Questa esposizione ha l’ obiettivo di mostrare una visione completamente diversa della depressione: come nasce, come si forma, come si mantiene e come si può guarire, attraverso il modello del corso di un fiume,similitudine del circuito degli impulsi elettrici cerebrali
La depressione è uno dei disturbi psicologici più frequenti e conosciuti. Interessa persone di tutte le età: dai bambini, alle persone di età avanzata.
Ma cosa si intende per DEPRESSIONE?
Il termine DEPRESSIONE indica un abbassamento della gioia di vivere, dell’energia vitale, abbassamento dell’umore, dell’ ottimismo, della fiducia in se stessi, fiducia negli altri e nel futuro.
L’energia vitale dell’ Uomo è come il corso di un irruente fiume che scende a valle. Se l’acqua del fiume trova una ostruzione che blocca la sua energia, ad esempio ostacoli o una diga, il percorso viene rallentato, provocando un aumento della pressione a monte e una diminuzione della forza vitale a valle.
L’aumento della pressione dell’ energia bloccata causa disagio, tensione, ansia e agitazione. Il decremento della forza vitale a valle provoca una diminuzione dell’ energia e tanti sintomi negativi che costituiscono la depressione.
L’ ostruzione dell’ energia vitale avviene soprattutto con gli eventi negativi o le disgrazie della vita. I lutti, le perdite di persone care, le separazioni, i divorzi,gli abbandoni, la perdita di lavoro o della carriera, una scarsa considerazione o una scarsa accettazione sociale, ecc., ma queste sono solo alcune delle cause.
Una depressione si può instaurare ogni qualvolta eventi negativi della vita aggiungono un elemento, un significato, una convinzione del tipo “ lo sapevo che andava così, sono una frana”,: “è andata male come al solito”, “ sono brutto, dove vado con questa viso o con questo corpo? ”; “faccio schifo, non piaccio a nessuno”; “da me non si ottiene mai nulla di buono”.
Sono le credenze e convinzioni negative di noi stessi che bloccano e fermano il corso del benessere. Questi pensieri sono come macigni o tronchi di alberi che bloccano il naturale corso del fiume dei nostri impulsi nervosi.
Se la convinzione di te stesso è negativa è come se vai a bloccare il letto del fiume dell’energia mentale. Se pensi di te stesso che ‘fai schifo e non piaci a nessuno’ ti dai un comando interno del tipo: NON FARE NULLA. NON DEVI FARE NULLA. RITIRATI, TANTO NON PIACI A NESSUNO.
Un tale comando non è un blocco o una diga all’energia mentale ?
Se non modifichi queste convinzioni negative ti becchi una DEPRESSIONE.
La persona depressa si vede difettosa, inadeguata, malata o privata di qualcosa. Ha scarsa considerazione di se stessa, di chi gli sta intorno e del futuro.
Nella persona depressa scatta un meccanismo mentale di selezione e di scelta dell’ informazione. Chi è depresso prende in considerazione solo le cose negative distorcendo sistematicamente la sua esperienza in modo pessimistico.
Nel classico esempio del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno, il depresso lo vede mezzo vuoto.
Il depresso è’ contraddistinto da una triade che ruota intorno alla visione negativa che ha di sè: convinzione negativa di sé stesso, del mondo che lo circonda e del suo futuro.
Tende ad attribuire le sue esperienze negative ad un suo difetto psicologico, morale o fisico. Crede di non piacere e di essere indesiderabile a causa di presunti difetti fisici e morali.
Per questi difetti tende a criticarsi o a sottovalutarsi. E’ convinto di non avere le qualità necessarie per meritare la felicità e la serenità.
Il depresso pensa negativo anche su tutto l’ ambiente intorno che lo riguarda, ed è molto sfiduciato.
La depressione è vissuta non solo con un abbassamento dell’ umore, ma anche a livello di una inibizione psicomotoria. Questo rallentamento si manifesta in molteplici modi: nella mimica, nel comportamento verbale, nella gesticolazione e nelle azioni.
Questi subiscono una riduzione e una modificazione che denunciano: tristezza, malessere, dolore morale, ansia, pena, angoscia, sofferenza fisica e psichica.
L’ atteggiamento complessivo del depresso è sofferenza, angoscia, appare allora dimesso, mogio, abbattuto e mesto.
L’uso popolare e dei media del termine “depressione” può essere fuorviante.
