiale saluto.
      Dott. M. Di Nunzio

      Rispondi
  4. antonella dice

    3 Agosto 2016 alle 14:24

    buongirono ho perso mia mamma mi hanno consiglaito di fare EMDR o IADC ma come posso superare ildolore se mi manca così tanto se honostalgia sensi di colpa? non torna piu da me e vorrei morire

    Rispondi
    • Dott. Mario Di Nunzio dice

      8 Agosto 2016 alle 10:26

      Buongiorno Antonella, mi dispiace per la perdita che ha avuto e il dolore che sta attraversando.
      L’EMDR aiuta molto nelle situazioni traumatiche, aiuta ad elaborare il lutto, a superare i sentimenti negativi
      come i sensi di colpa. Certo, non possiamo riavere la persona cara, ma l’EMDR fa sì che il trauma non resta bloccato nella nostra mente.
      EMDR aiuta ad accettare la perdita. Cordialmente. Dott. M. Di Nunzio.

      Rispondi
  5. giovanni dice

    11 Luglio 2014 alle 4:08

    sono un ragazzo di 26 anni…sono stato fidanzato con una ragazza per 6 meravigliosi anni….Ho intrapreso una relazione con un altra ragazza da circa un anno…la mia ragazza è morta 3 anni fa improvvisamente per un aneurisma celebrale… la mia prima ragazza…ogni giorno non riesco a non pensarla da 3 anni circa… talvolta provo rabbia talvolta solitudine talvolta sconforto… mi manca da morire… non riesco minimale a superarlo…si certo ho ripreso a lavorare ho una ragazza da un anno ma non è più la stessa cosa non riesco a provare più le stesse emozioni che provavo prima…vado avanti per inerzia…ci provo sempre ma sto sempre male…ho molti cambiamenti di umore e di carattere e non mi riconosco più… cosa devo fare ? anche io ho bisogno di un test del genere ?

    Rispondi
    • Dott. Mario Di Nunzio dice

      17 Luglio 2014 alle 13:37

      Salve Giovanni,
      sono molto dispiaciuto per quello che ti è successo, per la perdita e per il trauma che hai subìto.
      Quello che stai attraversando è una depressione reattiva, appunto,al trauma della perdita.
      Tu potresti trarre giovamento da una alcune sedute di EMDR. Non mi ma hai detto in quale città abiti.
      Fammi sapere. Dott. Mario Di Nunzio

      Rispondi

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