Il Disturbo ossessivo e la metafora del pozzo
Questo articolo spiega come si viene trascinati nel Disturbo Ossessivo. Il motivo per cui non tutti vengono accalappiati e come fare per evitarlo.
Il post spiega attraverso una metafora il passaggio a docker.
La metafora del pozzo e il suo richiamo
Da bambino i genitori mi portavano con loro quando erano impegnati nei lavori di campagna.
Al centro del campo c’era un pozzo molto profondo. Per non farmi avvicinare ad esso mi dicevano delle cose che mi spaventavano tanto.
Da questo pozzo si prendeva l’acqua per bere e per innaffiare. La cisterna non aveva un muro di cinta, quindi qualsiasi persona, quando doveva prelevare l’acqua per bere doveva avvicinarsi, affacciarsi sull’orlo e sistemare una buona postura con i piedi divaricati, sul ciglio del pozzo. Per gli adulti non era difficile prelevare l’acqua, ma per un bambino era molto pericoloso.
Tentare di raccogliere l’acqua e affacciarsi era affascinante per un bambino, ma molto pericoloso, se incautamente si avvicinava per osservare l’acqua sottostante.
Il divieto di avvicinarsi era assoluto.