Avere un “cattivo umore”, sentirsi stanchi, stressati, arrabbiati, tesi, non vuol dire necessariamente essere affetti da un disturbo depressivo.
Molto spesso, infatti, un lieve umore depresso o una condizione di disagio è una naturale conseguenza di altri problemi personali o di salute.
Altre volte, invece, una vera depressione si incastra con altri problemi e necessita di una cura specifica.
Le varie forme della depressione
La depressione, quindi, si manifesta in una gamma di penosi e tenaci convincimenti che si riferiscono in senso peggiorativo e spregiativo all’ anima, al corpo, a se stessi e al mondo.
Ma non bisogna pensare che tali idee abnormi siano espresse da tutti nello stesso modo e con le stesse caratteristiche di intensità. La depressione va da forme leggere, a quadri più intensamente depressivi e gravi (come nelle depressioni endogene).
Il Disturbo Depressivo Maggiore ed il Disturbo Distimico costituiscono le “vere” depressioni cliniche che richiedono un trattamento specifico.
La depressione grave è un serio disturbo psichico che va sempre trattata con l’ausilio di uno specialista.
Si può parlare di Depressione in senso clinico quando sono presenti i sintomi di un Disturbo Depressivo Maggiore o di un Disturbo Distimico, sia da soli, sia insieme ad altri disturbi.
Sintomi fisici e psichici della Depressione
La depressione e’ un disturbo dell’umore associato a fenomeni di inibizione e di dolore morale. Presenta umore nero,stanchezza, rallentamento dell’ attività e disturbi della memoria, spiccata riduzione dell’ autostima e forti sensi di colpa.
Il depresso vive lunghi periodi di tristezza e di disperazione. Le cose che prima procuravano piacere improvvisamente perdono interesse e nulla riesce più a dare gioia di vivere, mentre la persona, sempre più chiusa in se stessa e nei propri pensieri neri, non è più in grado ad essere adatto a fronteggiare i problemi quotidiani.
Il depresso, a seconda del grado del suo disturbo, prova sempre più un senso di tristezza, di inutilita’, di disinteresse e distacco affettivo, apatia, indolenza, senso di colpa, svalutazione di se’ e impoverimento della spinta vitale.
Altri sintomi sono pessimismo, difficolta’ di memoria, di concentrazione, rallentamento psichico, angoscia mattutina, idee di suicidio, insonnia e mancanza di appetito.
Inoltre, movimenti e locuzione rallentata, mancanza di desiderio sessuale, scoppi di pianto, stitichezza, emicrania, ansia, irritabilità e pensieri negativi.
Mancanza di fiducia in se stessi, senso di irreparabilità, avvilimento e tendenza all’isolamento.
Senso di debolezza, senso di malessere generale, inappetenza o difficolta’ digestive, insonnia con risveglio mattutino precoce, cefalea e stipsi.
La persona depressa tende ad analizzare le situazioni come se non ci fosse via di scampo, come se non ci fosse niente in grado di rimettere le cose al loro posto.
Il disturbo depressivo si manfesta in tanti modi diversi:
-DISTURBI BIPOLARI,
caratterizzati da fasi altalenanti tra fiducia, euforia eccessiva e fasi di depressione.
-DEPRESSIONE SENILE o forme depressive della terza età, talvolta associate a manifestazioni di rallentamento fisico, psichico e da sclerosi vascolare, contraddistinto da quel senso di sofferenza di chi ha perso il suo ruolo nella vita, o in seguito ad un evento doloroso, o al cambiamento di casa, di città, di situazioni, oppure quando una situazione non e’ pienamente accettata.
-DEPRESSIONE DA SINDROME PRE-MESTRUALE
-DEPRESSIONE POST PARTUM E’ una forma depressione che insieme ai sintomi tipici della depressione si accompagna una incapacità di occuparsi del bambino.
-DEPRESSIONE APATICA
caratterizzata da apatia, abulia, indifferenza per tutto e per tutti, tristezza e pessimismo, facilita’ al pianto, desiderio di isolamento e solitudine.
– La DEPRESSIONE DA DELUSIONE si presenta con tristezza, depressione, ripiegamento su se’ stesso e facilita’ al pianto. Si verifica dopo un insuccesso o una delusione. Si manifesta anche con un rifiuto del conforto e della consolazione
-DEPRESSIONE “MASCHERATA” In questa forma di depressione i disturbi somatici sono più evidenti e mascherano il quadro psichico e comportamentale. Le manifestazioni somatiche piu’ comuni sono la cefalea muscolo-tensiva, l’ insonnia con risveglio mattutino precoce,un senso di stanchezza,di inappetenza, il dolore gastrico o intestinale e una forma di dolore articolare o muscolare diffuso.
-DEPRESSIONE STAGIONALE
.DEPRESSIONE REATTIVA O ESOGENA
Sono depressioni di tipo reattivo, che sorgono in seguito ad uno stress, ad un dolore o all’ansia. E’ in genere indotta da cause esterne, come preoccupazioni, paure, delusioni amorose o perdita di un affetto.
-La DEPRESSIONE NEVROTICA è quella che si incontra con maggiore frequenza. Dipende da una causa o un conflitto nevrotico inconscio.Può manifestarsi con alcuni o tutti questi sintomi:
a) Scarso appetito o iperfagia (mangiare di tutto);
b) Insonnia o ipersonnia;
c) Scarsa energia o affaticabilità;
d) Ansia e bassa autostima;
e) Scarsa concentrazione
f) Sentimenti di disperazione.
Non guarisce da sola, ma curata farmacologicamente e/o con una psicoterapia.
Psicoterapia della depressione – Purtroppo nelle depressioni gravi è presente il rischio di ideazione suicidaria,per questo è indispensabile un trattamento farmacologico e una psicoterapia di supporto.
Le strategie psicologiche per il trattamento della depressione devono affrontare tre situazioni diverse:
* Affrontare l’episodio depressivo
* Prevenire le ricadute
* Prevenire eventi critici come il suicidio.
Il trattamento della depressione che ha dimostrato la maggiore efficacia è dato dall’integrazione del trattamento farmacologico e psicoterapia.
Il problema fondamentale del trattamento psicologico degli episodi depressivi consiste nella difficoltà di interrompere la sequenza di pensieri negativi. Questi spesso si presentano in forma di ruminazioni (girare e rigirare nella mente sempre le stesse ideazioni negative ed auto-colpevolizzazioni).
Spesso questi pensieri partono da una condizione iniziale stressante o problematica, ma poi, una volta attivato l’episodio depressivo, tendono ad assumere una connotazione esagerata e sganciata dal problema iniziale.
Risulta poco utile ricercare,in questo momento, i problemi che hanno dato avvio all’episodio.
E’indispensabile,invece, aiutare chi ha un episodio depressivo a interrompere la sequela interminabile di auto-accuse e far superare la tendenza a ad auto-incolparsi di tutto o ripetersi sempre le stesse accuse o preoccupazioni.
Per questa ragione, durante un episodio depressivo, la terapia cognitiva e comportamentale ha come obiettivo prioritario di far smuovere il depresso dalla sua inattività, apatia e mancanza di interesse e voglia di fare nulla.
Gli strumenti fondamentali sono: gli esercizi quotidiani di impegni in piccole cose, anche se svolte contro voglia, col riconoscimento e la ristrutturazione delle ruminazioni negative ( ossia eliminare i tronchi o cognizioni negative checostriscono la diga e bloccano l’ energia mentale).
CONCLUSIONE
Quando si manifestano SEGNALI DEPRESSIVI bisogna intervenire rapidamente per evitare che il disturbo si sviluppi completamente.
Sicuramente avrai notato che quando al mattino,al risveglio, inizia la giornata con pensieri negativi, arrivano anche immagini,convinzioni e ruminazioni negative su noi stessi. Con questo umore nero spesso può accompagnarsi voglia di stare soli e sensazione che gli altri ce l’hanno con noi.
In queste condizioni è molto difficile sostituirere i pensieri e pensare altre cose.
Sembra che scatti quasi un piacere perverso alla ruminazione continua di pensieri negativi e paranoici e si fa fatica ad uscirne. Allora è come stare in una palude melmosa,con tanti fili invisibili che trattengono.
Se ti accorgi di trovarti in una tale situazione non aspettare a chiedere aiuto, perchè più tempo passa e più è difficile liberarsi dalla depressione.
Per tornare al benessere devi sfilare i motivi negativi che ti bloccano, come fossero assi di legno che ostruiscono il letto di un fiume . Devi imparare a discutere, a contestare ed annientare uno ad uno i blocchi delle convinzioni negative,combattere l’ immobilismo e sciogliere i fili invisibili che trattengono nella palude della tristezza e del pessimismo.
Per un aiuto, leggi anche: Vantaggi e Benefici